TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

noiman
Messaggi: 2001
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da noiman »

Questo è un argomento di cui non mi sono mai occupato e non saprei cosa rispondervi .
Ritengo che nessuno abbia utilizzato il tetragramma nella sua lettura letterale, sconosciuta, misteriosa e sacra, la sostituzione del “nome” avveniva con il termine “Adonai”, abbiamo scritto centinaia di pagine a riguardo.


וידעת כי-יהוה אלהים הוא האלהים האל הנאמן אמר הברים והחסד לאהביו ולשמרי מצותו לאלף דור
Tu saprai che il Signore tuo Dio, Egli è il solo Dio. Il Dio fedele che mantiene il Suo patto e la sua misericordia a coloro che lo amano ed a coloro che osservano i suoi precetti fino alla millesima generazione”

כי יהוה אלהיכם הוא אלהי האלהים ואדני האדנים האל הגדל הגבר והנורא אשר לא ישא פנים ולא יקח שחד
Poiché il Signore [ יהוה ] vostro Dio [אלהיכם] è il Dio degli dei [אלהים הוא אלהי ] ed il padrone dei padroni [האדנים ואדני ] ,Iddio grande [ הגדל האל ]
potente e terribile [ והנוראהגבר] .
(dvarim 10/ 17) (deuteronomio)
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da bgaluppi »

Mattia, ma si, certo. E comunque, ammesso e non concesso che Tommaso con quella esclamazione si rivolgesse proprio a Yeshùa - e ciò è certamente possibile - non può certo essere una prova della divinità di Yeshùa, per i seguenti motivi:

1. Tommaso né alcuno degli apostoli dichiarano mai di credere che lui fosse Dio o una “parte” di Dio, né prima della risurrezione né dopo. E ciò non è solo evidente dal testo, ma è anche logico, poiché per gli ebrei Dio non può essere incarnato in creatura, in quanto ciò costituisce una bestemmia, oltre ad essere un concetto proprio del paganesimo idolàtra della peggio specie. Infatti, quando Yeshùa chiede loro “E voi, chi dite che io sia?”, Simon Pietro risponde: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Non “tu sei Dio”. E abbiamo discusso sul significato dell'epiteto “figlio di Dio”, che non spetta solo a Yeshùa ma anche ad ogni credente.
2. In At 1:6 i discepoli, in seguito alla risurrezione, chiedono a Yeshùa: “Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?”. Questo è ciò che i giudei si aspettavano dal messia, il Re di Israele, in quanto rappresentante di Dio in terra. E lui risponde loro: “Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità” (v. 7). Yeshùa distingue chiaramente se stesso dal “Padre”, termine che sostituisce il nome Yahweh. La stessa cosa la fa in Gv 20:17, in cui - sempre dopo la risurrezione - dice a Maria che voleva abbracciarlo: “Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"”. Di nuovo, lui si distingue nettamente da Dio.
3. Ogni uomo che vedrà il messia negli ultimi giorni, vedrà la gloria di Dio, poiché egli è “è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza” (Eb 1:3), “l'immagine del Dio invisibile” (Col 1:15). Chi si inginocchierà davanti a lui, si inginocchierà davanti a Dio, esattamente come quando il sommo sacerdote entrava nel sancta sanctorum, accedeva alla presenza di Dio. Tommaso, in quel momento, comprende ciò che non aveva compreso prima neppure Filippo (e probabilmente neppure gli altri), a cui Yeshùa dice: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.” (Gv 14:9-10). Da notare: nel Padre, non il Padre, e il Padre è in lui, non il Padre è lui. Come il Padre è nei credenti e i credenti sono nel Padre, perché anch'essi sono “ripieni della deità” essendo figli di Dio (quantomeno i veri credenti, coloro che adorano Dio “in spirito e verità”). Yeshùa, di nuovo, differenzia se stesso da Dio, in quanto le parole che dice non le dice lui, ma il Padre attraverso di lui. Se fosse Dio, le avrebbe fatte sue. Ecco spiegato in che senso il Messia è la “parola fatta carne”.

Sei d'accordo?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da bgaluppi »

No, so bene come la pensi. Ho scritto per puntualizzare.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da bgaluppi »

Noiman, io mi chiedevo se l'espressione "Mio Signore Dio!" potesse essere usata nel linguaggio di ogni giorno. Diciamo in situazioni di estrema agitazione, o meraviglia, o simili. Certamente l'espressione di Tommaso non è riscontrabile nella Scrittura ebraica e neppure nei Vangeli. Giovanni la riporta con l'intento di esaltare la scena da un punto di vista descrittivo. Tale espressione può essere considerata possibile? Oppure nessun giudeo mai e poi mai avrebbe potuto esclamare quelle parole in una situazione particolare?
Luigi
Messaggi: 1445
Iscritto il: martedì 31 marzo 2015, 21:02

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da Luigi »

eppure ti ostini testardamente e illogicamente ad utilizzare la traduzione tendenziosa ed arbitraria
Strano che non vi sia ,quella vostra ,tradotta da voi o da voi proposta, in commercio , se la Cei ,Luzzi, Diodati, Riveduta, sono arbitrarie .
Poi dici che "Yhwh Egli stesso verrà a salvare il Suo popolo", omettendo di citare i versetti che sosterrebbero questa cosa ed evitando di capire cosa significhi.
Antonio, spesso le scritture ,non hanno bisogno di essere spiegate, ma accettate, poichè sono esplicite.

Isaia 35
1 IL deserto, e il luogo asciutto si rallegreranno di queste cose; e la solitudine festeggerà, e fiorirà come una rosa. 2 Fiorirà largamente, e festeggerà, eziandio con giubilo, e grida di allegrezza; la gloria del Libano, la magnificenza di Carmel, e di Saron, le sarà data; quei luoghi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. 3 Confortate le mani fiacche, e fortificate le ginocchia vacillanti. 4 Dite a quelli che sono smarriti d'animo: Confortatevi, non temiate; ecco l'Iddio vostro; la vendetta verrà, la retribuzione di Dio; egli stesso verrà, e vi salverà.
5 Allora saranno aperti gli occhi de' ciechi, e le orecchie de' sordi saranno disserrate. 6 Allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del mutolo canterà; perciocchè acque scoppieranno nel deserto, e torrenti nella solitudine. 7 E il luogo arido diventerà uno stagno, e la terra asciutta vene di acque; il ricetto che accoglieva gli sciacalli diventerà un luogo da canne e giunchi. 8 E quivi sarà una strada, ed una via, che sarà chiamata: La via santa; gl'immondi non vi passeranno; anzi ella sarà per coloro; i viandanti e gli stolti non andranno più errando. 9 Ivi non sarà leone, ed alcuna delle fiere rapaci non vi salirà, niuna vi se ne troverà; e quelli che saranno stati riscattati cammineranno per essa. 10 E quelli che dal Signore saranno stati riscattati ritorneranno, e verranno in Sion con canto; ed allegrezza eterna sarà sopra il capo di loro; otterranno gioia e letizia; e il dolore ed i gemiti fuggiranno.
fine citazione
Ora come è scritto che il Dio " Yhwh" sarebbe venuto, e avrebbe aperto gli occhi ai ciechi, ecc......,ecco che venuto è, nella Persona della Parola, "ma vincendo il Diavolo come un uomo, incarnato in un uomo simile a noi, in tutta la sua debolezza, ed in esso soffre, mangia, ha sete" La Quale "Parola" opera, salva, guarisce, compie la Redenzione, da la vista...,e il tutto lo opera nell'uomo Gesù di Nazaret; ecco che Dio è venuto, senno vi sarebbe contraddizione.
Ecco che Dio era in Gesù Cristo per riconciliare a se il mondo

Poi hai fatto una interessante riflessione, ma certi passi non possono annullarne altri; si completano, ma non vanno ignorati, e mi spiego.

Partendo dal presupposto che l'uomo Gesù di Nazaret ,nato di donna, da Maria non è Il Logos-La Parola, vediamo secondo la nostra pochezza, di accingerci a cercare di comprendere un poco della immensita della Deità.
E' altresì scritto che la Parola viene a Tabernacolare fra noi, nell'uomo Gesù nato da Maria.
Ora è scritto ancora che, in quest'uomo simile a noi, vi dimora corporalmente..., Tutta la pienezza della Deita, "e si scopre che vi dimora ,Il Padre, La Parola, Lo Spirito Santo".
Ora visto che La Deità Tutta vi dimora, tra Cui La Parola, ecco che Essa è Dio, come Lo E' Il Padre e Lo Spirito
DIO abita in Gesù di nazaret, per forza di cose, e lo dimostra la scrittura:
GV. 14, Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.
Quindi in Gesù , vi è Il Padre.
Il Logos-La Parola, vi abita poichè incarna l'uomo Gesù di Nazaret.

Lo Spirito vi abita, perche ,gli era dato " a Gesù" senza misura.

Gv.3, 31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti. 32 Ed egli attesta ciò che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. 33 Colui che ha ricevuto la sua testimonianza ha solennemente dichiarato che Dio è verace. 34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura.
Che tutta la Deita dimorava in Gesù di Nazaret, è ancora scritto:
Gesù disse :
Gv.2, «Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruirò».

Romani 8, 11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Ecco Lo Spirito risuscita Gesù di Nazaret.
Atti 2, 32 Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
Ora è scritto che Dio ha resuscitato Gesù di Nazaret
Quindi, La Parola, Lo Spirito Santo, oppure Dio Il Padre resuscita Gesù di Nazaret ?
Non è forse chiaro ,Vero è che Dio ha risuscitato Gesù di Nazaret, e quindi Il Logos-La Parola "senza discutere dello Spirito Santo" che si incarna E' Dio ?
ciao
Avatar utente
Alen.chorbah
Messaggi: 446
Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da Alen.chorbah »

Ma se un giorno Dio decide di dimorare in me per qualche tempo poi sarò Dio a vita alen.chorbah? :-?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da bgaluppi »

Strano che non vi sia ,quella vostra ,tradotta da voi o da voi proposta, in commercio , se la Cei ,Luzzi, Diodati, Riveduta, sono arbitrarie .
Luigi, io conosco il greco, tu lo conosci? Se vedo una traduzione che rende il termine lògos con "parola" e una che lo rende con "Verbo" con lettera maiuscola come nome proprio, ti dirò che la prima è giusta e la seconda è sbagliata. Se vuoi ti elenco la definizione di lògos di tutti i maggiori dizionari, biblici e non biblici.
Antonio, spesso le scritture ,non hanno bisogno di essere spiegate, ma accettate, poichè sono esplicite.
Questo è vero in alcuni casi, ma non sempre. Se leggi "Dio stesso verrà" è necessario comprendere bene cosa significhi questa espressione. Come viene? Attraverso il Messia, che Lo rappresenta: “In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi” (Zac 14:4). Il Messia tornerà e sarà lui a rappresentare Dio, poiché lui stesso dice che “Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra” (Mt 28:18). Se il potere gli è stato dato, prima non lo aveva; è stato Dio a dargli ogni potere dopo la risurrezione, ed è questo che significa l'espressione “sedere alla destra di Dio”; glielo ha dato perché lo eserciti in Sua vece, altrimenti non glielo avrebbe dato e lo avrebbe esercitato lui stesso. Ma Dio non può rendersi visibile, poiché dice “l'uomo non può vedermi e vivere” (Es 33:20).
Ora come è scritto che il Dio " Yhwh" sarebbe venuto, e avrebbe aperto gli occhi ai ciechi, ecc......,ecco che venuto è, nella Persona della Parola, "ma vincendo il Diavolo come un uomo, incarnato in un uomo simile a noi, in tutta la sua debolezza, ed in esso soffre, mangia, ha sete" La Quale "Parola" opera, salva, guarisce, compie la Redenzione, da la vista...,e il tutto lo opera nell'uomo Gesù di Nazaret; ecco che Dio è venuto, senno vi sarebbe contraddizione.
Qui dici cose giuste e altre sbagliate. Intanto vorrei sapere dove sono scritte le parole che citi: “vincendo il Diavolo come un uomo, incarnato in un uomo simile a noi, in tutta la sua debolezza, ed in esso soffre, mangia, ha sete”; di certo non sulla Bibbia.

È vero che Dio è venuto per mezzo del Messia, che incarna la Sua parola. Ma attenzione: lui incarna la parola di Dio, non Dio. Ripeto, fai attenzione: la Bibbia non dice che Dio si fece carne, ma che la parola di Dio si fece carne. Non è la stessa cosa! Giovanni dice chiaramente che la parola è Dio, non che Dio è la parola. Comprendi la differenza tra dire “la mia parola è me” e “io sono la mia parola”? Quella parola inizialmente era con Dio ed era Dio. Come può essere con Dio e allo stesso tempo essere Dio? La parola, come spiega Pr 8:22-31, è la sapienza di Dio che viene poeticamente personificata dallo scrittore. Dice la Sapienza: “Il Signore mi ebbe con sé al principio dei suoi atti, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. [...] Quand'egli disponeva i cieli io ero là; [...] quando poneva le fondamenta della terra, io ero presso di lui come un artefice” (vv. 22, 27, 29, 30). La sapienza era nel principio con Dio, ma nota che è Dio che crea attraverso di lei (“egli disponeva i cieli”, “io ero presso di lui come un artefice”), ossia è Dio che crea per mezzo della Sua sapienza, e per questo Giovanni dice che “la parola era con Dio ed era Dio”. In Genesi, è Dio che crea e nessun altro, ed è ovvio che Dio non abbia bisogno di aiutanti. Ora, questa parola, che è la Sapienza di Dio, si incarna in un uomo (“e la parola divenne carne”); è la Saggezza di Dio, che era presso Dio ed era Dio (non Dio era lei) ad “incarnarsi” in un uomo, non Dio. Vuol dire che il Messia incarna la sapienza (parola) di Dio, e non Dio stesso. Dio concede ad un uomo la Sua sapienza, e questo uomo parla come se fosse Dio a parlare. Ma non è lui a parlare in quanto Dio incarnato, è Dio che parla attraverso la Sua parola che è in Yeshùa e agisce attraverso di lui: “Io non posso fare nulla da me stesso” (Gv 5:30), “Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.” (Gv 14:10). Se Yeshùa fosse Dio incarnato, non avrebbe detto che le sue parole non sono sue ma di Dio. Ciò è una contraddizione in termini. Invece, è la parola di Dio che lui incarna, e dunque lui obbedisce a ciò che Dio fa tramite la Sua parola, che abita in Yeshùa. Ti ho mostrato che anche nei credenti “abita Dio” come abitò in Yeshùa; dunque anche i credenti sono Dio? No, è Dio che dimora in loro, cosa ben diversa. E Dio non è un essere che entra dentro i corpi della gente! Perché eviti sempre di affrontare questi versetti?
bgaluppi ha scritto:"piego le ginocchia davanti al Padre... affinché... siate resi capaci... di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Ef 3:14-19)
http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... =30#p54655" onclick="window.open(this.href);return false;
Quindi, La Parola, Lo Spirito Santo, oppure Dio Il Padre resuscita Gesù di Nazaret?
Innanzitutto non si può dire “Dio il Padre” come se esistesse “Dio il figlio” e “Dio lo Spirito”, perché il termine Padre è un sostitutivo di Dio. Dio è il Padre, e non ne esistono altri. Infatti, non troverai mai scritto nella Bibbia “Dio il figlio” o “Dio lo spirito”, ma il figlio di Dio e lo spirito di Dio, ossia il figlio del Padre e lo spirito del Padre! Per rispondere alla tua domanda, lo dice la Bibbia: lo risuscita Dio per mezzo del Suo spirito, che è una forza (ruach, "vento"): “Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni.” (At 2:32); “dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti” (Rm 1:4). Il greco ha: “essendo stato determinato figlio di Dio in potenza (attraverso il potere) per ciò che concerne lo spirito di santità (lo spirito santo, ossia di Colui che è Santo) attraverso la resurrezione dei morti. Come vedi, è Dio che lo resuscita col Suo potere, secondo lo spirito, non è lo spirito come ente separato a resuscitarlo.

La Bibbia va letta bene. Una cosa è dire "resuscitato dallo Spirito Santo" (con lettera maiuscola), un'altra "resuscitato in potenza per ciò che concerne lo spirito di santità". Poi, At 2:32 è inequivocabile.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da bgaluppi »

Scusate, fate reload, ho aggiunto alcune cose.
Luigi
Messaggi: 1445
Iscritto il: martedì 31 marzo 2015, 21:02

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da Luigi »

Lo dice la Bibbia: lo risuscita Dio per mezzo del Suo spirito, che è una forza (ruach, "vento"):
No, la scrittura non dice solo che lo risuscita Dio, ma scritto è che lo risuscita, la Parola che dimorava in Gesù di Nazaret, e risuscitato anche dallo Spirito Santo; ma tu ignori....
Ti ho mostrato che anche nei credenti “abita Dio” come abitò in Yeshùa; dunque anche i credenti sono Dio? No, è Dio che dimora in loro, cosa ben diversa. E Dio non è un essere che entra dentro i corpi della gente! Perché eviti sempre di affrontare questi versetti?
Vedi che castroneria hai affermato.... [-X ; che paragone è mai il tuo ?
In Yeshùa, vi abita Tutta la Pienezza della Deità, e te lo hai ignorato e non confutato, poichè inconfutabile, e a volte non so , se è a motivo di orgoglio di conoscenza.
Mentre i figliuoli di Dio di adozione, hanno ricevuto Lo Spirito e i suoi doni, secondo la misura della fede "1 Corinti 12.."
Poi Dio è negli uomini per Lo Spirito Suo, e ciò ci rende suoi figliuoli..
Romani 8, 9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. 11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Qui dici cose giuste e altre sbagliate. Intanto vorrei sapere dove sono scritte le parole che citi: “vincendo il Diavolo come un uomo, incarnato in un uomo simile a noi, in tutta la sua debolezza, ed in esso soffre, mangia, ha sete”; di certo non sulla Bibbia.

Vedi come divaghi ??
1-Non è stato l'uomo Gesù ,morendo in croce.."nel quale vi dimorava la Parola , a vincere il Diavolo ?
Non è morto l'uomo sulla croce...??
2-Non è scritto che è venuto ad abitare in una carne simile alla nostra ?
Romani 8, 3 Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne,

Poi riguardo alla debolezza umana di Gesù di Nazaret , devo citarti i passi dove ha mangiato, ha avuto sete, era colpito dalla debolezza; se vuoi te li riporto, ma non so perchè divaghi fino a tanto...
lui incarna la parola di Dio, non Dio.

Visto che non ci sono dubbi, sul fatto che il Padre è Dio, dovresti spiegare perchè Gesù dice che il Padre dimora in Lui...

la Bibbia non dice che Dio si fece carne, ma che la parola di Dio si fece carne. Non è la stessa cosa!

La Parola era con Dio ed era Dio, poi se per te non lo è, significa che è una creatura, e dovresti riportarmi la scrittura che lo attesta.


Giovanni dice chiaramente che la parola è Dio, non che Dio è la parola.

Guarda ancora cosa scrivi :-?
Incredibile quando si fa e dice di tutto per negare l'evidenza, giocando coi termini.
Poi vedi l'incoerenza, mi richiami in passato, a non mettere troppa carne al fuoco, e poi per non confutare quanto sostengo , riporti tante di quelle scritture , che occorrerebbero pagine intere...
ciao
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: TRADUZIONE ! TIMOTEO 6:15-16

Messaggio da bgaluppi »

No, la scrittura non dice solo che lo risuscita Dio, ma scritto è che lo risuscita, la Parola che dimorava in Gesù di Nazaret, e risuscitato anche dallo Spirito Santo; ma tu ignori....
Mi citi per favore le parole esatte con i riferimenti dove la Bibbia direbbe che "la parola che dimorava in Gesù di Nazaret" e "lo spirito santo" resusciterebbero Yeshùa? Se sostieni una tesi, devi citare i riferimenti scritturali precisi, e non "aggiustati" o "interpretati".
Vedi che castroneria hai affermato.... [-X ; che paragone è mai il tuo ? In Yeshùa, vi abita Tutta la Pienezza della Deità, e te lo hai ignorato e non confutato, poichè inconfutabile, e a volte non so , se è a motivo di orgoglio di conoscenza.
Luigi, non offendere. Le castronerie le dirai tu. E comunque, se le dico ci rifletto e sono sempre pronto ad ammettere di averle dette:

“in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità” (Col 2:9)

“affinché [voi credenti] siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3:19)

πᾶν τὸ πλήρωμα τῆς Θεότητος
tutta la pienezza della deità (in Yeshùa; nota)

πᾶν τὸ πλήρωμα τοῦ Θεοῦ
tutta la pienezza di Dio (nei credenti)

E Pietro parla dei fedeli come “partecipi della natura divina” (2Pt 1:4). E qui ti chiedo: cosa significa essere ripieni della pienezza di Dio, o partecipi della natura divina, se anche i credenti possono esserlo? Nota che non dice “in lui abita corporalmente Dio”, né “affiché siate ricolmi di Dio”. Indizio: il termine da capire è πλήρωμα (plèroma), usato in forma verbale in Mt 5:17 (in grassetto): “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per adempiere [eseguire in modo pieno].”

Poi citi Rm 8:11 per dimostrare che è lo spirito che resuscita, ma evidentemente il testo dice altro:

“Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi”

“Lo spirito di Colui che ha resuscitato Gesù”. Domanda: chi ha resuscitato, Colui oppure lo spirito?

“colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi”. Domanda: chi vivificherà i corpi mortali dei credenti, Colui che ha resuscitato Gesù o lo spirito?
Vedi come divaghi ??
Non divago. Ti ho fatto una domanda precisa e la ripeto. Quelle parole sono scritte sulla Bibbia? Mi citi i versetti? Basta che tu mi dica: “no, non sono scritte nella Bibbia”, oppure “si, ecco i versetti precisi”. Poi cosa mai c'entra adesso il diavolo? Che tra l'altro non è il "diavolo", che non vuol dire nulla perché è un termine traslitterato dal greco al latino e dal latino all'italiano, ma semmai il “falso accusatore”. E cosa c'entra adesso la morte di Yeshùa? Stiamo parlando della sua presunta divinità.
Non è scritto che è venuto ad abitare in una carne simile alla nostra ?
Si. Ma è il figlio (cioè il messia, il cristo) che ha abitato in carne tramite l'uomo Yeshùa (è nato uomo), non Dio. Il Messia è “colui che è unto”, e Yeshùa non è stato l'unico messia, anche i re di Israele lo furono. Ed è Dio che "manda" il figlio, non Dio che viene lui stesso ad essere uomo. Il concetto di "inviato di Dio" o di "uomo venuto da Dio" non è da intendersi in senso letterale di moto da luogo a luogo; anche Mosè era un uomo "mandato da Dio", ma non per questo esisteva prima della sua vita umana. Piuttosto, è il Messia che viene da Dio, ed è una condizione che un uomo incarna. Per cui, il Messia è diverso da Yeshùa, ma diventano la stessa cosa nel momento in cui lui viene unto, cioè consacrato. Sai in che momento Yeshùa diventa ufficialmente il Messia? È scritto nella Bibbia. Se il testo dice che “Dio manda il figlio”, abbiamo Dio (soggetto) che manda (predicato verbale riferito al soggetto) il figlio (complemento oggetto, diverso dal soggetto). Se invece avesse detto qualcosa tipo “Dio venne ad abitare in carne”, o “Dio il figlio venne ad abitare in carne”, allora avresti ragione a sostenere che Dio è il figlio. Ma purtroppo per la tua dottrina, il testo dice diversamente... Inoltre, ribadisco, nella Bibbia esiste un solo Dio, ed è il Padre; non esistono “Dio il Padre”, “Dio il figlio” e “Dio lo spirito”. Esistono Dio (il Padre), il figlio (di Dio) e lo spirito (di Dio).
Poi riguardo alla debolezza umana di Gesù di Nazaret , devo citarti i passi dove ha mangiato, ha avuto sete, era colpito dalla debolezza; se vuoi te li riporto, ma non so perchè divaghi fino a tanto...
È ovvio che mangiasse, bevesse, fosse colpito da debolezza... era un uomo! Se non avesse fatto tutte queste cose sarebbe morto come ogni uomo. Ma fa' attenzione a questo: “Dio non può essere tentato dal male” (Giacomo 1:13), eppure Yeshùa fu tentato dall'accusatore, e Eb 2:18 dice che “egli stesso ha sofferto la tentazione”. Ora sembra molto strano che il Dio perfetto creatore si faccia uomo imperfetto creatura e venga tentato dal male. Tu non ti rendi conto dell'impossibilità di questa cosa, poiché ciò che è perfetto, per definizione, non può essere imperfetto. E Dio non può essere tentato dal male, come afferma la Bibbia. Dunque, la tua dottrina affermerebbe che il Dio perfetto eterno e trascendente creatore, pur non potendo essere tentato dal male, decide comunque di smentire la Bibbia e diventare uomo imperfetto per farsi tentare dal male. Per dimostrare cosa? Che il male non avrebbe vinto su di lui? Mi pare un'ovvietà. E non è altrettanto ovvio che Dio non avrebbe peccato e avrebbe resuscitato se stesso? Oppure doveva restarsene morto, commettendo un deicidio? :))
Visto che non ci sono dubbi, sul fatto che il Padre è Dio, dovresti spiegare perchè Gesù dice che il Padre dimora in Lui...
Lo dice perché non è Dio, altrimenti avrebbe detto di essere Dio. Dovresti citarmi tu i versetti dove Yeshùa afferma di essere Dio. Prova a cercarli.
La Parola era con Dio ed era Dio, poi se per te non lo è, significa che è una creatura, e dovresti riportarmi la scrittura che lo attesta.
Non te la riporto perché non esiste. Infatti, la parola di Dio non è una creatura, ma appunto la parola di Dio, che appartiene a Dio. Non riesci a capire che una cosa che è di qualcuno, che appartiene a qualcuno, non è quel qualcuno? La parola di Dio “è” Dio nel senso che rappresenta Dio, come la mia parola “è” me nel senso che rappresenta me. Se la mia parola dice “buongiorno!”, sono io che dico “buongiorno!”, non la mia parola come ente autonomo da me separato. Se la parola di Dio dice “Sia la luce!” (“Dio disse”, “parlò”), è Dio che dice “Sia la luce!”, non la Sua parola come ente autonomo separato. Infatti il testo dice “Dio disse!”, non “la Parola disse”. Per questo Giovanni dice che “la parola era con Dio ed era Dio”. Il pròlogo giovanneo, in stile poetico, esprime concetti prettamente ebraici, altro che “Verbo”.

Invece, se Giovanni avesse detto che Dio era la parola, allora avremmo la parola come ente divino, e non sarebbe più parola di Dio, ma Dio. Ma Giovanni non dice così.

Davvero non comprendi la differenza che intercorre tra dire “la parola è Dio” e “Dio è la parola”? Allora ci vuole un po' di analisi logica, e un esempio su un versetto biblico, che riporto alla fine:

La parola era Dio
La parola (soggetto esplicito)
era (predicato nominale [copula])
Dio (predicato nominale [nome del predicato])

Dio era la parola
Dio (soggetto esplicito)
era (predicato nominale [copula])
la parola (predicato nominale [nome del predicato])

Se tu dici “la mia parola è me” è lo stesso che dire “io sono la mia parola”? Il predicato nominale attribuisce al soggetto una condizione, una qualità o un modo di essere, dunque definisce la qualità del soggetto (la parola era Dio, aveva qualità divina, per forza, perché è di Dio). Per capire, pensa all'angelo che apparve a Mosè sotto forma di roveto ardente, come da At 7:30: “un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di un pruno ardente”. Io posso dire che l'angelo è Dio, poiché Lo rappresenta; infatti, pur parlando ad un pruno, Mosè parlò con Dio: “Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: «Mosè! Mosè!» Ed egli rispose: «Eccomi»” (Es 3:4). Ma non posso dire che Dio è il pruno, perché sarebbe una bestemmia. ;)
Rispondi