Un Gesù personale...

chelaveritàtrionfi
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Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
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Re: Un Gesù personale...

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Antonino. Bentornato. Premetto che ho solo letto la prima pagine di questa discussione perchè il tempo a mia disposizione ultimamente è poco. Essendo che da li poi si sviluppa tutta la discussione credo di poter dire , basandomi su quello, che tutti i problemi su questo forum si risolverebbero in un solo modo. Cioè considerare il forum per quello che è , ossia didattica, e lasciare fuori i propri credi religiosi o personali. Quelli esulano dal forum. E quindi qui ci potrebbe essere anche l'incontro tra credenti e non credente. Ancora oggi mi chiedo molti credenti in cosa credono dato che da una parte c'è chi nega le scritture greche (quindi cosa sarebbe attendibile??) , dall'altra chi interpreta a destra ed a manca senza nemmeno aver letto bene o essersi posto la domanda che forse una traduzione può avere un significato diverso (possibilità di errori di traduzione per esempio) o chi addirittura crede che abbia lo spirito santo che gli faccia comprendere la scrittura ed interpretarla in modo corretto . Credendo anche che possa essere così , costui non si è nemmeno chiesto se la sua visione e la sua intepretazione è vincolata ad una lettura errata oppure ad un'idea inculcata da una qualunque istituzione religiosa.
Se invece ognuno parlasse e discutesse solamente delle cose scritte, secondo me si risolverebbero tutti i problemi e forse smetterebbe anche tutta la gente che si riunisce dietro le quinte per sputare su questo forum perchè non è sicuro questo in linea con l'insegnamento delle scritture sia per chi crede che per chi non crede. Questi atteggiamenti lasciano il tempo che trovano così come tutte le interpretazioni personali o portate avanti per tradizione e di sicuro non mettono in buona luce gli stessi che si definiscono credenti.

Comunque se ci mettessimo a commentare solo quanto scritto , senza dover per forza indagare su attendibilità o meno ma piuttosto sulla correttezza della traduzione e qualunque altra indagine biblica , si andrebbe su un unico binario e ciò sarebbe a beneficio di tutti. Il forum è didattica
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Giorgia
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Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: Un Gesù personale...

Messaggio da Giorgia »

Antonino, rispondo alle tue osservazioni. Tu dici che metti la cintura perché hai compreso a cosa serve.
Allora ti chiedo, se hai un bambino piccolo, è giusto che questo capisca a cosa serve la cintura prima di indossarla?

Quando Dio da delle istruzioni all'uomo, lo fa esattamente con le stesse intenzioni per cui un genitore, prima di partire, fa allacciare la cintura ad un bambino, e gli dice pure di non toglierla!
Io, che nei confronti di Dio, ho la conoscenza di un bambino, sinceramente obbedisco anche se non capisco, così come il bambino dovrebbe obbedire a mamma e papà, perché "loro sanno" e quello che gli chiedono, lo chiedono per il suo bene.

Quando ti ho fatto l'esempio del contadino, tu mi hai tirato fuori una raccomandazione che poco ha a che fare con il discorso. Mi dici: "Il Gesù "biblico" dice che "dio" provvede senza che gli uccelli seminano, mietono e raccolgono. Quindi?
C'è qualcosa nel tuo ragionamento che si dissocia al pensiero del Gesù in cui credi..."

Se prendi tutto il testo ti rendi conto che Cristo lì stava dicendo: non vi preoccupate, voi cercate prima le cose spirituali, che Dio sa che avete bisogno pure di mangiare. Ma per l'appunto è una raccomandazione dove si utilizzano degli esempi per dire di non mettersi ansia. Noi non siamo uccelli, e quindi tocca che seminiamo per mangiare.
Mi ricordo di te Antonino dal vecchio forum, e ricordo anche che sei un ragazzo che ho sempre considerato estremamente intelligente e con ottime conoscenze. Seriamente, Cristo secondo te in quel testo ci diceva di non lavorare, perché tanto Dio ci avrebbe dato tutto quello che ci serviva semplicemente chiedendo, ma senza muovere un dito? Perdonami, ma io ho grosse difficoltà a pensare che tu creda questo leggendo quel testo!

E secondo te, Cristo intendeva forse contraddire Dio, quando disse: lavorerai 6 giorni... Ti risulta, in tutta la Bibbia, che qualcuno abbia detto: non importa che lavori, basta che preghi?

Ad ogni modo, a parte questo ragionamento, era abbastanza evidente per me, ma probabilmente non sono stata chiara, che pure il mio era un esempio.
Vediamo un altro esempio: Dio dice al popolo di Israele, tramite Mosè, che li avrebbe liberati dalla schiavitù dell'Egitto.
Era sufficiente questo? O hanno dovuto fare i bagagli e partire?
Dio ha persino aperto una strada nel mare, ma se loro non ci avessero camminato dentro, a cosa sarebbe servito?

E ti dirò, io mi immagino questo popolo che vede una roba simile e gli viene un po' di tremarella a vedere l'acqua dai due lati. Più di qualcuno si sarà chiesto: e mo? E se l'acqua scende proprio quando io passo?
Ma si sono fidati, e sono passati. Non sono stati sulla riva a chiedere a Dio di teletrasportarli dall'altro lato. Hanno deciso di fidarsi. E il fidarsi corrispondeva a fare. Quindi a passare. A piedi. Il fidarsi anche in questo caso è una azione.

Se io dico di credere in Dio, non posso non rispettare quello che Lui mi chiede, anche se non lo capisco. E non sono ipocrita per questo. Anzi, l'ipocrisia è dire di credere e poi non fare nulla. Perché in quel caso mi viene da dire: a cosa credi?

Un altro esempio: vedo che dal cofano della mia macchina esce del fumo bianco. Mi fermo e chiamo il meccanico. Al telefono il meccanico mi dice: mi raccomando, non toccare il cofano e non aprire il tappo dell'acqua del motore. Io mi fido di lui, perché è il suo mestiere conoscere le macchine, e quindi mi fido. Lui sa di cosa parla. Io posso pure non sapere cosa sia un motore, ma gli do retta e non tocco niente fino al suo arrivo.

Ce ne sono mille di esempi dove tutti noi, pur non sapendo, ascoltiamo i suggerimenti di altre persone, perché ci fidiamo di loro. Dio è molto più di qualsiasi persona, però se eseguo un suo suggerimento, mi devo sentire ipocrita, perché eseguo qualche volta senza capire? O più semplicemente la migliore dimostrazione della fiducia è l'azione?

Abramo, prendendo Isacco e alzando il coltello, secondo te ha capito perché Dio gli aveva chiesto di uccidere il figlio che Lui stesso gli aveva promesso? Io ho dei forti dubbi in proposito. Ma proprio il fatto che Abramo eseguì senza esitare e molto probabilmente senza nemmeno capire gli venne messo in conto come giustizia. E non viene Abramo stesso preso come esempio di fede proprio per quel gesto?
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