Gesù e l omosessualità

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Yomo
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2017, 19:49

Gesù e l omosessualità

Messaggio da Yomo »

In questi giorni per lavoro ho avuto modo di confrontarmi con una coppia omosessuale!
Notavo come uno dei due fosse molto affemminato nella voce e negli atteggiamenti!

La scrittura ebraica condanna il rapporto sessuale tra due uomini....Paolo non fa altro che confermare e condannare queste persone!

Ciò che però mi chiedevo è il come mai una cosa cosi abominevole per la scrittura...non viene affrontata in maniera pratica da Gesù nei vangeli!?
Se un omosessuale si avvicina alla Bibbia occidentale si troverà ad essere condannato a vita...senza avere nessun punto di riferimento nemmeno dal "maestro Gesù"!

A questo punto sarei proprio curioso di sapere secondo chi crede a Gesù come Messia come si sarebbe comportato davanti ad un omosessuale!?

Ciao
Yomo
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2017, 19:49

Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Yomo »

Scusate ho visto ora che ho sbagliato a intitolare la discussione chiedo agli operatori se si può modificare!
Il titolo è :

Gesù e l omosessualità

Grazie ciao
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Giorgia
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Giorgia »

Ciao Yomo. Ho sistemato il titolo.

Vorrei solo aggiungere una nota al tuo post: va bene l'argomento. Ma più che scrivere cosa pensano gli utenti, chiederei a tutti di rimanere in tema col forum, e quindi analizzare cosa dice la Bibbia a riguardo.
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Daminagor
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Re: Gesù è l omosessualità

Messaggio da Daminagor »

Ciao Yomo, sono contento che tu abbia affrontato l'argomento.

Nella mia ignoranza, penso che quali che fossero le norme pratiche e morali seguite da Gesù, esse dovessero provenire dalla Scrittura, alla quale, come ebreo, credo che egli obbedisse.

Come sappiamo sono presenti numerosi riferimenti all'omosessualità (molti in Levitico) che viene sempre ed inequivocabilmente descritta come pratica abominevole.
Vorrei però proporre uno spunto basandomi su Levitico:
tale scritto contiene sostanzialmente norme di comportamento, relative a diversi aspetti della vita quotidiana: come comportarsi con i malati, con le donne mestruate, con gli stranieri, con i blasfemi, norme legali, quali rituali osservare e in che modo a seconda delle necessità (espiazione, olocausto), ecc. A parte la precisa descrizione riguardo a come e perchè gli animali dovessero essere uccisi e bruciati per vari motivi (con buona pace degli animalisti e vegetariani, me compreso), io ho trovato che molte delle norme "igeniche" siano del tutto sensate e atte a prevenire o arginare l'insorgere di malattie infettive, epidemie, ecc. Persino il ritenere la donna mestruata immonda (non in senso morale, è chiaro) ha una valenza igienica in quanto il sangue a prescindere da dove esca è comunque un possibile veicolo di malattie. Fin qui non credo ci sia molto da dibattere.

Mi vorrei soffermare invece su questo passo: Levitico 20:22
Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica, perché il paese dove io vi conduco ad abitare non vi rigetti. 23 Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò le ho in abominio 24 e vi ho detto: Voi possiederete il loro paese; ve lo darò in proprietà; è un paese dove scorre il latte e il miele. Io il Signore vostro Dio vi ho separati dagli altri popoli.

Qui Dio dice chiaramente a Mosè che scaccerà dei popoli dalle loro terre (non gentilmente, a quanto pare) per darle agli israeliti. Dice anche chiaramente che questi popoli avevano usanze abominevoli (omosessualità inclusa) e che a ragione di ciò saranno scacciati dalle loro terre. Mi chiedo quindi: non è che tutto l'apparato normativo di Levitico è stato scritto per una specifica situazione storica e culturale?
Scritto inoltre da uomini che avevano mentalità dell'epoca, e la cosa si nota parecchio, tant'è che in alcuni passaggi si stenta quasi a credere che certe cose fossero richieste davvero da Dio (es. il fatto che Egli aspiri o annusi i fumi del grasso e degli organi degli animali bruciati sugli altari...il che è abbastanza ridicolo). Considerando che gli scrittori dell'epoca (ispirati o meno) hanno messo molto del loro in certe espressioni, non dovremmo forse pensare che gran parte dei divieti fosse dovuta al fatto che gli ebrei si consideravano un popolo "separato" dagli altri, favorito? E che tutto ciò che era usanza di altri popoli, diveniva "non voluta da Dio"? In altre parole, non è possibile alla luce dei testi che alcune di quelle rigidissime regole fossero volute dall'uomo per distinguersi dai suoi nemici e invece fatte passare come volute da Dio?

Appare chiaro (a me) che le regole date da Dio non sono valide in senso morale assoluto. Tant'è che abbondano i casi di incesto tra i personaggi biblici e in alcuni casi persino voluti da Dio stesso. A partire dall'eden, passando per Abraamo, per Giacobbe, ecc.
Però da un certo punto in poi le stesse pratice concesse (se non favorite) da Dio diventano trasgressioni punibili con la morte. Senza voler cogliere in questo alcuna malafede o errore storico, posso solo immaginare che tale discrepanza sia dovuta al fatto che Dio in qualche modo adatta le norme date al suo popolo in base al contesto storico e al momento specifico. Altrimenti dovremmo ammettere che nella Scrittura ci sia molto (più di quanto vogliamo ammettere) di umano.

Ora, dal momento che non mi risulta che noi (ebrei inclusi) oggigiorno compiamo voti di sterminio (come invece facevano gli ebrei dell'epoca...) oppure non sgozziamo bestie varie per farci perdonare un peccato nè tantomeno seguiamo molte delle altre norme legali/sociali date agli ebrei (curioso il divieto di indossare indumenti tessuti con diversi materiali), mi chiedo: perchè anche la norma riguardante il "non giacere con un uomo come con una donna" non può essere vista come una delle tante norme (umane) figlie del contesto storico dell'epoca? Nello stesso Levitico si dice chiaro che "chi percuote un uomo a morte dovrà essere messo a morte" ma pochi passi più sotto si legge che presero un bestemmiatore e lo lapidarono a morte. Quindi, le norme sono derogabili in base alla volontà divina e quindi non sono leggi morali dal valore assoluto, ma con una valenza relativa, in base a ciò che Dio ordina in quel momento. In sostanza, Dio ti da delle norme generali, ma se ti dice Lui stesso di trasgredirle, allora va bene.

E se l'omosessualità facesse parte di quelle norme che non meritano più considerazione perchè inadatte ai tempi? Oggi nessuno (a parte i satanisti credo) si sognerebbe di colare sangue animale per farsi perdonare i peccati o per chiedere a Dio di vincere una battaglia. Così come nessuno si pone il problema di indossare capi tessuti con diversi materiali. E se tali norme sono talmente improponibili vista l'evoluzione della società, perchè non lo può essere anche il divieto sull'omosessualità, alla luce della stessa evoluzione sociale?
Inoltre, se due uomini o due donne si amano profondamente e non vogliono altro che dedicarsi uno all'altro con amore e devozione, che fine fa il primato dell'amore su tutto? Vogliamo davvero credere che oggi Dio condanni le vite di due persone dello stesso sesso solamente per l'atto sessuale in sè? E tutto l'amore e il sostenersi per una vita intera con sforzo e dedizione, che fine fanno? Non valgono nulla agli occhi di Dio?
Scusate...ma non ce la faccio a crederci. Ci deve essere di più.
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Israel75
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Israel75 »

Carissimi è forse del tutto inutile che porti versi contro l'omosessualità lo faccio solo per dovere di cronaca.
Le 18:22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.

Il divieto è inequivocabile ed esplicito, certo può suonare perentorio ed esagerato magari sopratutto a chi crede che l'amore tra persone dello stesso sesso sia al di sopra della morale biblica.
Ma , la domanda può sorgere spontanea. Al di là che le due persone possano volersi bene ci mancherebbe, ci siamo mai chiesti come mai per quanto possano stare insieme figli non ne avranno mai? (forse perchè è contro natura?)
Oggi legalizzano i matrimoni gay , domani l'affidamento di figli a coppie omo, dove si andrà a finire?
E' un pò come il discorso sul 2° comandamento , il divieto è di farsi proprio le immagini non solo di adorarle , perchè? Perchè forse se li consideriamo atteggiamenti del tutto innocenti poi portano ad altre cose che lo sono molto meno.

Si tratta a mio avviso di andare oltre il facile buonismo , escludendo l'atteggiamento di criminalizzare ovviamente. ;) ;) ;)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Daminagor
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Daminagor »

Ciao Israel. Le argomentazioni che porti sono inattaccabili, anche se espressioni come "dove andremo a finire" suonano per me un pò stantie. Commenti personali a parte, se hai letto quanto ho scritto nel precedente intervento, noterai che ho cercato di porre la questione sotto una luce differente..andando oltre il "c'è scritto così quindi non c'è altro da dire". Noterai che ho tentato di mettere l'accento sull'intera questione relativa a norme e regole dettate da Dio e non solo su un singolo passo che parla di omosessualità. Ho cercato di rimettere nel suo contesto una norma precisa, per confrontarla e capirla anche alla luce delle altre regole che sono elencate e per fare questo ho preso Levitico in quanto contiene un panorama di leggi e regole molto ampio. Siccome la discussione creata da Yomo verte su Gesù e omosessualità, mi sembrava utile partire dall'inizio, analizzando le norme date agli ebrei(che Gesù indubbiamente conosceva). Contesto storico e mentalità dell'epoca non possono essere tralasciati. Ma non voglio ripetermi...era tutto scritto sopra;)
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Israel75
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Israel75 »

Scusami Dami, direi che Gesù che ha insegnato la Legge fino alla morte non avrebbe molti dubbi . Poi in quali versetti dei vangeli troviamo tali esempi in relazione alle vicissitudini di Yeshua? Perchè se non ve ne sono la conclusione è naturale.

Sul dove "andremo a finire" ho usato una frase leggera oserei dire , dici che è stantia, ok, la Scrittura ne parla come cosa abominevole.

Non ho capito se si vuole approfondire il tema , o farlo tramite versetti biblici.
A livello medico il tipico omosessuale è divenuto tale (e non nato) nel 99.9% dei casi, e nel 97% di quei casi in conseguenza di forti traumi psicologici e/o fisici come per ex. sevizie subite in età infantile ......
E' un problema psichiatrico molto ma moolto delicato , come tale andrebbe affrontato.

A livello Scritturale è una situazione condannata e contro natura come io stesso se entrassi in un negozio e rubassi trasgredendo al comandamento o desiderassi donna d'altri.Nè più ne meno , anzi nel mio caso sarebbe più grave.

Mi chiedo cosa c'entri Gesù ecco.... :-) :-) :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Yomo
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Yomo »

Ciao Yomo, sono contento che tu abbia affrontato l'argomento
Daminagor mi fa piacere questo e mi auguro che questa discussione possa aiutarci a riflettere su alcune cose alla luce si delle scritture ebraiche,ma sopratutto di quelle greche!

Rispondo innanzitutto alla tua analisi che condivido e reputo corretta!
Alcune delle leggi di levitico,se lette senza tener conto dell epoca e del contesto,possono sembrare imbarazzanti!
Ne hai dette alcune io potrei aggiungere anche quella di levitico 19:

27Non taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, né spunterai gli orli della tua barba.

Questa era una pratica pagana da cui gli ebrei dovevano distaccarsi!

Tornando all omosessualità se dovessimo rimanere in linea col testo di levitico ci potremmo allora chiedere come mai questo precetto è rivolto solo all'uomo?

Leggiamo i versi di levitivo 18:22,23

22]Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio. [23]Non ti abbrutirai con alcuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si abbrutirà con una bestia; è una perversione.

Come si nota l atto sessuale che viene punito è sia quello omosessuale tra uomo e uomo e quello tra uomo e bestie...ma solo in questo caso(uomo/bestia) è menzionata la donna...come mai?

C'è anche da considerare che non c'è nessuna menzione per quanto riguarda il rapporto uomo-bambino....
Come se in realtà ciò che più contasse in quel periodo fosse proprio il fatto di non contaminarsi per evitare malattie!

Faccio un passo indietro(molti di più) e immagino una situazione del genere con Adamo...
Se fosse stato omosessuale sarebbe stato punito per il fatto che aveva gusti differenti da quelli che Dio gli aveva comandato di avere o perché avrebbe trasgredito il comando di "unirsi e moltiplicarsi"?
Il praticare questi atti descritti il levitico certamente vanno contro uno dei primi e più importanti comandi dati da Dio all uomo....e come dice Israel75 è evidente che in questo senso siano atti contro natura..!

La questione per quel che penso....si sarebbe potuta risolvere con un episodio nei vangeli...

Perché dico questo?
Vorrei che ognuno che legge immagini questa situazione:
Un giorno viene mio figlio e mi dice:papà mi sono innamorato di un uomo!

Di certo non possiamo leggergli levitico in quanto si sentirebbe condannato....persino a morte da Dio!
I vangeli cosa dicono?
Come comportarsi?
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Daminagor
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Daminagor »

A livello medico il tipico omosessuale è divenuto tale (e non nato) nel 99.9% dei casi, e nel 97% di quei casi in conseguenza di forti traumi psicologici e/o fisici come per ex. sevizie subite in età infantile ......
E' un problema psichiatrico molto ma moolto delicato , come tale andrebbe affrontato.
Non è un problema psichiatrico. E' dagli anni settanta che l'omosessualità non viene più considerata una patologia. Quindi non so dove hai pescato quello che dici.
A riguardo: http://www.gionata.org/il-punto-di-vist ... essualita/" onclick="window.open(this.href);return false;

Io non sono nè un medico nè tantomeno un genetista ma posso dirti che recenti studi dimostrano che al contrario di quanto affermi tu (dando percentuali senza fonte precisa) una grande parte della causa dell'omosessualtà risiede nei geni. A titolo di esempio ti riporto un articolo ma ne esistono tanti e diversi che affermano grosso modo la stessa cosa. http://www.ilgiornale.it/news/esteri/lo ... 93486.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Tornando alla Scrittura, non ho ancora letto da parte tua alcuna risposta o contraddittorio a quanto ho scritto in precedenza, ragionando direttamente sulla Bibbia e sui contesti sociali e storici del tempo.
Yomo
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Re: Gesù e l omosessualità

Messaggio da Yomo »

A livello medico il tipico omosessuale è divenuto tale (e non nato) nel 99.9% dei casi, e nel 97% di quei casi in conseguenza di forti traumi psicologici e/o fisici come per ex. sevizie subite in età infantile ....
Prima del XX secolo, il sesso di una persona era determinato esclusivamente dall'apparenza dei genitali. In seguito, con la scoperta del DNA e dei cromosomi, ci si basò su questi per meglio determinare il sesso: era femmina chi aveva genitali considerati femminili e due cromosomi XX, mentre era uomo chi possedeva genitali considerati maschili insieme ad un cromosoma X e uno Y. Tuttavia alcuni individui hanno combinazioni di cromosomi, ormoni e genitali che non seguono le definizioni tradizionali di "uomo" e "donna", mentre tra un individuo e l'altro i genitali possono variare nelle forme o in alcuni casi presentarsi più di un tipo di genitali o genitali difficili da classificare. Anche gli attributi corporei correlati al sesso di una persona (forma del corpo, peli del viso, timbro della voce ecc.) non sempre corrispondono con quelli attribuiti al loro sesso basato sui genitali[3].





Uno dei motivi di questa discordanza nelle persone intersessuali è che alcuni individui hanno un sesso cromosomico che non si riscontra nei loro organi genitali, per cause ormonali o anomalie cromosomiche, come la sindrome di Turner: queste persone possono apparire esteriormente di un sesso (anche diverso da quello cromosomico), ma identificarsi nell'altro.

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