Re: Chi o cosa è la Parola
Inviato: venerdì 28 luglio 2017, 18:52
La parola è Gesù lo dice il contesto stesso di Giovanni 1.
1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.
6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. 9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.
14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
15 Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. 16 Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"». 17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.
Come vedi è il contesto stesso che fa capire. La luce, che era nel logos, era la vita. Il logos è vita pertanto; dunque non può essere una cosa impersonale perchè la vita è esistenza intelligente. E chi era la luce e la vita? Gesù. Gesu pertanto era nel logos.
Infine il versetto 14 dice che la parola è divenuta carne e che abbiamo vistola sua gloria. Ma la gloria di chi? Della parola (il soggetto del versetto 14) ed è una gloria di unigenito figlio di dio. Ma chi è l'unigenito? Gesù (18)
E' il contesto che stabilisce tutto: la parola è la vita e la vita non è una cosa. La parola che era presso il Padre, la parola che ''esce dalla bocca del padre'',generata come un ''unigenito figlio'', è Gesù risorto in gloria e Gesù disse di essere la vera luce, la vita. Ovviamente lo stesso Gesù dice che tutto quello che usciva dalla sua bocca era la parola del Padre appunto e questo è un ulteriore indizio che la parola era pienamente incarnata in Gesù; dunque la parola aveva un nome: Gesù. Del resto quella parola fatta carne era la parola eterna di Dio, immutabile, senza inizio e tutto quello che possiede la parola la possiede da sempre. Dunque Gesù è eterno perchè la parola eterna era in lui.
1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.
6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. 9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.
14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
15 Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. 16 Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"». 17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.
Come vedi è il contesto stesso che fa capire. La luce, che era nel logos, era la vita. Il logos è vita pertanto; dunque non può essere una cosa impersonale perchè la vita è esistenza intelligente. E chi era la luce e la vita? Gesù. Gesu pertanto era nel logos.
Infine il versetto 14 dice che la parola è divenuta carne e che abbiamo vistola sua gloria. Ma la gloria di chi? Della parola (il soggetto del versetto 14) ed è una gloria di unigenito figlio di dio. Ma chi è l'unigenito? Gesù (18)
E' il contesto che stabilisce tutto: la parola è la vita e la vita non è una cosa. La parola che era presso il Padre, la parola che ''esce dalla bocca del padre'',generata come un ''unigenito figlio'', è Gesù risorto in gloria e Gesù disse di essere la vera luce, la vita. Ovviamente lo stesso Gesù dice che tutto quello che usciva dalla sua bocca era la parola del Padre appunto e questo è un ulteriore indizio che la parola era pienamente incarnata in Gesù; dunque la parola aveva un nome: Gesù. Del resto quella parola fatta carne era la parola eterna di Dio, immutabile, senza inizio e tutto quello che possiede la parola la possiede da sempre. Dunque Gesù è eterno perchè la parola eterna era in lui.