Chi o cosa è la Parola

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Maria Grazia Lazzara
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Ciao Shay , tu commentando il termine Figlio dell'uomo , dici che nella spiegazione del sogno di Daniele cap.7:16- 22 fai notare che non si fa accenno alla figura di un figlio d 'uomo ma che il regno viene dato ai Santi dell'Altissimo . Io invece leggo nei versi precedenti 13,14 che proprio un figlio d'uomo vengono dati dominio dignità e regno dallAntico dei Giorni . Solo successivamente vengono menzionati i santi del Supremo . Quindi prima si menziona Un (singolare ) figlio d'uomo che riceve dominio quindi il regno e dopo evidentemente una partecipazione con i santi del Supremo , che ne pensi ?
Janira
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Janira »

Shay, per la Kabbalah di Baal HaSulam e Rabash, la Torah è una forza , una luce che corregge la natura dell'uomo e lo riempie di tutta l'abbondanza, il piacere e la Sapienza che proviene dal Creatore.
Un maestro di Kabbalah insegna ai suoi discepoli come attirare questa Luce della Torah. Non è una trasmissione intellettuale, ma direi piuttosto basata sull'esperienza diretta di ciascun discepolo. I testi scritti sono un mezzo grazie al quale si raggiunge la connessione fra discepoli e si attira la forza superiore. Prima era riservato solo a pochi, dal Santo ARI ad oggi è iniziata l'Ultima Generazione, in cui la diffusione è aperta a tutti. La profezia nella Kabbalah è uno degli stati spirituali più alti, e tutti prima o poi lo raggiungeranno nel cammino della correzione.
animasalvata
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 14 gennaio 2023, 12:13 Chi o cosa è la parola? Direttamente il tema è il logòs, la preesistenza (di cosa?) e cosa vuol dire "discendere dal cielo"?.
Cosa è la parola?

È la parola creatrice di Dio. Dio agisce e comunica per mezzo della sua parola o detto che non è altro che la manifestazione del suo pensiero che è la potenza vitale e intelligente di Dio trattandosi della mente divina. Solo in Genesi 1 Dio dice 10 volte "Dio disse". Per fare un esempio, come un artigiano usa la sua mente (o il suo pensiero o la sua intelligenza) per fare qualcosa, Dio usa la sua mente (o il suo pensiero o la sua intelligenza) per creare tutto ciò che muta mentre il creatore è l'unico immutabile. La sua mente è la sua parola nonché il suo ruach. La mente divina è una forza attiva, ma si tratta di una forza attiva vitale e intelligente perché è in Dio proprio come la mente di un uomo è la forza attiva attiva vitale e intelligente è nell'uomo.
Ecco perché sono con Dio la parola è verso Dio e Dio era la parola (Giovanni 1,1). Dio, la parola e il suo ruach non sono 3 dei distinti ma sono lo stesso, unico ed indivisibile Dio a volte chiamato Dio Padre, a volte chiamato parola di Dio e a volte chiamato il ruach di Dio. Eppure questa parola è "verso Dio" quasi presentata come se fosse un messaggero distinto da Dio che agisce per conto di Dio.

Se si pensa ad un artigiano vi è una sequenza temporale perché l'artigiano è un essere che cambia e il cambiamento da luogo alla temporalità cioè alla distinzione tra passato, presente e futuro. L'artigiano infatti prima pensa formando il suo progetto nella sua mente e dopo passa al fatto concreto utilizzando il progetto nella sua mente. Per Dio che è immutabile non esiste distinzione tra passato, presente e futuro. Per Dio esiste un solo, indivisibile momento. Per tanto quell'istante temporale che noi chiamiamo "bereshit" (noi abbiamo bisogno di collocare gli eventi in una linea temporale proprio perché viviamo nel prima e nel dopo) per Dio coincide anche con quello che noi chiamiamo "fine" oppure "omega". Principio e fine per Dio sono lo stesso momento, per noi no. Per Dio l'inizio coincide con la fine e la fine con l'inizio. Per lui non c'è un prima e un dopo. Egli crea tutto al tempo della fine e al principio tutto è già compiuto, è già venuta la fine dei tempi.
Il suo pensare e il suo agire sono pertanto, a differenza dell'artigiano, simultanei. Dio agisce nello stesso momento che pensa; tutto viene all'esistenza nello stesso istante in cui Dio lo pensa.

Aggiungo anche che la parola divina è l'immanenza divina in tutte le cose che permette a tutte le cose di non collassare. Se pensiamo alla televisione ciò che vediamo è il segnale che parte da un satellite, che attraversa l'atmosfera e viene ricevuto dal televisore. La parola divina invece nello stesso momento in cui è in alto e anche in basso. È presente allo stesso momento in ogni luogo di ogni tempo. Ecco perché la parola è stabile per sempre nei cieli (Salmo 119,89) ed ecco perché Dio stesso riempie ogni cosa (1 re 8,27; Salmo 139,7-10; Geremia 23,24; Isaia 57,15; Isaia 6,3; Esodo 33,18-23). La parola divina è la gloria divina che riempie ogni cosa. In un certo senso si può paragonare all'acqua dell'oceano che è allo stesso momento presente a riva e allo stesso momento presente nel punto più basso degli oceani. E poiché la parola divina è allo stesso tempo pensiero divino ed è immanente in ogni cosa permettendone così l'esistenza allora tutto ciò che esiste esiste allo stesso momento nel pensiero di Dio. Tutto ciò che vediamo, sentiamo e tocchiamo esiste contemporaneamente nella mente/pensiero/gloria divina che avvolge ogni cosa e pervade ogni cosa. Non è scritto che "in lui viviamo ed esistiamo"? Non è Dio "il luogo di tutte le cose"?.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Ciao Animasalvata , ciò che hai scritto in merito alla Parola creatrice e' ciò che ho cercato di scrivere anch'io ,ma tu lo hai fatto in maniera davvero eccellente , e finalmente anche tu non ti sei privato fi affermare che ciò che noi chiamiamo Dio ha una mente ,pensieri ,idee , e che tutto è già presente chiaro e limpido in lui . Io ho asserito anche che noi abbiamo questa facoltà molto limitata , creiamo nella nostra mente visualizziamo nella nostra mente formiamo con la mente e poi concretizziamo , in noi può esserci il non riuscire nell'attuare ,ma in Dio tutto e' perfetto . Egli è presente nella sua creazione nel senso che tutto è sotto controllo , le sue leggi universali perfettamente in equilibrio consentono il funzionamento di ogni cosa . Siamo noi che dotati di libero arbitrio e usato male stoniamo .
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Grazie Gianni per la tua spiegazione sul Figlio dell'uomo sempre chiara in linea , fluida , coerente con le scritture ebraiche e greche , e ci conduci così con snellezza a delle ovvie conclusioni ,almeno per quanto mi riguarda .
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Gianni
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Gianni »

Cara Maria Grazia, è un procedimento semplice. Occorrono una concordanza ebraica e una concordanza greca. Poi si cercano tutti i luoghi biblici in cui una parola (nel nostro caso un’espressione) compare. È il modo migliore per capirne il senso. Con la Scrittura i vocabolari non bastano, perché questi ci danno solo il significato, ma ciò che interessa davvero è il senso biblico che una parola o un’espressione assume nella Bibbia.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni le concordanze a cui ti riferisci tu sono in lingua originale o tradotti in italiano ? Io ho una concordanza ma sembra più un vocabolario biblico ,cita dove quella parola compare sia nelle scritture ebraiche che greche .
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Gianni
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da Gianni »

Cara Maria Grazia, le concordanze in italiano servono solo a cercare i luoghi biblici in cui le parole italiane si trovano. Ogni traduzione biblica ha la sua. Ma la Bibbia è scritta in ebraico, aramaico e greco. Sono queste tre le concordanze che servono.
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

trizzi74 ha scritto: sabato 14 gennaio 2023, 23:19
chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 14 gennaio 2023, 12:13 Come scritto dall'altra parte, certi riferimenti non sono messi a caso, ma sembrano "correzioni dottrinali" rispetto alle filosofie di altri gruppi.
Caro Naza, "nel Libro di Henoch, i tratti essenziali del Figlio dell'uomo sono : è una persona, non una collettività ; ha una natura divina, è posto nell'ambito della gloria celeste ; abita in cielo con il Signore degli spiriti ; ha sempre appartenuto al piano celeste ed è preesistente a tutti gli esseri creati ; ciò nonostante è detto l'« Uomo » ( = Figlio dell'uomo), termine che, probabilmente, rivela una sua qualifica di esempio ideale dell'umanità ; ma è detto pure « Messia », « il Giusto », « l'Eletto » ; pare che in qualche modo abbia una relazione con la creazione, ed è lui che porta a compimento i piani divini sul creato ; chiarissima è la sua connessione con gli ultimi tempi ; il Figlio dell'uomo è una figura escatologica e sarà lo strumento della ristabilizzazione del creato nello stato di perfezione originale ; è stato scelto e preservato per il conflitto finale contro Satana e contro le potenze cattive ; non è connesso con idee messianiche nazionalistiche ; verrà sulle nubi del cielo, ma è detto pure che verrà dal mare ; al suo arrivo, giudicherà il mondo".- Enciclopedia della Bibbia alla voce "Figlio dell'uomo", ed. Elledici.

Tenendo in mente questa descrizione, mi è venuto in mente l'inno ai Colossesi che potrebbe essere interpretato in sintonia con alcuni suoi aspetti.

Quindi perché non pensare che gli autori del NT si sono fatti influenzare senza "correzioni dottrinali"?
Ciao Trizzi. Per correzioni dottrinali mi riferivo a certe pratiche di determinati gruppi, anche per quanto riguarda l'alimentazione e probabilmente coloro che in Col 2:16 giudicavano le comunità emergenti in fatto d cibo e feste. Mi riferivo anche al rito della cena, all'ordine gerarchico ecc.. in relazione alle parole di Yeshùa che ho riportato. Il mettersi alla pari degli altri si può notare spesso in molti scritti ed anche simbolicamente. Andare sul monte insegnando mettendosi a sedere, era un modo per comunicare di essere sullo stesso piano. ..anche se era usanza il mettersi a sedere o stare in piedi a seconda di ciò che doveva essere comunicato.

Il fatto che il libro di Dan rispecchia la situazione dell'inizio del periodo ellenistico e degli anni appena successivi, che la letteratura apocalittica si sviluppa a cavallo di 4 secoli a partire dal II a.E.V. ecc.. considerando tutte le corrispondenze letterarie tra i passi, usanze ed ideologie, due domande me le farei. Poi ognuno ci ricavi ciò che vuole. Ripeto che nel solito loop teologico non ho intenzione più di girarci, 2000 anni sono anche bastati ed iniziano a stare stretti
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Chi o cosa è la Parola

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: domenica 15 gennaio 2023, 22:41
chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 14 gennaio 2023, 12:13 Chi o cosa è la parola? Direttamente il tema è il logòs, la preesistenza (di cosa?) e cosa vuol dire "discendere dal cielo"?.
Cosa è la parola?

È la parola creatrice di Dio. Dio agisce e comunica per mezzo della sua parola o detto che non è altro che la manifestazione del suo pensiero che è la potenza vitale e intelligente di Dio trattandosi della mente divina. Solo in Genesi 1 Dio dice 10 volte "Dio disse". Per fare un esempio, come un artigiano usa la sua mente (o il suo pensiero o la sua intelligenza) per fare qualcosa, Dio usa la sua mente (o il suo pensiero o la sua intelligenza) per creare tutto ciò che muta mentre il creatore è l'unico immutabile. La sua mente è la sua parola nonché il suo ruach. La mente divina è una forza attiva, ma si tratta di una forza attiva vitale e intelligente perché è in Dio proprio come la mente di un uomo è la forza attiva attiva vitale e intelligente è nell'uomo.
......
Ciao e bentornato. Riporto solo un pezzo di ciò che hai scritto, per individuare l' argomento della mia risposta. Riguardo a tutto ciò che hai scritto, condivido su molti punti, ma occorrerebbe trattare singolarmente un punto per volta anche dopo aver stilato una sintesi che sicuramente ha un senso.

Detto da me..un punto per volta ...suona strano :-) .. ma alla fine questo serve
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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