Essere come bambini
Inviato: mercoledì 27 aprile 2016, 22:29
Dio non è un Dio di confusione, ma di pace... (1Co 14:33)
Lasciate che i bambini vengano da me, perché il Regno di Dio appartiene a chi è come loro. (Mr 10:14)
È innegabile che per quanto il cristianesimo esalti il personale dio che è rappresentato dal suo Cristo (di Dio). Questi è diversamente proporzionale alle innumerevoli concezioni cristiane nate in un determinato punto della storia.
Se il vero dio fosse quello cristiano anziché, l'ebraico, islamico o di qualsiasi altra religione che è nata dal bisogno di capire ciò che non si conosce e adattarlo al proprio modo di essere... Si innalzi allora questo dio sopra le moltitudini di cristi e divinità nate nel corso della storia... Si innalzi e mostri alla gente quale sia la forma di umiltà che predicava... il vero amore che si fonda sull'empatia.
L'uomo ha fatto scempio della semplicità del suo messaggio destinato ai puerili!
L'uomo che predica umiltà, mostra alterigia e superbia pur di difendere ciò che viene annullato dalla fanciullesca semplicità d'amare.
Se amore significasse qualcosa per tali predicatori. Allora si capirebbe cosa significa perdere tutto... Non consiste nel abbandonare ricchezze o umiliarsi davanti al prossimo...
Perdere tutto è abbandonare il proprio orgoglio che ammantato di una divinità concettuale conduce gli individui all'odio, alla divisione... Alla guerra ideologica.
... Quel Cristo sulla croce, è l'emblema di un uomo spoglio dalle proprie ideologie.
Ha compreso che combattere contro un altro essere umano comporta solo morte...
Ha compreso che difendere la vita nella sua diversità di forma, colore, conoscenza, cultura e sapere, vale molto più di mille divinità.
Dio esiste è ha manifestato nella creazione la diversità affinché ognuno possa trarre dall'altro forza, sapienza, conforto, sostegno oppure un semplice abbraccio!
.... L'essere umano non è più bambino! Ormai è cresciuto e la sua volontà è quella di annientare la diversità creata, uniformando al proprio pensiero tutto ciò che gli è diverso... ostile!
Lasciate che i bambini vengano da me, perché il Regno di Dio appartiene a chi è come loro. (Mr 10:14)
È innegabile che per quanto il cristianesimo esalti il personale dio che è rappresentato dal suo Cristo (di Dio). Questi è diversamente proporzionale alle innumerevoli concezioni cristiane nate in un determinato punto della storia.
Se il vero dio fosse quello cristiano anziché, l'ebraico, islamico o di qualsiasi altra religione che è nata dal bisogno di capire ciò che non si conosce e adattarlo al proprio modo di essere... Si innalzi allora questo dio sopra le moltitudini di cristi e divinità nate nel corso della storia... Si innalzi e mostri alla gente quale sia la forma di umiltà che predicava... il vero amore che si fonda sull'empatia.
L'uomo ha fatto scempio della semplicità del suo messaggio destinato ai puerili!
L'uomo che predica umiltà, mostra alterigia e superbia pur di difendere ciò che viene annullato dalla fanciullesca semplicità d'amare.
Se amore significasse qualcosa per tali predicatori. Allora si capirebbe cosa significa perdere tutto... Non consiste nel abbandonare ricchezze o umiliarsi davanti al prossimo...
Perdere tutto è abbandonare il proprio orgoglio che ammantato di una divinità concettuale conduce gli individui all'odio, alla divisione... Alla guerra ideologica.
... Quel Cristo sulla croce, è l'emblema di un uomo spoglio dalle proprie ideologie.
Ha compreso che combattere contro un altro essere umano comporta solo morte...
Ha compreso che difendere la vita nella sua diversità di forma, colore, conoscenza, cultura e sapere, vale molto più di mille divinità.
Dio esiste è ha manifestato nella creazione la diversità affinché ognuno possa trarre dall'altro forza, sapienza, conforto, sostegno oppure un semplice abbraccio!
.... L'essere umano non è più bambino! Ormai è cresciuto e la sua volontà è quella di annientare la diversità creata, uniformando al proprio pensiero tutto ciò che gli è diverso... ostile!