questa è la legge ... ...

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Antonino
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 22:33

questa è la legge ... ...

Messaggio da Antonino »

"Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti. (Mat 7:12 INR)

Traduzione dal testo greco:

Tutto quello di conseguenza che volete fosse fatto a voi dagli uomini così anche voi [dovete] fare lo stesso questo poiché è stabilito dai profeti

Questa possiamo affermare essere il senso, del più famoso sermone descritto nei vangeli.
Esistono altri richiami di questo modo di concepire da parte di Yeshùa in altre sezioni degli scritti greci:

Gesù gli disse: ""Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti". (Mat 22:37-40 INR)

Un richiamo forte ad una certa empatia che nei tempi passati e nelle scritture ebraiche si riscontra pochissime volte!!
Il senso compiuto della frase sembra dire:

Amare Dio (la divinità) ed il proprio prossimo è il senso compiuto e vero della legge divina che è scritta in ogni essere vivente:

Lo scriba gli disse: "Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come sé stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici". Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: "Tu non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno osava più interrogarlo. (Mar 12:32-34 INR)

Lo scriba dice qualcosa di sensazionale! Che va controcorennte dal sistema religioso/ecclesiastico del suo tempo:

amare il prossimo come sé stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici".

Come rispose Yeshùa?

vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: "Tu non sei lontano dal regno di Dio"...

Sembrerebbe che Yeshùa avesse una concezione ben diversa da quella recepita dai conduttori del tempo e da quelli odierni …
tutto questo mi porta ad un pensiero:

Se nella concezione di Gesù, da quanto appreso il sacrificio alla divinità era obsoleto nei confronti dell'amore attraverso l'empatia. Come conciliare il dato di fatto riportato nei vangeli della sua crocefissione, recepita dalla maggioranza cristiana come sacrificio espiatorio gradito a dio?

Ha Dio veramente gradito la morte e così attraverso essa espiato chi crede attraverso Gesù?
Cioè attraverso il di suo sacrificio?

Personalmente non credo che dio abbia gradito “il sacrificio”. Questa è una concezione vecchia e comune alla maggioranza delle religioni a cui fa capo anche l'ebraismo.

Il concetto di placare l'ira divina attraverso una vittima sacrificale, rientra in quella ritualità grottesca e convenzionale a cui Gesù attraverso le sue parole combatteva.

E allora?

I casi fortuiti che hanno portato Gesù ad essere giustiziato non hanno nulla ache vedere con l'espiazione! Il sacrificio propiziatorio e cose simili …

Ciò che ritengo abbia fatto leva sulla divinità è il sentimento di Yeshùa …
Non il suo sacrificio, ma come egli ha sopportato e affrontato il tutto.
In barba a quello che gli uomini dicono e non fanno. Egli, diversamente ha mostrato concretamente di saper amare veramente il prossimo, mostrando alla divinità che era ed è veramente innamorato della divinità stessa e del suo prossimo.

L'empatia è la chiave della salvezza. L'empatia è il compimento della legge divina …
Si può professare di essere perfetti cristiani e rimanere imperfetti … Si possono osservare rituali sacrificali, festività, noviluni e precetti ivi descritti nei testi sacri...
Il vero senso del sacrificio di Yeshùa non è da ricercare nei rituali antichi che ridondano per il loro cruento obbiettivo che cerca di placare un dio furibondo...

Dio ama l'empatia e Yeshùa ha mostrato come dovremmo essere e non cosa dichiariamo d'essere.

Perfino chi ha scritto questi versi ha avuta una scintilla illuminante:

Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù … (Fil 2:5 INR)

La vera religione passa per il sentimento, ovvero il reale stato d'animo che l'essere vivente prova e non per l'auto convinzione che viene prodotta da una professione di fede!
Shalom (quella vera)
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
marco
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Re: questa è la legge ... ...

Messaggio da marco »

Caro Antonino hai ragione sull'empatia, ma sbagli sulla figura sacrificale di Yeshùa. E' chiamato da molti scrittori biblici l'Agnello di Dio.
Il suo sangue ci purifica. Quello di Yeshùa è il sacrificio perfetto e gradito a Dio.
Il peccato deve essere espiato!!
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Antonino
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 22:33

Re: questa è la legge ... ...

Messaggio da Antonino »

Peccato che tentativi grossolani di adesione a tale sangue purificatore non abbia generato alcunchè di concreto. Tranne quello di creare elitè di persone aderenti ad un corpus dottrinale che si fregiano di una salvezza che in vero è univerale e non elitaria...

Gesù è l'esempio concreto di perfetta comunione (contrario di separazione/peccato) con la divinità! seguendo il suo esempio si torna al punto di partenza dove tutto si era separato.

Quello che secondo me è essenziale per una vera comunione è appunto seguire, divenire, essere attraverso l'amore empatico!
Cercare di giustificarsi attraverso mezzi utilizzati, come il sacrificio epsiatorio che NON hanno sortito nessun effetto è sciocco...
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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Antonino
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 22:33

Re: questa è la legge ... ...

Messaggio da Antonino »

Ciao Jon...
Credo di sapere chi sei :)
No! Non sono battezato e non partecipo a nessuna santa cena...
Aborro ogni forma di ritualità che ritengo (parere personale) non avere nessun fine se non quello di auto convincersi di essere nel giusto, appunto attraverso l'eplicazione d'essi...
Ritualità che trova il suo apice appunto nella concettualizzazione della necessità di avere un fattore estraneo per la propria salvezza...
La salvezza di per se è un concetto che non concepisco in quanto non credo che ho bisogno di essere salvato... Credo invece che debba ritrovare la strada che mi ricongiunge alla divinità di cui non ho più consapevolezza!
Gesù è il motore della autoconsapevolezza! Egli è precursore di una via mai battuta essendo stata tracciata ora non rimane che percorrerla
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Armando
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Re: questa è la legge ... ...

Messaggio da Armando »

Dalla tradizione Ebraica e quindi dalla Tora orale prendo una frase che non so dove sia scritta di preciso ma ho modo di crederla vera .
Dato che lo stesso Yeshua la ripropone .
Con questo voglio solo dire che non tutta la legge orale è da buttare . E lo stesso Yeshua da vero maestro insegna il meglio di questa raccolta di maestri rabbini antichi.



Sempre salvo smentite ,di chi conosce realmente la Tora orale essa insegna così ...

"Ama il prossimo tuo: egli è come te! Non fare a nessun altro ciò che non ti piace; questa è la Torah intera e tutto il resto non è che spiegazione. Va e impara!"

Non so voi amici ,ma personalmente in questa frase che vi propongo ,mi sembra di scorgere una impercettibile somiglianza con quanto dice Yeshua in Matteo 7:12 :-)
"Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti.

Ciao a tutti
Shalom ad uno in particolare invece
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
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