Yeshu'a è Dio?

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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

Janira, ho inserito il mio commento dove hai indicato. :-)
amos74
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da amos74 »

Ciao Janira, non appena avrò trovato un po'di tempo scriverò la mia opinione in merito alla concezione di Gesù quale "Malach HaShem" sostenuta da alcuni gruppi di Ebrei Messianici.
Janira
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Janira »

Grazie a tutti!
amos74
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Iscritto il: sabato 17 novembre 2018, 10:37
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da amos74 »

Ciao Janira, intervengo sulla posizione di quegli Ebrei Messianici che vedono in Gesù il “Malakh YH**”, una “manifestazione di HaShem”, esponendo la mia personale interpretazione.
In ebraico la parola “malakh” significa “messaggero” , che di per sé non ha alcuna valenza, per così dire, metafisica”, ed è sovente usato nello stesso Tanakh per indicare semplici esseri umani, come nei seguenti brani

Giudici 7:24
Gedeone mandò quindi messaggeri (malakhim) per tutta la regione montuosa di Efraim a dire: «Scendete contro i Madianiti e impadronitevi dei guadi delle acque fino a Beth-Barah e al Giordano»

I Samuele 16:19
Saul dunque inviò dei messaggeri (malakhim) da Isai per dirgli: «Mandami Davide, tuo figlio, che è con il gregge

Nel Tanakh emerge anche la figura del “Malakh di HaShem”, il quale appare agli esseri umani al fine di comunicare un messaggio divino o compiere un’azione comandatagli dall’Eterno. Un classico esempio in tal senso è il passo di Genesi 16:7-13

Il Messaggero (malakh) di HaShem la trovò presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona». 9 Il Messaggero di HaShem le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano». 10 Il Messaggero di HaShem soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa». 11 Il Messaggero di HaShem le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché HaShem ti ha udita nella tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar diede ad HaShem, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?

Qual è la natura del “Malakh di HaShem”? Il filone maggioritario della tradizione ebraica vede in questa figura appunto una “manifestazione” dell’Eterno, il quale assume una forma apparentemente reale, umana, per comunicare con gli uomini. Il malakh viene quindi inteso non come un essere realmente esistente ma, in altri termini, come una “provvidenziale allucinazione” , voluta e preordinata da HaShem per rendere possibile la comunicazione tra la sfera del divino e quella dell’umano. In linea più generale è questa l’interpretazione che la maggioranza dei Rav d’Israel dà alla figura degli “angeli”, cioè a quei passi biblici in cui i malakhim non sono riconducibili a meri esseri umani, ma risaltano in apparizioni di carattere teofanico. Esistono anche correnti minoritarie ebraiche che, similmente alla tradizione cristiana, considerano gli “angeli” come essere spirituali realmente esistenti, creati da HaShem e da lui dipendenti .
Ora, se questi Ebrei Messianici parlano di Gesù come della “manifestazione di HaShem” in forma di “malakh”, è probabile che aderiscano alla concezione ebraica maggioritaria degli “angeli” come sopra descritto. In altre parole, per costoro l’Eterno si sarebbe manifestato nell’apparente figura umana di Gesù, così come l’Eterno si è manifestato agli occhi di Agar nell'apparente figura di un “messaggero”. Ora, questa è una concezione molto diversa dal credo trinitario, poiché quest’ultimo sostiene che nell’unico D-o coesistano tre “persone”, ognuna delle quali è sì D-o ma nel contempo ha una sua specifica coscienza ed individualità; nel caso di questi Ebrei Messianici Gesù è invece soltanto una “modalità di manifestazione” di HaShem , non una “persona”, una posizione simile alla concezione teologica dei monarchiani.
Personalmente, a me non pare proprio che il Nuovo Testamento veicoli una siffatta concezione, la quale tra l’altro dovrebbe portare alla radicale conclusione che la natura umana di Gesù sia solo apparente, e che egli non abbia realmente mangiato, bevuto, dormito, parlato, sofferto ed infine non sia effettivamente morto, bensì che tutto ciò che gli uomini e donne hanno visto di Gesù, nell’Israele del I sec. e.v., sia frutto di una lunga e circostanziata “visione” provocata da HaShem,il che mi lascia parecchio perplesso.
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Janira »

Grazie Amos74,
devo dire che anche io sono perplessa. So sicuramente che non credono nella trinità, che ritengono Il Messaggero di Hashem qualcosa di diverso da un semplice angelo, in quanto sembra prendere decisioni in modo autonomo e dà comandi( cosa che un angelo non può fare). Per quanto riguarda l'umanità, dichiarano che Yeshua è vero uomo e vero Dio, ma davvero non so proprio in che modo possano conciliare il tutto.
noiman
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da noiman »

Molto bene Amos, ti seguo, anzi vi seguo.... è un piacere leggervi tutti. :YMHUG:
Noiman
animasalvata
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Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da animasalvata »

Vorrei esprimere un libero pensiero riguardo due passi del nuovo testamento: Giovanni 20,28 e Apocalisse 11,11

Giovanni 20,28: Tommaso esclamò e disse A LUI (a Cristo): o kurios moi kai o theos mou (lett. il signore di me e il Dio di me).

Ciò che noi leggiamo è la versione in greco ma nella realtà Tommaso parlò nella lingua ebraica o aramaica. Cosa disse Tommaso nella sua lingua? Ho scoperto che nella Bibbia LXX l'espressione ''YHWH Elohay'' si traduce ''Kupie o theos mou'' MENTRE L'ESPRESSIONE ''ELOHAY WADONAY'' SI TRADUCE IN ''O THEOS MOU KAI O KURIOS MOU''.

Tommaso quindi esclamò dicendo a Yeshua (a lui): Elohay Wadonay!?

Nell'interlineare greca abbiamo il pronome a lui. Quelle parole erano rivolte a Cristo. Tommaso stavo esclamando perché vedendo Cristo Risorto fu colto da un sentimento di gioia che lo portò a credere e ad esclamare. Qualcuno dice che fu una esclamazione di stupore però una tale cosa mi sembra che stoni con la mentalità ebraica. Mi sembra piuttosto strano che un ebreo possa usare un espressione occidentale tipo ''oh my God!''. Persino gli occidentale per non dire God hanno cambiato God in Gosh. Quindi non credo che quella sia una esclamazione di stupore alla maniera occidentale anche perché denoterebbe ulteriore incredulità (come dire oh mio Dio non posso credere a ciò che sto vedendo!) e denoterebbe bestemmia. Piuttosto penso che quella esclamazione dovuta alla gioia di rivedere Cristo sia una esclamazione di fede verso Yeshua che denota ravvedimento. Infatti Tommaso non credeva in precedenza. Se Tommaso avesse avuto una sorte di esclamazione di stupore alla maniera occidentale credo che Yeshua conoscendo il cuore di Tommaso lo avrebbe ripreso ulteriormente. Quindi abbiamo che Tommaso esclama e dice a Yeshua: elohay wadonay oppure Adonai welohay.

Troviamo un espressione simile per esempio in Salmo 5,2 ''MALKI WELOHAY'' (mio re e mio Dio).

Giovanni 20,28 è il passo dove Tommaso ha un esclamazione di fede verso Yeshua riconoscendolo ''ELOHAY WADONAY'' oppure ''ADONAI WAELOHAY''. Questi sono titoli di Yhwh e nell'antico testamento nessuna creatura che rappresenti Dio Yhwh viene mai chiamata in questo modo. Cosa ne pensate?

Altro aspetto è in Apocalisse 11,1: Apocalisse 11:11 (Manuscript Comparator) (Audio Biz)
Καὶ μετὰ τὰς τρεῖς ἡμέρας καὶ ἥμισυ πνεῦμα ζωῆς ἐκ τοῦ θεοῦ εἰσῆλθεν ἐν αὐτοῖς, καὶ ἔστησαν ἐπὶ τοὺς πόδας αὐτῶν, καὶ φόβος μέγας ἐπέπεσεν ἐπὶ τοὺς θεωροῦντας αὐτούς·

Letteralmente: Ma dopo tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro.

L'attenzione è su ζωῆς ἐκ τοῦ θεοῦ lett. precedente da Dio. Qui abbiamo l'ARTICOLO DETERMINATIVO DAVANTI A DIO e il soffio di vita procede da Dio. Ma chi è che risorge i morti nel nuovo testamento? È Yeshua tant'è che Stefano affida la sua anima a lui quando stava per morire. Quindi la conclusione che ho fatto e che quando in Apocalisse 11,11 viene detto ''soffio di vita procedente da Dio (con ARTICOLO DETERMINATIVO)'' si riferisce allo spirito di vita che procede da Yeshua che è Dio con l'articolo determinativo ossia Yhwh. Cosa ne pensate?
Allegati
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Ultima modifica di animasalvata il domenica 16 maggio 2021, 1:45, modificato 1 volta in totale.
animasalvata
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da animasalvata »

Il Salmo 35,23 nella LXX si trova al capitolo 34,23.

Shalom
Allegati
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speculator2
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da speculator2 »

"smetti di essere incredulo ma divieni credente ".
Tommaso potè dire: "mio Signore" in aramaico "Mari" solo dopo aver obbedito ai comandi di Gesù, altrimenti che signora era? ? ? .

L'espressione: "mio Dio "si riferisce al Dio che ha risuscitato Gesù, resurrezione della quale Tommaso si era appena accertato.

Il versetto 30 del capitolo 20 infatti concentra l'attenzione sul fatto che Gesù è figlio di Dio, quindi è stato resuscitato da Dio e inoltre, come nel successivo capitolo 21 porta il discorso verso la vita eterna cioè è un tema molto presente in Giovanni dal suo prologo e in tutto il suo vangelo.
Luigi
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Iscritto il: martedì 31 marzo 2015, 21:02

Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Luigi »

Caro speculator
E' assolutamente inverosimile, che quelle parole di Tommaso "Il Signor di me e Il Dio di me"rivolte e dirette al Signore Gesù IL Figlio di Dio, fossero una esclamazione di meraviglia "o mio Dio" per motivi inconfutabili.
Infatti Tommaso un Israelita ortodosso che conosceva bene i 10 comandamenti "Esodo 20..", non avrebbe mai violato il comandamento di non pronunciare il nome di Dio invano.

Infine ,il verso 30 che spesso amano citare i tdG, per rimarcare che LUI è IL Figlio di Dio IL Padre, certo non annulla che Il Figlio, come Tale, per Tommaso resta pure "Il Signor di me e Il Dio di me", proprio perchè ha scritto condotto per LO Spirito.
Saluti
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