Come è nato Yeshua?

Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da Michele »

Quindi se il Vangelo da annunciare era quello di Paolo, oggi ci dovremmo trovare (ma anche da molto tempo fa) alla fine dei Tempi, dato che quel Vangelo è stato predicato abbondantemente in tutto il mondo. Cosa c'è che non quadra? Come mai la Fine dei Tempi si fa attendere?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Caro Michele, ti rispondo prima a quanto chiedi in merito alla conoscenza di Dio da parte di Abraamo, per non mettere troppa carne al fuoco:
Abramo conobbe l' unico e vero Dio attraverso Gesù?
Ma siamo sicuri che Abraamo conobbe Dio? E in che senso lo "conobbe"? O piuttosto parlò con Dio? In Gn 17:1,2, Dio rinnova il Suo patto con Abramo: “Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro; e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente»”. Il testo dice che Dio "apparve" ad Abramo, ma è difficile pensare di poter leggere queste parole in senso letterale. Facendo ciò, dovremmo accettare anche l'idea che chi vide Yeshùa vide Dio in senso letterale, poiché egli afferma che “chi ha visto me, ha visto il Padre” (Gv 14:9); e questo è un errore che fanno molti. Ma poi dovremmo risolvere una grande contraddizione leggendo il versetto di Gv 1:18, in cui si afferma che “nessuno ha mai visto Dio”. E poi Giovanni spiega in che modo lo si può conoscere: attraverso Yeshúa, che lo ha rivelato. E, prima di lui, nessuno Lo aveva rivelato, né alcuno lo rivelerà di nuovo (il che sarebbe inutile), poiché esiste un solo Messia. Ora, con "nessuno", si intende proprio nessuno. Bisogna chiedersi, dunque: che significa "conoscere", o "vedere" Dio, biblicamente parlando? Significa "comprendere per esperienza", "divenire partecipi" dell'essenza di ciò che si è conosciuto e compreso. In Gv 14:9 Yeshùa stesso ci fa capire bene il significato del termine "conoscere": “Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo?”. Se Filippo passò tanto tempo con lui è ovvio che lo conoscesse nel senso che diamo noi al termine; ma, evidentemente, non lo conosceva nel senso che il termine assume nella Bibbia.

In Gn 18:1-3 leggiamo (nota il grassetto): “L'Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda durante il caldo del giorno. Abrahamo alzò gli occhi ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: «Signor mio...»”. Ora osserva: Dio appare ad Abraamo ma lui vede tre uomini, e si rivolge a loro come se parlasse ad uno solo. La manifestazione di tre angeli, in questo caso, rappresenta la presenza di Dio, e quindi Abramo parla a Dio, ma tramite loro, come chi ascolta il profeta ascolta Dio, ma tramite l'uomo ispirato che reca il messaggio.

Prendiamo anche l'esempio di Mosè sul monte. La Bibbia afferma: “Poi Mosè salì verso Dio; e l'Eterno lo chiamò dal monte, dicendo” (Es 19:3). E in Es 19:18, leggiamo: “Or il monte Sinai era tutto fumante, perché l'Eterno era disceso su di esso nel fuoco”. Ad una prima lettura, se leggiamo col nostro modo di pensare occidentale, sembrerebbe che Dio fosse disceso letteralmente sul monte, e che, quindi, Mosè lo avesse visto direttamente. Se andiamo un po' indietro, però, possiamo vedere come, in realtà, Mosè fosse venuto in contatto con una manifestazione di Dio, non con Dio stesso: “E l'Angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto” (Es 3:2).

Quindi, molti uomini hanno parlato con Dio, ma nessuno lo ha mai visto. Neppure Yeshùa, infatti non lo ha "visto", ma lo ha "rivelato". Questi concetti sono molto difficili da assimilare, ma sono molto imortanti al fine della comprensione del testo biblico. :-)

Mi fa piacere riparlare con te.
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da Michele »

Dio è al contempo personale e impersonale. È chiaro che il Dio in forma personale sia un limite per l' uomo non spiritualizzato. Dio è anche una forma, Egli è Spirito per eccellenza, quindi nulla da obiettare. Il Padre lo si può vedere con gli occhi del nostro spirito come avvenne per Abramo e per ogni altro uomo a lui simile, che abbia fede. Su Gesù non sono d'accordo. Egli ha visto il Padre in una maniera molto più chiara della nostra, Gesù è il figlio di Dio, non un figlio qualunque, è capace di una comprensione più profonda della nostra.(e non sto parlando di visione diretta tramite gli occhi fisici)
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Michele, concordo con quello che dici ma ci sono delle precisazioni da fare. Dici che Dio è una forma e spirito per eccellenza, ma cosa intendi per "spirito"?

Dici bene: Yeshúa ha visto il Padre in modo profondo, poiché in lui è abitata pienezza della deità (Col 2:9). Quindi lo ha "conosciuto". Ma non lo ha "visto", altrimenti Giovanni avrebbe detto che Lo ha visto, invece dice che nessuno Lo ha mai visto (quindi neppure Yeshùa), ma Yeshúa Lo ha rivelato (non lo ha visto). Però, anche chi accetta Cristo Lo conoscerà come Yeshúa Lo ha conosciuto, poiché anche i credenti saranno figli di Dio (Gv 1:12) tramite lui e sono ricolmi della pienezza di Dio (Ef 3:19). Ecco in che senso Yeshùa ha conosciuto Dio e lo fa conoscere a chi crede in lui.
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da Michele »

Visto, conosciuto, creduto ecc. sono nient'altro che parole per spiegare l'inspigabile. Quindi è chiaro per me, che non si tratta di vista fisica.

Dio che per noi è lontano anni luce, e che pur è il più vicino a noi, in una maniera ancora del tutto inspiegabile, è tutto quello che potremmo mai immaginare di Lui, e quindi anche molto di più. Noi abbiamo una nostra forma fisica e immagino che abbiamo anche una certa forma spirituale, molto terra terra. Se noi abbiamo una forma fisica, Dio immagino possa avere una forma spirituale, la vera forma che da i lineamenti alla nostra, che si caratterizza soprattutto dall'ombra di quella forma spirituale, che invece è Luce. Oltre a questo, cioè oltre a immaginare che Dio abbia una forma spirituale, molto più meravigliosamente luminosa di quella nostra materiale, può essere verosimile che Dio sia impersonale, ovvero che sia presente nella creazione in una maniera a noi impensabile.
Quindi se Dio ha una forma spirituale, è chiaro che potrebbe anche essere visto in una maniera simile a quella umana, se era questo che volevi sapere. Il fatto però che sia possibile, non è detto che lo sia veramente. Cioè, se colui che volesse vedere Dio non sarebbe ugualmente pareggiabile alla sua luce spirituale, è chiaro che Dio rimarrebbe sempre invisibile a lui. Ma in teoria, un essere che possa uguagliare Dio, vedrebbe la sua gloria. Noi sappiamo che ciò non può esistere, ma a questo punto, il discorso verte sulla conoscenza intesa in senso non fisico. Anche qui c'è conoscenza e conoscenza, equiparata al grado spirituale della creatura.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Michele, le parole, invece, sono importantissime, sono "scrigni" (per citare Gianni) e possono svelarci un mondo.

La Bibbia non afferma mai che Dio ha una forma, pur spirituale. Come fai ad affermarlo? Yeshúa, in Gv 4:24, dice che Dio "è spirito", pnèuma, e va adorato "in spirito", en pnèumati. Come vedi la parola è la stessa. Dire "Dio è spirito" significa forse affermare che ha una forma spirituale? E dire "adorare in spirito" significa che bisogna essere in quella forma per adorarlo? Prova a riflettere su cosa possano significare le parole di Yeshúa, e come mai il termine pnèuma, soffio, vento, venga applicato sia riguardo a "cosa è Dio" che al modo di adorarlo. :-)
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da Michele »

Con i luoghi comuni o lo spezzettamento di frasi o termini non andremo mai lontani. Io non credo che a noi oggi sia arrivato esattamente un discorso omogeneo da parte di Dio. Dio non ci ha mai voluto scrivere una lettera in questo senso, ma ha lasciato che uomini di fede scrivessero le loro storie religiose e di popolo eletto, come lascia che ogni giorno che avvengano nel nostro Pianeta una serie di cose, predette o meno che siano, vedi il terremoto che si è abbattuto sul centro Italia, forse una volta si sarebbe interpretato come punizione divina, oggi sappiamo bene le cause. Dio non interviene mai nella storia dell'uomo, Lui fa la storia universale, non si ferma alle virgole delle nostre pochezze, ma ci lascia fare, finché abbiamo ancora un utimo respiro. Quanto campa un uomo, 70-80 anni?
Quello che tu proponi al lettore è uno studio metodico, di come ce ne sono stati a centinaia e che purtroppo non hanno portato a nessuna conclusione logica. Oggi, come dicevo poco sopra, se il Vangelo (vero), fosse stato predicato a tutto il mondo, sarebbe ormai la Fine. Come è possibile allora che questa fine tarda a venire? Eppure con i mezzi che abbiamo, il Vangelo senz'altro è stato annunciato in tutti gli angoli remoti della Terra. Allora perché non è ancora la fine? Probabile che quel tipo di messaggio non sia davvero quello voluto dal Padre. Almeno un interrogativo si pone.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Michele... Qui ci interessa la Bibbia e quello che ci sta scritto sopra. Che devo dirti?
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da Michele »

Indubbiamente, ma io non credo che Dio abbia voluto mandarci solo un messaggio in bottiglia. E purtroppo nella Bibbia ci sono molte contraddizioni e parecchi misteri. Secondo me, tra credenti in Dio non si dovrebbe scartare nulla a priori, la verità è nascosta ovunque. Investigare le scritture è bene, prendere una fissa e fargli dire tutto è un altro discorso.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Come è nato Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Michele, le contraddizioni sorgono solo nel momento in cui si legge la Bibbia con le chiavi di lettura sbagliate. In realtà, piú apprendo le giuste chiavi di lettura, piú vedo che non esistono contraddizioni.

È utile rimarcare che coloro che sostengono che la Bibbia contiene contraddizioni sono proprio coloro che non la conoscono e non la studiano in modo approfondito (non voglio fare un'allusione alla tua persona). Purtroppo, per comprendere la Bibbia non basta leggerla in traduzione, perché è un testo antico, scritto in un periodo storico remoto e all'interno di una cultura piú unica che rara. L'errore nasce dalla comprensione errata, data dalle barriere culturali e dalle dottrine umane, come spiega Yeshúa in Mt 22:29. Ecco l'intero passaggio:

“In quello stesso giorno vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: «Maestro, Mosè ha detto: "Se qualcuno muore senza avere figli, il suo fratello ne sposi la moglie, per dare una discendenza a suo fratello". Ora, c'erano tra noi sette fratelli, il primo dopo essersi sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo e il terzo, fino al settimo. Per ultima, morì anche la donna. Alla risurrezione, dunque, di chi dei sette costei sarà moglie? Poiché tutti l'ebbero come moglie». Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Voi sbagliate, non comprendendo né le Scritture né la potenza di Dio. Nella risurrezione, infatti, né si sposano né sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto ciò che vi fu detto da Dio, quando disse: "Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio d'Isacco e di Giacobbe"? Dio non è il Dio dei morti, ma dei viventi».”
Rispondi