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Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 1:09
da bgaluppi
Ho fatto un casino bestiale col calcolo della fase lunare. Se Gianni ci aiuta è meglio... :-T

La luna piena fu il 6 aprile del 30. Corrisponde con il giorno degli Azzimi (15 nisan), e infatti Yeshua muore il 5 aprile poco prima del tramonto (che segna l'inizio del 15, per noi il 6). Non so perché Gianni parli del 3...

http://www.dossier.net/utilities/fasi_lunari/" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 5:38
da Gianni
Shalòm, carissimo Noiman. Niente di speciale quest’anno per la mia consueta crociera: ho rifatto il giro del Mediterraneo occidentale per la sesta o settima volta, ma mi interessava navigare sulla nuova ammiraglia, che è la nave italiana più grande del mondo. A bordo c’erano molti ebrei di diverse nazionalità, alcuni da Israele; con loro ho celebrato l’ingresso del sabato (la compagnia armatrice mette sempre a disposizione una sala apposita, con due candele, vino rosso, pane e perfino un siddùr in ebraico); è stata una bella esperienza.

Circa i sadducei, va ricordato che Yeshùa li contrastò più volte, non accogliendo certe loro dottrine e paragonando a lievito il loro insegnamento corrotto (Mt 16:6,11,12). Giovanni il Battezzatore richiese ai sadducei frutti degni di pentimento (Mt 3:7,8). Sembrerebbe quantomeno strano che la Scrittura si preoccupasse di riferirsi al loro calendario. Riferendosi a Lv 23:15 che stabilisce il conteggio per calcolare quando doveva cadere la Pentecoste a partire “dall'indomani del sabato” nella settimana degli Azzimi, i sadducei sostenevano (giustamente, in questo caso) che si trattava del sabato settimanale, mentre i farisei sostenevano che lo shabbàt in questione fosse il primo giorno degli Azzimi (Pasqua), indipendentemente dal giorno in cui cadeva. Ora, Giovanni afferma in Gv 19:31 – riferendosi alla Pasqua e primo giorno degli Azzimi - che “quel sabato era un gran giorno”. Qui Giovanni usa la terminologia farisaica, definendo sabato la Pasqua. Il che mostra che Giovanni non si riferì al calendario dei sadducei.
Si tenga in ogni caso presente che la controversia tra farisei e sadducei riguardava unicamente il giorno in cui celebrare la Pentecoste. A ragione i sadducei la fissavano sempre di domenica (“all'indomani del sabato” nella settimana degli Azzimi, Lv 23:15), mentre i farisei sostenevano che l'offerta del covone doveva farsi sempre il giorno immediatamente successivo alla Pasqua, cioè al 16 nissàn, in qualunque giorno settimanale cadesse. Il che ha portato a fissare erroneamente la Pentecoste al 16 di sivàn. Nel 358 della nostra era Hillel II si allontanò ancora di più dal calendario biblico stabilito da Dio creando un calendario matematico per calcolare i mesi ebraici.
Giovanni fa riferimento diverse volte alla “Pasqua dei giudei” e, in armonia con i sinottici, mostra che Yeshùa osservò tutte le feste ebraiche seguendo il calendario corretto seguito anche dai farisei. E dai sadducei, potremo dire, perché l’idea che i sadducei posticipassero a volte di un giorno la Pasqua è solo una fantasiosa ipotesi che nasce dalla lettura del testo greco tradotto e non dall’esame del testo greco originale.

Michele sostiene che la morte di Yeshùa avvenne il 7 aprile del 30, contrariamente a me che sostengo il 3 aprile (calendario gregoriano). Faccio presente che il 7 aprile cadeva di domenica, giorno impossibile per la morte di Yeshùa.

Per Antonio: mercoledì 5 aprile del 30 è la data della morte di Yeshùa secondo il calendario giuliano, mercoledì 3 aprile del 30 secondo il calendario gregoriano.

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 8:37
da bgaluppi
:-)

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 9:55
da noiman
Bravo Gianni….. io adoro il mare e poco le barche, anche se grandi come quella del tua crociera… (pensa che vedere una saponetta in un catino mi viene il mal di mare) nonostante questo trovo sempre qualcuno che vi vuole fare viaggiare in barca….
A proposito di viaggi. Ecco una barzelletta che….. sicuramente OT dovrà poi essere cancellata insieme a questo intervento.
Shalom
Noiman
“La NASA ha inviato molte navette nello spazio, ed ha sempre cercato di includere passeggeri di ogni nazionalità. Recentemente si sono accorti di aver trascurato il clero, e così hanno inviato un prete cattolico, un pastore anglicano ed un rabbino sulla prima navetta disponibile.
Al loro rientro, una folla immensa li accoglie.
Per primo esce il prete, col volto trasfuso di gioia."Assolutamente entusiasmante - ho visto il sole sorgere e tramontare, e gli immensi oceani"
Il pastore protestante esce dalla capsula, anch'egli felice:"Ho visto la nostra meravigliosa casa, la terra; ho visto il sole. Sono estasiato."
Alla fine si presenta il rabbino. Aspetto distrutto, barba incolta, occhi sbarrati. "Rabbino, le è piaciuto il viaggio?" Il rabbino alza le braccia e dice: "PIACIUTO…..?!... Cosa c’era di bello?...... Un disastro, ogni cinque minuti tramonto e alba, tramonto e alba……. metti tefillin,…..togli tefillin, poi minchà, maàriv, minchà, maàriv!... Gevalt!!!!!!"

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 10:19
da Gianni
:))

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 11:12
da Michele
Gianni scrive:
Dai miei studi risulta che Yeshùa aveva 37 anni quando morì nel tardo pomeriggio del 14 nissàn, mercoledì 3 aprile dell’anno 30.
Il 7 aprile quell’anno cadde di venerdì. Sappiamo che la domenica successiva la sua tomba era già vuota, quindi fu risuscitato sabato sera, esattamente tre notti e tre dì dopo la sua inumazione, come lui stesso aveva detto.
Ci vorrei capire qualcosa. Dato che poi scrive:
Michele sostiene che la morte di Yeshùa avvenne il 7 aprile del 30, contrariamente a me che sostengo il 3 aprile (calendario gregoriano). Faccio presente che il 7 aprile cadeva di domenica, giorno impossibile per la morte di Yeshùa.

Per Antonio: mercoledì 5 aprile del 30 è la data della morte di Yeshùa secondo il calendario giuliano, mercoledì 3 aprile del 30 secondo il calendario gregoriano.
Ma queste date, tutte discordanti fra loro, a cosa servirebbero per giocarli al lotto?
Non sarebbe meglio indicare sempre gli stessi calendari?
Il 7 aprile cadeva di domenica secondo il calendario giuliano e non gregoriano. Quanti calendari dobbiamo usare? Basta dirlo!

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 11:32
da Michele
Il calendario gregoriano è il calendario ufficiale nella maggior parte del mondo. Prende il nome da papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582
Se il calendario gregoriano è stato introdotto solo nel 1582, cosa c'entra questo con quello giuliano che è stato entrato in vigore nel 46 a.C.?
Il calendario giuliano è un calendario solare, cioè basato sul ciclo delle stagioni. Fu elaborato dall'astronomo greco Sosigene di Alessandria e promulgato da Giulio Cesare (da cui prende il nome), nella sua qualità di pontefice massimo, nell'anno 46 a.C.
Quindi se il 7 aprile del 30 d.C. fu un venerdì secondo il calendario vigente (quello giuliano), allora il 3 aprile del 30 d.C. era un lunedì e non un mercoledì

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 11:50
da bgaluppi
Mercoledì 5 aprile del 30 è la data della morte di Yeshùa secondo il calendario giuliano, mercoledì 3 aprile del 30 secondo il calendario gregoriano.

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 12:16
da Michele
Per le verifiche, basta servirsi di questo convertitore:
http://www.galileo.fr.it/marc/varie/cal ... indice.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: La morte

Inviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 12:39
da Michele
Il venedì 7 del calendario Giuliano è convertito in venerdì 5 di quello gregoriano
e il mercoledì 5 al mercoledì 3.
Gianni invece avrebbe sbagliato dicendo che il 7 venerdì, passerebbe alla domenica.
Il numero dei giorni cambia, ma non il giorno settimanale, quello rimane.
Altrimenti cambierebbe per entrambe le date.
Che siano 14 nisan o16 nisan, variano allo stesso modo.