Gianni ha scritto: ↑domenica 23 luglio 2023, 6:40
Gianni ma io non sono cattolico romano e non ho nessuna dottrina cattolica romana che devo difendere a tutti i costi. Non si può demonizzare ogni cosa perché questo lo dice quello o quell'altro. Si fanno le ipotesi e si mettono a confronto.
Domanda: Come poté Jeshùa aver celebrato la Pasqua se ancora i Giudei
non l'avevano né iniziata e né consumata?».
Maria Grazia ti ha fornito anche le prove di come il problema stia nelle traduzioni.
Nessuna incongruenza tra i vangeli in greco. Le incongruenze le creano i traduttori per errore oppure per altro. Yeshua se era veramente il Messia ebreo simboleggiato dell'agnello dell'esodo doveva morire il giorno 14. Non il 13, ne il 15. Yeshua fece l'ultima cena all'inizio del giorno 13 che non era ancora il momento in cui l'agnello veniva immolato al tempio.
Non va trascurata la fretta con cui fu deposto dalla croce il corpo di Yeshùa: “I Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione e quel sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe, e fossero portati via” (Gv 19:31). Ciò avvenne prima del tramonto di quel giorno, il quale era il giorno della Preparazione del seguente “gran sabato”.
Ma nella letteratura ebraica esiste questo senso che dai alla preparazione? Se un ebreo (come anche un non ebreo) leggesse "parasceve"
senza specificazione la sua mente dove andrebbe?
E Marco 15,42? Se quel 14 di Nisan fosse stato un Mercoledì il redattore non poteva scrivere (in greco ovviamente) "era la preparazione della pasqua"? oppure scrivere "era la preparazione che era il giorno prima della Pasqua"?
Perché il redattore di Marco doveva complicare così le cose se si riferiva ad un Mercoledì 14 di Nisan?
Il redattore invece usa la parola "parasceve" senza specificazione e poi usa la parola prosabbaton προσάββατον. Questa parola mi pare che si trova unicamente nel N.T. proprio in Marco 15,42 e nella LXX ricorre due volte in salmo 92,1 e in Giuditta 8,6
https://www.blueletterbible.org/lexicon ... x/lxx/0-1/
In entrambi i casi il traduttore della LXX a cosa si riferiva? Al sabato.
E le tradizioni ebraiche del N.T. la parola parasceve la traducono "erev Shabbat".
Perché non la traducono "erev Pesach"?
Spero che Noiman lo chiarisca se "parasceve" nella letteratura ebraica è solo ed unicamente il venerdì oppure può essere anche il giorno prima di un giorno solenne che non coincide con il settimo giorno settimanale.
Il questo intervallo, ovvero tra la deposizione del corpo di Yeshùa e della sua sepoltura, tu pretendi di inserire non solo la preparazione, da parte delle donne, degli aromi portati da Nicodemo ma perfino l’acquisto da parte loro di altri aromi.
Non ho detto che gli aromi preparati prima del 15 Nisan vennero preparati con materiale acquistato prima dell'inizio del giorno 15. Luca 23,56 non parla di acquisti di aromi. Si parla solamente di preparare aromi. Stando al verbo usato in Luca 23,56 si potrebbe al limite supporre che le donne comprarono degli aromi lungo il cammino del ritorno
presso i non ebrei (gli ebrei dovevano già essere chiusi per l'imminente riposo) oppure si potrebbe supporre che avevano del materiale a disposizione a casa per preparare gli aromi a casa oppure come ho detto io considerata la fretta con cui dovevano seppellire Yeshua e tornare a casa utilizzarono una parte dei materiali portati da Nicodemo.
Non è una ipotesi da escludere considerata la fretta.
E lo fai cadendo nel ridicolo adducendo il fatto che ti ricordi di aver letto da qualche parte che a Gerusalemme le botteghe erano aperte fino a tardi. Parli di botteghe turistiche dei giorni nostri? Sii serio.
E come si può escludere che gli ebrei dopo terminato lo Shabbat non potessero lavorare per qualche ora? E come si può escludere che a Gerusalemme non vi erano anche botteghe di non ebrei? Le donne dopo il Sabato potevano acquistare aromi anche presso i non ebrei. Il testo non dice dove le donne comprarono gli aromi e quindi è possibile che lo abbiano fatto presso qualche bottega ebraica dopo lo Shabbat oppure presso qualche bottega non ebraica sempre dopo lo Shabbat.
La storia degli aromi di Nicodemo finisce qui, e senza alcun intervento delle donne.
Primo. Gli aromi portati da Nicodemo furono tutti usati nel seppellimento di Yeshùa (Gv 19:38-40).
Secondo. Pretendi che le donne preparassero gli aromi in due tempi: usando quelli inesistenti (perché già usati nella sepoltura) di Nicodemo
Ma il testo di Giovanni non dice espressamente che gli elementi portati da Nicodemo furono tutti usati. Per come sta scritto si può supporre che furono tutti usati ma si può anche supporre considerando la fretta (dovevano seppellire subito Yeshua), che non tutto il materiale di Nicodemo venne usato. Le donne poi dovevano tornare a casa prima del Sabato e a casa prima del sabato prepararono qualche aroma col materiale restante.
Il testo di Giovanni per come è scritto espressamente non dice che tutto il materiale usato da Nicodemo venne usato e pertanto non è possibile restringere il campo di interpretazione di Giovanni a solo quello che dici tu. A me pare logico pensare che se le donne avessero avuto più tempo allora c'era più probabilità che il materiale di Nicodemo fosse tutto usato, ma più il tempo stringeva più aumentava la probabilità che il materiale di Nicodemo non fosse tutto interamente usato.
Ci sono due questioni, ambedue cruciali. Una teologica e una astronomica.
Yeshùa diede un unico segno per la sua messianicità: rimanere nella terra tre giorni e tre notti prima di essere risuscitato. Questo segno non solo fu l’unico – ripeto: l’unico – che diede ma è di valore inestimabile perché del tutto indipendente da lui. Ora, se rimase sepolto solo dal venerdì alla domenica, il segno non si avverò, per cui possiamo buttare via tutti i Vangeli e dimenticarci di Yeshùa. Aggiungo poi che dire “fino alla domenica mattina” è sbagliato, perché tutto ciò che le donne trovarono domenica mattina prestissimo, quando ancora era buio, fu una tomba vuota.
Ma poi al dato teologico subentra anche la tua interpretazione secondo cui "tra di e tre notti" sono letteralmente "tre di e tre notti" e quindi 72 ore letterali ne più e ne meno.
E se invece l'espressione "tre di e tre notti" fosse un espressione equivalente e sovrapposta a "tre giorni". Anche questa è un interpretazione al dato teologico.
Nota come in 1 Samuele 30,12-13 le espressioni "tre giorni e tre notti" e "tre giorni fa" sono usate quasi
parallelamente e sappiamo che presso gli ebrei una parte di giorno poteva essere considerata anche come giorno
intero e un giorno intero
comprende appunto un di e una notte
Dati astronomici. Questi sono incontestabili e ciascuno può verificarli. Il 14 di nissàn dell’anno 30 cadde di mercoledì.[/size][/TimesNewRoman]
Ma non ti contesto il dato astronomico. Se Yeshua è morto un mercoledì 14 Nisan allora hai anche un supporto astronomico. Ma se hai sbagliato intepretazione al dato teologico l'astronomia potrebbe supportare anche il Venerdì 14 di Nisan dell'anno 33dc.
E non sappiamo nemmeno esattamente quando durò realmente il Ministero di Yeshua.
Dove è scritto che le Pasque furono 3 oppure 4? E se i redattori hanno tralasciato qualche Pasqua? Si può escludere questo?
Yeshua per morire in un mercoledì 14 di Nisan di un Aprile dell'anno 30 DC dovette iniziare il suo Ministero a Cana durante l'anno astronomico 27 DC (l'anno che va da Gennaio a Dicembre) e poco prima dell'inizio dell'anno civile ebraico del 28 DC. La prima Pasqua fu il 28,la seconda il 29 e il 30 l'ultima che non potette nemmeno celebrare. Questo presupporrebbe che Luca utilizzava nel calcolo degli anni di Tiberio il sistema ebraico civile e per di più considerò una piccola parte (quella che va dal 14 settembre del 14 DC al primo tishri del nuovo anno ebraico) come un anno intero. Ma il Vangelo di Luca era principalmente rivolto ai non ebrei. È possibile anche che Luca usò il metodo storico dei Romani che era più familiare ai non ebrei per agevolarli che poi era anche il metodo usato sulle monete imperiali se non ricordo male. Quindi è possibile che Yeshua iniziò il Ministero verso la fine del 15°anno di Tiberio secondo le monete che andrebbe dal 14 settembre 28dc al 14 Settembre 29dc. Yeshua iniziò quindi il Ministero a Cana nell'astronomico 29 DC e prima dell'inizio del nuovo anno ebraico civile 30dc. Adesso qua le cose si fanno ancora più interessanti e combinando questo con i dati astronomici si ricava che:
Prima Pasqua anno 30: 14 Nisan Mercoledi
Seconda Pasqua anno 31: 14 Nis Lunedi
Terza Pasqua anno 32: 14 Nis Lunedi
Quarta Pasqua anno 33: 14 Nis Venerdi
Il mercoledì sarebbe il primo anno. Il terzo anno sarebbe un Lunedi. Per trovare un Venerdì 14 di Nisan se Luca contò i regni di Tiberio col metodo romano si arriva ad una quarta Pasqua nell'anno 33 DC.
Questo però significherebbe che: gli evangelisti hanno trascurato di raccontare una pasqua.
Ti aggiungo anche una altra ipotesi su Daniele 9 Se la parola di Artaserse uscì nell'anno storico 457 AC data che tu consideri confermata anche dell'archeologia e dall'astronomia dal 457 al 33 DC sono 490 anni. Se Daniele 9 viene interpretato come 490 anni
letterali e
luni-solari questo coinciderebbe anche all'intervallo 457ac/33dc
In Daniele 9 vengono descritti una serie di obbiettivi il cui ultimo è l'unzione del santo dei Santi. Nel nuovo testamento Yeshua è il tempio vero e proprio che muore e risorge. Secondo il nuovo Testamento Yeshua viene unto con la resurrezione e ascesa al cielo e se questi eventi accaddero realmente nel 33dc e se Artaserse permise la parola realmente nel 457 sono 490 anni ossia 70 volte sette anni.
Avevo letto anche le ipotesi di
Besasea e di
chelaveritatrionfi che dicevano che erano 70 anni. 70 anni a partire dalla profezia di Geremia nel 598 ac. Ciro morì nel Dicembre del 530ac. Col metodo ebraico civile è l'anno 529 che va dal settembre del 530 al settembre del 529. La morte di Ciro cade all'inizio del 70° anno contando come primo anno il 598 e parte di anni come anni interi. La profezia riguardava anche la morte di Ciro?
E se Yeshua era veramente il Messia ebraico la sua morte era prefigurato dalla morte di Ciro, tutte e due al termine dei "70".
Dal 457 AC al 26 dc sono 483 anni (69 volte sette anni). Poi inizia l'ultimo settenario che culmina nel 33 dc
A metà settimana cessano sacrifici e offerta. In tuo studio sostenevi che a metà settimana non necessariamente significava metà esatta. Yeshua iniziò il suo Ministero a Cana nell'anno ebraico 29dc poco prima dell'inizio del nuovo anno ebraico civile 30dc. L'anno ebraico 29 era il terzo dei sette e il 30 era il quarto dei setti. Yeshua iniziò il Ministero nel terzo anno dei 7 e si presentò a Nazareth nel nuovo anno ebraico civile (il 30 dc che è il quarto dei 7 ultimi anni) e di un Sabato identificandosi nel soggetto di Isaia 61,1-2
ma non fu creduto Se lui era veramente il Messia profetizzato allora i sacrifici al tempio cessarono fin da allora perché erano compiuti senza il riconoscimento di Yeshua. Essi erano
come cessati in quanto privi di valore il tutto intorno alla metà settimana (dal 3 anno in poi)