La Torah di Yeshua.

Avatar utente
Maryam Bat Hagar
Messaggi: 1003
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 15:27
Località: Milano maryambad@hotmail.it

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

Lella io ho chiesto cortesemente di porre ad un freno ai pregiudizi nonché agli interventi intrisi di (rancore vogliamo dire?o risentimento?il concetto rimane lo stesso).penso scusami se te lo dico che se contrattacchi verbalmente Besasea gli fornisci tutte le prerogative
Per confermare le sue convinzioni contro Cristo e contro le persone che lo amano e seguono.tu se dovessi essere la portavoce di Cristo,come ti comporteresti?in modo mite ed umile o "sanguigno"?detto questo possiamo proseguire sul tema del post?Shalom
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza

Ali ibn Abi Talib(599- 661)
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Israel75 »

Ragazzi un pò di schiettezza va bene. Però poi occorre anche soppesare. :-)
Ultima modifica di Israel75 il mercoledì 1 luglio 2015, 12:45, modificato 1 volta in totale.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
Maryam Bat Hagar
Messaggi: 1003
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 15:27
Località: Milano maryambad@hotmail.it

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

esatto
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza

Ali ibn Abi Talib(599- 661)
Lella
Messaggi: 1203
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:56

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Lella »

Sono daccordo anche io,....scusatemi.

Però i Cristiani,...non sono dei fessi che devono accettare di tutto passivamente! Lella
noiman
Messaggi: 2029
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da noiman »

Ciao fratello Besasea quello che tu scrivi corrisponde ha una realtà che entrambi ben conosciamo. Io non so se tu sei un ebreo della diaspora, vivi in Italia o se vivi in Erez Israel e penso che non sia rilevante.
Tuttavia nonostante che quello che tu scrivi sia anche vero è necessario cercare di essere più discreti nelle forme e evitare di diventare come Lella che ogni volta che può offende gli ebrei, ovviamente quasi tutto quello che hai scritto è sostenibile ma gli manca il buon livello di comunicazione, quello che rende anche le verità più scomode aggraziate , mio nonno lo chiamava il confronto con stile.
Comunque ciascuno di noi si prende le responsabilità di quello che scrive, questo vale per tutti ma tu sai bene che se un cristiano critica il giudaismo non succede quasi nulla, ma se un ebreo giudica il cristianesimo succede un balagan (casino)!!!
Come vedi c’è subito qualcuno che ti accusa dai aver insultato lo spirito santo, il Vangelo e quant’altro senza neanche provare ad ragionare con argomenti che non siano l’insulto e il solito repertorio antigiudaico.
Tu non ti immagini quante volte ho letto delle affermazioni oltre che di cattivo gusto sono completamente errate, vomeri e rastrelli che sono diventati falci e spade in mano a persone incapaci . Tutti siamo suscettibili e in modo particolare quando le parole ci feriscono nelle nostre certezze di verità, errori di traduzioni che diventano dogma. Alcuni di questi interpretano il testo secondo la loro necessità salvifica e non ammettono deroghe.
Tutti comunque cercano nei testi le conferme della propria fede e se non le trovano oppure gli le metti in discussione si incazzano da bestie, tutto l’opposto delle yeshivot dove quando un maestro trova qualcuno che lo contesta si rallegra assai perché in questo contestare c’è sempre da trarre insegnamenti.
Il confronto è ancora più difficile perché sono completamente diverse le basi di partenza e di considerazione del mondo che hanno gli ebrei diversamente dai cristiani, la discussione tra di loro è cosparsa di pietre di inciampo che sono i dogmi cristiani che non trovano riscontro nel giudaismo. Queste pietre che sono la fede, l’anima, resurrezione, vita eterna sono da sempre una specie di banco di prova per definire il buon cristiano da quello cattivo. In sostanza la più grossa differenza è che l’ebraismo ha come scopo la ricerca della verità, e non pretende assolutamente di avere la verità.
Ti saluto insieme ai nostri amici che ci leggono con le parole di Heshel “E difficile per un ebreo capire quando la teologia viene ridotta in cristologia. A questo proposito è significativo il fatto che oggi,molti teologi considerano lecito affermare:”possiamo fare a meno di D-o, aggrappandoci a Gesù di Nazareth”
Shalom
Noiman
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Caro Noiman ricorda sempre di evitare di fare di tutta l'erba un fascio. Un tempo cristiani erano chiamati i seguaci di Yeshùa :
atti 11:26 Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.
Il suo largo uso avvenne con l ‘ufficializzazione della religione denominata “cristianesimo” la quale divenne la religione ufficiale dell’impero.
Ma già nel primo secolo le prime chiese erano in conflitto ideologico tra di loro anche sul concetto trinità o non trinità. La storia mostra di come si è avuta la necessità di far emergere una chiesa dominante e così è stato. Il cristianesimo nasce come religione in un'epoca in cui i dominatori erano i romani e fatto strano, molto strano, è che il vescovo superiore a tutti è sorto proprio a Roma. Questo titolo è stato giustificato dalla chiesa di Roma nel tempo interpretando gli stessi versetti biblici.
La storia evidenzia anche come le usanze dei popoli pagani ed i loro riti siano entrati a far parte anche della nuova religione. Molti non fanno caso ad i simbolismi ma ce ne sono tanti e non solo quelli. Dal culto antico di Iside, Astaret ecc.. alla madonna cattolica, la pigna, il tridente, l’obelisco, simbolismi relativi al sole, la strana somiglianza della mitra papale con quella degli antichi sacerdoti che adoravano il dio dagon degli abissi (il falso salvatore).
Dal primo secolo si nota una distorsione dell'insegnamento originario del primo gruppo dei seguaci di Yeshùa. I primi seguaci erano ebrei ed a quell'uomo (per noi il Messia , per voi un profeta? ) davano retta e credettero. Molto ebrei credettero in lui e per quanto riportato dalle scritture greche anche dei saggi del tempio come Nicodemo. Quindi c’era una parte di ebrei che lo riconosceva come Messia, parte che sicuramente conosceva quella parte delle scritture di Isaia dove parla del servo (per collegarmi al 53 discusso nell’altra sessione).
Le stesse scritture greche parlano di "ulivo innestato" dove il popolo di Israel è sempre il tronco. Io invece ci vedo la mano dei gentili che prende le redini con il potere religioso che distorce tutto l'insegnamento originario. in questo forum c'è chi obbietta fortemente ed ha da discutere con me con queste affermazioni. Ma concordo con besasea quanto afferma che la religione è l'oppio dei popoli ...io aggiungo anche la "toppa negli occhi" dei popoli .... e forse ahimè... essendo cresciuto in questo ambiente pieno di dottrine e dogmi non posso dire di non esserne stato immune. Io è chi come me facciamo fatica a scrollarci certe ideologie di dosso.
Però , ho potuto capire che dove c'è interpretazione c'è errore... in ogni lingua.
C’è però un limite alle intepretazioni. Quelle lecite e quelli dei voli di fantasia. Ti faccio un esempio. Come saprai all’interno del cristianesimo esistono centinaia di interpretazioni quindi centinaia di chiese non concordi tra loro. Possiamo fare un raggruppamento più grande tra trinitari e non trinitati.
Come esempio di intepretazione ti mostro un versetto:
Giovanni 8:58
Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».
In greco “io sono “ è “egò eimì che vuol dire anche “sono io”
Questo “io sono” è stato collegato dai trinitati al versetto di esodo dove Dio risponde a Mosè quando chiede chi è che parla . “io sono colui che sono”, “l’io sono mi manda a voi”. Nella traduzione è facile mettere a confronto “io sono “ di Giovanni con “l’io sono “ si esodo. Però nella lingua ebraica il termine è alltro che significa una determinata cosa, nella lingua greca abbiamo egò eimì. Eppure si fa dire a questi versetti che “io sono “ detto da Gesù è un chiaro riferimento identificativo nel Dio di Israele “io sono colui che sono”.
Ti ho fatto questo esempio perché ti ritroverai a discutere di queste interpretazioni se approfondisci con alcuni gruppi di cristiani.

Riguardo al resto Credo che si sia presa una strada ben determinata anche dal punto di vista interpretativo sin dai primi scontri tra ebrei e cristiani (religiosi).
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10155
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Gianni »

Noiman ... metzuyàn, ottimo. Condivido. :-)
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da marco »

Non accetto il vittimismo imperante che permea le vostre menti.
Voi sempre le vittime e gli altri i carnefici.
Ma che cosa è successo?
Nulla!!
La cara Lella si esprime così, in maniera colorita, ma potrei affermare che è una brava signora.
Quante volte mi ha accusato o lanciato frecce ;) ma per questo non ne ho fatto un dramma.
Appena uno dissente un attimino da voi viene tacciato di essere un cristiano persecutore.
O di non capire nulla di Dio e del Suo progetto.
Non siete solo voi ad aver subito persecuzioni e stermini. Tutto il mondo è vittima di se stesso.
Caro Noiman quì qualcuno ti ha mai lanciato pietre d'inciampo?
Mi sembra di no, dato che la stragrande maggioranza di noi non è cattolico ma Cristiano.
Vogliamo parlare, ragionare, confrontarci, avvicinarci a voi, ma dovete volerlo prima voi, rispettandoci entrambi, e soprattutto dobbiamo stare sullo stesso gradino.
Siamo tutti uomini e creature di Dio. Dio è Padre di tutti, non ci sono figli e figliastri.
Spero che questa volta non te ne uscirai con un'offesa gratuita velata di "sapienza".

Ti saluto con il bacio santo (cristiano).
Lella
Messaggi: 1203
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:56

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Lella »

Noiman,...ascoltami bene:

Quello che tu e tuo nonno,...chiamate confronto con stile,....a casa mia si chiama ipocrisia!

Però ne te e ne il tuo compare avete risposto alla mia domanda,...che adesso te la ripropongo:

Perchè quando un Cristiano alza la voce con un ebreo,...è tacciato per odio e anti semita,...mentre invece quando un ebreo alza la voce con un Cristiano,....ha fatto bene ed è giusto?

Non vi pare che ci sia qualcosa che non ha mai funzionato bene in voi ebrei? Lella

P.S. = Vogliamo parlarne?
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10155
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Gianni »

Caro Besaseà, a te va il mio applauso. :YMAPPLAUSE:
Ciò che hai scritto dovrebbe essere la carta costituzionale di questo forum.
E invece, come giustamente osservi, “questo forum ormai è divenuto un forum di fede”. E magari fosse di solo di fede: è peggio, è di credo religioso. Ma sono certo che era questo ciò che intendevi. Dici bene: “Non entrano per discutere dei contenuti biblici, ma dei sentimenti del loro cuore che scaturiscono dalla fede religiosa”, dal credo religioso.
Io sembro quasi un giudeo? Mi hai commosso. Non potevi farmi complimento più grande.

Spero, Besaseà, che potremo continuare un dialogo costruttivo su ciò che ti e ci interessa. Basato unicamente sulla Scrittura. E quando dico Scrittura intendo il Tanàch. Il cosiddetto Nuovo Testamento possiamo trattarlo quale testimonianza storica di un gruppo di giudei del primo secolo che ebbero un giudeo come loro rabbi.
E se qualcuno inizierà di nuovo a parlare di religione, lo ignoreremo. Rimarremo in pochi? Meatìm avàl tovìm.
Rispondi