Ruolo attuale di Cristo

[Janira]

Quanto detto prima, purtroppo, vale anche per l'intelletto umano.
Secondo la Kabbalah, il desiderio di ricevere per sé stessi ( egoismo) si è evoluto durante la storia umana da desideri individuali ( cibo, sesso,famiglia) a desideri sociali ( benessere/soldi, potere/onore e conoscenza).
Perciò anche tutte le scienze sono umane, comprese le scienze bibliche.
Il problema è ancora più intricato, se è vero che la Torah, il Talmud, lo Zohar e L'albero della vita ecc ecc sono stati scritti con un linguaggio criptato ( il linguaggio dei rami), che solo i Kabbalisti allo stesso livello spirituale possono capire.
Questo significherebbe che la Torah, ad esempio, NON parla di cose di questo mondo.
Le scienze bibliche possono studiare il signifi ato umano, terreno, ma non quello spirituale.

[Janira]

Questo mi porta a parlare di Paolo: perché è tanto odiato da tutti, quasi più di Yeshua?
Mia personalissima opinione: perché è diventato kabbalista!
Egli non ha abbandonato la Torah, ma ne ha scoperto i profondi segreti e, cosa inaudita, ha deciso di insegnarli ai Pagani!
Provate anche oggi a dire ad un ebreo ortodosso che una donna non ebrea, senza studi talmudici alle spalle, dice di studiare la Kabbalah. Vi riderà dietro( cit. del pastore ebreo-messianico che seguivo).
Spesso i Kabbalisti sono stati perseguitati e uccisi ( lo stesso Akiva)..

[Janira]

Infine ciò che ha scritto Speculator... sebbene io non sia ancora nata di nuovo, le sue parole mi hanno richiamato alla mente la linea di mezzo: l'unica che porta all'Arvut. Non la linea sinistra ( desiderio di ricevere), non la linea di destra( desiderio di dazione) , ma la fusione di queste nel mezzo.

[Gianni]

Janira, qualcosa non mi quadra quando dici che "vivendo su due piani opposti (materiale e spirituale) inizierà a comprendere il giusto valore da dare alla corporalità". Nella Scrittura i sue piani non sono separati. Vi si parla infatti di fede e opere, insieme.

[Janira]

Non essendo ancora a livello pratico nel lavoro della Kabbalah, non so darti una risposta più precisa. Da quello che ho capito, il lavoro spirituale si svolge all'inizio solo all'interno del gruppo, in cui si cerca ad ogni livello di applicare il precetto: ama il tuo prossimo come te stesso.
Con le persone esterne al gruppo, non si parla del lavoro spirituale, perché non potrebbero capirlo. Si vive come al solito, una normale vita materiale. Lo sviluppo spirituale porterà poi la consapevolezza del giusto peso da dare a questa vita materiale.
La correzione finale ci porterà alla consapevolezza che non abbiamo più bisogno di una vita materiale.
Ma a quello, mi mancano ben 125 livelli, perciò per ora posso solo concentrarmi nel lavoro dal livello 0 al livello 1, il più difficile.

[Gianni]

125 livelli! Janira cabalista scalatrice.

[Janira]

Hai detto bene, infatti Yehuda Ashlag è chiamato proprio per questo Baal HaSulam, il padrone della Scala, poiché ha raggiunto il massimo livello.

[Gianni]

Non vorrei essere profano, ma qualcosa di simile si ha in Scientology.

[Janira]

Non saprei, non so nulla di quella setta. Ma non mi sorprenderebbe più di tanto, perché la saggezza della Kabbalah è stata usata nelle maniere più sbagliate dall'uomo, proprio a causa del suo egoismo.
Ecco cosa dice Baal HaSulam a proposito:

http://www.kabbalah.it/libreria/yehuda- ... -di-agire/

Non è un caso che i Kabbalisti abbiano tenuto nascosto lo Zohar e la saggezza della Kabbalah fino ai tempi moderni


Leggi anche qui:
https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cro ... ttini.html

[Gianni]

Sì, Scientology è una speculazione a fin di lucro. Loro parlano di "thetan operante", a cui si arriva superando diversi livelli e spendendo una marea di soldi. C'è sempre un livello più alto, costosissimo in termini di denaro. Il suo abilissimo fondatore, L. Ron Hubbard, prima di morire stava lavorando a thetan 28.
Comunque, se amate i libri di fantascienza, vi suggerisco Battaglia per la terra, di L. Ron Hubbard, in tre volumi: vi farà stare svegli di notte per leggerlo, tanto è avvincente (ma ignorate il film che ne hanno tratto: non vale niente).