Chi è Il Figlio di Dio ?

Luigi
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Luigi »

Noi in italiano diciamo e traduciamo “Dio”, ma il greco dice “il Dio”. Questo trovi nella Bibbia per indicare il Dio Uno e Unico di Israele.
Gv 10:33 i giudei dicono a Yeshùa: σὺ ἄνθρωπος ὢν ποιεῖς σεαυτὸν θεόν, “tu un uomo essente fai di te stesso un dio”
Gianni sebbene io non sia ferrato circa il greco, non dico strafalcioni, e quanto scrivi sopra, non è perfettamente in linea con le scritture e te lo dimostro.
L'articolo "un" non esiste nel testo greco, e dunque ,
o sei in malafede oppure ,è orgoglio di conoscenza il tuo.


Dici che è lecito ,implicito, inserire l'articolo "un" nell'affermazione dei Giudei rivolta al Signore Yahshùa Kristos :
<< tu che sei uomo ti fai D-o >>

Allora ti riporto un altro passo, ove D-o è citato senza l'articolo "il"; eccolo esaminalo pure.
Leggiamolo:

1:18 Nessuno {oÙdeˆj oudeis} ha mai {pèpote pôpote} visto {˜èraken horaô} Dio {qeÕn theos}; l' {-}unigenito {monogen¾j monogenês} Dio {qeÕj theos}, che {Ð ho} è {ín eimi} nel {e„j eis tÕn ho} seno {kÒlpon kolpos} del {toà ho} Padre {patrÕj patêr}, è {-} quello {™ke‹noj ekeinos} che {-} l' {-}ha fatto conoscere {™xhg»sato exêgeomai}.

Dunque , vorresti farci credere che ,"D-o" citato al verso 18 di Giovanni 1, non è il D-o degli Ebrei , ma "un dio pagano" ?
Ma poi hai letto come è descritto l'unigenito ?
E' descritto "Dio" come IL Padre Suo senza articolo Il "Ho ".
Ultima modifica di Luigi il giovedì 28 aprile 2022, 11:59, modificato 3 volte in totale.
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Gianni
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Gianni »

Risponedrò anche a questo.
Luigi
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Luigi »

Gianni ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 11:54 Risponedrò anche a questo.
Non so come puoi cambiarne il senso ,oppure giustificarne l'assenza dell'articolo IL "Ho" nanti a D-o .
Janira
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Janira »

Luigi ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 11:51 Ma poi hai letto come è descritto l'unigenito ?
Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.
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Come vedi, Luigi, questo versetto "forse" presenta delle problematiche.
Luigi
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Luigi »

Janira ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 13:42
Luigi ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 11:51 Ma poi hai letto come è descritto l'unigenito ?
Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.
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Come vedi, Luigi, questo versetto "forse" presenta delle problematiche.
No Janira , mi riferivo a come è riportato nel testo greco;
L'Unigenito è riportato "Theos" D-o ,sebbene senza l'articolo IL "Ho", come IL Padre Suo.

Gv. 1:18 Nessuno {oÙdeˆj oudeis} ha mai {pèpote pôpote} visto {˜èraken horaô} Dio {qeÕn theos}; l' {-}unigenito {monogen¾j monogenês} Dio {qeÕj theos}, che {Ð ho} è {ín eimi} nel {e„j eis tÕn ho} seno {kÒlpon kolpos} del {toà ho} Padre {patrÕj patêr}, è {-} quello {™ke‹noj ekeinos} che {-} l' {-}ha fatto conoscere {™xhg»sato exêgeomai}.
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Janira »

Certo, spero anche io di conseguire sempre più la realtà spirituale ;)
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Questo è un commento legato al testo.

La lettera di Giovanni andrebbe letta in un determinato modo, facendo attenzione a varie cose e non solo per lettura popolare o semplicemente traducendo correttamente i termini. La traduzione è certamente fondamentale. Prima cosa a cui fare attenzione è la collocazione storica. Si è in un periodo in cui erano diffuse false dottrine. Pochi decenni prima vi era stato anche il tentativo di cancellare una determinata identità persino "religiosa" (termine che utilizzo per cercare di farmi comprendere), con l'uso della forza. Tentativo fallito. Poi si passò ad un inganno più elaborato inserendovi determinate filosofie..che purtroppo ci trasciniamo oggi.

Vi erano coloro che negavano che Yeshùa era il figlio di Dio, l'unto. Al di là di cosa vogliano significare in maniera specifica i termini (unto, messia ecc.), i messaggi che contano sono ben evidenti. Non si facevano sviare coloro che erano unti dal Santo (2:20), coloro a cui era stata data la scienza e non avevano bisogno di essere ammaestrati (2:18-16). La lettera riporta determinati messaggi.

- Mantenere la comunione con il Padre che è la parola della vita eterna udita e resa visibile dal figlio Gesù Cristo (capitolo 1:1-4)

- Camminare nella Luce. il messaggio udito dal figlio: Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre; se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri (capitolo 1:5-7)

- Rompere con il peccato. Gesù Cristo, suo figlio, con il suo sangue ci purifica da ogni peccato (1 versetto 7); Se riconosciamo i nostri peccati egli (Dio) ci perdonerà, perché è fedele e giusto e ci purificherà. Se pecchiamo abbiamo un avvocato presso il padre, Gesù Cristo giusto. Egli è vittima dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo (Capitolo 2:1,2)

- Vivere da figli di Dio: non peccare perché chi ha il germe divino non pecca (3:4-6,9); chi pecca viene dal diavolo e peccare è la violazione della legge (3:4,8). I figli di Dio si distinguono dai figli del diavolo nella pratica dell’amore e della giustizia (3:10). I figli di Dio hanno la speranza in Dio (3:3). I figli di Dio sono amati dal Padre (3:1). I figli di Dio osservano la parola antica: l’amore (3:11-23). Esortazioni ad amarsi gli uni gli altri. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio ma Dio ha mandato il suo unigenito figlio perché avessimo la vita per lui. Con il suo amore ha mandato il figlio per l’espiazione dei peccati. Dio è amore (4:7-26). Chi osserva la parola di Dio in lui l’amore di Dio è veramente perfetto (2:3-5). Nell’amore non c’è timore; chi teme un castigo non è perfetto nell’amore. Chi ama Dio ami anche suo fratello (4:17-21). Conosciamo di amare i figli di Dio se amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti e non sono gravosi . (5:2,3).

- Guardarsi dai falsi dèi (5:21), il vero Dio lo aveva fatto conoscere il figlio (5:20).

- Guardarsi dagli anticristi e credere in Gesù Cristo. Coloro che negavano che Gesù era figlio di Dio e negavano il figlio ed il padre. Che negavano che Gesù era il Cristo. Rimanere nella verità, in ciò che si era udito dal principio. Chiunque crede che Gesù è il Cristo è nato da Dio (5:1); vince il mondo chi crede che Gesù è il figlio di Dio (5:5). Chi crede nel figlio crede nella testimonianza che egli ci ha dato: La vita eterna che è nel figlio. Chi ha il figlio ha la vita chi non ha il figlio non ha la vita.(5:10-12). Chi crede nel nome del figlio di Dio ha la vita eterna. Tutto il mondo sta nel potere del maligno (5:19).

mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è gia nel mondo”. (4:2,3)

Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. (5:6-10)


Il figlio di Dio nella lettera di Giovanni è colui che cammina nella luce, chi è giusto, chi non pecca, chi osserva i comandamenti di Dio, chi ama, chi ha speranza in Dio, chi osserva la parola di Dio avendola udita da Gesù Cristo suo figlio. Quindi chi non riconosceva Gesù Cristo venuto in carne non poteva dire aver udito la parola di Dio fatta conoscere tramite il figlio.

La lettera presenta anche una determinata struttura e determinati simbolismi che vanno compresi. Per esempio l’acqua ed il sangue e qui non è l’unico posto dove questi due elementi sono nominati insieme.

La lettera non parla di trinità ma di tutte queste cose ben evidenziate.
Se un messaggio era chiaro non c’era nemmeno bisogno di omettere determinati elementi e nemmeno di tentare di inserire un passo in una specifica direzione:


………..
Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza [nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno, e tre sono quelli che rendono testimonianza sulla terra]:


Questo passo, infatti, non compare nei manoscritti della Vulgata latina prima dell'VIII secolo ed è presente solo in una decina di manoscritti greci del Nuovo Testamento datati tra X e XVIII secolo. Attualmente anche la maggior parte degli studiosi cattolici romani riconoscono che tali versetti non erano contenuti nel Nuovo Testamento greco. Il "Comma Johanneum" fu usato da teologi spagnoli-africani per sostenere la dottrina della Trinità di Dio.

……
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il giovedì 28 aprile 2022, 17:13, modificato 1 volta in totale.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gli ebrei finirono di essere "se stessi" definitivamente.

Anche un Re era definito "figlio di Yhwh" perché era "se stesso" e non il sé degli altri, il popolo invece era il sé del Re.

Yahshua, che era chiamato "figlio di Yhwh" in realtà era Yhwh stesso manifestato in forma umana (come dice il suo stesso nome). È stato "se stesso" fino alla morte, e non il sé dei sacerdoti che avevano sviato ormai da secoli gli ebrei dal vero ISRAEL. È stato Yhwh fino all'ultimo, tanto da dire prima di morire: << eloi eloi perché mi hai abbandonato?>> che significa : "forza mia, forza mia perché mi hai abbandonato?" Yahshua è stato Yhwh fino alla morte, e non ha abiurato.
Io scriverei così. :-) :-)

"Yhwh è la luce.
L'umanità non cammina nella luce. I figli di Yhvh camminano nella luce. Gli ebrei non camminarono sempre nella luce.

Anche un Re era definito "figlio di Yhvh" perchè su di lui vi era l'influenza divina (la luce). il popolo invece era l'ombra del re.

Yahshua, era chiamato "figlio di Yhvh" perchè in lui si manifestava Yhvh (la luce), la salvezza (come dice il suo stesso nome). Ha camminato nella luce fino alla morte, e non nell'ombra dei sacerdoti che avevano sviato da secoli gli ebrei dal vero Israel. E' stato nella luce fino all'ultimo, fino a prima di morire << "Elì/Eloi, Elì/Eloi, lamà sabactàni?">>

Salmi 22: אֵלִ֣י (’ê·lî) אֵ֭לִי (’ê·lî) לָמָ֣ה (lā·māh) עֲזַבְתָּ֑נִי (‘ă·zaḇ·tā·nî)?

"Elì, Elì, perché mi hai abbandonato?
Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!"


Yashua è stato nella luce fino alla morte, e non ha abiurato"
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Gianni »

Luigi, eccomi a rispondere. Scusa il ritardo, ma sono alquanto preso con un manuale che sto scrivendo su come studiare a fondo la Bibbia.

Mi dici: «L'articolo "un" non esiste nel testo greco, e dunque, o sei in malafede oppure è orgoglio di conoscenza il tuo». Non ho capito la logica del tuo ragionamento. Se la lingua greca non ha l’articolo indeterminativo, perché mai dovrei io essere in malafede? Non l’ho mica inventata io la lingua greca. E che c’entra mai l’orgoglio di conoscenza? Ne avrei se avessi scoperto chi ha scritto l’Odissea, ma sapere che il greco non ha l’articolo indeterminativo è una cosa che sa anche un tredicenne che è al primo anno degli studi classici. Comunque, non fa niente.

Veniamo al passo biblico che riporti, ovvero Gv 1:18, che tu citi dal testo critico di Westcott & Hort (mi sembra):
θεὸν οὐδεὶς ἑώρακεν πώποτε· μονογενὴς θεὸς ὁ ὢν εἰς τὸν κόλπον τοῦ πατρὸς ἐκεῖνος ἐξηγήσατο.
Tradotto del tutto letteralmente: “Dio nessuno ha visto mai; unigenito Dio l’essente in seno del Padre quello ha svelato”.
Come puoi vedere, l’articolo determinativo manca anche davanti a “unigenito”, ma il punto è un altro.

Che qui ci sia qualcosa che non va lo si capisce subito ad una prima lettura. Infatti, che mai vorrebbe dire “unigenito Dio”? Dio non è un unigenito, nè tantomeno è genito! Dio è eterno, nessuno mai lo ha generato. La versione cattolica di monsignor Garofalo traduceva: “Nessuno ha mai visto Dio; un Dio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”.
La ND traduce: “Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere”.

Questo passo presenta problemi di cristica testuale. Diversi codici unciali presentano le lezioni “unigenito figlio” oppure “unigenito di Dio” (codice A e moltissimi codici minuscoli). Se dovessimo guardare allo stile di Giovanni dovremmo preferire “unigenito figlio” che ricorre anche altrove (Gv 3:16,18; 1Gv 4:9). A creare la lezione che ha “unigenito Dio” potrebbe essere stata la confusione fatta dal copista tra lettere greche simili tra loro: υἱός/θεός (figlio/Dio). Di certo “unigenito Dio” è un assurdo.

È anche probabile che sull’insensata lezione “unigenito Dio” abbia influito la controversia ariana con la tendenza della chiesa che ormai si avviava all'apostasia ad assimilare Yeshùa a Dio. In ogni caso – a prova dell’inattendibilità della lezione - la Bibbia ufficiale della Chiesa Cattolica (della Conferenza Episcopale Italiana) ha oggi: “Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”.
Janira
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Re: Chi è Il Figlio di Dio ?

Messaggio da Janira »

Tiger,infatti dipende dalla fonte da cui si legge il testo.
Tiger ha scritto: giovedì 28 aprile 2022, 23:29 Diversi codici unciali presentano le lezioni “unigenito figlio” oppure “unigenito di Dio” (codice A e moltissimi codici minuscoli
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