Yeshu'a è Dio?

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bgaluppi
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da bgaluppi »

בִּדְמוּתֹ֖ו כְּצַלְמֹ֑ו

בְּצַלְמֵ֖נוּ כִּדְמוּתֵ֑נוּ

Il primo è Gn 5:3, il secondo Gn 1:26. Sono espressioni diverse, ma dalla traduzione questo non traspare. Gianni e Besasea sapranno spiegare dove sta la differenza.
Il dio che descrivete voi non è biblico perche non spiega come è avvenuta la creazione giacché un dio senza mente (o pensiero,intelligenza,sapienza) non avrebbe potuto fare proprio nulla.
Chi ha detto che Dio non ha intelligenza e sapienza? Io ho detto che non ha una mente, un cervello, non che non ha sapienza. Ho detto che non fa parte della creazione, ma la sostiene. Ho detto che Dio non è in alcun modo simile ad un uomo e dunque non può essere concepito dall'uomo, altrimenti si creerebbe un'immagine di Dio che – oltre a rappresentare un idolo (immagine) – non corrisponderebbe in alcun modo a Dio, che non è raffigurabile e neppure pensabile.
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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

In Gn 5:3 è usata la parola demùt, come al v. 1, su cui ci sarebbe molto da dire (e imparare).
In Gn 1:23 somiglianza e immagine sono invertite, e su ciò probabilmente Noiman ha delle affascinanti spiegazioni.
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bgaluppi
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da bgaluppi »

Poi trovo scritto che Yeshua sa ogni cosa e che in lui sono nascosti tutti i tesori e le ricchezze che sorpassano ogni conoscenza. E poiche non ci possono essere due dei sapienti ma uno solo adesso traente voi i conti su chi è il figlio di Dio.
Animasalvata, Yeshùa non conosce il momento dell'avvento del figlio dell'uomo (dice che solo Dio lo conosce), eppure disse che sarebbe giunto entro la generazione degli apostoli. Dunque, basterebbe questo per differenziarlo nettamente da Dio.

Inoltre, la conoscenza biblica non riguarda il sapere tante cose. Riguarda piuttosto la conoscenza intima delle cose.
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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

Yeshùa non sapeva neppure quando sarebbe arrivata la fine!
L'agnostico
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da L'agnostico »

Volevo aprire solo una piccola parentesi facendo i complimenti a coloro che stanno discutendo in questa cartella in quanto personalmente sto imparando molte cose
Purtroppo sono potuto intervenire di rado perché non ho alcuna competenza ma nonostante ciò la sera entro per leggere con molta attenzione e curiosità..complimenti davvero
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bgaluppi
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da bgaluppi »

Grazie agnostico. Anche a nome degli altri, credo.
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Tony
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Tony »

Personalmente credo che anche il non credere possa inficiare sull'analisi biblica poiché è difficile fare collegamenti . Anche perché l'obiettivo non diventa apologetico ma anzi si cercherà sempre di sminuire tutto . A mio parere bisogna cominciare a leggere la bibbia con un ottica in buona fede senza vedere sempre l'inganno dappertutto , e poi l'ottica giusta ho imparato che è il contesto della cultura ebraica che ha una sua importanza nella corretta chiave di lettura , e già questo mi ha aiutato a capire molte cose , indipendentemente dalla fede questo aspetto della cultura ebraica è un analisi sempre obiettiva . Quindi la fede conta eccome per non essere in malafede (scusate il gioco di parole)

È vero che alcune cose non tornano ma secondo me si possono accettare indipendentemente dalla fede ,come per esempio il fatto che il primo capitolo di Matteo stona con il resto . Sono cose che si possono accettare ma uno può anche essere credente .
Dirò di più , le meglio analisi vengono proprio da chi difende la bibbia perché chi la difende ha maggior tempo impiegato per lo studio di chi non ha tempo da perdere e usa ogni minima virgola per accusarla . Non c'è lo vedo proprio un ateo a perdere tempo per studiare ogni minima parola della bibbia solo per attaccarla , ha altri modi di spendere il suo tempo .
Poi è vero che bisogna essere bravi a filtrare le informazioni , ma è una cosa a parte .
Ringrazio anche io tutti
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Tony
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Tony »

Credente o non credente le buone analisi ci sono comunque .
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bgaluppi
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da bgaluppi »

Molto interessante, Besasea. Quindi si può dire che Paolo riprende questa tradizione? Può corrispondere al pensiero dei farisei del tempo?
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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

Scrive Besàseà: “Prima di tutto bisogna chiarire che "figlio dell'uomo" è il risultato di una traduzione errata. In ebraico ben Adam significa umano, "ben" qui significa "appartenente a", non figlio. In italiano diremmo semplicemente "uomo", ma più precisamente "umano".” Tuttavia poi in alcuni esempi Besàseà mostra che ben indica proprio il figlio. Se Besàseà mi consente, potremmo dirla così: ben (in aramaico bar) significa “figlio”, ma nelle espressioni “figli di” indica una categoria: i “figli dei profeti” sono gli appartenenti alla categoria dei profeti (in un certo periodo si ebbero in Israele anche dei veri e propri circoli profetici, accademie profetiche), i “figli degli orefici” sono gli orefici, i “figli di mischiatori d’unguento” sono i profumieri; “figlio dell’uomo” sta quindi, come giustamente ha spiegato Besàseà, per “umano”. Tra parentesi, il “figlio del falegname” riferito a Yeshùa sta per falegname.

A proposito di Gn 2:7, dopo le chiarificazioni di Besàseà (che ringrazio), devo rivedere il mio pensiero.
Besàseà ha spiegato che יצר non indica il “formare”, perché "formare" è di radice צור, mentre
יוצר è invece di radice יצר con il senso di produrre ed indica anche la produzione di idoli e di oggetti di ceramica.
La traduzione וייצר con "formò", sebbene molto diffusa, è quindi errata perché questo verbo è un piel di radice צרר. Nell’apprenderlo sono rimasto molto stupito, perché l’autorevole Lessico analitico di ebraico e caldaico di B. Davidson collega וייצר a יצר e cita proprio Gn 2:7. Devo però dire che un dubbio mi era venuto perché il Davidson, alla voce יִּצֶר, rimanda pure a יצר e questa volta cita Gn 2:19. Da qui la mia perplessità, anche perché il Davidson nulla dice sulla presenza di due yod (yud, per dirla in israeliano) in ייצר.
Sapevo che i rabbini fanno notare che gli animali sono stati creati con un solo istinto, mentre l’essere umano ha due inclinazioni. Lo yod (י, y) è, infatti, la prima lettera della parola יֵצֶר (yètzer), che significa “inclinazione”, come in Gn 6:5: “[Dio] vide che la cattiveria dell’uomo era abbondante sulla terra e che ogni inclinazione [יֵצֶר (yètzer)] dei pensieri del suo cuore era solo cattiva in ogni tempo”. – TNM 1987.
Ora tutto è chiaro. E capisco anche il senso “avverbiale” della “povere”, se lo prendiamo come modo o maniera.
Grazie, Besàseà. Il tuo tempo con me è stato ben speso. :-)
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