Re: Yeshu'a è Dio?
Inviato: martedì 8 ottobre 2019, 17:18
Luigi, e sarei io ad interpretare?!
In Eb 1:8 si legge: “Parlando del Figlio dice …”. Ti sembra che il Figlio sia Dio?
Detta terra terra, il figlio di Caio non è Caio.
Subito dopo il testo biblico dice ὁ θρόνος σου ὁ θεὸς; qualcuno traduce “il trono di te [è] il Dio”, facendo notare l’articolo determinativo ὁ, “il”. Ma si potrebbe prendere l’ὁ anche come vocativo.
Non dimenticare che si tratta di una citazione tratta dal Sl 45, che è un salmo messianico, in particolare un epitalamio, ovvero di un canto di nozze. Vi si elogia la bellezza dello sposo e si parla della giustizia e della prosperità del suo regno.
“Dio”. Ebraico elohìym, che può avere un senso più largo di “Dio”, ovvero “essere divino” o anche “essere superiore”. “Io [Dio] ho detto: «Voi [giudici] siete dèi [elohìym]»” (Sl 82:6). “Davanti agli dèi [elohìym] salmeggerò a te” (Sl 138:1). Cosa vuol dire il passo? CEI traduce: “Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro giusto lo scettro del tuo regno”. Mettendo la parola “Dio” in maiuscolo la si vuole riferire al Dio di Israele. Ma l’allusione sarebbe qui fuori posto, dato che nel contesto si sta parlando del re. Inoltre, si noti subito dopo: “Ami la giustizia e l'empietà detesti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato”. È ovvio che chi ama la giustizia e detesta l’empietà è il re, tant’è vero che Dio lo ha consacrato. Occorre stare al testo ebraico e al significato delle espressioni. Ecco il testo letterale: “Trono di te, o elohìym, [è per] sempre ed eternità, scettro di rettitudine [è] scettro di regno di te. Amasti giustizia e odiasti empietà, per questo te unse Elohìym, Elohìym di te”. Messo in buon italiano: “Il tuo trono, o divino, è per sempre. Lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Hai amato la giustizia e odiato l’empietà: è per questo che il Divino, il tuo Dio, ti ha unto. Non occorre prendere elohìym ogni volta come se fosse “Dio”. Nella Bibbia a volte indica i falsi dèi, a volte gli angeli, a volte persone superiori. È in quest’ultimo senso che si trova qui. Se si ha chiaro il significato che elohìym assume nella Scrittura, non si hanno problemi a intendere: “Il tuo trono, o divino [elohìym] [re], . . . per questo il Divino [elohìym], il tuo Dio [elohìym] …”.
(“Dio, il tuo Dio”. Ebraico: “Elohìym tuo elohìym”. Ripetizione strana che fa supporre che in origine vi sia stato Yhvh tuo elohìym).
Bella la traduzione di Sl 45:7,8 che ne fa TILC:
“Siedi, come un dio, su un trono eterno, con giustizia governi il tuo regno. Ami quel che è giusto e detesti il male. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha scelto fra gli altri, ti ha consacrato con olio, segno di gioia”.
Tornando ad Eb 1, il v. 9 dice: “Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia”, non lasciando dubbi che il re (e anche il re messianico) ha un Dio.
Quanto ad “attraverso”, è il caso che tu vada a studiare la preposizione greca dià usata nel testo biblico.
In Eb 1:8 si legge: “Parlando del Figlio dice …”. Ti sembra che il Figlio sia Dio?
Detta terra terra, il figlio di Caio non è Caio.
Subito dopo il testo biblico dice ὁ θρόνος σου ὁ θεὸς; qualcuno traduce “il trono di te [è] il Dio”, facendo notare l’articolo determinativo ὁ, “il”. Ma si potrebbe prendere l’ὁ anche come vocativo.
Non dimenticare che si tratta di una citazione tratta dal Sl 45, che è un salmo messianico, in particolare un epitalamio, ovvero di un canto di nozze. Vi si elogia la bellezza dello sposo e si parla della giustizia e della prosperità del suo regno.
“Dio”. Ebraico elohìym, che può avere un senso più largo di “Dio”, ovvero “essere divino” o anche “essere superiore”. “Io [Dio] ho detto: «Voi [giudici] siete dèi [elohìym]»” (Sl 82:6). “Davanti agli dèi [elohìym] salmeggerò a te” (Sl 138:1). Cosa vuol dire il passo? CEI traduce: “Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro giusto lo scettro del tuo regno”. Mettendo la parola “Dio” in maiuscolo la si vuole riferire al Dio di Israele. Ma l’allusione sarebbe qui fuori posto, dato che nel contesto si sta parlando del re. Inoltre, si noti subito dopo: “Ami la giustizia e l'empietà detesti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato”. È ovvio che chi ama la giustizia e detesta l’empietà è il re, tant’è vero che Dio lo ha consacrato. Occorre stare al testo ebraico e al significato delle espressioni. Ecco il testo letterale: “Trono di te, o elohìym, [è per] sempre ed eternità, scettro di rettitudine [è] scettro di regno di te. Amasti giustizia e odiasti empietà, per questo te unse Elohìym, Elohìym di te”. Messo in buon italiano: “Il tuo trono, o divino, è per sempre. Lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Hai amato la giustizia e odiato l’empietà: è per questo che il Divino, il tuo Dio, ti ha unto. Non occorre prendere elohìym ogni volta come se fosse “Dio”. Nella Bibbia a volte indica i falsi dèi, a volte gli angeli, a volte persone superiori. È in quest’ultimo senso che si trova qui. Se si ha chiaro il significato che elohìym assume nella Scrittura, non si hanno problemi a intendere: “Il tuo trono, o divino [elohìym] [re], . . . per questo il Divino [elohìym], il tuo Dio [elohìym] …”.
(“Dio, il tuo Dio”. Ebraico: “Elohìym tuo elohìym”. Ripetizione strana che fa supporre che in origine vi sia stato Yhvh tuo elohìym).
Bella la traduzione di Sl 45:7,8 che ne fa TILC:
“Siedi, come un dio, su un trono eterno, con giustizia governi il tuo regno. Ami quel che è giusto e detesti il male. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha scelto fra gli altri, ti ha consacrato con olio, segno di gioia”.
Tornando ad Eb 1, il v. 9 dice: “Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia”, non lasciando dubbi che il re (e anche il re messianico) ha un Dio.
Quanto ad “attraverso”, è il caso che tu vada a studiare la preposizione greca dià usata nel testo biblico.