Non condivido questa generalizzazione Maria Grazia Lazzara ha scritto: ↑martedì 25 ottobre 2022, 10:21chelaveritàtrionfi ha scritto: ↑martedì 25 ottobre 2022, 9:282 Cronache 24- 20- 21 ne è un esempio ,ora scappo devo andare a lavorare
Dove leggi che Israele uccideva i profeti? O che ha ucciso Yeshùa?![]()
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Nel caso di Yeshùa .. anche qui, non fu tutto Israele che lo mise a morte. C’è una discussione in cui si sta analizzando il processo. Fu il sommo sacerdote Caiafa che izzò la folla (quale?) per condannare Yeshùa, quando per usanza romana si doveva scegliere di liberare un prigioniero durante la pasqua. E la folla scelse di liberare Barabba e mettere a morte Yeshùa. Quale folla? Non certamente quella che poco prima lo aveva osannato entrando a Gerusalemme. Considerando che durante la notte vi fu un interrogatorio (stando ai vangeli) e che i membri del Sinedrio erano 70, di cui molti anziani del popolo e capi dei sacerdoti, oltre alle guardie del tempio ecc.. che al mattino presto, nelle prime ore, Yeshùa fu consegnato a Pilato e che quello era il giorno della preparazione della Pasqua (quindi le famiglie erano impegnate ai preparativi per la festa), dubito che si intendesse un'intera piazza ospitante tutto Israele. Il cortile dinnanzi al pretore romano non era di certo la piazza del tempio ed in ogni caso della grandezza di una piazza all'interno di una città di Giuda: Gerusalemme ..anche se era la città rappresentativa. Di che folla stiamo parlando? Certamente di una folla di capi, guardie e qualche membro del popolo che era rimasto deluso. Riconoscere cosa? Che Yeshùa era D-o come affermano i trinitari e quindi che Israele abbia commesso un deicidio? Niente affatto. La folla seguace di Yeshùa credeva in lui come il Messia .. anche se lui più volte aveva parlato della figura del figlio dell’uomo. In Giovanni sta scritto che Caiafa era preoccupato dei "segni" che il nazareno faceva e che la gente avrebbe creduto in lui. Riguardo ai re dell’antichità, sono collegati molti prodigi che ne annunciano la nascita, oppure durante la vita dello stesso re. Di Vespasiano è detto che fece dei prodigi (Storie IV, 81 Publio Cornelio Tacito) . Essendo arrivata la Pasqua, a Gerusalemme stavano arrivando molti pellegrini e si temeva la rivolta contro i romani. Nella popolazione si aspettava che arrivasse una guida, un re, che li liberasse dal giogo di Roma. Quindi il sommo sacerdote ed i capi se ne guardarono bene. Yeshùa era visto un pericolo ed il fatto che compisse segni (miracoli) non faceva così tanto scalpore in loro, ma anzi era visto come un fatto preoccupante perché a causa del pericolo di ribellione sarebbero intervenuti i romani ed avrebbero anche tolto di mezzo il Sinedrio ed il suo ruolo. Quindi, questi capi, decisero di farlo condannare a morte cercando una scusa per imputarlo dinnanzi al tribunale romano. Tra di loro dovevano trovare la scusa di bestemmia e questa fu trovata interpretando le sue parole. Tra queste “il figlio dell’uomo che siede alla destra di Dio”. La folla di cui si parla era composta, quindi, da questi capi dei sacerdoti, degli anziani del popolo e di altri individui magari delusi perchè avevano visto Yeshùa come il messia militare che li avrebbe liberati dai romani.