Caro Luigi tutti coloro che tu menzioni pregavano il padre ...nel nome del Figlio e nn il figlio. Chi fa ciò di sicuro non sbaglia!
Ciao Caro
Certo pregavano il Padre ,nel nome di Gesù Cristo, ma come ho scritto sopra , essi pregavano ,invocavano anche il Figlio nei loro culti , e per tale erano perseguitati , specie da Saulo-Paolo; e alla sua conversione anch'egli inoca e prega il Suo Signore Gesù Saluti
invocavano il Figlio come mediatore.
distinguiamo per favore ... 1Tm 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo,
Shalom (Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Israel75 ha scritto:invocavano il Figlio come mediatore.
distinguiamo per favore ... 1Tm 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo,
E dove lo leggi in Atti 9 ?
Non mi pare che Paolo in Atti 22,16 ed in 2^ Cor. 12,8 , parli di mediazione , quando invoca e prega il Figlio .
Vai al verso 18 dello stesso capitolo. Per favore.
E leggi.Occorre contestualizzare carissimo , e non prendere un verso e adattarlo alla propria dottrina.
Tito dunque è Dio?
Shalom (Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Luigi, non prega il figlio. Infatti in Atti si parla del "Dio dei nostri padri" e in 2Cor si parla del Signore (κύριος), che normalmente significa Signore nel senso di Dio, oppure Maestro nel senso di persona a cui si attribuisce grande autorita'. Non si riferisce a Cristo anche per un altro motivo: siccome gli apostoli e Cristo stesso indicano chiaramente che si debba pregare il Padre in nome di Yeshua, se Paolo avesse pregato Yeshua avrebbe contraddetto Cristo e gli apostoli, incluso se stesso.
Cristo , ... e Kurios... distinguiamo come dice Antonio.
L'Interlineare serve a ciò
Trattandosi di preghiere non veniva il sospetto che Cristo e Kurios non fossero la stessa cosa? A me sì.
Shalom (Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
[quote="Israel75"]Vai al verso 18 dello stesso capitolo. Per favore.
E leggi.Occorre contestualizzare carissimo , e non prendere un verso e adattarlo alla propria dottrina.
Tito dunque è Dio?
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Per chi vuole vederlo, tutto il contesto di 2^ Cor. 12, 8-10 parla del Figlio, ed il paragone col verso 18 non regge; paolo al verso 8 prega il Figlio ,e non un suo simile come cortesia, e quì non si può annullare la scrittura . Il Figlio " Kirios "è lo stesso da invocare come nel contesto di Romani 10, 9-13 .
Ognuno è libero, ma come si fa a cambiare il senso delle scritture ,per negare ad ogni costo che il Figlio viene pregato-invocato ? Leggiamo in Atti 22,14 "Il Dio dei nostri padri ti ha destinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua bocca. 15 Perché tu gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai viste e udite. 16 E ora, perché indugi? Àlzati, sii battezzato e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome".
Ci dici quale mediazione si legge, in Atti 9, 14-21 , e quando Paolo invoca il Figlio per essere lavato dai suoi peccati " Atti 22, 16 " ??
Luigi, ho riletto meglio il versetto. Si parla di Gesù. Ora, in Atti 22:16 si parla del battesimo; come ci insegnano gli apostoli, il battesimo si fa in nome di Cristo. E qui succede esattamente questo, si invita il battezzando a confessare i peccati ed invocare il nome di Cristo. "Io ti battezzo nel nome di Cristo...". Non si tratta di una preghiera, ma di un battesimo. Tu metti insieme le parole "e lavato dei tuoi peccati invocando il suo nome", attribuendo a quell'invocazione il lavaggio dei peccati, mentre il testo dice "sii battezzato e lavato dei tuoi peccati"; infatti prima di battezzarci si confessano i peccati, che vengono lavati nel momento del battesimo: l'uomo condannato alla morte non esiste più, nasce l'uomo nuovo. E' il battesimo nel nome di Cristo che ci fa rinascere nuovi, la nostra scelta di rinascere in lui. Non si tratta assolutamente di una preghiera a Cristo.
Per quanto riguarda κύριος, ho già spiegato cosa significhi: Signore nel senso di Dio, oppure Maestro nel senso di persona a cui si attribuisce grande autorita'. Cristo è spesso chiamato κύριος, ma non nel senso di Dio. κύριος indica anche il "proprietario di qualcosa", il "padrone", e infatti Cristo è proprietario dei suoi discepoli, i membri della ekklesia, che rinascono in lui e costituiscono il suo corpo: "Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?" 1Cor 6:15.
Le Scritture insegnano che la preghiera deve essere fatta al Padre in nome di Cristo. Questo lo ha insegnato Cristo stesso.
La tua esegesi non può annullare , che di fatto Paolo ha pregato il Figlio per liberarlo dalla sua infermità 2^ Cor. 12, 8-10 .
Iairo, la donna siro-fenicia ed altri hanno pregato il Figlio a Lui prostrandosi .
I discepoli sulla barba dopo averLo riconosciuto come Il Figlio di Dio a Lui si prostrano , e quì vi è lo stesso verbo prosekÚnhsan, come in Ap. 19, 4 ,prosekÚnhsan {adorarono} dove è tradotto adorarono
Loro sapevano che non si potevano prostrare se non a Dio solo , e davanti al Figlio si prostrano egualmente; e non si parli di come gli uomini si prostravano davanti ai re e loro simili per rispetto.
Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco
Come vedi qui si distingue tra Dio Padre (ὁ θεὸς καὶ πατὴρ, ho theo's ka'i pate'r) ed il Signore Gesu' (κυρίου Ἰησοῦ, kyri'u Iesu'). Gesu' veniva chiamato Signore in omaggio alla sua grande autorita' e al fatto che fosse il Consacrato, colui che diventa primogenito di tutti i figli di Dio (a venire) ed e' il "proprietario" dei fedeli che costituiscono la sua ekklesi'a. Questo e' il significato di κύριος.
Strong' Concordance: signore, maestro, sir; il Signore (cioe' Dio), quando accompagnato da articolo o riferito al Padre: "il Signore dei Cieli" etc., Thayer Lexicon)
Helps Word Studies: propriamente, una persona che esercita assoluto diritto di proprieta': signore (padrone), o Signore.
NAS: da kuros, "autorita'", signore, maestro.
Thayer Greek Lexicon: "to Jesus as the Messiah, since by his death he acquired a special ownership in mankind, and after his resurrection was exalted to a partnership in the divine administration", tradotto "[applicato] a Gesu' come Messia [Consacrato], poiche' con la sua morte ha acquisito speciale diritto di proprieta' sull'essere umano, e dopo la sua resurrezione fu esaltato alla partecipazione della divina amministrazione".
A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me
Qui non e' piu' "il Signore Gesu'", ma "il Signore". Non specifica ed ha l'articolo, e si riferisce al Signore Dio. Anche dalla traduzione, si comprende che Paolo prega il Signore (Dio) perche' allontanasse satana. E Dio gli risponde: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Subito dopo: "Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo". Cristo fu esempio di umilta' e debolezza, ma grande forza allo stesso tempo, grazie alla grazia del Padre (che lo ha esaltato): chi si fa umile e debole, riceve la sua potenza. E poi spiega piu' chiaramente: "Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte".