Il vero SABATO

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Israel75
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Israel75 »

Io rispondo tecnicamente la possibilità di perdere il conteggio del sabato ci sarebbe se il ciclo settimanale fosse di 5 giorni per esempio, o 8 . Per gli Ebrei o Israeliani il ciclo era ed è sempre stato: 1 - 2- 3 - 4 - 5 - 6 - Shabat . Il conteggio non è mai andato perso. :YMPEACE:

Per Oxigen: condivido quello che provi. Le spighe crescono in mezzo alla zizzania e gli ipocriti sono ovunque , ma il Padre conosce quelli che sono dalla sua parte (o si sforzano per esserlo), e ci dà il nostro tempo.Il sabato è un sigillo con Lui , ed è personale.Tutti possono ricordarselo, al di là dei credi specifici. :-)
(uno può anche frequentare la domenica e ricordarsi del Sabato per ex... Il Padre vede tutto infatti... pregate nella solitaria vostra cameretta.... diceva il re dei Maestri.)

Naza resta con noiiiii :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Lella
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Lella »

Grazie Marco...sei il migliore.

A quale popolo Dio diede la legge?

Essa aveva valore anche per gli altri popoli?

E' scritto:...Egli (cioè Dio) fa conoscere la sua Parola a Giacobbe, (cioè a Israele) i suoi statuti e i suoi decreti.

Egli non ha fatto così con tutte le nazioni, per cui i suoi decreti esse non li conoscono Salmo 147:19,20

L'apostolo Paolo scrisse: "Tutto quello che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge."
Romani 3:19

Quello che si evince da questi passi, è che solo il popolo d'Israele era sotto la Legge.

Quindi essa era valida solo per tale popolo.

Tant'è vero che essa era anche un patto fra Dio e Israele, Deuteronomio 5:1,3 e 4:32,35

PER QUALE SCOPO DIO DIEDE LA LEGGE AD ISRAELE?

La Legge che Dio diede ad Israele tramite Mosè serviva a disciplinare la vita sociale, l'adorazione e il culto.

L'apostolo Paolo scrive:

Essa fu aggiunta a motivo delle nostre trasgressioni....
Ma prima che venisse la fede eravamo tutti rinchiusi in custodia sotto la Legge,
in attesa della fede che doveva essere rivelata.
Talchè la legge è stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, affinchè fossimo giustificati per fede Galati 3:19, 23,25. vedete anche, 1Timoteo 1:8,11 Romani 5:20 e 7:7,13

Con la legge quindi, Dio voleva far comprendere ad Israele, che nonostante fosse il popolo da Lui scelto, era pur sempre un popolo di peccatori.

Infatti i sacrifici animali che erano offerti procuravano un perdono temporaneo, ma per la liberazione definitiva dal peccato e dalla morte, era necessario un Salvatore.

I sacrifici animali, appunto, ricordavano di volta in volta la necessità di un sacrificio risolutore, che fu Cristo Ebrei 10:1,10.

Per concludere:

La Legge dunque, fu un pedagogo (cioè un tutore un maestro) per preparare il popolo a ricevere il Cristo.

Ora in base a quanto abbiamo letto nelle Sacre Scritture sopra citate, si comprende ben chiaro che la vecchia Legge era valida solo per il popolo d'Israele, e non per il popolo dei Cristiani di oggi, compreso il Sabato. Lella
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Israel75
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Israel75 »

Se vogliamo possiam sacrificare anche il "non fare falsa testimonianza" e il "non commettere adulterio" visto che siamo giustificati per fede. Sarebbe comodo. :-)
In fondo la Legge e i Comandamenti (i Comandamenti ricordo che ne fanno parte) erano solo un precettore per condurci a Cristo, morto lui la legge ce la facciamo da soli , non solo possiamo anche trasmettere ad altri insegnamenti e dottrine di uomini non credo sia un grosso problema. :-)
Rm 3:31 Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge.
Shalom
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Lella
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Lella »

Rispondo a Israele 75:

Sono daccordo con te su quel passo di Paolo.

Però attenzione:

Bisogna comprendere in che senso Gesù non è venuto ad abolire la legge di Mosè?

Intanto è bene ricordare che il Signore Gesù è venuto a stabilire un NUOVO PATTO.

Infatti quando Gesù istituì la Santa cena, Egli porse il calice ai discepoli e disse loro:
"Questo calice è IL NUOVO PATTO nel mio sangue, il quale è sparso per voi." Luca 22:20

E questo NUOVO PATTO prevede una nuova Legge come fu profetizzato da Geremia:

"Ecco i giorni vengono" dice il Signore, "che io concluderò con la casa d'Israele e la casa di Giuda,
UN PATTO NUOVO, non come il patto che feci con i loro padri il giorno in cui li presi per mano, per farli uscire dal paese di Egitto; perchè essi non hanno perseverato nel mio patto, e io a mia volta, non mi sono curato di loro, dice il Signore.
"Questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni" dice il Signore: "IO METTERO' LE MIE LEGGI NELLE LORO MENTI, LE SCRIVERO' SU I LORO CUORI; E SARO' LORO DIO ED ESSI SARANNO MIO POPOLO. Geremia 31:31,33 vedi anche Ebrei 8:8,10

Ora mio caro amico Israele 75,...Essendo Gesù a stabilire un NUOVO PATTO con una NUOVA LEGGE, ovviamente non potevano esistere due Leggi, cioè la Legge di Mosè e la nuova legge di Cristo (il Vangelo)

La Legge di Mosè, come abbiamo visto, era diretta solo agli Israeliti o Giudei, per cui.. su i Gentili quella Legge non poteva essere applicata, e quindi per loro non aveva nessun valore,... neanche L'OSSERVANZA del Sabato.

Per il nuovo popolo di Cristo (cioè i Cristiani) composto dalla maggior parte dai Gentili, dunque era necessaria una nuova Legge diretta a esso,.. anche in considerazione che l'era Giudaica si era conclusa e con essa tutte le leggi e comandamenti ecc. ecc.

In conclusione:

Ecco perchè come già detto, Iddio aveva previsto un NUOVO PATTO con nuove leggi scritte NELLE MENTI E NEI CUORI.

Ora in questo NUOVO PATTO, con nuove Leggi... che Dio ha scritto nelle menti e nei cuori dei Gentili,.. (che siamo noi),..sono inclusi i Dieci comandamenti compreso il Sabato.

Perciò la Vecchia Legge, è vero che non è stata abolita, ma è stata assorbita dalla Nuova legge che è quella di Cristo. Lella
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Israel75
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Israel75 »

Però vedi ,matematicamente parlando, ti direi:
Se la legge è un sottoinsieme di Cristo , è ancora valida no? perchè disconoscerla?

La legge è il macchinario con gli strumenti per capire e confrontarci, Cristo è il carburante che la fà funzionare per noi gentili.
Obbediamo perchè siamo già stati salvati, non per paura di essere puniti dai legalismi.Questo è quello che penso liberamente.

Penso anche che gli Israeliani (o Ebrei) sono obbligati a rispettarla, aspettando Gesù - molti di loro in realtà hanno accettato Cristo come Paolo Giovanni etc... si chiamano Ebrei messianici infatti.
Noi gentili o stranieri che abbiam creduto siamo stati trapiantati nell'ulivo di Israele e invitati a osservarla (nei nostri limiti si capisce) perchè Gesù già lo abbiamo accettato. Questo non ci rende nè superiori nè inferiori , ma solo parti di un meccanismo o piano unico e più articolato.

Penso anche che il Padre (sia benedetto il suo Nome) sia molto superiore a tutto ciò.
Un abbraccio :YMHUG:
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
DAN
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da DAN »

Diciamo che Gesù non ha tolto niente, ha solo invertito le priorità e cambiato le "postazioni". La Legge c'è, ma non è più fine primario. Ed essa non è più cosa esterna fatta di pratiche esterne ma ci è stata inserita direttamente nella mente.
noiman
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da noiman »

[ :-O :-O :-O :-O ]
Ultima modifica di noiman il lunedì 13 febbraio 2017, 0:04, modificato 1 volta in totale.
stella
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da stella »

Shalom a te Noiman .. :-)
Grazie per il tuo intervento ...appena sarà giorno fotocopio ( ora non si può far rumore non siamo in Italia ) :d
Ti benedica l'IDDIO d'Israele ..
Vorrei aggiungere che i tuoi interventi ,mi portano a meditare ..ad entrare in una dimensione indescrivibile ...si possiamo avere solo una vaga idea dello Shabbat ,,,ma mai viverla come il popolo di Dio .
Così anche una vaga idea di Dio della sua santità ...del suo amore .
L'amore che DIO ha per il suo popolo espresso nel canto dei cantici ...e di conseguenza l'amore di Cristo per la sua sposa la chiesa ...
Ho riletto ancora e sinceramente osservando"" lo Shabbat ..detto tra virgolette ,mi sembra di usurpare un diritto che non è mio ...perché voi siete il POPOLODI DIO ...non so se mi sono spiegata nelle mie povere scarne parole ,è un vostro diritto ...e vostro ..noi possiamo solo affiancarci ..siete dei privilegiati .. :YMHUG:
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Gianni
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Gianni »

Leggendo ciò che ha scritto Lella sono stato in dubbio se ignorare o rispondere. La tentazione di ignorare è dovuta al fatto che – nonostante i ripetuti appelli – si continuano a citare a raffica molti punti. Questo modo di sparare a raffica – non so più come dirlo – crea solo confusione e non permette di trattare i singoli punti a fondo. È un modo molto superficiale di trattare argomenti che sono molto seri. D’altra parte, non rispondere avrebbe lasciato dubbi. Per cui rispondo per ora solo sul primo punto: Dio donò la sua santa Toràh solo a Israele. Una volta chiarito questo, si potranno affrontare gli altri, ma sempre uno alla volta.

Il fatto che Dio donò la sua santa Toràh solo a Israele non fu un atto punitivo o un castigo ma un grande dono d’amore. Dio non è imparziale e, infatti, non scelse una nazione tra le altre, privilegiandola. Dio si creò invece la sua propria nazione, traendola da un uomo di fede, Abraamo. A questa nazione Dio donò la sua meravigliosa Toràh. “Qual è infatti la grande nazione alla quale la divinità sia così vicina come è vicino a noi il Signore, il nostro Dio, ogni volta che lo invochiamo? Qual è la grande nazione che abbia leggi e prescrizioni giuste come è tutta questa legge che io vi espongo oggi?”. - Dt 4:7,8.

Anticamente molti stranieri (non ebrei) si associarono a Israele, a iniziare dalla folla mista che si unì al popolo di Dio uscendo dall’Egitto. Dio decretò allora: “Vi sia un'unica legge per il nativo del paese e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi” (Es 12:49). Sarebbe da insensati pensare che debbano essere i veri credenti ad adeguarsi al paganesimo e alle religioni dei non ebrei. Va da sé che chi riconosce l’unico vero Dio, il Dio d’Israele, debba sottomettersi al suo Insegnamento (Toràh, in ebraico). Lo stesso apostolo Paolo ammonì i pagani che si convertivano di non insuperbirsi, non dimenticando mai che era la radice ebraica che li sosteneva, e non loro che sostenevano la radice! “[Tu pagano] sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo, non insuperbirti contro i rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te”. – Rm 11:17,18.

Ora, Lella sottolinea che la Toràh “era valida solo per” Israele. Intanto, perché “era”? Lo è sempre. Poi, che significherebbe tale sua valutazione? Che era valida solo per il popolo di Dio è un’ovvietà. Dio ha lasciato e lascia le nazioni alla loro via. Nonostante il fatto che Egli “fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5:45), Egli comanda al suo amato popolo: “Osserverete dunque tutte le mie leggi e le mie prescrizioni e le metterete in pratica ... Non adotterete i costumi delle nazioni ... le ho avute in abominio ... Io sono il Signore vostro Dio, che vi ha separati dagli altri popoli” (Lv 20:22-24). E Paolo dice: “Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo!” (Rm 11:1). E, sempre Paolo, afferma: “Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge”. - Rm 3:31.

Se questo punto non è chiaro, a nulla serve discutere gli altri. Solo una volta che lo si è capito si può passare a esaminare gli altri.

Ringrazio Noiman per la sua profonda esposizione. Temo però che se non si capisce prima la perenne validità della Toràh, si rischia di gettare perle ai porci e di parlare al vento.
L’errore può essere talmente radicato che non si riesce neppure a leggere la Scrittura per quello che dice, così si sparano commenti a vanvera, basati su una lettura errata della Bibbia, come quello che fa Lella quando parla di “nuovo patto con una nuova legge”. E da dove mai ha ricavato tale presunta “nuova legge”? E dire che appena poco prima lei stessa aveva citato Ger 31:31,33. L’ha pure ricopiato, ma a quanto pare ha letto fischi per fiaschi, perché sta scritto riguardo al nuovo patto: “«Questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni», dice il Signore: «io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore”. Non si rende neppure conto che il “nuovo patto” è costituito sempre dalla Legge: “Io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore”. Non cambia affatto la Legge, non esiste una nuova legge. Il cosa non cambia, ma cambia il come: Dio rinnova (come giustamente ha scritto Noiman) la sua Legge; il nuovo patto sta nel modo: viene scritta nell’intimo e nel cuore, quindi viene resa ancora più coinvolgente.
marco
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da marco »

Cara Lella, il nostro spirito non deve essere come quello dei tifosi di calcio, che difendono la loro squadra a spada tratta.
Cercare di capire, aprendo il nostro cuore all'insegnamento, è una dote molto amata da Dio.
Ogni volta che leggiamo un passo dovremmo scollarci di dosso tutti quei lacci che tengono legata la nostra mente.
Questi lacci sono stati legati pian piano alla nostra mente nel corso della nostra vita. Tradotti si chiamono indottrinamenti.
Non ti preoccupare, tutti siamo stati indottrinati, compreso Gianni, che in passato anche lui ha creduto a pratiche cattoliche.
Ora cara amica, come ti ha scritto Noiman e Gianni, Geremia non dice che Dio cambierà la legge, che resterà fissa in eterno, ma "rinnoverà il patto", non più scritto in tavole di pietra (in modalità Mosè) ma nei nostri cuori (in modalità Cristo).
Quindi alla luce di ciò l'ultima cena riusciamo a vederla sotto un'altra luce, si rinnova il patto con Dio, questa volta, non con il sangue di animali, ma "questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti".
Mi raccomando, anche se è una cosa del tutto naturale, non cercare motivazioni per contraddire l'evidenza.
Ricordati che non abbiamo una bandiera da difendere a tutti i costi, noi non apparteniamo e nessuna religione, siamo liberi, ciò che ci tiene uniti è solo la fede e l'amore che abbiamo per Dio.
Riflettici, pensaci, chiediti se Dio può mai dare una legge e poi dire che non era giusta.
Cara Lella, il problema della legge era che gli ebrei biblici non l'avevano interiorizzata, infatti l'applicavano come noi applichiamo il nostro codice civile, un miliardo di cavilli e altrettante scappatoie.
Quando Yeshùa disse: se la vostra giustizia non sorpasserà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel Regno dei cieli (pressapoco suona così), voleva dire se alla legge non applicate l'amore non siete degni di Dio.
Yeshùa con il suo insegnamento è stato come il dito di Dio. Con Mosè il Suo dito scrisse sulla pietra, con Cristo nei nostri cuori.


Un'altra cosa, lo scopo di Dio era che Israele divenisse esempio per tutto il mondo, un popolo sacerdote per tutte le nazioni.
Quindi la legge data a Israele sarebbe servita per tutti i popoli della Terra.
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