Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

La profanazione del tempio al tempo dei Maccabei credo vada inserita tra la profanazione di Nabucodonosor e la profanazione di Tito. Forse in questo si può trovare un ciclo.

Nabucodonosor era piuttosto religioso, superstizioso.

Antioco IV epifane forse non lo era così tanto come Nabucodonosor.

Tito, di Vespasiano, era abbastanza religioso.

In ogni caso erano rappresentanti delle potenze politiche dominanti.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Ai nostri giorni un avvenimento simile alla distruzione del tempio è la distruzione delle torri gemelle di Nuova York.

Un attacco, come una profanazione, delle torri gemelle era già avvenuto alcuni anni prima. La seconda volta le torri gemelle sono state distrutte ma poi celermente si è fatta una nuova edificazione. La terza volta forse non ci sarà questa edificazione.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Con ellenistas si intende ebrei di lingua greca.
Liberti erano schiavi, in questo caso ebrei, Liberati con cui discuteva Stefano, il primo martire.
A Gerusalemme esisteva la sinagoga dei Liberti ma ne esisteva una anche a Pompei ma non so se quelli di Pompei erano ebrei.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Le profezie non sono sempre previsioni del futuro. A volte sono eventi passati per l'autore della scrittura ma un futuro per il personaggio del racconto. In questo caso possiamo sicuramente parlare di anticipazioni di eventi futuri avvenuti entro quella generazione. Infatti il tempio viene distrutto qualche decennio dopo che Yeshùa pronunciò quelle parole ed anche dopo che vennero messe per iscritto per la prima volta.

Sedechìa fu preso ed ucciso insieme ai suoi figli e non ebbe discendenza.

Nabucodonosor assediò Gerusalemme, la diede alle fiamme e deportò quasi la totalità degli abitanti della Giudea. Rase al suolo il tempio e prese tutti i tesori.

Antioco IV Epifane era devoto a Zeus ed aveva il compito di ellenizzare (introdurre la cultura greca) tutta la regione. Ci provò con la forza mediante un decreto e vietando ai Giudei di praticare i loro culti , la pena era la morte. Il re Seleucida mise a capo della spedizione a Gerusalemme il beniaminita Menelao, traditore del popolo, che dopo aver acquistato il sommo sacerdozio tramite patto, collaborò al programma di Antioco depredando anche il tempio. Antioco diede alla fiamme la città. Gli abitanti fuggirono. Il tempio venne profanato dapprima con l'invasione straniera e con sacrifici di animali immondi (maiali) e subito dopo con l'erezione della statua di Zeus sull'altare (Abominio della desolazione).

Il generale Vespasiano, poi divenuto imperatore, ed il figlio Tito, diedero il colpo di grazia ai ribelli (le popolazioni interne alla Palestina ed in particolare a quelle che si erano radunate a Gerusalemme, Giudei e non Giudei). La profanazione avvenne quando l'esercito invase la città ed arrivò in prossimità del tempio. I Romani in caso di necessità offrivano i sacrifici ad i loro dei ed avevano simboli pagani sulle loro bandiere ed armature. Anche in questo caso la città fu devastata ed ancora una volta il tempio incendiato e raso al suolo. Stavolta non più ricostruito.

Il ciclo sarebbe: trasgressione - persecuzione straniera/desolazione - liberazione.

Ma nell'ultimo ciclo avvenne qualcosa di particolare.

Quando i Giudei furono liberati da Babilonia grazie a Ciro di Persia definito "unto" da Isaia, pastore (condottiero militare), anche se con delle difficoltà iniziali, vissero il ritorno nella città e la riedificazione del tempio come un'era di pace e ritorno alla legge di Dio. Un Messia li aveva liberati ed il tempio veniva ricostruito. Il culto giudaico riprendeva vita. Stessa cosa avvenne al tempo dei Maccabei. Dopo la persecuzione di Antioco, i ribelli Maccabei riuscirono a cacciare l'oppressore che morì poco tempo dopo insieme ai due sacerdoti impostori che avevano tradito il loro popolo: Giasone e Menelao. Giustizia era stata fatta. L'idolo era stato abbattuto e l'altare era stato ricostruito,, il santuario purificato ed il culto ripristinato (ed il sommo sacerdote). In questo evento fu Giuda il Maccabeo, condottiero (mashiach nagid) della prima rivolta, che aveva liberato il popolo dall'oppressione. Dopo la sua morte i fratelli Gionata e Simone continuarono ad opporsi ai successori di Antioco ma riuscirono a ridare l'indipendenza alla Giudea.

Nei precedenti eventi è sempre un re messia che con un esercito libera il popolo. Così anche nel I secolo si attendeva un re conquistatore come Ciro, Alessandro Magno, o anche Giuda Maccabeo... in grado di liberare il popolo dall'oppressione. Per questo motivo la profezia di Daniele fu interpretata dal popolo in questo senso. Ma il popolo non aveva bisogno di una liberazione materiale. Non era quel tipo di liberazione che aveva bisogno se ogni volta cadeva in trasgressione.

I cicli sono insegnamenti che valgono per il popolo di ogni generazione, per ogni tribù, per ogni persona durante la propria vita. Il popolo di Israele, in questo senso, può essere visto come un modello (Il popolo eletto da Dio nel senso che è stato scelto ed educato alle leggi) per l'umanità intera.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Trasgressione, persecuzione straniera, desolazione, liberazione questo sarebbe il ciclo.

Non sempre a chi trasgredisce mangiando la marmellata senza il permesso della mamma o del papà fa seguito la punizione, e di solito non è una punizione straniera ma da familiari.

La desolazione viene quando un pulcino si trova in mezzo alla lotta furibonda fra volpi o animali carnivori.

Il pulcino morto non può più liberarsi.

Eventualmente le galline grandi facendo la guardia potranno difendersi dalla faina che si vuol mangiare i piccoli e grandi.

Oppure potranno essere liberate da un grande e potente allevatore, perché si ingrassino e mangino, e alla fine siano a loro volta mangiati.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Di cicli se ne possono evidenziare tanti. Vanno compresi. L'analisi letterale di questi passi si fermano al I secolo. Quindi occorre capire l'insegnamento velato in questi passi.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

C] CONSEGNATI NEI SINEDRI E PERCOSSI NELLE SINAGOGHE

9 Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. 10 Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. 11 E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 13 Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. (Marco 13:9 – 13)

9 Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14 Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine. (Matteo 24:9-14)

12 Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 13 Questo vi darà occasione di render testimonianza. 14 Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15 io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. 16 Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; 17 sarete odiati da tutti per causa del mio nome. 18 Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime. (Luca 21:12-19)


Marco e Luca descrivono la vicenda della cattura dei discepoli, che alcuni se la sarebbero cavata ed alcuni sarebbero stati messi a morte (Luca):

Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. (Marco 13:9)

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome (Luca 21:12)



Matteo invece scrive: :”Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome”(24:9).

In Atti 5, dal versetto 17, si narra che la setta dei Sadducei (che insieme a parte dei farisei componeva il sinedrio), pieni di invidia misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica. Un angelo del signore nella notte aprì le porte della prigione e li condusse fuori (V.19). Disse: «Andate, presentatevi nel tempio e annunciate al popolo tutte le parole di questa vita». (v.20)

Gli apostoli, udito ciò, sul far del giorno entrarono nel tempio ad insegnare (V.21). Vedendo ciò, le guardie fecero rapporto al capitano ed ai capi dei sacerdoti che rimasero stupìti (vv. 22-25). Ripresentati al Sinedrio vennero di nuovo interrogati: «Non vi abbiamo forse espressamente ordinato di non insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo». (v.28) e Pietro rispose: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste appendendolo al legno e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele e perdono dei peccati. Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono». (vv. 30 – 32)

Quando il consiglio ascoltò queste cose, si propose di ucciderli (v.33), ma un fariseo di nome Gamaliele dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati (v.34).
“Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà” (Luca 21:18)

Fu ricordato loro che erano sorti dei ribelli come Teuda e Giuda il Galileo con molti ribelli ed entrambi perirono. Fu ricordato agli apostoli di non unirsi a loro (vv.35-41). Lasciando il sinedrio, continuarono ad insegnare: “..E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo” (v.42)

La missione affidata ai discepoli

“ Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti” (Marco 13 :10)

“Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine” (Matteo 24:14)

Le lettere testimoniano come il vangelo fu predicato dagli apostoli e dai discepoli a tutte le genti così come aveva detto Yeshùa: “E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura” (Matteo 16:5 )


“Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dov'egli stesso stava per andare” (Luca 10:1)

“Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi per il vostro bene.” (1Tessalonicesi 1,5)

“E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo”. (1Pietro 1,12)

“con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo” (Romani 15:19)

Alcuni apostoli e discepoli furono uccisi

Atti degli Apostoli in 12, 1-4, riporta della morte di Giacomo e della prigionia di Pietro: «A quel tempo il re Erode decise di arrestare alcuni membri della Chiesa per maltrattarli. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni, e visto che ciò piacque ai Giudei, ordinò anche che Pietro fosse arrestato: erano proprio i giorni della festa del Pane Azimos. Dopo averlo arrestato, lo fece rinchiudere in carcere sotto la sorveglianza di quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, perché la sua intenzione era di processarlo davanti al popolo dopo Pasqua».


“Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguiti. (2Timoteo 3:12)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

CLVT
Dici che in Atti 5:35 – 41 da Gamaliele fu detto agli apostoli di non unirsi ai Ribelli.
Non è così perché gli apostoli erano stati fatti uscire.
Il discorso era per il sinedrio per la decisione che doveva prendere sulla vita degli apostoli.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

"nemmeno un capello del vostro capo perirà" credo debba essere inteso non materialmente; significa la completa protezione Divina della vita e degli averi spirituali.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Al versetto 12 Luca dice:

12 Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.

Continuando il discorso:

18 Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.

Atti 5
Arresto e liberazione miracolosa degli apostoli

17 Si alzò allora il sommo sacerdote e quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei, pieni di livore, 18 e fatti arrestare gli apostoli li fecero gettare nella prigione pubblica. 19 Ma durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse: 20 «Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita». 21 Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.


Gli apostoli davanti al sinedrio

Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. 22 Ma gli incaricati, giunti sul posto, non li trovarono nella prigione e tornarono a riferire: 23 «Abbiamo trovato il carcere scrupolosamente sbarrato e le guardie ai loro posti davanti alla porta, ma, dopo aver aperto, non abbiamo trovato dentro nessuno». 24 Udite queste parole, il capitano del tempio e i sommi sacerdoti si domandavano perplessi che cosa mai significasse tutto questo, 25 quando arrivò un tale ad annunziare: «Ecco, gli uomini che avete messo in prigione si trovano nel tempio a insegnare al popolo».

26 Allora il capitano uscì con le sue guardie e li condusse via, ma senza violenza, per timore di esser presi a sassate dal popolo. 27 Li condussero e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote cominciò a interrogarli dicendo: 28 «Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo». 29 Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. 30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. 31 Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati. 32 E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui». 33 All'udire queste cose essi si irritarono e volevano metterli a morte.

L'intervento di Gamaliele

34 Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, 35 disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. 36 Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. 38 Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; 39 ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».

40 Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà. 41 Ma essi se ne andarono dal sinedrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù. 42 E ogni giorno, nel tempio e a casa, non cessavano di insegnare e di portare il lieto annunzio che Gesù è il Cristo.
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