Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

France
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da France »

Sono d’accordo con CLVT sul senso letterale delle parole di Yeshua riferite al tempio.
Come ci fa notare Speculator ci può essere anche un ulteriore significato, anzi sono sicuro che anche Janira ci potrebbe dare un suo parere dal punto di vista cabalistico.
Però ci andrei cauto che Dio abbia abbandonato Israele come si evince da queste parole di Isaia:

Israele, ti farò mia sposa, e io sarò giusto e fedele. Ti dimostrerò il mio amore e la mia tenerezza. Sarai mia per sempre. Manterrò la mia promessa e ti farò mia sposa. Così tu saprai che io sono il Signore. – Os 2:21,22.
Rallégrati, Gerusalemme. Ora gioisci, grida di gioia. Non aver paura: non sarai più umiliata. Non arrossire: non sarai più disonorata. Il tuo Creatore sarà il tuo sposo, il suo nome è: Signore dell’universo.
Il Santo d’Israele ti salverà. Il suo nome è: il Dio di tutta la terra. Sarò sempre con te con un amore infinito. Anche se le montagne cambiano di posto e le colline spariscono, il mio amore per te non cambierà mai, e la felicità che ti prometto non verrà mai meno. Lo dice il Signore che ti ama.
– Is 54:1ac,4a,5,8b,10.

Ho sempre pensato che tutto quello riportato nelle scritture greche deve avere un suo fondamento in quelle ebraiche.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Vale sempre la regola che a parlare deve essere il testo, non quello che noi vogliamo vedere. Ogni scrittura deve essere contestualizzata. Per esempio in Isaia 54 di cosa si parla nello specifico? C'è sempre un evento storico immediato collegato (entro 1 o poche generazioni) ma molto spesso vi si può leggere un significato (che è un messaggio ben chiaro, un insegnamento) che va oltre l'evento storico descritto. Il versetto 54 fa parte del deutero Isaia ed il periodo di riferimento è quello dell'esilio babilonese. Dal 56 fino a fine libro invece si fa riferimento al periodo post esilio. I primi capitoli, fino al 39, al periodo di dominio assiro.

In questo caso (versetti dei vangeli), in base ai versetti analizzati, appare evidente il riferimento al tempio. Più avanti vediamo. Da questi pochi passi però possiamo far emergere tanti dettagli. Dipende da cosa guardiamo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

"vedi queste grandi costruzioni?"

Questa espressione di Gesù ricalca la esortazione di un discepolo a Gesù. Secondo una tecnica di insegnamento dei maestri di allora la ripetizione delle parole del discepolo e la loro chiarificazione poteva essere utile.

Quello che mi pare in dubbio nel testo è il punto interrogativo; a meno che voglia spostare il piano del discorso ad un livello superiore a quello delle costruzioni.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

"non rimarrà qui pietra su pietra che non sia distrutta ".

Queste parole dette mentre usciva dal tempio, con il "qui"indicano che erano vicino al tempio.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

CLVT ha scritto che la risposta di Gesù è stata data con parole diverse, ma il senso è uguale.

Non solo il senso è uguale ma anche i personaggi e l'ordine del racconto sono uguali nei sinottici.

Questo credo che difficilmente possa essere dovuto a un originale racconto che comprendeva anche parole ma trasmesso oralmente.

Mi pare più probabile un testo originale comune al vangelo di, in ordine, Marco, poi Luca più lavorato e più stilistico, poi il Matteo in greco.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

La domanda a Gesù è riguardava la distruzione del tempio: "quando avverranno queste cose? ".

Dato che i discepoli si aspettavano una prossima manifestazione di Gesù nella potenza del regno, è improbabile che pensassero che Gesù se ne doveva andare molto tempo, addirittura morire, e poi tornare in una seconda volta, una seconda venuta.

Avevano chiaro che la distruzione del tempio avrebbe significato un cambiamento epocale.

Il termine parusia ha anche il significato di presenza di' un re che visita i suoi possedimenti e quindi può riferirsi alla presenza di Gesù come re.

Sì immaginavano che ci sarebbe giustamente stato opposizione a questo Regno ma ci sarebbe stata poi una fine di questa opposizione.
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Gianni
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da Gianni »

Concordo.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ottime osservazioni, Speculator2. Ma ancora la parte analizzata risulta la domanda sulle costruzioni.

C] cambio luogo: il monte degli ulivi

Detto questo si cambia luogo. Non si è più all’uscita del tempio ma sul monte degli ulivi. Da notare che le cose importanti vengono dette da Yeshùa su un' altura e lui si mette seduto. Nelle scritture, questa zona alta è spesso il monte degli ulivi.

Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte. (Marco)

Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte.. (Matteo)


Luca non specifica il cambio di luogo.

A cui aggiungiamo il passo di Giovanni 8:1 "Gesù andò al monte degli Ulivi".

Nota sulla Gerusalemme antica e sul monte degli ulivi. In un’area caratterizzata da 7 colli, la città vecchia di Gerusalemme, era costruita su due colline che si fronteggiavano. Era situata dentro le mura ed il nucleo abitativo era edificato sul monte Sion (765 mt): ad ovest del Sion vi era il Gareb (770 mt) dove un tempo sorgeva la fortezza dell’Akra ed era presente un’altra cittadina. Il tempio era costruito su un altopiano dentro la città vecchia che prendeva il nome di “monte del tempio” ed era situato su una spianata detta “spianata del tempio". Ad est di Gerusalemme, diviso dalla valle del Cedron, vi era una collina chiamata “Monte degli Ulivi”. Questo luogo ricopre una certa importanza sia nei vangeli ed anche nelle scritture più antiche.

Il monte degli Ulivi è citato anche in:

2Samuele 15:30: Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto, a piedi scalzi; e tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva.

E nel libro di Zaccaria:

In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il meridione. Zaccaria 14:4

In Giovanni 6:1-3 la collina è quella davanti al mare di Galilea, presso Tiberiade, prima di raggiungere Cafarnao, dove Yeshùa sale e si mette a sedere con i discepoli.

Salire sul monte e mettersi a sedere può avere un significato?
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il lunedì 25 luglio 2022, 10:26, modificato 6 volte in totale.
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chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

D] la seconda domanda: quando accadrà tutto questo

Alla risposta data da Yeshùa, segue l’altra domanda:

Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: «Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?». (Marco 13:4)

i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo». (Matteo 24:3)

5 Mentre alcuni parlavano del tempio …..7 Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». (Luca 21:5,7)

i) Quando. I discepoli chiedono quando sarebbe avvenuto tutto questo, queste cose. Marco specifica chi sono i discepoli: Pietro, Giacomo, Giovanni, Andrea. Matteo indica solo “i suoi discepoli”. Per Luca, sono “alcuni che parlavano del tempio”.

ii) Il segno. Da notare che Marco e Luca riportano il segno che tutte queste cose staranno per compiersi ; mentre Matteo il segno della venuta e della fine del mondo.

Questo sarebbe più lavoro per Gianni :d :d :d

In Matteo 24: 3 leggiamo:

.. καὶ (kai) τί (ti) τὸ (to) σημεῖον (sēmeion) τῆς (tēs) σῆς (sēs) Παρουσίας (parousias) καὶ (kai) Συντελείας (synteleias) τοῦ (tou) αἰῶνος (aiōnos)?

Tradotto da alcune versioni come: ...e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?

σημεῖον (sēmeion): questo termine è riportato in molti altri passi di Marco, Matteo e Luca ed è tradotto con “segno” a volte con “miracolo”. Indica un “segno distintivo”.

Παρουσίας (parousias): Parola originale: παρουσία, ας, ἡ. Questo termine è riportato in molti altri passi delle scritture greche, ed indica: una venuta, un arrivo, una presenza, un avvento. Per esempio:

2 Corinzi 7:7 N-DFS
GRK: ἐν τῇ παρουσίᾳ αὐτοῦ ἀλλὰ
NAS: e non solo per la sua venuta, ma anche

2 Corinzi 10:10 N-NFS
GRK: ἡ δὲ παρουσία τοῦ σώματος
NAS: ma la sua presenza personale è insignificante

Συντελείας (synteleias): Parola originale: συντέλεια, ας, ἡ Traslitterazione: sunteleia

syntéleia ("fine, fine") non è propriamente " termine " ma piuttosto " consumo " ( completamento ) che inaugura una nuova era/epoca (Mt 13:39,40,49,24:3, 28 :20).

Matteo 28:20 N-GFS
GRK: ἕως τῆς συντελείας τοῦ αἰῶνος
INT: fino al compimento dell'età

Ebrei 9:26 N-DFS
GRK: ἅπαξ ἐπὶ συντελείᾳ τῶν αἰώνων
INT: una volta nella consumazione dei secoli

αἰῶνος (aiōnos): Parola originale: αἰών, ῶνος, ὁ Traslitterazione: aión

Definizione: uno spazio di tempo, un'età
Utilizzo: un'età, un ciclo (di tempo), soprattutto di l'età presente in contrasto con l'età futura, e di una di una serie di età che si estende all'infinito.

aiṓn (vedi anche l'aggettivo affine, /aiṓnios , "secolo") - propriamente, un'età ( epoca , "intervallo di tempo"), caratterizzata da una specifica qualità (tipo di esistenza).

Quindi la parte del versetto di Matteo 24:3, risulterebbe:

"...e quale sarà il segno della tua venuta e del completamento/compimento (consumazione) dell'età? (epoca, "intervallo di tempo")"
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Gianni
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da Gianni »

Vero: συντέλεια indica la fine nel senso di completamento/compimento.
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