Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

marco
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da marco »

Ap 2,12 All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi:
Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli: 13 So che abiti dove satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di satana.
Antipa non è un nome proprio di persona, ma sicuramente un nome comune. E' formato da due parole: anti (uguale, simile, contro, al posto di) patros (padre). Quindi i significati più plausibili sono: uguale al padre, contro il padre, simile al padre.
Antipa potrebbe essere il nome accorciato di Antipatro?
Antipatro fu il primogenito di Erode il grande e molti altri personaggi si chiamavano con questo "soprannome".
Come si può rintracciare il vero personaggio che si cela dietro il nome di Antipa?
E poi perché un "testimone così fedele" viene citato in maniera generica?
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bgaluppi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da bgaluppi »

Caro Marco, sull'origine del nome la tua anlisi e' corretta (Antipater). Di Antipa non sappiamo nulla se non quello che e' scritto: fu un martire della ekklesia di Pergamo. Forse Bruno potrebbe darti una mano con la storia.
marco
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da marco »

Secondo voi, come mai in Ap, Giovanni non utilizza mai la parola: anticristo?
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francesco.ragazzi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da francesco.ragazzi »

..aspettiamo ancora la seconda parte dello studio ...
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Gesù non "li avverte anche dei falsi messia" ma la luce sui falsi messia è il segno che gli è stato chiesto e che ha subito dato, in base a: "non potete essere schiavi del vero e del falso".

Bar Kosheba non era un problema di vero messia per i cristiani che al tempo erano ben odiati e separati dagli ebrei, che avevano una preghiera aggiunta contro i "minim".
D'accordo che telos significa fine e si riferiva prima alla morte del singolo e poi alla fine del mondo.
Etnia si traduce con nazione in senso di unità politica. Regno è una unità politica sotto un re, non repubblica. Il Regno di Persia all'apice era un regno di gruppi nazionali cioè di unità politiche minori ( le satrapie).

Non capisco perché Gesù dovrebbe tornare a Gerusalemme.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Non usa "anticristo" perché è un altro Giovanni che scrive per persone che non hanno ben urgente il problema. Non lo consideravano come faceva il Giovanni delle lettere.
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Sono d'accordo con Antonio su tutto tranne alcune puntualizzazioni che ho già fatto e qui continuo.
Esistono segni di origine demonica Apoc. 16:14.
È una prova che chi la fornisce è inviato da un Dio.
Circa Apoc. 25:14 Adoreranno quelli che saranno lasciati vivi e prima riceveranno la buona notizia. La notizia sarà proclamata su tutta la terra; ma non necessariamente sarà accolta da tutti.
Infatti chi non avrà orecchi per ascoltare non avrà occhi per vedere la venuta sulle nubi del cielo.

Circa il segno della fine dei tempi

Matteo 24:7 (dopo aver detto che la distruzione del tempio sarebbe avvenuta "ma non è ancora la fine dice) "sorgerà proprio nazione contro nazione e regno contro regno...". Da qui iniziano le profezie per la fine
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Gianni
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da Gianni »

(Antonio, quando avrai termininato il tuo studio, sarebbe utile pubblicarlo in Ricerche Bibliche. Se ti va, poi mandamelo :-) ).
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francesco.ragazzi
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da francesco.ragazzi »

... E LA SECONDA PARTE DELLO STUDIO ?
speculator2
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Re: Riflessioni sulla profezia di Yeshua e su Apocalisse.

Messaggio da speculator2 »

Tra apocalisse e sinottici non c'è dipendenza testuale ma stretta dipendenza di idee.

In apocalisse invece del mattaico: "sorgerà nazione contro nazione regno contro regno " si descrive la visione di un cavallo rosso ( guerra ) che inizia la sua folle corsa a cui seguono le conseguenze della guerra.

Matteo ha "penuria di viveri". Apocalisse descrive particolari degli scambi commerciali in una situazione di carestia punto anche qui nessuna dipendenza testuale ma dipendenza stretta di idee.

Matteo 24 :9 "quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome".
Apocalisse 6 :11 "....e a ciascuno di loro fu data una lunga veste bianca e fu detto loro di riposarsi ancora un po' finché fosse completo anche il numero dei loro compagni di schiavitù e dei loro fratelli che stavano per essere uccisi come lo erano stati anche loro ".

Dipendenza testuale si trova nelle due parole: " grande tribolazione". Matteo 24 :21 e apocalisse 7 :14 .
La " grande tribolazione "di Matteo ha luogo dopo la visione della cavalcata dei quattro cavalieri dell'Apocalisse, del sole che si oscura eccetera eccetera.
Anche in Rivelazione 6 :12 ,13 e Rivelazione 6 :17: "... Il gran giorno della loro ira è venuto e chi può stare all'impiedi? "

Rivelazione ha angeli che trattengono i quattro venti per sugellare gli schiavi di Dio.
Anche in Matteo vengono radunate le persone suggellate per la salvezza.
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