EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

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Annika
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Annika »

@Maryam grazie davvero, ma...
No, Maryam, NON stavo paragonando un concepimento umano ad un eventuale concepimento "disceso" da Dio, o inseminazione da divinità a umanità. Ovvio che si tratterebbe di nota eresia, in ambito cristiano. (la storia del cristianesimo io la conosco).

Stavo semplicemente cercando di analizzare i termini lessicali: e facevo quindi un paragone con il termine "figlio", di esseri umani. (paragone infelice in senso teologico, ma non sapevo come scriverlo via internet in modo sintetico).
Ci riprovo.
Stavo chiedendo una cosa semplicissima: come si dovrebbe chiamare un "Figlio di Dio" in senso ontologico?
Escluso il figlio umano e il figlio del dio pagano, come si potrebbe definire il Figlio di D-o , se ci fosse?
Lo so che mi dite che non c'è. Ma ipotizzate che ci sia.
Anzi, forse riuscite ad ipotizzarlo se considerate l'umanità (in senso ontologico, cioè non come somma di abitanti terrestri). Ecco, considerate l'umanità (ontologica) come generata da D-o.
E poi rapportatela ad un linguaggio umano: Figlio di Dio, come incontro, nella Nuova Creazione, tra ontologia di D-o e ontologia dell'Uomo.

....chissà se sono riuscita a spiegarmi.....
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Annika
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Annika »

Antonio, non sono riuscita a spiegarmi.
E infatti mi hai risposto tutt'altro.

Ci riprovo in altra maniera, passo a passo.

Domanda: i Comandamente (e conseguenti peccati che si commettono infrangendoli) delle Tavole della Legge sono tutti peccati che per Gesù NON POSSONO ESSERE PERDONATI?

Che fa Gesù? Li elimina come comandamenti?
O ne tiene alcuni?
Oppure ne aggrava uno (bestemmia verso Dio) a tal punto che non può essere perdonato?
Oppure ne sta aggiungendo uno nuovo (il peccato contro lo Spirito-Dio) ?
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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Cioè affermi che Gesù afferma che uno dei peccati delle Tavole non può essere perdonato? In pratica, secondo te, aggiunge una possibilità di 'dannazione' che precedentemente non c'era ?
Annika, chi sta parlando di dannazione? Che, tra l'altro, non e' biblica? Il testo dice semplicemente questo: ingiuriare Yeshua sara' perdonato, ingiuriare lo spirito invece no. Perche'? Evidentemente, esiste una differenza fondamentale tra Yeshua e lo spirito. La differenza e' questa: Yeshua e' il Cristo, lo spirito e' il ruach di Dio, attraverso il quale Egli si manifesta.

Cristo significa “unto”, esattamente come Messia. Le due parole hanno lo stesso significato. Cristo è l'italianizzazione del greco christòs (χριστός), dal verbo greco chrìo (χρίω), che significa “ungere”. Christòs è la traduzione greca dell'ebraico mashìakh (מ י ש ח), che significa “unto”. I sacerdoti venivano consacrati tramite unzione del capo (Es 29:7); il sacerdote consacrato era un unto (Lv 4:5). In Eb 7:21 leggiamo che Yeshùa è eletto da Dio “sacerdote in eterno”, ed è dunque il mashìakh, il christòs, l'unto per eccellenza. Ma e' una creatura, non il Creatore; l'ingiuria contro le creature e' perdonata, ma non quella contro Dio (o il Suo spirito, che e' Sua manifestazione).

Infine, la dannazione dell' "inferno" non esiste nella Bibbia. La Gheenna, o "stagno di fuoco", non e' altro che una rappresentazione allegorica della "non-esistenza", l'essere "al di fuori di Dio", cioe' il "non-essere" (poiche' Dio e' colui che e'). Chi finisce nello stagno di fuoco cessa di esistere; ti pare che la morte e l'Ades (la tomba) possano essere gettati all'inferno per la eterna dannazione?

Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco - Ap 20:14

Infine, ti rispondo sul perdono.

Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati - At 2:38

Ravvedersi ed essere battezzati. Presa di coscienza della propria condizione prima del battesimo e perdono conseguente all'accettazione cosciente di Cristo.

Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui - 2Cor 5:20-21

Il sacrificio del Cristo innocente e' divenuto garanzia di salvezza e di remissione del peccato, una volta e per sempre, come in Ebrei (citato nel mio post precedente).

Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo - 1Gv 2:1,2

Come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo» - 1Pt 1:15

Cristo ha cancellato il peccato per sempre, e ci giustifica davanti a Dio. Il concetto di peccato come una cosa che ci portiamo dietro e deve essere continuamente rimesso e' profondamente antiscritturale e nega il sacrificio vivificante del Cristo, che cancella il peccato una volta e per sempre. Dio ci chiama ad esser santi; come facciamo? Possiamo esserlo? O dobbiamo essere "speciali"? Lo possiamo essere attraverso la rinascita nel Cristo.

Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge. Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c'è peccato. Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto. - 1Gv 3:4-6

Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. - 1Gv 3:9

Chi rinasce davvero in Cristo, non puo' piu' peccare. Stiamo parlando di peccato che conduce alla morte, naturalmente. Infatti, Giovanni dice anche:

Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare. Ogni iniquità è peccato; ma c'è un peccato che non conduce a morte. - 1Gv 5:16-17

Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non commettiate peccato. Eppure, se qualcuno commette peccato, abbiamo un soccorritore presso il Padre, Gesù Cristo, il giusto - 1Gv 2:1

Per la confessione dei peccati scritturale, ti rimando a questo studio:

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3969" onclick="window.open(this.href);return false;
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Michele
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Michele »

Annika, soltanto una risposta alla tua domanda su Gesù Figlio di Dio.
Dio è Padre di tutti, ma non il Padre materiale come intendiamo noi con le nostre famiglie, è il Padre in quanto Tutto da Lui, promana.
Gesù invece (da molti considerato uguale a Dio) è il vero Padre materiale, o creatore. Questo i Vangeli non ce lo dicono, ma non ci dicono neppure nettamente che Gesù sia stato semplicemente "uomo", oppure "Dio".
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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Domanda: i Comandamente (e conseguenti peccati che si commettono infrangendoli) delle Tavole della Legge sono tutti peccati che per Gesù NON POSSONO ESSERE PERDONATI?
Annika, secondo me vai oltre il testo. Leggi cosa dice il testo, senza fare "voli pindarici" :-) : Yeshua risponde a chi lo accusava di operare per conto del principe dei demoni; lui risponde dicendo che chi ingiuria lui sara' perdonato, ma non chi ingiuria lo spirito che opera in lui. Infatti, quegli uomini non avevano ingiuriato Yeshua, ma lo spirito che operava in lui, cioe' lo spirito di Dio:

Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni» - Mt 12:24

Quindi, Yeshua non sta "aggiungendo" nessun peccato a nessuna lista; semplicemente, sta dicendo che scambiare lo spirito di Dio con qualcosa di demoniaco, e' un'ingiuria volontaria contro Dio; e che l'ingiuria contro Dio non sara' perdonata. Questo e' un peccato che conduce alla morte, poiche' e' una violazione della legge, e " il peccato è la violazione della legge" (1Gv 3:4)
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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

E poi rapportatela ad un linguaggio umano: Figlio di Dio, come incontro, nella Nuova Creazione, tra ontologia di D-o e ontologia dell'Uomo.

....chissà se sono riuscita a spiegarmi.....
Antonio, non sono riuscita a spiegarmi.
Annika, scusa se te lo dico: non riesci a spiegarti non perche' noi siamo duri di comprendonio, ma perche' cio' che dici non ha senso, biblicamente parlando naturalmente. Rendi le cose piu' complicate di quello che sono, e questo e' tipico della teologia cristiana. La Scrittura insegna che Dio e' uno, e che il "figlio di Dio" e' colui che ha un rapporto relazionale intimo con Dio, ma non generativo: gli angeli, i re, i giudici, e specialmente il Cristo, l'unto per eccellenza. I figli di Dio non sono Dio, ma tutti coloro che hanno un rapporto speciale con Lui. Non e' necessario aggiungere "vani ragionamenti" (Rm 1:21; Ef 5:6) per rendere incomprensibile cio' che e' gia' perfettamente chiaro. :-)
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Annika
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Annika »

Michele, è chiarissimo a me e a tutti (o quasi) i cristiani che Dio non è il padre biologico né di Gesù né di noi uomini/donne, dato che Dio è ente immateriale, spirituale. Però quell'ente immateriale ha generato l'Universo quindi può agire sulla materia, dato che la materia è di sua Creazione.
Non ho capito Michele: vuoi dire che Gesù NON è Figlio? In che senso sarebbe Padre?
Per me è Figlio, e ci ha resi fratelli suoi, quindi figli adottivi del Padre o, se vuoi, rigenerati in Lui. Nuova Creazione.

Antonio, scusa, ma continui a non rispondermi, e a me sembra che vada tu di continuo oltre il testo....
Gesù dice che non sarà perdonato il peccato contro lo Spirito.
E quindi che cosa succede a chi commette quel peccato? Rispondi: conduce alla morte.
Cioè Gesù sta ripetendo un vecchio concetto che gli ebrei già conoscevano?

P.s. sì, anche per i cristiani l'inferno con le fiamme è una metafora....lo sappiamo da mo' :d
E il peccato è allontanarsi da Dio, sta pure quello nella dottrina cristiana - a partire dal peccato originale cosiddetto.
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Michele
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Michele »

Antonio, tu dici gli Angeli.
Ma gli angeli non sono uomini, sono esseri tra l'umano e il divino.
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Annika
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Annika »

Antonio, sinceramente la tua teologia è mille volte più complessa di quella cristiana....
Il fatto di negare di fare teologia e filosofia (tipico di alcune correnti) NON significa che in realtà tu non la stia facendo :-)
Se devi considerare solo il testo biblico (come speravo di poter fare qua, e che non sto facendo perché qua nessuno lo fa) non uscirebbero tutte quelle interpretazioni, ma ben altre cioè molto più ridotte nella.....fantasiosità.
In pratica faccio 'teologia' perché rispondo ad altra 'teologia'.
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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Michele, gli angeli non sono divini o semi-divini, sono semplicemente creature diverse da noi. Ma sono sempre creature, non divine o parzialmente divine (che, se ci pensi, non significa niente: o sei divino o non lo sei). Divino e' solo Dio. Infatti, anche gli uomini, che dopo la risurrezione alla vita eterna saranno piu' potenti degli angeli, non saranno divini o semi-divini ma "figli di Dio". Il problema dell'uomo e' sempre stato il voler essere divino. :-)
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