EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

ארמאנדו אלבנו
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ciaooo Akgras

Ho delle considerazioni da fare alle tue osservazioni. Ora in questo momento non posso scrivere. Lo farò tra alcune ore.
AKRAGAS
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da AKRAGAS »

Ciao Armando, fai pure con calma.
Ultimamente ho avuto un po' di rallentamento nei miei studi ma ho ripreso. Ora attendo una nuova serie di libri che ho prenotato per gli studi autunnali e spero possano essere di supporto a me e di riflesso a voi amici del forum.
A presto
ארמאנדו אלבנו
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ciao Akgras

tu dici questo: La bestemmia contro lo spirito santo riguarda, come è spiegato in Ebrei 6:4-9, quei credenti che in un primo momento hanno creduto nel Cristo e sono stati resi partecipi della manifestazione della potenza dello spirito santo, ma successivamente sono ritornati alla vita precedente.

Infatti, come è scritto in Ebrei 10:26-29, se dopo aver conosciuto la verità si persiste nel trasgredire la Legge allora la funzione del messia decade nei confronti di quella persona; rimarrà l’attesa del giudizio.

Riguardo a quei giudei che avevano decretato la morte di Yeshùa come altresì coloro che lapidarono Stefano è necessario considerare che non riconobbero il messia. Per quei giudei non c’è peccato contro lo spirito santo che tra l’altro non era stato ancora manifestato. Semplicemente, quei giudei non colsero l’annuncio del messia né la testimonianza di Stefano. Ecco perché Yeshùa chiede al Padre di perdonarli come fa altrettanto Stefano. Dimostrazione del fatto che in seguito molti giudei credettero come pure Saulo si aggiunse dopo aver presieduto alla lapidazione di Stefano.

In sintesi, la bestemmia contro lo spirito santo non riguarda colui che non ha conosciuto Cristo ma colui che dopo averlo conosciuto e accettato successivamente lo rifiuta.


osservazione mia: in merito ad Ebrei 6,4-9 ed Ebrei 10,26-29 allora uno che rinnega Yeshu dopo averlo riconosciuto e se questa è la bestemmia contro lo Spirito Santo allora perchè Pietro è già li nel regno di Dio? Nel Vangelo è detto che la bestemmia contro lo spirito santo non ha perdono e chi bestemmia contro lo spirito santo non può più tornare indietro e salvarsi. Giuda pure tradì, però prese un altra strada. Non confidò nella misericordia di Dio e per questo andò ad uccidersi.

Stessa cosa per chi riconosce Cristo Yeshu e poi dopo ricade volontariamente e senza pentirsi sinceramente nella vita precedente fatta di peccati. Se questa è la bestemmia contro lo spirito santo allora questi sono stati già condannati? Non possono più tornare indietro? Mi viene difficile da pensare che questi sono già condannati per sempre.

saluti.
Ultima modifica di Maryam Bat Hagar il domenica 11 ottobre 2015, 12:02, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: ho cancellato la parte in cui si prendo posizioni fideistiche verso gli ebrei
ilvigilante
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ilvigilante »

Ciao Armando
In sostanza la tua disamina si avvicina molto a ciò che scrive AKRAGAS che io condivido.
Sì, qualsiasi peccato che l'uomo possa commettere, se si ravvede potrà essere perdonato.
Condivido il fatto che spesso, chi si ravvede, aveva peccato per ignoranza.
Non condivido la gravità del peccato di Pietro, in quanto quel rinnegare fu semplicemente una debolezza del momento, un timore per ciò che gli avrebbero potuto fare quegli avventori. . Non gli sarà passato per niente in mente di buttare ai pesci tutto ciò che aveva creduto di Gesù.
In realtà molti che parteciparono alla condanna di Gesù lo fecero inconsapevolmente, come ancora oggi, per certe questioni molti seguono la folla.
Certamente ci furono coloro che, di proposito, per proprio tornaconto, benché avessero saputo e conosciuto la reale natura di Cristo, lo vollero sopprimere.
Tuttavia se questi infine si ravvivare, no vedo perché non potrebbero essere perdonati.
Diversamente per quelli che si ostinano fino alla morte.

Un caro saluto
AKRAGAS
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Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da AKRAGAS »

Levitico 24:16

Chi bestemmia il nome del SIGNORE dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del SIGNORE, sarà messo a morte.

Come si legge la Torah prevede la pena di morte per la bestemmia contro il nome di Dio.
La bestemmia contro lo spirito santo di Dio o bestemmia del Nome ha lo stesso significato.
Bestemmiare il Nome significa non riconoscere la Sua sovranità.

Quando il Rabbi Yeshùa, come descritto nei vangeli, viene accusato di operare segni per opera del demonio lui si oppone contro coloro che pur avendo visto le manifestazioni dello spirito santo (segni, miracoli) non credettero.
Quindi, come ai tempi di Moshé avvennero grandi segni pure nei giorni del messia il Dio operò attraverso di lui ma non venne riconosciuto come inviato di Dio, profeta, ma come inviato avversario.
Qui assistiamo alla bestemmia contro lo spirito santo .
Paolo non conobbe mai Yeshùa uomo, non lo vide all'opera ma ne sentì solo parlare. Quindi lui non ebbe l'occasione di assistere ai miracoli che, come ribadisco, erano la manifestazione della presenza di Dio in quell'uomo come lo fu con Moshé in passato.

Anche tra i gentili che in seguito assistettero alla Potenza delle manifestazioni dello spirito santo molti che si convertirono successivamente tornarono alla loro vita precedente. Per questi, se non si pentirono prima della morte ci sarà attesa di giudizio.

Per quanto riguarda gli ebrei non contemporanei di Yeshua che non hanno vissuto al suo fianco in quei giorni vale sempre la Torah come via per servire Dio.
Egli ha dichiarato al Suo popolo la potenza del Suo operare per dare ad essi il retaggio delle nazioni (Salmi 111:6)
Gli ebrei osservanti sono già osservanti della Torah e pertanto vivono come Dio comanda.
Sono i gentili che, secondo il NT, possono accedere al servizio divino ma pur sempre e soltanto attraverso un ebreo mediatore: la primizia dei risorti, Yeshùa.

Shalom
ארמאנדו אלבנו
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Akgras
In merito al discorso che abbiamo fatto sulla bestemmia contro lo spirito santo, discussione esclusivamente dal punto di vista del nuovo testamento, ritieni fondamentalmente che se un uomo (ebreo o gentile che sia) dice, anche senza aver riconosciuto Yeshu, che Yeshu opera per mezzo dello spirito di satana possa essere perdonato se si ravvede prima della morte fisica? Mi basta che qui rispondi semplicemente si o no.

Ritieni che questo peccato non viene imputato subito, ma viene imputato solo alla morte fisica se non c'è il ravvedimento al momento della morte? Mi basta che qua rispondi semplicemente si o no.

Ritieni che il morire fisicamente in questa condizione peccaminosa (credere che Yeshua era un diavolo costituisce il più grande peccato e che Giovanni in 1 Giov 5,16-18 identifica questo peccato (morire fisicamente credendo che Yeshua era un diavolo) nel peccato che induce alla morte secondo 1 Giov 5,16-18? Mi basta un si o no. E' chiaro che in 1 Giov 5,16-18 la morte indotta dal peccato mortale qui sta x dannazione eterna)


Pace.
Ultima modifica di Maryam Bat Hagar il domenica 11 ottobre 2015, 12:12, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: parte ot salvata e cancellata
ארמאנדו אלבנו
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ciao ilvigilante

Vedi Pietro, debolezza o meno, ha rinnegato Cristo davanti agli uomini e chi rinnega Cristo davanti agli uomini rappresenta un calpestamento del figlio di Dio, un disprezzo dello spirito della grazia.

Il motivo non giustifica l'errore di Pietro, perchè anche se ha avuto paura ha sbagliato a rinnegare. Se un cristiano si trova davanti ad un terrorista, che non ha nulla a che fare con la religione, e lo minaccia se non rinnega Cristo allora quel qualcuno cosa deve fare?

Possiamo anche dire che Giuda credeva che Yeshua era il Messia anche quando lo tradi e che lui aveva un altra idea sulla messianicita di Yeshua, cioè pensava che una volta fatto arrestare Yeshua, Yeshua si sarebbe difeso e ribellato al sinedrio e avrebbe guidato la rivolta contro i romani. Ma una volta visto che Yeshua non si ribellò salendo alla croce allora il rimorso colpi Giuda e anzichè confidare sulla misericordia di Dio si uccise. A tuo parere non commisero entrambi il peccato contro lo spirito santo con la differenza che a Pietro non gli venne imputato tale peccato perchè si penti? A mio parere, entrambi tradirono commettendo il peccato contro lo spirito santo, ma Pietro fu perdonato perchè si penti e confidò nella misericordia divina a differenza di Giuda. A pietro quel peccato non gli venne imputato alla morte perchè si penti. Giuda invece ci morì fisicamente in quella condizione peccaminosa.


In merito al discorso che abbiamo fatto sulla bestemmia contro lo spirito santo, discussione esclusivamente dal punto di vista del nuovo testamento, ritieni fondamentalmente che se un uomo (ebreo o gentile che sia) dice, anche senza aver riconosciuto Yeshu, che Yeshu opera per mezzo dello spirito di satana possa essere perdonato se si ravvede prima della morte fisica? Mi basta che qui rispondi semplicemente si o no.

Ritieni che questo peccato non viene imputato subito, ma viene imputato solo alla morte fisica se non c'è il ravvedimento al momento della morte? Mi basta che qua rispondi semplicemente si o no.

Ritieni che il morire fisicamente in questa condizione peccaminosa (credere che Yeshua era un diavolo costituisce il più grande peccato e che Giovanni in 1 Giov 5,16-18 identifica questo peccato (morire fisicamente credendo che Yeshua era un diavolo) nel peccato che induce alla morte secondo 1 Giov 5,16-18? Mi basta un si o no. E' chiaro che in 1 Giov 5,16-18 la morte indotta dal peccato mortale qui sta x dannazione eterna)


Pace.
ilvigilante
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ilvigilante »

Vedi Armando,
Se tu vuoi un si alla possibilità di essere perdonato qualora uno si ravvedimento prima di morire, ti do il mio Sì, ma rimane solo un mio pensiero, come ti ho reso nel mio post.
In quanto al resto possiamo fare solo congetture e non sta a noi stabilire alcunché di ciò che rientra nell'autorità di Dio.

Un caro saluto
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da AKRAGAS »

Romani 2:12
Infatti, tutti coloro che hanno peccato senza legge periranno pure senza legge; e tutti coloro che hanno peccato avendo la legge saranno giudicati in base a quella legge;
Come vedi, Armando, al versetto 12 dello stesso capitolo ha come soggetto il Peccatore.
Il peccatore che pecca non vivendo con gli insegnamenti della Legge morirà (morte fisica);qui siamo in una situazione in cui una persona non conosce la Torah.
Il peccatore che conosce la Torah e persiste nel peccare sarà giudicato sulla base della stessa Legge. Non dice che verrà condannato ma che verrà giudicato in base alle opere di quella legge.
Più avanti , Paolo presenta la situazione in cui il soggetto è lo straniero giusto che non ha conosciuto la Torah.
14 Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; 15 essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori…
Altra situazione di un ebreo che osserva la Torah:
25 La circoncisione è utile se tu osservi la legge…
Non dice Paolo che la circoncisione non è più valida ma che serve se si osserva la Torah. Quindi la circoncisione, che è dettata dalla Legge, vale per coloro che si basano su quella Legge. Infatti altrove Paolo aggiunge per gli stranieri: -se vi farete circoncidere dopo aver posto fede in cristo sarete obbligati ad adempiere a tutta la Torah-.
Ricapitolando ci sono varie situazioni che andrebbero esaminate una per una con calma.
Armando chiedi (sintetizzo) : l’aver conosciuto il Cristo e in seguito averlo rinnegato cosa comporta?
Appunto è la bestemmia contro lo spirito santo. Se un uomo che ha riconosciuto la potenza di Dio nel messia e in seguito lo rinnega fino al giorno della sua morte allora non resta che la condanna; diversamente, se dovesse ritornare con tutto il cuore( ammesso per ipotesi che ritorni) penso che sarà perdonato.
Concludo con una massima : a chi molto viene dato molto viene richiesto…
Caro Armando ti saluto con la speranza che queste riflessioni possano essere utili
noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da noiman »

Armando tu scrivi
Non vieto a nessuno di leggere e di commentare, ma all'inizio ho detto che la discussione è solo dal punto di vista cristiano e nuovo testamento!
Qualcuno a scritto che se si incontra Gesù si incontra l’ebraismo, quindi non puoi fare a meno di studiare i vangeli senza conoscere l’ebraismo. La discussione già dal titolo è una contraddizione .
Non ho trovato nelle scritture del V.T testamento nulla sulla bestemmia contro lo spirito santo e neanche riferimenti riguardo lo spirito santo nel modo in cui tu lo descrivi.
Adesso ti saluto, oggi è Simchàth Torah , gioia della Torah . Il giorno che il Chatan Torah viene chiamato alla lettura dell’ultimo brano della Torah e subito dopo si inizia il nuovo ciclo di lettura iniziando da Bereshit.
Questo avviene da tempi immemorabili e quando il popolo di Israel è andato in esilio, il Santo si è fatto piccolo, piccolo e insieme alla sua Torah è venuto con noi.
Vedi Armando! Questa mia affermazione e un raro atto di fede, forse il primo che faccio sul forum, mentre invece ne leggo tanti di quelli che ci scrivono.
Shalom
Noiman
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