EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Se devi considerare solo il testo biblico (come speravo di poter fare qua, e che non sto facendo perché qua nessuno lo fa)
Annika, nota una cosa: per supportare le mie parole io ho citato esclusivamente il testo biblico. Tu dici di voler considerare solo il testo biblico ma finora hai parlato senza citarlo... :-) Se sostieni che essere "figlio di Dio" e' diverso da quello che ti ho descritto citando la Scrittura, allora mostrami cos'e' un "figlio di Dio" citando la Scrittura.
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Michele
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Michele »

Se fai problemi di termini, per me non fa differenza, però una volta si traduce "figlio di Dio", con uomo, una volta con Dio e una volta con superumano? Gli angeli non sono uomini e non sono Dio, ma allora ci sarà un termine anche per loro? E poi, in tutte le cose ci sono delle gerarchie, il discorso che fai del divino non ha un senso. Se c'è Dio che sta al vertice, per arrivare all'uomo che sta alla base, ci sono diversi livelli, anzi, infiniti livelli, lo dovresti sapere. Da 0 (che siamo noi) ad 1 identificato con Dio, troppi livelli ci sono!


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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Michele, Annika, considerate questo e verificate le scritture da me citate:

Come esistono i figli della maledizione (2Pt 2:14), della perdizione (2Ts 2:3), del tuono (Mr 3:17), del regno e del maligno (Mt 13:38), i figli d'ira (Ef 2:3) e i figli della luce (1Ts 5:5), così esistono anche i figli di Dio. I figli di Dio, nella Scrittura, sono angeli (Gn 6:2,4; Gb 1:6 Gb 38:7), Israele (Os 11:1 Es 4:22), gli Israeliti (Is 43:6), "tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio" (Rm 8:14 Ap 21:7), i re (2Sam 7:14; Sl 2:7). Essere figlio di Dio non significa né essere Dio né essere Suo figlio secondo un rapporto generazionale, ma avere una relazione speciale con Dio. Chi sostiene che Yeshua è Dio perché viene chiamato figlio di Dio, si arrampica sugli specchi e mostra di non comprendere affatto il significato del termine, per capire il quale non dovrebbe esserci neppure bisogno di una spiegazione. Inoltre, se Yeshua è Dio perché è “figlio di Dio”, anche Davide e Salomone devono essere Dio. E anche gli angeli devono essere Dio. E infatti, l'errore che fanno molti nell'interpretare in modo distorto questo epiteto, è proprio quello di considerare i “figli di Dio” (in questo caso gli angeli) come vere e proprie divinità. Davide fu figlio di Dio poiché fu un re di Israele guidato da Dio, da cui ricevette persino il dono della profezia; egli aveva un intimo rapporto relazionale con Dio, poiché fu re, Suo servo e figlio. Il Messia, o Cristo, l'unto, il sommo sacerdote in eterno, il primogenito dei morti e di tutte le creature, la luce del mondo, più di ogni uomo, re o angelo è figlio di Dio; anzi è IL figlio di Dio.

Questo e' cio' che dice la Scrittura, non e' teologia astratta o filosofia. :-)
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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Michele, gli angeli sono stati creati o si sono creati da soli? Sono eterni? Il creatore divino e' uno, tutti gli altri sono creature non divine; poiche' Dio e' colui che e' (Es 3:14) e non c'e' nessun altro simile a Lui.

A chi mi assomigliereste, a chi mi eguagliereste, a chi mi paragonereste, quasi fossimo pari? - Is 46:5
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Volevo sapere il parere di Gianni su questa questione.

Diciamo che uno attribuisce un azione dello spirito di Dio ad un demonio questo qualcuno ha ancora la possibilità di salvarsi se poi crede in Cristo e si pente di aver detto quella cosa in precedenza?

E perché Giovanni fa quella distinzione tra peccati che conducono a morte e non e perché dice di non pregare per quello che commettono peccato che porta a morte?
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Gianni
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Gianni »

Armando Albano, credo di non aver capito la domanda, che è duplice e in parte ipotetica. Citami il passo biblico e ponimi una domnda chiara e non su una situazione ipotetica. Grazie.
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Prendiamo il caso dei vangeli dove si parla della bestemmia verso lo spirito Santo.

Questa ingiuria è gravissima. Ma finché uno vive ha ancora la possibilità di pentirsi di questa ingiuria credendo in Cristo e di conseguenza salvarsi?

Il passo evangelico sulla bestemmia contro lo spirito potrebbe significare che la fede in Cristo persona QUALSIASI COSA mentre il morire senza fede in Cristo porta al peccato imperdonabile?

In sostanza il peccato imperdonabile è imputato subito oppure alla fine della vita?
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bgaluppi
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da bgaluppi »

Armando, provo a risponderti io, intromettendomi...

Credo che dipenda se si è già credenti o meno. “Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia” (Eb 6:4-6)

Ora, con "caduti" non si intende un semplice peccato (altrimenti saremmo tutti fritti!), ma quello che conduce alla morte, il peccato imperdonabile, la bestemmia contro lo spirito.
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Michele
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Michele »

“Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia” (Eb 6:4-6)
E chi sarebbero costoro? Ebrei si riferisce a persone di quei tempi, ma oggi chi sarebbero costoro?
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Gianni
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Re: EBREI 10,29; EBREI 6,4-6 e 1 GIOVANNI 5,17

Messaggio da Gianni »

Armando Albano, ti ha già risposto Antonio. Aggiungo che chi commette il peccato imperdonabile non può pentirsene, perché appunto è imperdonabile. Senza emettere giudizi che spettano unicamente a Dio, Giuda Iscariota potrebbe essere un esempio di chi commette quel tipo di peccato.
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