...questi miei minimi fratelli

AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da AKRAGAS »

Prego ilvigilante.
Posso solo dirti che Il ragionamento che fai per me continua a essere in armonia con le Scritture.
Aldo
Messaggi: 554
Iscritto il: sabato 2 maggio 2015, 18:47

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da Aldo »

Scusate, ma mi pare che si stia esulando dal significato più immediato del testo.
Forse qualcuno dimentica che i Giusti saranno tali solo se prestano assistenza ai fratelli minini con opere caritatevoli e quindi non centra nulla il riconoscere o meno Gesù, oppure il non maltrattare il popolo ebraico.
Quindi il nocciolo della questione sono le opere di carità. Siccome il testo non specifica nulla, mi viene da pensare che questo gesto vada esteso a qualsiasi uomo in condizioni di bisogno; qualcuno obietta dicendo che i fratelli di Cristo sono tutti i credenti oppure gli ebrei. Nel primo caso, citato da Gianni, sicuramente c'è una base di verità, ma visto il contesto biblico in riferimento al grande valore della carità, credo che in questo passo i fratelli di cristo sono tutti gli uomini in stato di necessità. Ricordiamoci del resto che Gesù è venuto per i peccatori e non certo per i "sani". E' molto significata la parabola del Samaritano (Lc 10:29-37) che ci fa vedere come uno straniero che presta assistenza ad un uomo sconosciuto è sicuramente espressione di cosa significa amare il prossimo. Qui non ci sono etichette di appartenenza, ma chiunque ha bisogno di aiuto deve essere soccorso ed è singolare che i sacerdoti tirino dritto, mentre si ferma il samaritano che dai Giudei veniva considerato uno straniero al pari dei gentili. Sempre sulla stessa lunghezza d'onda, dire che le opere caritarevoli hanno un grande valore se fatte nei confronti di chi non ci ama. Gesù stesso dice che non c'è nessun merito nel fare del bene a chi ci ama e infatti Lui stesso ha dato la sua vita per tutti i peccori che non di certo era suoi fratelli per come intendete voi questo termine. :-)
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da ilvigilante »

Caro Aldo,
Il samaritano da te citato, benché di stirpe israelitica, qui ben rappresenta quelle persone delle nazioni che adempiono per natura le cose della legge e che saranno dichiarate pecore, in contrasto a ciò che avrebbero dovuto fare il sacerdote e il levità che pur erano obbligati dalla legge ad agire come il samaritano
Aldo
Messaggi: 554
Iscritto il: sabato 2 maggio 2015, 18:47

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da Aldo »

Appunto, il concetto è proprio che per essere graditi a Dio non bisogna avere casacche religiose di appartenenza, nè nazionalismi, ma ciò che conta è solo l'azione di carità rivolta verso chiunque. Se questo "chiunque" è un nemico, l'azione di carità merita un gradimento maggiore da parte di Dio, pertanto non è possibile affermare che i fratelli minimi sono fratelli spirituali, ma devono essere tutti quelli che hanno bisogno, quindi il prossimo in senso lato.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10131
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da Gianni »

Caro Aldo e cari amici che partecipate a questa discussione ...
Desidero ringraziare prima di tutto Il vigilante, che ha posto la questione. Questa mi sta appassionando molto e questa notte ho iniziato a farne uno studio accurato, che spero di pubblicare molto presto e di cui darò notizia qui.
Intanto si può dire che Aldo ha ragione nel dire che “i Giusti saranno tali solo se prestano assistenza ai fratelli minimi con opere caritatevoli e quindi non centra nulla il riconoscere o meno Gesù”, anche se però tali opere caritatevoli credo vadano meglio inquadrate, cosa che farò nel mio studio. Quelle che Aldo chiama “opere di carità”, lui le vede applicate a “qualsiasi uomo in condizioni di bisogno”, che sarebbe quindi come tale un minimo fratello di Yeshùa. Mi riservo di mostrare che così non è (Yeshùa non parla di prendersi cura degli uomini o dei figli di Dio in generale, ma proprio di suoi fratelli).
Quanto alla parabola del buon samaritano, faccio notare che il prossimo non è affatto il malcapitato da lui soccorso ma è il samaritano stesso.

Bella discussione, comunque. Molto bella! Bravo Il vigilante, che l’ha aperta. :YMAPPLAUSE:
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da ilvigilante »

Grazie a te Gianni che vorrai dedicarti a questo studio. Chi meglio di te può addivenire a una conclusione condivisibile da tutti.

Un caro saluto e che Dio possa illuminare le tue ricerche
Aldo
Messaggi: 554
Iscritto il: sabato 2 maggio 2015, 18:47

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da Aldo »

Caro Giovanni, qui il nocciolo della questione non è capire se i fratelli minimi credesso in Gesù, ma è il grande gesto di carità che compiono i Giusti a favore di questi. L'agiografo sta quindi esaltanto il grande valore che ha agli occhi di Dio la carità.
Leggendo gli altri passi della Bibbia, si capisce come questo amore ha sicuramente un valore aggiuntivo se rivolto ai nemici e a quelli che ci odiano. Da questo punto di vista io non mi sentirei di dire che per "fratelli minimi" si debbano per forza intendere i credenti poveri. Sarebbe insomma paradossale e contrario al resto della Bibbia dover aiutare solo chi ha fede in Dio e abbandonare a loro stessi tutti coloro che non conoscono Dio.
Adesso è più chiaro il mio pensiero?
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da AKRAGAS »

Riporto i due versetti paralleli:

Matteo 10:42
E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio».

Marco 9:41
Chiunque vi avrà dato da bere un bicchier d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà la sua ricompensa.

Da come si legge Yeshùa riferisce che quella persona che avrà fatto del bene ad un uomo per il motivo che è un discepolo del Cristo (minimi fratelli) riceverà sicuramente ricompensa.

Nella parabola dove si parla dei capri e delle pecore rappresentanti gli uomini che saranno separati nel giorno del giudizio, Yeshua distingue appunto quelle persone che ricevono inaspettatamente la giustificazione (grazia) per aver fatto del bene ai fratelli minimi di Yeshua.

Ho riletto le linee di pensiero nel giudaismo tannaitico riguardo alla punizione-premio ovvero alla ricompensa che il Dio di misericordia tiene in considerazione nel " pesare" le azioni di ogni uomo.
Infatti è scritto che ogni uomo dovrà rendere conto di ogni opera e parola detta davanti a Dio.
Dio è un Dio di misericordia ma anche di giustizia pertanto Egli giudica usando grazia ma tiene comunque conto delle opere di ogni uomo indipendentemente dal fatto che abbia o meno creduto al messia.
Aggiungo che tutto questo mi sembra in linea con il pensiero di Paolo espresso in Romani 2: 12- 16

Shalom
Ultima modifica di AKRAGAS il mercoledì 27 maggio 2015, 23:16, modificato 1 volta in totale.
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da ilvigilante »

Rileggendo il passo delle pecore e dei capri credo che io debba correggermi per un aspetto.
Qui non si tratta affatto di una parabola, ma di una vera e propria profezia. Infatti le tre che Gesù menziona in precedenza sono senz'altro parabole: lo schiavo fedele e discreto, le dieci vergini e i talenti. Qui Gesù menziona quello che egli stesso farà, definendosi non come uno sposo o come un signore che debba intraprendere un lungo viaggio, ma proprio come 'il figlio dell'uomo che sarà venuto con tutti gli angeli'. Il giudizio che emetterà sarà proprio ciò che egli farà e non è solo un illustrazione.
Si noti che le tre parabole che precedono questo passo sono per il beneficio dei suoi discepoli, quindi dei suoi fratelli, affinché rimangano vigilanti, pronti e facciano fruttare i doni e le capacità che vengono loro affidate.
Nella profezia delle pecore e dei capri fa comprendere ai suoi discepoli come agirà invece nel giudicare il resto delle nazioni
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: ...questi miei minimi fratelli

Messaggio da ilvigilante »

Va da sé che se il figlio dell'uomo è Cristo, se gli angeli sono gli angeli, i fratelli di Cristo sono realmente i suoi fratelli spirituali, benché definiti minimi.

Un caro saluto
Rispondi