Gv 14:12 ss

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Enigma
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da Enigma »

bgaluppi ha scritto:Enigma, ma tu come fai a sapere che i miracoli non esistono più?
Caro Antonio, avrei voluto evitare di trattare questo discorso, perchè l 80% del forum, a quanto pare, crede nei miracoli, ed io non voglio mettermi contro tutti l'80% del forum.
Ho paura. :-SS
Facciamo prima un piccolo riflessione su queste tue parole. Tu hai detto: "I discepoli, pur avendo vissuto con lui, non avevano fede: quante volte il Cristo li rimprovera in questo senso!" E' verissimo quello che dici, però, riflettiamo. Yeshùa li rimprovera spesso per la loro mancanza di fede, ma nonostante questa mancanza di fede, vediamo cosa succede. “Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità .... Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni" (Mat 10: 1-8). Stando a quello che hai detto, a causa della loro mancanza di fede, i discepoli, non potevano assolutamente essere rivestiti di questi poteri, eppure, li vediamo operare miracoli nonostante Yeshùa aveva dichiarato la loro mancanza di fede. Perché? Forse la risposta la possiamo trovare in quello che ora cercherò, in maniera breve, di spiegarti perchè credo che segni, prodigi e miracoli sono terminati.
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Enigma
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da Enigma »

Non guardare la mia mostruosa grammatica :-S ma a quello che cercherò di dirti. :-)

Come già detto, io credo che le manifestazioni opere miracolose servivano solo come segno d’approvazione da parte di Dio per la sua opera. Quest’ approvazione si manifestò, per primo, sulla persona di Yeshùa. Quando il battista chiese conferma a Yeshùa se fosse lui il messia, Yeshùa gli mandò a dire: “I ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri” (Mt 11:5). Questi dovevano essere i segni che avrebbero fornito prove che Yeshùa è il consacrato approvato e mandato dal Padre. Nicodemo, un dottore della legge, si recò da Yeshùa e noto cosa gli disse: “Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui” (Gv 3:2). Quindi, queste opere miracolose, avevano lo scopo di identificale Yeshùa quale consacrato inviato dal Signore (Is 61:1).Quindi, come abbiamo visto, Yeshùa venne rivestito di potenza per testimoniare che lui è il Cristo mandato da Dio. Perché quest’autorità fu data anche ai discepoli? Per il semplice fatto che dovevano continuare a compiere l’opera che Dio aveva dato inizio con Yeshùa. La buona notizia che i discepoli davano, era accompagnata con opere potenti affiche chi riceveva la loro testimonianza, riconoscevano che erano rivestiti di autorità divina e quindi, nessuno poteva mettere in dubbio e credere che la loro opera era umana.
Prima che Yeshùa ascese alla destra del Padre, ai discepoli gli diede il mandato finale di estendere l’evangelizzazione non più solo sul territorio di Israele, ma a tutte le nazioni. Per estendere questa predicazione, ci voleva assolutamente il sostegno da parte di Dio accompagnato da opere potenti come dice Paolo: Con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo (Rm 15:19). La testimonianza era sempre sostenuta con “molti prodigi e segni” (At 2:43; 4:30; 5:12). In Ebrei troviamo un ulteriore prova: “Mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà” (Eb 2:4).
Paolo, rivolgendosi alla chiesa dei Corinti, parla di segni del suo apostolato che consistono in miracoli, prodigi e opere potenti (2Cor 12:12). Però, è interessante notare che Paolo parla di queste manifestazioni circa nell’anno 50 E.V, periodo in cui la chiesa di Yeshùa oltre a ricevere il doni di ministero, ricevevano anche quelli dello spirito santo: “E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue” (1Cor 12:28). E sempre a loro, Paolo scrive anche che sarebbe arrivati un tempo in cui questi doni sarebbero cessati (1 Cor 13:8) e che solo tre cose, per il credente dureranno, e sono (dopo ne parlerò anche con Marco): fede, speranza e amore (1 Cor 13:13). Ora, dalla Lettera ai Corinti spostarci a quella degli Efesini, scritta un 10 anni dopo, e notiamo che nella chiesa, i dono spirituali non vengono più menzionati: “È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori” (Ef 4:11). Questa, per come la vedo, potrebbe essere la prova che l’era dei doni miracolosi iniziava a scomparire. Quanto detto, trova conferma nei successivi due casi in cui Paolo mostra preoccupazione per Epafrodito suo fratello spirituale e compagno d’opera, perché era stato molto malato “e ben vicino alla morte” (Flp 2:27). E Timoteo, un grande servitore di Dio che si trova ad affrontare problemi di salute (1Tm 5:23). Stano che Paolo, in nessuno dei due casi, abbia usato il dono della guarigione, cosa che aveva chiaramente dichiarato di avere in 2Cor 12:12. Per questo oggi, quando sento che la guarigione non avviene per mancanza di fede, faccio difficoltà a crederlo, perchè a questo punto dovrei dubitare anche della fede di paolo, cosa assolutamente assurda da pensare.
In tanti anni di cammino spirituale, di pagliacciate sulle guarigioni ne ho visti di tutti i colori. Sai quali sono state le guarigioni che è visto? Avevo un dolore al ginocchio e il Signore mi ha guarito. Prima di entrare in chiesa avevo la febbre, il fratello mi ha imposto le mani e la febbre si è sparita. Avevo un dolore di testa ho invocato il Signore e il dolore per miracolo è sparito. Avevo fortissimi dolori alla schiena, il fratello ha imposto le mani e da quel giorno non ho più dolori, il Signore mi ha guarita. Questa persona, la settimana dopo fu ricoverata urgentemente ed operata alla schiena. Stessa canzone quando andavo ai raduni e s’iniziava con le richieste di guarigioni. Ti vedevi sempre le solite fasulle guarigioni, però, i numerosi ciechi continuavano a restare tali. I paralitici tornavano a casa più paralizzata di prima, il malato di cancro oltre all’abbattimento morale si caricava anche di quello spirituale, e così via. E qual'era la canzone del predicatore guaritore quando la guarigione non avveniva? Al fratello o la sorella gli manca la fede. Stano che questa mancanza di fede capita sempre al malato grave e mai dal malato con il mal di testa. Matteo ci dice che “Venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati” (Mt 8:16). Guarda caso a Yeshùa gli capitavano tutte persone con la fede, mentre oggi i nostri presunti guaritori quando provano a guarire un solo malato grave guarda caso lo pescano sempre senza fede.
Yeshùa e gli apostoli hanno risuscitato dei morti che nessuno poteva garantire la fede del morto, e tu, guaritore moderno, per fare una piccola guarigione hai bisogno di fare un cekap alla fede del malato? Così limitato è Dio per questi guaritori moderni? Io non metto in dubbio che la fede è importante, tanto è vero che il malato che chiede la guarigione è perché crede che Dio possa guarirlo. Quindi, quando si rivela il fallimento, non nascondiamoci sempre dietro la storiella della poca fede. Ricordiamoci che sui dieci lebbrosi, guarita da Yeshùa, nove mostrarono ingratitudine, Yeshùa nonostante era a conoscenza di questo, comunque li guarì, e perchè? Perchè i lebbrosi avevano chiesto la guarigione e Yeshùa li ha guarito perché quello era il tempo della guarigione, e guarigione era concessa a chiunque chiedeva, perché la Bibbia ci dice che Dio non parziale. Oggi le guarigioni non avvengo più non perchè Dio è limitato, ci mancherebbe, ma perchè non è più l'era dei miracoli. Ma tu giustamente mi fai osservare che Yeshùa ha detto che qualunque cosa chiediamo la otteniamo. Immagino che anche tu ti sarai spesso chiesto perchè molte volte quello che chiediamo non ci viene dato. Personalmente la risposta l'ho trovata in 1 Gv 5:14 che dice: "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce". Come puoi notare, Giovanni dice le stesse parole di Yeshùa ma con una piccola aggiunta: "secondo la sua volontà". Oggi nessuno ci proibisce di chiedere qualunque cosa, anche la guarigione di un nostro caro o di noi stessi, ma quando questo non avviene, la vera motivazione non deve essere attribuita alla mancanza di fede, ma alla nostra richiesta che non è in armonia con la volontà di Dio. Basta mi sono stancato. :d
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Enigma
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da Enigma »

Caro Marcuzzu beddu, beddu, io non ho assolutamente parlato della fede come un semplice credere. Sappiamo benissimo che finanche i demoni credono in Dio, ma non esercitano affatto fede (Gc 2:19). La mia è stata una risposta a quello che tu hai detto cioè, che i miracoli non ci sono perchè la fede manca. Ed io, spinto dalla logica, ti ho chiesto come puoi dire questo se i credenti è proprio per mezzo della fede che ottengono la salvezza. "E' per grazia che siete stati salvati, mediante la fede" (Ef 2:8). Capisci il perché ti ho detto che non credo che il vero motivo sia la fede finita per come dici tu? Verissima è la Scrittura riportata di Antonio di Yeshùa che chiede se al suo ritorno troverà o meno ancora fede sulla terra. Ma subito dopo, Antonio, pone la domanda: forse che la fede sia una rarità e davvero un dono per pochi?" Però Antonio ha subito intuito che Yeshùa stava appunto parlando della stragrande maggioranza e non del piccolo gregge. E se così non fosse, che spiegazione dobbiamo dare alle parole di Paolo in Corinti quando dice: " Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore" (1 Cor 13:13). Queste tre cose a chi sono riferite? Al mondo? Ma neanche a pensarci. E' ovvio che si stava riferendo alla chiesa di Cristo. Ed oggi, la vera chiesa di Cristo si distingue da queste tre meravigliose qualità: la fede, che conosciamo bene nel suo complesso cosa sia. L'amore, che contraddistingue, come dice Yeshùa, i veri suo discepoli. E in fine la speranza, che è quella che ogni credente attende: il ritorno di Yeshùa per essere con lui. Non i miracoli, ma fede, speranza e amore sono il sostegno necessario per far perseverare i credenti fino alla fine. :-)

p.s Grazie per l'amicizia e la simpatia che provi per me. :ymblushing:
AKRAGAS
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da AKRAGAS »

Cari amici e fratelli in Cristo, personalmente sono della stessa opinione per come ha ben esposto enigma; non posso aggiungere altro ma scrivo una riflessione.
Io considero che le Sacre Scritture rappresentino la pietra di base sulla quale si appoggia tutta la conoscenza . Se qualcosa del vissuto reale viene percepita come discordante dalle Scritture allora penso che dovrò correggere la mia percezione e non adattare le Scritture alla mia esperienza. Detto questo mi spiego.
Se percepisco e quindi di conseguenza credo che esistano i miracoli per come avvenivano ai tempi del messia allora devo anche credere che ci siano i profeti, i credenti che parlano in lingue, credenti che guariscono, credenti che operano segni potenti, ecc.
Voi conoscete dei profeti? O avete visto resurrezione di morti o guarigioni di un cieco nato?
Qualcuno potrebbe giustamente osservare che i miracoli non avvengono per mancanza di fede.
Io penso piuttosto alle parole del messia: beati coloro che hanno fede senza aver visto...
I miracoli, meglio direi segni che compiva il messia e gli apostoli attestavano la loro autorità. Ma oggi a che servirebbero? Noi abbiamo fede per la loro testimonianza e non per i miracoli.
Amici miei, non vi fate ingannare dai ciarlatani o da segni di Satana (madonne che lacrimano, apparizioni, paralitici presi dall' estasi emotiva, persone che si autoconvincono di parlare in lingue al punto da provocarsi attacchi epilettici ,ecc) .
Le Scritture sono sempre la testimonianza della Verità: se rimaniamo ancorati ad essa non saremo distolti dalla Via.
AKRAGAS
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da AKRAGAS »

La gente del mondo è in costante ricerca di miracoli per credere, vuole vedere opere potenti. Infatti le religioni sfruttano questo punto debole dell' uomo : l'incredulità. Satana lo sa bene e si diverte a traviare anche con prodigi ingannatori.
Chi invece pone fede in Dio semplicemente perché lo ama e vede il " miracolo" nella sua creazione ? Sì,il creato parla di Dio e questo è il miracolo. E chi con più forza lo ama per le sue promesse di amore tramandate dalle Scritture? Solo gli eletti.
Non ho bisogno di miracoli ma ho fede perché amo Dio.
marco
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da marco »

Caro Enigmuzzu beddu, non tutti i miracoli erano per esplicitare "il segno d'approvazione da parte di Dio".
Molti dei miracoli di Yeshùa erano dettati dalla compassione. Infatti a molti miracolati diceva espressamente di non dire nulla.
Ma la gioia era talmente tanta che ricevuto correvano come bambini a proclamare nei villaggi ciò che Yeshùa aveva fatto loro.
E Yeshùa faceva di corsa le valigie e scappava perchè di lì a poca si riversava su di lui un mare di persone in cerca di guarigione fisica e non quella dell'anima.
Tu pensi che non sapeva che sarebbe andata a finire così?
Ma era troppo forte la voglia di alleviare le sofferenze a quei disperati.
E qualsiasi cosa lui chiedeva al Padre la otteneva.

Le pagliacciate lasciale fare ai pagliacci.
marco
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da marco »

Caro Akragas il miracolo domandato a Dio non serve per far credere o per spettacolarizzazione, ma per compassione.
Madonne o santi non c'entrano nulla con il mio discorso.
In quelli c'è un rapporto tra un uomo e una menzogna.
Invece nel miracolo che dico io c'è il rapporto tra due uomini.
Un sentimento amatissimo da Dio.
Anche se l'altra persona non se lo merita, Dio interviene per te.
Perchè se siamo veri discepoli di Cristo allora le parole di Dio dette ad Isaia sono per noi realtà, non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?
Sappiamo tutti la risposta di Dio a quella promessa, chissà quante volte il nostro cuore fremeva mentre leggevamo questo: Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
9 Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà;
implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Invocare Dio per che cosa?
Yeshùa dice proprio questo chiedete ed otterrete.
Non lo dice "alla gente del mondo" ma ai suoi discepoli che spero che non siano rimasti solamente dodici.
AKRAGAS
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da AKRAGAS »

La preghiera fatta con fede viene ascoltata e se Dio vuole può liberare da ogni male.
Se un uomo desidera conoscere la Verità più di ogni altra cosa a la chiede a Dio allora sarà esaudito: non è questo un miracolo è una liberazione dal male?
Se un fratello è caduto in disgrazia o malattia la preghiera non sarà accolta dai suoi figlioli? Dio opera il miracolo e lo libererà se così avrà deciso.
Tuttavia io penso che a volte ciò che ci appare un male può essere strumento di Dio per richiamare a sé i suoi figli. Quante volte Paolo pregó perché lo liberasse dalla spina nel suo fianco? E Dio rispose: la mia grazia ti basta.
Quindi non sempre ciò che desideriamo sta in armonia con la decisione Divina; spesso bisogna rimettersi alla volontà del Padre.
Comunque con questo concludo che non bisogna mai smettere di avere fede e di pregare.
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bgaluppi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da bgaluppi »

Enigma, mi trovo concorde con le tue parole, e specialmente quando dici:
"Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce". Come puoi notare, Giovanni dice le stesse parole di Yeshùa ma con una piccola aggiunta: "secondo la sua volontà". Oggi nessuno ci proibisce di chiedere qualunque cosa, anche la guarigione di un nostro caro o di noi stessi, ma quando questo non avviene, la vera motivazione non deve essere attribuita alla mancanza di fede, ma alla nostra richiesta che non è in armonia con la volontà di Dio.
Ma noi non conosciamo la volontà di Dio, per questo dobbiamo pregare, pur rimettendo sempre tutto alla sua volontà. Se io, in cuor mio, volessi che una persona non credente o lontana dalla fede si convertisse, io non cercherò di convertirla con la forza, cercando di fare la mia volontà, ma pregherò Dio con fede perché lui voglia graziare quella persona con la conversione e con il dono della fede. Se questo non è nei suoi piani, non avverrà, e certamente lui porta a se tutti coloro che lui vuole, secondo la sua volontà; il mio pregare allora può assumere una funzione all'interno dell'intero processo, cioè può diventare parte fondamentale della conversione di quella persona. Dico che non dobbiamo porre paletti né alla volontà di Dio né alla sua onnipotenza e pregare con fede. Persino Yeshua ha pregato per ben tre volte che il Padre portasse via da lui quel calice, pur sapendo bene quale fosse la volontà di Dio.

Per quanto riguarda i miracoli, si sta ovviamente parlando di qualcosa che avviene unicamente per volontà di Dio, e non per investitura divina su uomini. Credo sia difficile, oggi, vedere qualcuno che dice allo storpio "alzati e cammina" (anche se di ciarlatani ce ne sono tanti, come tu giustamente fai notare). Però non dobbiamo perdere la fiducia nella sua benevolenza e misericordia, specialmente se questa benevolenza è richiesta da un fedele tramite la preghiera.
chelaveritàtrionfi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

A parte il messaggio che possa essere esteso per tutti i credenti, non credete che quelle parole di Yeshùa erano specificamente rivolti a coloro che lo stavano ascoltando in quel tempo? Ciò che fecero gli apostoli dopo lo possiamo leggere
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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