Gv 14:12 ss

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bgaluppi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da bgaluppi »

Naza, se prendiamo Mt 10:1 leggiamo:

Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità.

Quindi, gli apostoli erano stati investiti di una missione specifica ed avevano delle capacità del tutto particolari, che come ha fatto notare Enigma servivano nel momento in cui doveva essere annunciato l'avvento del regno di Dio. Però leggiamo anche che "qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà" (Gv 16:23), e queste parole non possono essere soltanto per gli apostoli. Infatti, Yeshua non si preoccupa solo degli apostoli, ma anche di tutti quelli che seguono: "Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato" (Gv 17:20). Durante la sua preghiera, in riferimento ai credenti futuri, egli specifica affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Egli spiega anche: "io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre" (Gv 14:11-12). Chi crede in me, non se voi credete in me, e "chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui" (Gv 14:21), e "Dimorate in me, e io dimorerò in voi" (Gv 15:4).

E' vero che queste parole erano rivolte agli apostoli, infatti Yeshua dice "Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia" (Gv 15:16). Lui parla a loro, i dodici, ma come possiamo pensare che queste parole non valgano anche per "quelli che credono in me per mezzo della loro parola", per i quali lui prega il Padre che li renda uno: "e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato". Cosa significa essere uno nel Padre e in Cristo? Significa che possiamo fare miracoli o no? Probabilmente non come li facevano gli apostoli, che avevano una missione ed una funzione specifiche, ma certamente i fedeli dagli apostoli in poi che pregano il Padre con fede riceveranno attenzione. O dobbiamo pensare che il Padre non risponderà alle nostre preghiere perché il regno è già in mezzo a noi?
chelaveritàtrionfi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Caro Antonio, ho scritto nelle prime battute "anche se il messaggio vale per tutti i credenti". Tuttavia da quanto leggo, nello specifico tutta la discussione è rivolta agli apostoli

"quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via» (Gv 14:3-4)
"Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto" (Gv 14:26)

"Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio." (GV 15:26-27)

Giovanni 16
1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4 Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.

31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32 Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

Ritornando ai versetti iniziali (Gv 14:12,13)
n verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Gli apostoli fecero grandi opere.

Certamente Antonio, i credenti che pregano riceveranno attenzione. Il messaggio vale certamente per tutti i credenti ma in senso diverso da quanto detto nello specifico agli apostoli, infatti oggi nessuno di noi compie miracoli. Che il riferimento in generale sia per tutti i credenti lo comprendiamo in molti altri passi anche da quelli che hai riportato tu
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Leggo anche che c'è la possibilità che "il chiedere qualunque cosa nel mio nome" sia un versetto spurio.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
marco
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da marco »

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bgaluppi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da bgaluppi »

Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato" (Gv 17:20)

Naza, lui prega il Padre per tutti quelli che verranno, perche' siano in lui e nel Padre affinche' il mondo creda che il Cristo e' venuto. Cosa comporta questo "affinche' il mondo creda"? Non vuol dire che il mondo ha bisogno di credere? :-)
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francesco.ragazzi
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Re: Gv 14:12 ss

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,
Condivido in modo completo !
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