Paolo e la Legge

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Israel75
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Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Paolo e la Legge

Messaggio da Israel75 »

Altro studio sulla Legge e cosa diceva Paolo.
Pregherei non di andare off-topic, sò che molti hanno già discusso e trattato per molti di noi è un pò la solita minestra però è sempre meglio che ramificare troppo i discorsi.
Pregherei anche di leggere accuratamente e controbattere citando le fonti in modo da evitare opinioni solo personali.
Pregherei di rispondere citando con la funzione "[quote][/quote]" solo i punti cruciali per non disperdere gli argomenti trattati e non allungare i post.

Ecco lo studio partiamo da qui altrimenti diventa dura. :-)
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=602

Ps.
Anche qui il rischio di urtare contro tendenze radicate è notevole , ed è comprensibile. Però devo dire a titolo personale che è davvero difficile andare oltre se non ci si chiarisce bene che Legge e Fede vanno insieme. La Scrittura mai sostiene che la Legge (in realtà "torah" significa "lieto insegnamento") è stata accantonata; dai discepoli venne abbandonato il legalismo , il "dare per avere" , il giudizio . Cambiò il modo di praticarla e non la sostanza. Altrimenti alcuni passi tipo (Rm 3:31) sarebbero una contraddizione con gli altri versetti è ciò non è possibile (a mio modesto parere).
Se fosse possible dovremmo concludere cha alla Scrittura si può fare dire tutto e il suo contrario, conclusione abbastanza blasfema.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
AKRAGAS
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Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: Paolo e la Legge

Messaggio da AKRAGAS »

Atti21:17 Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. 18 Il giorno seguente, Paolo si recò con noi da Giacomo; e vi si trovarono tutti gli anziani. 19 Dopo averli salutati, Paolo si mise a raccontare dettagliatamente quello che Dio aveva fatto tra i pagani, per mezzo del suo servizio. 20 Ed essi, dopo averlo ascoltato, glorificavano Dio. Poi, dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge. 21 Ora sono stati informati su di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani ad abbandonare Mosè, e dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non conformarsi più ai riti. 22 E allora? Sicuramente verranno a sapere che tu sei venuto. 23 Fa' dunque quello che ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini che hanno fatto un voto; 24 prendili con te, purìficati con loro e paga le spese per loro affinché possano radersi il capo; così tutti conosceranno che non c'è niente di vero nelle informazioni che hanno ricevute sul tuo conto; ma che tu pure osservi la legge. 25 Quanto ai pagani che hanno creduto, noi abbiamo scritto decretando che si astengano dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla fornicazione». 26 Allora Paolo, il giorno seguente, prese con sé quegli uomini e, dopo essersi purificato con loro, entrò nel tempio, annunciando di voler compiere i giorni della purificazione, fino alla presentazione dell'offerta per ciascuno di loro.
Correvano voci in Giudea che Saulo di Tarso andasse presso i gentili ad insegnare che non era necessario seguire la legge di Mosè, la Torah. Saulo quindi si reca a Gerusalemme presso il tempio con l’intenzione di dimostrare che le voci di accusa nei suoi confronti erano false.
Notate bene che Saulo prima di parlare presso il tempio mette in atto i riti di purificazione prescritti nella Torah con l’intenzione di fare la presentazione dell’offerta, sempre prescritta dalla Torah.Asserisce di osservare la legge. In seguito , quando parlò davanti alla folla testimoniò in Atti 25:8 ...mentre Paolo diceva a sua difesa: «Io non ho peccato né contro la legge dei Giudei, né contro il tempio, né contro Cesare».
Questo avvenne quando il messia non era più in vita sulla terra! Se fosse vero, come asseriscono molti cristiani che la legge è stata abolita dopo la morte del Cristo, come mai Paolo invece continua a rispettarla? O vogliamo accusare forse Paolo di doppiezza? :-??
In realtà Saulo contestava ai suoi compatrioti farisei il loro porre fiducia nelle proprie forze ai fini della salvezza, quello che nella letteratura rabbinica troviamo come giustizia per meriti.
Saulo quindi non vuole disquisire riguardo alla osservanza o meno della Torah, ma piuttosto sulla necessità di osservare la Legge attraverso la fede nel messia risorto.
Quindi salvezza non deve essere considerata ottenibile come merito ma per grazia ricevuta da D-o, tuttavia la condizione per rimanere nel nuovo patto è di operare la giustizia della Torah.
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