Il Millennio: chi regna su chi?

marco
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

Messaggio da marco »

Caro Gianni ho letto il tuo studio: Il resto dei morti.
Ora vorrei con voi analizzare pian piano ciò che a mio avviso non quadra (se posso permettermi).
Però punto per punto ed attenendovi solo ed esclusivamente al richiamo.

Tuo studio: C’è un passo dell’Apocalisse che pone dei problemi interpretativi, ed è questo: “Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi” (Ap 20:5). Questi “altri morti” sono quelli che non parteciparono alla prima resurrezione, riservata alla chiesa di Yeshùa (1Ts 4:16) ovvero a quelli che “tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni . . . Questa è la prima risurrezione” . – Ap 20:4,5.

Io: se continuiamo 1Ts 4:16-17 leggiamo che subito dopo la risurrezione dei "morti in Cristo", i superstiti e i viventi saranno rapiti sulle nubi per incontrare il Signore nell'aria.
Paolo, almeno in questo versetto, non ha la più pallida idea di un'altra possibilità di vita nel Millennio. Paolo crede addirittura alla possibilità che lui stesso in vita verrà rapito in cielo.
Infatti non si schiera dalla parte "dei morti in Cristo" cosa presumo ovvia, ma da quelli che sono in vita.
Ora non credo sia possibile associare 1Ts 4:16 con Ap 20:4,5, questo perchè Paolo non vede la prospettiva del Millennio come (forse) la vede Giovanni.
marco
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

Messaggio da marco »

Per Enigma: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 12 Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

Ricordiamoci che questa parabola viene detta a motivo della richiesta di Pietro: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?».
Yeshùa corregge il tiro dicendo che Dio ripaga secondo il Suo volere e non il nostro.
Anche "quelli dell'undicesima ora" verranno pagati come tutti gli altri.
marco
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

Messaggio da marco »

Caro Enigma, noi anche se avessimo 10/10 di vista, non riusciremmo a vedere oltre il consentito.
Quante persone sono sotto l'influsso satanico, posseduti, incapaci di vedere Dio?
E il Signore lascia che Satana agisca fino a quando Lui vuole.
Queste persone soffrono più di noi, benchè libere di fare ciò che vogliono anche deridere il Signore, vivono nell'amaro, ogni loro azione piacevole si trasforma subito in amarezza.
Sono sempre alla ricerca di soddisfazioni. Benchè felici sono tristi.
Noi invece seguendo le parole di Cristo ci troviamo in una sitiazine migliore perchè:
28 Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
Avere Cristo nel cuore è una gioia, e non un sacrificio.
Povere quelle persone che Satana tiene sotto legacci, perchè non hanno la possibilità di gustare Cristo.
Voglio credere che Dio abbia concesso a tuo padre la liberazione che attendeva da tutta la vita nell'ultimo tempo.
L'uomo non è fatto per avere comunione con Satana. Il benessere si ha con Dio.
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Enigma
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

Messaggio da Enigma »

marco ha scritto:Per Enigma: ... Anche "quelli dell'undicesima ora" verranno pagati come tutti gli altri.
Marco, forse non mi crederei, ma la parabola delle diverse ore, anch'io avevo pensato di trattarla ma poi ho deciso di non dilungarmi, e sai perché volevo trattarla? perchè sapevo che in seguito l'avresti fatto tu. Ed ecco avveratosi, chissà, forse ho il dono di profezia. :d :d :d So che in quella parabola anche chi ha servito Dio (figurativamente) per una sola ora, riceve il dono di essere con Cristo al suo ritorno. Gli stessi apostoli di Yeshùa sono stati chiamati in età diversa e non tutti hanno avuto la stessa durata nel servire Dio, tanto è vero che Giacomo di Zebedeo è morto di spada da parte di Erode pochissimo tempo dopo. La parabola oltre a insegnare che la durata di tempo nel servire Dio non è uguale per tutti, ci dice anche che persone come l'apostolo Giovanni che hanno avuto una lunga vita, o come suo fratello Giacomo, che hanno avuto vita breve, tutti è due le categorie, hanno comunque fornito prova di aver vissuto la fede lavorando nel Suo campo. Oggi, chi è chiamato anche in quell'ora figurata, sintetizzando, ha creduto ed è stato battezzato e, in conseguenza di ciò, è stato salvato. "Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato" (Mc 16:16). E tu, caro Marco m'insegni che qui non si sta parlando di un credere solo mentalmente, perchè col semplice credere i demòni ci superano di gran lunga, perché vedendolo, credono più di noi che non vediamo (Gc 2:19). Quindi, il credere nel vero senso della parola, è qualcosa che va vissuto, sperimentato e, una persona che sta morendo, a sua disposizione ha solo il tempo di credere con la mente ma non di sperimentarlo, e Yeshùa ci insegna che la vita eterna si ottiene solo sperimentando lui e il Padre (Gv 17:3). E per fare questo, caro Marco, alla persona morte gli serve il tempo che non ha.

So che continuerai a non condividere, e giustamente come ha detto il grande Giovanni detto il Zardinone, :P possiamo scrive all'infinito ma non servirà a niente finché non arriverà il tempo di capire. Comunque, quello che conta è che a prescindere di come la vediamo, l'importante è che continui ad amare. ;)
Sai, ogni tanto è meglio che te lo ricordo così non rischi di dimenticarlo :d
Tiè, beccati questo abbraccio. :YMHUG:
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

Messaggio da marco »

Caro il mio profeta ti confermo che ne hai indovinate due. =))
Allora se sai che quella parabola è veritiera di un Dio misericordioso che conosce i cuori, perchè strozzi l'amore di Dio?
Se Yeshùa avesse detto invece dell'undicesima ora, l'undicesima e cinquanta nove minuti, avresti cambiato idea?
Perchè quell'operaio ha lavorato solamente un minuto. Come tuo padre.
Si?
Ti ho scritto che molte persone "vivono" in uno stato di possesione e soffrono enormemente.
Altre schiave della condizione e Dio vede e giudica secondo misericordia.
Luca 7,36-50 si legge dell'incontro della peccatrice con Yeshùa, a csa di un fariseo.
Questa donna era una prostituta, vittima di tale condizione, e Yeshùa lo sapeva tanto è vero che le rimette i peccati senza dirgli di CAMBIARE vita.

48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
Se non sbaglio è l'unico caso nei vangeli in cui Yeshùa non finisce la frase dicendo:"va e non peccare più".
Intendi? A questa donna considerata dagli uomini a tavola un cosa immonda, Yeshùa le perdona i peccati senza chiedergli altro. Perchè sà la condizione di schiavitù e lascia che essa continui il "suo lavoro" ma il cuore di quella donna era tutto per Dio.
Ciò che hai nostri occhi è impossibile a Dio no.
Anch'io ti abbraccio caro amico :YMHUG:
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

Messaggio da Enigma »

marco ha scritto:Allora se sai che quella parabola è veritiera di un Dio misericordioso che conosce i cuori, perchè strozzi l'amore di Dio?
Se Yeshùa avesse detto invece dell'undicesima ora, l'undicesima e cinquanta nove minuti, avresti cambiato idea?
Perchè quell'operaio ha lavorato solamente un minuto. Come tuo padre.
Caro Marco, probabilmente sono io che non so spiegarmi. Sono d'accordissimo su quello che dici, ma anche tu dei ammettere che chi lavora per un solo minuto, deve mostrare "frutti degni di ravvedimento" (Mt 3:8). In punto di morte TUTTI vogliono avvicinarsi a Dio, diventare buoni, promettono conversione in cambio di guarigione, ecc. E di fronte a questo, non possiamo giustificare il tutto cullandoci dell'amore e della misericorde di Dio. Non sono stato io, ma Dio a ispirare i seguenti passi biblici che sostengono quello che continuo a dirti.
"a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome" (Gv 1:12)
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv 3:16)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna" (Gv 3:36)
"Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna" (Gv 5:24)
"Chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai" (Gv 11:25-26)
" Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando." (Gv 15:14)
"affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome" (Gv 20:31)
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio" (Mt 7:21)
"Avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio" (1Gv 5:13)

Questi e tantissimi altri passi mostrano che la salvezza segue la fede vissuta e non un Signore, Signore solo in punto di morte.
marco ha scritto:Luca 7,36-50 si legge dell'incontro della peccatrice con Yeshùa, a csa di un fariseo.
Questa donna era una prostituta, vittima di tale condizione, e Yeshùa lo sapeva tanto è vero che le rimette i peccati senza dirgli di CAMBIARE vita.

48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
Se non sbaglio è l'unico caso nei vangeli in cui Yeshùa non finisce la frase dicendo:"va e non peccare più".
Intendi? A questa donna considerata dagli uomini a tavola un cosa immonda, Yeshùa le perdona i peccati senza chiedergli altro. Perchè sà la condizione di schiavitù e lascia che essa continui il "suo lavoro" ma il cuore di quella donna era tutto per Dio.
Ciò che hai nostri occhi è impossibile a Dio no.
Mi chiedi se intendo? E cosa? Che non gli dice di cambiare vita quando era per scontato che lo avrebbe fatto? Altrimenti a cosa serviva andare da Yeshùa se non aveva intenzione di cambiare? Yeshùa lo sapeva benissimo come lo sapeva quando entrò nella casa di Zaccheo e gli disse che la salvezza era entrata in quella casa senza che lo avesse ne perdonato e ne invitato a cambiare vita. Dici che il cuore di quella donna era tutto per Dio. E da quando? Prima di andare da Yeshùa non è possibile, perchè sappiamo benissimo che il suo cuore era nella prostituzione. Quindi, è dopo essere andata da Yeshùa che il suo cuore inizia ad essere tutto di Dio, e qui viene detto quello che sto cercando da tre giorni di dirti cioè, che la salvezza segue i frutti, e questa donna ha mostrato frutti di pentimento: è andata da Yeshùa, ha ricevuto il perdono, è diventata una sua discepola, ha ricevuto lo spirito santo, è stata battezzata in acqua divenendo una sua testimone con la parola e con l'esempio, conducendo la sua vita nella continua santificazione. Come vedi, hai nostri occhi non è affatto impossibile per come dici, ma possibilissimo perché Dio ci rende partecipi attraverso la Sua parola. :YMHUG:
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

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Ottima trattazione, Enigma. :-)
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

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Enigma ha scritto: è andata da Yeshùa, ha ricevuto il perdono, è diventata una sua discepola, ha ricevuto lo spirito santo, è stata battezzata in acqua divenendo una sua testimone con la parola e con l'esempio, conducendo la sua vita nella continua santificazione. Come vedi, hai nostri occhi non è affatto impossibile per come dici, ma possibilissimo perché Dio ci rende partecipi attraverso la Sua parola. :YMHUG:
Caro Enigma Yeshùa l'ha perdonata prima e non dopo.
Se questa donna fosse morta di lì a poco, senza adempiere alle opere giuste che spettano a un discepolo, quella professione di fede non gli sarebbe valsa nulla?
Lo sai cos'è? Abbiamo preso il metro a Dio. Siamo noi a misurare al suo posto.
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

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Enigma ha scritto:Caro Marco, probabilmente sono io che non so spiegarmi. Sono d'accordissimo su quello che dici, ma anche tu dei ammettere che chi lavora per un solo minuto, deve mostrare "frutti degni di ravvedimento" (Mt 3:8). In punto di morte TUTTI vogliono avvicinarsi a Dio, diventare buoni, promettono conversione in cambio di guarigione, ecc. E di fronte a questo, non possiamo giustificare il tutto cullandoci dell'amore e della misericorde di Dio. Non sono stato io, ma Dio a ispirare i seguenti passi biblici che sostengono quello che continuo a dirti.
"a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome" (Gv 1:12)
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv 3:16)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna" (Gv 3:36)
"Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna" (Gv 5:24)
"Chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai" (Gv 11:25-26)
" Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando." (Gv 15:14)
"affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome" (Gv 20:31)
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio" (Mt 7:21)
"Avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio" (1Gv 5:13)

Questi e tantissimi altri passi mostrano che la salvezza segue la fede vissuta e non un Signore, Signore solo in punto di morte.
Tutti voglio avvicinarsi a Dio in punto di morte. Ricordiamoci chi è il Giudice.
Non credo sia possibile prendere in giro Dio.
Tutti questi passi da te citati non riportano un "tempo d'impiego".
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Re: Il Millennio: chi regna su chi?

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marco ha scritto:Caro Enigma Yeshùa l'ha perdonata prima e non dopo.

Penso che tu, o abbia letto male, oppure sei proprio convinto che la donna abbia ricevuto prima il perdono e poi è andata da Yeshùa. Basta questa semplice riflessione per capire che chi non va a Dio di conseguenza non vuole neanche essere perdonato. Quindi, che tu abbia letto male è comprensibile, siamo umani, ma se tu sei convinto che la donna è stata perdonata prima di andare a Yeshùa, allora credo che avresti serie difficoltà a mostrarlo con la Bibbia che prima si ottiene il perdono e poi si va a Dio.
marco ha scritto:Se questa donna fosse morta di lì a poco, senza adempiere alle opere giuste che spettano a un discepolo, quella professione di fede non gli sarebbe valsa nulla?
Mi stai tentando facendomi usurpare il posto di Dio? :d Ogni caso è diverso, per esempio, una persona che non sa di morire, un gesto del genere non è affatto motivato da un tornaconto e in questo caso non posso e non voglio spingermi oltre nel dirti se farà o no parte della sposa di Cristo, oppure verrà messa a vaglio nel millennio, che personalmente lo vedo come il giorno del giudizio. Comunque sia quello che a noi deve interessa è che il nostro pensiero non deve prevalere, ma rimanere biblico, e la Bibbia ci insegna che solo esercitando la propria fede si è salvati.
marco ha scritto:Lo sai cos'è? Abbiamo preso il metro a Dio. Siamo noi a misurare al suo posto.
Se mi dici che non la vedi così io l'accetto e rispetto, perché sei una creatura fatta a immagine di Dio. Ma se mi fai un'affermazione del genere, allora devo concludere che non ti va di capire. :-??
marco ha scritto:Tutti voglio avvicinarsi a Dio in punto di morte. Ricordiamoci chi è il Giudice.
Non credo sia possibile prendere in giro Dio.
Tutti questi passi da te citati non riportano un "tempo d'impiego".
Anche qui ti sfugge in quale contesto ho detto che in punto di morte tutti si avvicinano a Dio. Dici che i passi citati non riportano un tempo d'impiego? Spero che per te siano solo questi passi, perché se lo diventasse tutta la Bibbia, a non portare un tempo d'impiego, allora ci sarebbe veramente da preoccuparsi. Caro Marco, io getto la spugna, perché continuare a insistere e come se volessi convincerti a tutti i costi e, questo, non è nelle mie intenzioni e tanto meno nelle mie capacità.

P.s Non temere di perdere il tuo pensiero, perché non ho intenzione di rubartelo. :d :))

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