Il Millennio: chi regna su chi?

[bgaluppi]

Marco, Giovanni ha ragione. Probabilmente sai che nel testo greco non ci sono punteggiature, in quanto allora si cercava di risparmiare carta. La traduzione “Veramente ti dico: oggi Tu sarai con me in Paradiso” rende un significato che non è concorde con le Scritture, in quanto non basta un pentimento sull'orlo del baratro per salvarsi, e di questo mi pare abbiate già parlato abbondantemente. Se si spostano i due punti, come fa la TNM, abbiamo: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. Tutto un altro significato, che non da indicazioni temporali precise. E attenzione: Yeshùa non gli dice "la tua fede ti ha salvato".

[Enigma]

La traduzione “Veramente ti dico: oggi Tu sarai con me in Paradiso” rende un significato che non è concorde con le Scritture, in quanto non basta un pentimento sull'orlo del baratro per salvarsi, e di questo mi pare abbiate già parlato abbondantemente.

Questo discorso mi è molto famigliare. Ammazza e come sei intelligente.
Si vede che hai bevuto latte di volpe.

[bgaluppi]

Enigma, ho letto lo studio di Gianni proprio ieri sera, incuriosito dall'episodio del ladrone e dal fatto che fosse riportato solo da Luca. Certamente la traduzione errata è l'unica spiegazione possibile. Ad essere sincero, questa discussione mi ha fatto capire molte cose, poiché io stesso, prima di rifletterci su, pensavo che Yeshùa avesse concesso la salvezza in un istante. Ma ciò non ha senso, poiché il ladrone non ha manifestato né fede né opere buone, quindi il gesto di Yeshùa avrebbe contraddetto le Scritture, il che è impossibile.

[francesco.ragazzi]

Chi regna su chi ?
Regna Yeshua ed i Santi dell'Altissimo (per dirla come il profeta Daniele),
Su chi ?
Sulle nazioni formate dal popolo mondiale che attraverso la Grande Tribolazione arriverà a godere del Regno di Yeshua.

[marco]

Caro Enigma in Luca 22,28-30 Yeshùa non si riferisce a tutti noi, ma solo agli apostoli.
Infatti se continuiamo la lettura troviamo scritto: e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.

[Gianni]

Concordo con Giovanni e con l'ottima analisi di Enigma, confermata dall'intera Bibbia. La veduta presentata da Marco si basa su una collocazione errata della punteggiatura (assente nei manoscritti originali).

[marco]

Caro Gianni, avevo già scritto in precedenza che riconosco essere corretto mettere la virgola dopo la parola oggi.
Ho riportato il versetto così come scritto sul sito "la Parola".
Non ho voluto apportare nessuna modifica, dato che il mio interesse era concentrato su altro.

Una domanda Gianni: un sincero atto di fede anche nell'ultimo istante di vita non basti per ricevere la vita eterna?

[Gianni]

Caro Marco, che senso ha la tua domanda? Preoccupazione per qualcuno? Per noi stessi?
In ogni caso, non possiamo fare accademia su questioni che riguardano unicamente la valutazione di Dio. Dio non valuta alla maniera umana. Lasciamo a Lui la questione.

[bgaluppi]

Marco, cosa ti dice il tuo cuore? Secondo te si può vivere in modo dissoluto e pentirsi sinceramente nel momento della morte? E se ciò avvenisse anche in modo sincero e non premeditato, credi che il Padre darà lo stesso peso a chi fa la sua volontà per tutta la vita e chi non la fa e si pente poco prima di morire? Non so darti la risposta, poiché non possiamo conoscere il metro di giudizio del Padre. Ascolta il tuo cuore.

[Enigma]

Caro Enigma in Luca 22,28-30 Yeshùa non si riferisce a tutti noi, ma solo agli apostoli.
Infatti se continuiamo la lettura troviamo scritto: e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.

Caro Marco se al posto di avere una lettura così ristretta provassi ad estendenti, ti renderesti conto che la cerchia non si chiude ai soli dodici: Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo (2Timoteo 2:11,12). Ora, bisognerebbe andare sulla tomba di Paolo, svegliarlo, e chiedergli come si è permesso di inserire lui e Timoteo nella cerchia dei dodici. Luca la combina peggio, lui, addirittura, affida il regno ad un piccolo gregge: "Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno" (Luca 12.32). Piccolo gregge messo in relazione al mondo, ma le Scritture ci dicono che questo gregge non è affatto tanto piccolo. In Apocalisse 3:21 viene detto che a "chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono". Tu mi dirà: ma l'Apocalisse è tutto un simbolo. Ok, lasciamo l'Apocalisse e andiamo a leggere cosa dice Yeshùa: "Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi" (Gv: 14:2,3). Con questo possiamo anche concludere che le parole detto in Ap 3:21 non sono affatto simboliche, tanto più che è sempre Yeshùa che parlare. Ora, facciamo questa piccola riflessione. Se Yeshùa avesse chiuso la cerchia ai soli dodici, nel regnare e giudicare, perché in Giovanni si parla di molte dimore? E che dire di Paolo che arriva addirittura a dire che i credenti giudicheranno anche gli angeli? (1Cor 6:2,3). Compito molto più elevato in confronto alle 12 tribù.
Mi chiedo il perché di questa tua ferma posizione. Se vedi che la Bibbia non sostiene questa tua idea perché continuare a promuoverla. Perché facciamo prevalere le nostre idee su quelle bibliche? Credimi, non lo capisco proprio a cosa serve. Se, per esempio (esempio banale), oggi scoprissi, con approfonditi studi biblici, che il millennio non ha una durata di mille anni ma di mille mesi, credi che ci penserei due volte ad abbandonare il vecchio intendimento? L'amore per la verità non porta a ostinarsi nel conservare vedute acquisite dalle religioni, ma la mando a farsi sfriggere. Penso che molti qui dentro agiscano così, altrimenti a cosa è servito liberarsi dalle religioni, tanto vale che si restava li a farsi continuare a schiavizzare dalle loro dottrine non bibliche.
Tiè beccati questo.