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Paolo e i gentili

Inviato: mercoledì 2 aprile 2014, 19:43
da Israel75
At(17:21-31) 21 Or tutti gli Ateniesi e i residenti stranieri non passavano il loro tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare novità.
22 E Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse:
«Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. 23 Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio. 24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti».


Questo passo degli Atti ogni tanto lo rileggo. E' davvero bellissimo.Un esempio di predicazione allo "straniero" illuminante.

Re: Paolo e i gentili

Inviato: domenica 6 aprile 2014, 10:57
da francesco.ragazzi
"...27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci muoviamo, e siamo,..." .-
Carissimo, in particolare questi versi mi hanno sempre colpito in quanto ci assicurano che Dio non è lontano da ciascuno di noi e questo è un grande conforto il sapere che in ogni momento siamo vicini a Dio, e questo vale non solo per i credenti ma per tutti gli uomini anzi per tutta la Sua creazione.-
Io so che la materia è nel suo intimo un insieme di particelle (protoni, neutroni,elettroni,etc...) che sono tenute insieme a formare la creazione da una forza che non si sa bene cosa sia, una forma di coesione che tiene tutto unito ed assegna compiti e ruoli ben definiti ; Questa forza è secondo me l'Energia che Dio emana e che permeando tutto l'universo lo tiene insieme e ne assegna uno scopo.-
Ma sono convinto pure che nel giorno che Dio stabilirà tutti questi elementi potranno essere distrutti e disintegrati da Dio stesso in quanto è Lui che li tiene insieme !
2°Pietro :10 "...Ma il giorno del Signore verrà come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. 11 Poiché dunque tutte queste cose hanno da dissolversi, quali non dovete voi essere, per santità di condotta e per pietà, 12 aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, a cagion del quale i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno? ..." .-
Ma allora, mi chiedevo, come è possibile che a volte lo sentiamo lontano anzi molto lontano ? ...e sono arrivato alla conclusione che per poter sentire Dio vicino a noi dobbiamo sintonizzarci con la Sua frequenza, abbiamo bisogno di accordarci sulla Sua lunghezza d'onda e ciò è possibile soltanto per fede, vivendo le stesse emozioni, desideri ed ambizioni vissute da Yeshua sulla terra (espressione perfetta del Dio invisibile ed onnipotente) .-

Re: Paolo e i gentili

Inviato: domenica 6 aprile 2014, 11:20
da Michele
Dio,in una forma diversa da quanto possiamo immaginare è già presente in chi crede in Lui, non dovremmo fare voli pindarici per scoprirlo, basterebbe sintonizzare la nostra mente sulla sua frequenza di vibrazione.

Re: Paolo e i gentili

Inviato: domenica 6 aprile 2014, 13:48
da Israel75
E' vero Francesco , condivido tutto. A volte immagino la scena , lui l'apostolo persecutore , l'ebreo zelante per la Legge che sta di fronte a dei pagani. E cosa gli dice? Che sbagliano perchè sono pieni di idoli forse? No. Gli dice : "il D.O sconosciuto che voi inconsapevolmente adorate o comunque onorate io ve lo annuncio".
Io se fossi stato spettatore avrei pensato : "che storia !, che genialata di apostolo". :D
Ci vuole spirito per concepire queste opere. Non siete d'accordo? :)