Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

trizzi74
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Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da trizzi74 »

Caro Gianni, leggendo il passo di 1 Pietro 2:2 ho notato una differenza di traduzione tra la TNM e la TILC.
La prima traduce: come bambini appena nati, nutrite ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola....

La seconda traduce:Come bambini appena nati, desiderate il latte puro e spirituale....

In questo versetto troviamo la parola greca λογικὸν che secondo il Vocabolario del Nuovo Testamento (Numero Strong: 3050) ha questi significati:
1) che appartiene al discorso o al parlare
2) che appartiene alla ragione o alla logica
2a) spirituale, che appartiene all'anima
2b) piacevole alla ragione, che segue la ragione, ragionevole, logico

Ora mi sembra che la TNM abbia scelto di tradurre il termine λογικὸν con il 1 significato. La TILC, invece, ha scelto di tradurlo con il significato 2a.

Un'altra differenza si può notare in Romani 12:1 dove ricorre sempre lo stesso termine greco.

La TNM traduce: Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare. ( significato 2)


Altre traduzioni ( CEI, NR, LUZZI, BIBBIA CONCORDATA ECC) traducono:Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale. ( significato 2a)

In riferimento a questi due versetti quale di queste traduzione è quella corretta?
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Gianni
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da Gianni »

Ciao, Trizzi74. L’aggettivo λογικός (loghikòs) deriva da λόγος (lògos) che significa “parola”. In sé, l’aggettivo loghikòs indica quindi qualcosa che riguarda la parola. In italiano abbiamo un aggettivo simile, prendendo però come base il vocabolo “verbo”, derivato dal latino verbum (“parola”): verbale. Ora, “verbale” (loghikòs) può avere queste applicazioni:
1. Che riguarda la parola, come dichiarazione verbale, impegno verbale e simili;
2. Che riguarda gli organi della parola, come la balbuzie o difficoltà di pronunciare certe lettere;
3. Riguardante la persona che parla, come una persona molto verbale, eloquente;
I tre suddetti significati si applicano sia al nostro aggettivo “verbale” che a quello greco loghikòs.
L’aggettivo greco ha però un significato in più, che gli deriva dal fatto che λόγος (lògos) non significa solo “parola” ma anche “discorso”. Tutte le parole italiane che terminano in –loghìa hanno proprio questa componente, così psicologia indica il “discorso” sulla psiche ovvero il suo studio, l’antropologia “discorso” (studio) sull’essere umano (ànthropos, in greco) e così via. Di conseguenza loghikòs viene ad indicare anche ciò che riguarda la ragione e il ragionamento, potremmo quindi tradurlo “logico”.
Questi sono tutti i significati di loghikòs.
Perché il Vocabolario del Nuovo Testamento aggiunge il significato di “spirituale”? Perché se lo inventa (e non è l’unico caso!). “Spirituale” si dice in greco πνευματικός (pneumatikòs), e lo troviamo poco dopo, al v. 5.
La traduzione corretta è quella di TNM. La Bibbia TILC non fa testo perché è una libera traduzione: è stupenda da leggere ma del tutto inadatta allo studio.
Va poi notato che l’aggettivo loghikòs è abbinato all’aggettivo ἄδολος (àdolos), in cui la prima vocale (α, alfa) è detta privativa perché priva la parola cui è posta come prefisso (δόλος, dòlos, nel nostro caso: “astuzia”) del suo significato, per cui àdolos significa privo di falsità, quindi “sincero”, “puro”; ottima la scelta di renderlo “non adulterato”, come fa TNM.
Pietro sta insomma dicendo – per usare le parole dell’omileta che scrisse Eb – che c’è bisogno dei “primi elementi degli oracoli di Dio”, paragonati al “latte” contrapposto al “cibo solido”. - Eb 5:12.
trizzi74
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da trizzi74 »

Premesso che sono d'accordo con te che la traduzione della TNM in 1 Pietro 2:2 è corretta, vorrei sottolineare che l'errata traduzione della TILC è uguale a quella della CEI, ND, LUZZI ecc. Il Vocabolario di greco di Franco Montanari ( e non solo) alla voce λογῐκός da questo significato:poster. spirituale ORIG. Io. 13.33.208 ecc.; ἡ λ. λατρεία il culto spirituale NT. Rom. 12.1
Come si può notare anche questo vocabolario attribuisce al termine λογῐκός il significato errato di "spirituale".
Chissà perchè?

Riguardo a Romani 12:1( citata dal Montanari), presumo che venga fatto lo stesso errore traducendo λογῐκός con "spirituale" invece del corretto " facoltà di ragionare" della TNM.

Giusto Gianni?
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Gianni
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi74, i vocabolari cosiddetti biblici, tipo il Vocabolario del Nuovo Testamento, sono indubbiamente utili. Tuttavia, quando si deve fare un serio studio su qualche parola biblica, è meglio lasciarli da parte ed affidarsi a due strumenti diversi:
• Un ottimo vocabolario di greco antico;
• Una concordanza delle parole bibliche greche.
Il migliore vocabolario di greco antico è senza ombra di dubbio il Rocci. Se lo consulti, non vi troverai neppure l’ombra del significato di “spirituale” per l’aggettivo loghikòs, ma solo quelli che ho menzionato.
La chiave o concordanza biblica permette poi di vedere il senso del vocabolo nella Scrittura, esaminando i contesti in cui appare.
Quindi: un buon vocabolario per il significato e la concordanza per il senso.
Il limite della concordanza è che una parola può apparire una sola volta nella Bibbia; in tal caso occorre affidarsi al vocabolario (quello buono, non quello scritto dalle varie chiese).
Nel nostro caso l’aggettivo loghikòs compare solo due volte: nel passo pietrino che abbiamo analizzato e in Rm 12:1: “Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare” (TNM). Qui il testo greco ha λογικὴν λατρείαν (loghikèn latrèian): “razionale servizio/culto”. Se esaminiamo bene il contesto, Paolo esorta al v. 2 a trasformarci rinnovando la nostra mente, il che implica proprio la nostra facoltà di ragionare. In più, che senso mai avrebbe parlare di servizio/culto spirituale? Va da sé che lo sia. Il servizio/culto nella chiesa o congregazione che mai potrebbe essere se non spirituale? Paolo vuole però che sia fatto applicandoci anche con la mente. La stessa cosa dice della preghiera: “Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza”. - 1Cor 14:15.
Sinceramente sono stupito che Franco Montanari, che è un valente grecista, dia di loghikòs anche il significato di “spirituale”, essendo lui anche il filologo. Sarebbe interessante capire su che cosa si basa lo studioso per attribuirgli anche quel significato. A quanto pare si fida di un’interpretazione ecclesiastica, visto che la cita. Comunque, il Rocci, che fa veramente testo, non annovera quel significato.
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Enigma
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da Enigma »

Gianni, il dizionario greco H.G. Liddell e R. Scott non è alla pari del Rocci?
Comunque, ho potuto constatare che anche il dizionario greco di H.G. Liddell e R. Scott, alla voce λογῐκός, non da il significa di "spirituale", ma di: del o per il parlare, della parola, della ragione o riguardante la ragione, intellettuale.
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da GEMELLO76 »

Carissimi Gianni e Trizzi, secondo Kittel il significato di spirituale dato a questo termine greco in 1 Pietro 2:2 deriverebbe dal linguaggio mistico. Sempre secondo Kittel λογῐκός sarebbe sinonimo di πνευματικόν.Inserisco la scansione ( un po scadente ma leggibile) che ho fatto del Grande Lessico del Nuovo Testamento di Kittel alla voce λογῐκός.
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Gianni
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da Gianni »

Giusto, Enigma.
Sono stupito, Gemello76, dal Kittel quanto dal Montanari. Noto però che, a differenza del vocabolario vero e proprio (Rocci), quelli del cosiddetto Nuovo Testamento inseriscono anche il senso di “spirituale”. Accludo la foto riguardante la definizione data dal Vocabolario del Nuovo Testamento del Vigini. Un caso particolare mi pare l’autorevole Liddell-Scott che, pur focalizzandosi sul Nuovo Testamento, mantiene la sua rigorosità.
Ciò che mi stupisce del Kittel è questa sua affermazione relativa a 1Pt 2:5: “Questo
‘sacrificio’ e questa ‘casa’ appartenenti alla sfera del πνεύμα [pnèuma, "spirito"] sono di certo equiparati al ‘latte’, che appartiene alla sfera del λόγος [lògos, "parola"]”. Prima di tutto non sono affatto equiparati, perché Pietro dice: “Anche voi, come pietre viventi, siete edificati [come] una casa spirituale in vista di un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali accettevoli a Dio” (TNM). In pratica, dice Pietro, il nutrirsi di “latte” fa crescere in vista della maturità e del ruolo dei credenti. Siccome Pietro parla di edificazione di una casa (linguaggio concreto ebraico), specifica che tale casa è spirituale e che il loro “sacerdozio” (in vista del quale devono crescere) comporta sacrifici spirituali (e non cruenti come quelli materiali). Mi pare chiaro che qui “spirituale” sia riferito unicamente all’edificio e ai sacrifici, che nulla c’entrano con il “latte” che va assunto per crescere. In più, lo stesso Kittel afferma: “Il nutrimento [“latte”] ... [proviene] da ciò che non sta sul piano dei sensi ma del νους” ovvero dalla mente (νους, nus). Il che conferma che è impilicata la mente e quindi il ragionamento.
La Bibbia si interpreta con la Bibbia. Non possiamo non tener conto di ciò che è detto in Eb 5:12: “In realtà, mentre dovreste essere maestri a causa del tempo, avete ancora bisogno che qualcuno vi insegni dal principio le cose elementari dei sacri oracoli di Dio; e siete divenuti tali che avete bisogno di latte, non di cibo solido” (TNM); qui chiaramente si parla della corretta comprensione: avrebbero dovuto essere maestri e invece hanno necessità dell’abicì, paragonato al “latte”. Si deve insegnare loro “dal principio le cose elementari”, che sono il “latte”, e ciò ha a che fare con l’apprendimento e la mente.
Non va poi dimenticato che Pietro aveva appena detto: “La parola del Signore rimane in eterno. E questa è la parola della Buona Notizia che vi è stata annunciata” (1Pt 1:25). È della parola di Dio che sta parlando. Subito dopo invita a sbarazzarsi di ogni inganno (1P 2:1) e poi aggiunge che hanno bisogno “del latte non adulterato” (v. 2, TNM). Tale “latte” – “non adulterato”, non lo si dimentichi – ha a che fare proprio con la parola, è loghikòs. In più ancora, Pietro distingue nettamente loghikòs da “spirituale” (pneumatikòs) che usa ben due volte subito dopo (v. 5).
Meglio fidarsi di Pietro e del vero vocabolario greco che non dei vocabolari ecclesiastici. In ciò il nostro modo di ragionare sul testo biblico deve essere davvero loghikòs, logico, attenendosi alla parola (sia greca che biblica).
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GEMELLO76
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da GEMELLO76 »

Caro Gianni, condivido la tua analisi sul Kittel.
Penso che in 1 Pietro 2:2 tradurre il termine λογῐκός con “spirituale” ( TILC) o con “appartiene alla parola” (TNM) non cambia il pensiero che Pietro voleva evidenziare, cioè quello di nutrirsi della Parola di Dio.Ciò è dimostrato dalla traduzione biblica “Via Verità e Vita” della San Paolo, che pur traducendo λογῐκός con spirituale, afferma quanto segue nella nota a questo versetto: “ Non basta nascere, bisogna crescere. I cristiani “come bambini appena nati” devono bramare quel latte genuino che viene definito Logikon, vale a dire il latte della Parola-logos”.
Aggiungo che anche il Dizionario del N.T. di Carlo Buzzetti inserisce il senso di “spirituale” in 1 Pietro.
Ultima modifica di GEMELLO76 il domenica 28 settembre 2014, 13:23, modificato 1 volta in totale.
trizzi74
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da trizzi74 »

Grazie Gemello per il file.
Caro Gianni,anch'io rimango stupito leggendo il Kittel. Se non ho capito male anche in Romani 12:1 il Kittel preferisce il significato " spirituale".
Giusto?
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Re: Traduzione di 1 Pietro 2:2 e Romani 12:1

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, non ho contrallato. Tuttavia, come dice giustamente Gemello, poco cambia. Alla fine mi pare molto interessante e completamente corretta la citiazione riportata da Gemello:
“Non basta nascere, bisogna crescere. I cristiani “come bambini appena nati” devono bramare quel latte genuino che viene definito Logikon, vale a dire il latte della Parola-logos”. - Evidenziazione aggiunta da me per enfatizzare.
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