Giovanni 14 il consolatore .

Janira
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Janira »

Dipende che cosa intendi "per passare attraverso Yeshua".
Per me Yeshua ha cercato di insegnare la via per entrare in relazione con il Creatore, perchè lui stesso già ci era riuscito. Seguire i suoi consigli dunque è positivo. Ma questi consigli non sono esclusivi di Yeshua, c'è tutta una tradizione che tramanda da millenni come fare questo.
Janira
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Janira »

Oggi ho riletto questa citazione in un articolo di Rabash( art 10/1988), la ripropongo qui come risposta sia a Maria Grazia, sia a Stella:

"I nostri saggi hanno detto: "La Torah esiste solo in colui che si mette a morte per essa". Abbiamo interpretato che egli ha annullato la sua autorità e quindi ha un'autorità singola, che è l'autorità del Creatore, mentre egli stesso non appare nemmeno nella realtà."

Coloro che conseguono questo stato, sono in relazione con il Creatore e sono ricolmi del Suo spirito( o Luce, abbondanza, piacere ecc. ecc.)
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Janira riporta : I saggi hanno detto .......... "
Vediamo se ho capito là Torah esiste solo per chi vi crede e muore per essa, ciò significa che chi non la conosce non può essere giudicato attraverso essa
Stesso discorso se non si conosce Jeshùa o il suo insegnamento .

Janira dice questa saggezza si conosceva già da millenni , a quale saggezza ti riferisci ?
Io mi riferivo comunque a questo e cioè Un individuo può attraverso un suo percorso pur non facendo parte del l'ebraismo o del maestro Jeshùa incontrare il Creatore per così dire e ricevere da Lui luce ?
Janira
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Janira »

La Torah, la Mishna, il Talmud e tutti i testi della Kabbalah da migliaia di anni descrivono come entrare in relazione con il Creatore.
Cosa vuol dire essere giudicati? In un altro articolo Rabash scriveva che chi mette in pratica le Mitzvoth per ricevere una ricompensa in basso, non la riceverà in alto.
Ma questo non significa che quel particolare individuo sarà giudicato malvagio e sarà separato dal Creatore per sempre.
Io non credo nel giudizio personale. Il mio corpo, una volta giunta la morte, sarà polvere e non c'è un'anima personale che godrà della presenza di Dio o soffrirà per la sua separazione.
I kabbalisti insegnano che questo mondo è solo "un'illusione" per correggere Adam HaRishon. Io, te, una pianta, un gatto siamo una manifestazione illusoria nella materialità del desiderio creato all'inizio.
Ogni vita,ogni essere umano è solo uno strumento per la correzione. Non c'è punizione per chi non riesce a contribuire a questa correzione. C'è solo un'altra possibilità, in quanto sempre ci saranno nascite e morti.
Non so perché una parte dell'ebraismo non riconosca questo processo. L'antica saggezza della kabbalah sì.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni ha scritto: venerdì 22 dicembre 2023, 4:20 Stella cara, ti dico il mio pensiero personale.
La Sacra Scrittura può essere compresa con lo studio. Anche da un ateo o miscredente. Ci sono tuttavia due tipi di conoscenza: quella intellettuale e quella in senso biblico. Conoscere la Bibbia intellettualmente è possibile a tutti.

Conoscere il suo Autore è tutt’altro: implica che sia Dio a volere conoscere noi. L’ebreo Paolo inizia a dire in Gal 4:9: “Ora che avete conosciuto Dio …”, poi di corregge e scrive: “… anzi, ora che siete stati conosciuti da Dio”.
La conoscenza in senso biblico non è mentale, intellettuale, ma relazionale. A che mai ci serve tutta la conoscenza biblica intellettuale se poi Dio non ci degna di uno sguardo? Possiamo solo pregare, pregare per richiamare - consapevoli della nostra indegnità - l’attenzione dell’Altissimo.
A proposito di questo concetto che esprime Gianni molto importante a mio avviso vorrei dire dire e aggiungere altro . Per esempio chi si trova in questa condizione relazionale con Dio non riesce almeno a me non riesce esaminare il testo sacro solo è puramente a livello intellettuale c'è un' aderenza con ciò che è scritto che coinvolge l'intera persona sentendosi parte viva di quella storia , il proprio spirito o attitudine interiore si fa uno con lo spirito o energia che emana da quelle pagine scritte .
Scindere le due cose è difficilissimo.
Non è come quando leggi un romanzo , una storia , si ti può emozionare ma finisce lì .
Quando ti accosti alla Sacra Scrittura è totalmente diverso è come leggere la storia di famiglia , la tua vera famiglia di cui ti senti parte .
Ecco perché quando qualcuno strapazza qualche brano biblico ti senti ferito .
Cosa mai c'entra questo con lo spirito ? C'entra eccome pensateci ....
Janira
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Janira »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: lunedì 25 dicembre 2023, 17:50 Io mi riferivo comunque a questo e cioè Un individuo può attraverso un suo percorso pur non facendo parte del l'ebraismo o del maestro Jeshùa incontrare il Creatore per così dire e ricevere da Lui luce ?
Ti dico la mia opinione con un esempio: per arrivare da Palermo a Milano ci sono molte vie. Puoi andare a piedi, a nuoto, poi di nuovo a piedi. Ci metterai mesi, con il rischio di sbagliare strada o di perderti. Puoi andare in macchina e in traghetto. Sarà più facile, ma comunque la strada è lunga e gli imprevisti in agguato. Puoi prendere l'aereo, e in 2 ore sarai giunto a destinazione.
Studiare la Torah con la giusta intenzione, nel giusto ambiente e con il giusto maestro è l'aereo che ti porta dritto dritto dal Creatore ( Israele, Yashar El, diretto al Creatore ;) )
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Janira ,
Quindi modi e tempi diversi per arrivare per modo di dire a casa .
Le Scritture dicono che Dio conosce chi gli appartiene e attira a sé , e li sveglia, da uno stato dormiente a uno stato di consapevolezza e inizia un processo di trasformazione certo il maestro perfetto Jeshùa è l'ideale con lui si arriva certamente ma la strada come insegna lui è stretta e angusta , ma lo spirito cosa c'entra in ciò? C'entra eccome.........
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da stella »

buon giorno ,..si vi ho letto ,ma lascio a voi .. JANIRA , M. GRAZIA


condivido il pensiero di GIANNI ..
A che mai ci serve tutta la conoscenza biblica intellettuale se poi Dio non ci degna di uno sguardo? Possiamo solo pregare, pregare per richiamare - consapevoli della nostra indegnità - l’attenzione dell’Altissimo.''..

Consapevoli della nostra indegnita' ...giusto dobbiamo partire da li ,..come quando si e' malati ,..non si va dal medico ,''se non sei consapevole che sei malato .''

Siamo anche qui fuori tema '''..il consolatore ...

poi io credo che ,''la bibbia'' parla a chi la legge ,''...mi riferisco a sopra dove parlate di strade e modi diversi per arrivare a DIO ..

SI IO CREDO DI SI ,...
STRADE DIVERSE PER UN’UNICA META e' una spiegazione di Shlomo Bekhor ,

mi direte giustamente '''la bibbia parla di CRISTO ,
Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me ..

ma parla a me che sto leggendo ,..non a chi non lha mai letta o compresa ecc..ecc..

chi sono io da dare sentenze o a cosa valgono i miei pensieri ..
ISAIA 55 .
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.

.Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,

O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri...
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Luigi »

Dipende che cosa intendi "per passare attraverso Yeshua".
Per me Yeshua ha cercato di insegnare la via per entrare in relazione con il Creatore, perchè lui stesso già ci era riuscito.
Cara Janira.
Io leggo che Yeshua è il Salvatore del mondo;
che è venuto a salvare tutti, perchè tutti sono perduti , immersi nel peccato; peccato che li ha separati da Dio, e che per essere salvati occorre credere in Lui , che è appunto IL Salvatore.

Infatti quando l'apostolo Paolo riceve il mandato dal Signore Cristo, gli viene detto di annunciare il vangelo della Grazia, come lui stesso lo esplica molto bene in 1 Cor. 15, 1-6,
quando scrive che Cristo Gesù ,è morto per i nostri peccati, per la nostra redenzione, e Riconciliazione col Padre;
che, chiunque crede in Lui, Ha Vita eterna;
questo leggo.
Quindi la relazione col Padre e col Figlio avviene mediante Lo Spirito santo; che si riceve in dono, credendo nel Figlio di Dio che come anzidetto ,è Il Salvatore del mondo;
questo ancora leggo.
Ecco il tutto passa dalle mani del Figlio di Dio, che ha dato se stesso per i peccati di tutti, e mediante Lui siamo perdonati, redenti, Riconciliati col Padre Suo.
Senza l'opera del Figlio di Dio, non vi è salvezza, non vi è relazione col Padre, e si è ancora morti nei propri peccati e separati da Dio;
questo altresì leggo.
Stiate bene
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Gianni
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Re: Giovanni 14 il consolatore .

Messaggio da Gianni »

La parola "spirito", sebbene di esatta traduzione del greco pnèuma, è stata compromessa dalle interterpretazioni attuate dalla chiesa, ormai apostata, del quarto secolo. Se però riscopriamo il vero significato di pnèuma, ciò ci mette sulla trada della corretta comprensione.
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