Che cos’è “Har Maghedon”?

Matteo
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Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da Matteo »

Buonasera Gianni, considerato che in questi giorni non si parla altro che di “Harmaghedon” (vedasi Biden, ad esempio) mi chiedevo - incuriosendomi - se tu per caso hai materiale a riguardo, in modo tale che possa fare qualche studio, senza però prendere strade che portano in teorie strampalate e per nulla serie (e bibliche, aggiungerei).

Se non hai nessuno studio potresti darmi qualche indicazione su dove cercare? Ti ringrazio come sempre. Ciao.
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Gianni
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da Gianni »

Har Maghedòn

Sebbene non esistesse né fosse mai esistito un “Monte di Meghiddo”, che è il significato di Ἃρ Μαγεδών (Ap 16:16), c’era però in Palestina una località chiamata Meghiddo. Questa era situata alcuni chilometri a sud-est del monte Carmelo. Meghiddo era strategica perché sovrastava e presidiava la pianura di Esdrelon (o Izreel) e poteva quindi controllare le principali strade di comunicazione (le vie carovaniere e militari) che andavano in direzione nord-sud ed est-ovest. – 2Cron 35:22; Zc 12:11.

Nella pianura di Esdrelon si svolgevano le battaglie decisive (Gdc 4:7,13-16;5:19; 2Re 9:27;23:29,30; 2Cron 35:22). Gli scavi archeologici hanno mostrato che Meghiddo fu fortificata diverse volte durante la sua storia: i resti delle sue mura mostrano che esse avevano uno spessore di 4-5 metri e che furono poi rinforzate fino a raggiungere uno spessore di addirittura 7 metri e mezzo.

Giovanni la prende quindi a simbolo della battaglia più decisiva di tutte, quella finale che vedrà contrapposte le forse divine a quelle guidate dai demòni.

L’espressione Har Maghedòn è molto conosciuta negli Stati Uniti. I Testimoni di Geova, che lì sono sorti e lì hanno il loro quartier generale, pure la usano e così insegnano:

«Spesso le battaglie prendono nome dal luogo in cui sono combattute. La potente azione con cui Dio difenderà il suo popolo si può quindi chiamare battaglia, o guerra, di Armaghedon. Quando Geova sorgerà per difendere i suoi servitori dall’attacco di Gog, Armaghedon sarà in corso! I governi umani crolleranno. Acquazzoni torrenziali, grandine devastante, fuoco e zolfo dal cielo, dilaganti pestilenze — veri e propri atti di Dio — getteranno il panico fra tutti quelli che non saranno testimoni di Geova. I nemici umani di questi ultimi volgeranno le loro armi contro le proprie file. E quelli che non verranno uccisi in questa guerra suicida saranno annientati da Geova». – La Torre di Guardia del 15 maggio 1990, pag. 6.

I Testimoni di Geova, per meglio dire i loro dirigenti, fanno qui uno dei loro grandi errori. A parte la grande presunzione di profetizzare che se la vedranno male soltanto “tutti quelli che non saranno testimoni di Geova” e a parte il fatto che con le profezie non ci azzeccano mai, nella loro interpretazione all’americana commettono il grande errore di parlare di “battaglia, o guerra, di Armaghedon”. Nella Bibbia non c’è scritto da nessuna parte che ci sarà una battaglia o guerra ad Har Maghedòn. In Apocalisse (che i Testimoni chiamano “Rivelazione”, all’americana) si legge in 16:16: “E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn” (traduzione della Watchtower). Come si vede, si parla di raduno, non di guerra. La guerra vera e propria ci sarà a Gerusalemme. Secondo una certa interpretazione, le potenze anglo-americane perderanno il loro potere ed emergeranno gli Stati Uniti d’Europa formati da 10 nazioni (tra cui Germania e Italia di nuovo unite); le loro forze militari coinvolgeranno in Palestina e si riuniranno ad Har Maghedòn per organizzarsi e muovere contro Gerusalemme al culmine di un’azione mondiale mirata a distruggere gli ebrei; sarà allora che tornerà il Messia e Dio interverrà a difesa del suo popolo, il che segnerà la fine del mondo attuale.
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gira anche la profezia che in Ezechiele, dove si parla di Gog e Magog, si dice che si tratti della Russia (????). Io ci andrei cauto sulle profezie dirette.... senza fare salti temporali.

Apocalisse (NR)
1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni. 2 Egli ha attestato come parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo tutto ciò che ha visto.
3 Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!

Qui letteralmente siamo nel I secolo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Matteo
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da Matteo »

Gianni ha scritto: domenica 9 ottobre 2022, 2:50 Har Maghedòn

La guerra vera e propria ci sarà a Gerusalemme.
Credi che Zc 14:2-3 (molto riflessivo il v.4) possa essere collegato con ciò che Giovanni scrisse in Apocalisse riguardo gli eserciti delle nazioni che si raduneranno nella piana di Esdrelon?
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Gianni
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da Gianni »

Matteo, non lo so. Nessuno lo sa. Ricordo però che durante il mio primo viaggio in Israele, passando per la pianura di Esdrelon, rimasi meravigliato nel vedere solo campi a vista d'occhio e pensai che sembravano lì apposta, pronti ad accogliere un raduno militare. Suggestione, forse. :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Tiger, :-) secondo me la questione dipende dall'idea che abbiamo in testa. Ho già capito che con i religiosi nemmeno discuto di questi argomenti perchè tempo perso. Quando conviene si prende per buono il letterale, quando no si fanno salti quantici. Qual'è la strada dando il massimo valore a tutta la scrittura? questa sarebbe la domanda. Che Apocalisse sia un'opera scritta in maniera geniale non ci sono dubbi. Un genio che viene "dall'alto". Ci sono schemi precisi, si può anche dividere in parti. Il segreto della sua lettura non starebbe tanto nell'esegesi ma nella lettura simbolica e nei numeri. Prima ancora occorre indagare la letteratura apocalittica e poi parlare di tempo e temporalità (ipotesi perchè nessuno sà e nessuno è nella mente di Dio).

Ezechiele a quando risale? Ancora doveva essere costruito il secondo tempio. Immagina un profeta che parli per popoli di 3000 anni dopo ed anche più. E quelli di quel tempo cosa facevano? Giocavano a tennis?

Ci può stare la doppia lettura
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Janira
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da Janira »

Tiger, ecco cosa pensa il dr. Laitman riguardo alla città di Gerusalemme.

https://www.google.com/amp/s/www.huffin ... 13656/amp/
chelaveritàtrionfi
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

No no Tiger. :-) Chi ha scritto Apocalisse lo ha fatto in maniera geniale. Chiunque se ne può accorgere, puoi essere un religioso, un credente in senso generico o anche un critico. Basta analizzare tutta l'opera e come è stata schematizzata. Ovviamente per i credenti è un testo ispirato sebbene quando Pietro scrive che tutta la scrittura è ispirata... si potrebbe dire che si riferisca a quella già esistente in quel tempo. e perchè non ai testi successivi? Di motivazioni ce ne sarebbero.

Tornando al discorso.. prendi per esempio l'inizio e l'ordine con cui vengono menzionate le città dell'Asia, in realtà le 7 chiese (Ap 1:4) Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatiri, Sardi, Filadelpia, Laodicea. Poi prendi una mappa antica e segui quest'ordine e fai anche caso come questi punti sono disposti sulla mappa. Ogni comunità ha determinate caratteristiche..Oltre a questo vi è un primo messaggio, parte positivo e parte negativo:

In positivo: lode
costanza, fedeltà, amore
Se il positivo è lode, il suo contrario è l'ammonimento:
il sonno spirituale, il non vedere, il lasciarsi sviare.

il numero 7 è principe in questo contesto. In particolare riferito all'adorazione a Dio espresso dal settenario Ap 7:!2 oppure le qualità espresse nei 7 spiriti che tra l'altro sono elencati in Isaia. E colui (uomo) che ha mostrato tutte queste qualità è stato uno solo.

Anche il fatto che siano presenti determinati simbologie, ciò denota "conoscenza". Il genere letterario è apocalittico e non è nuovo bensì antico di secoli ed il periodo di maggior sviluppo di questa letteratura ricopre, in particolare, un periodo di 4 secoli. Si possono notare similitudini con altri testi di questo genere. "E vidi" per esempio è un'espressione che troverai altrove. In questo genere letterario è presente una figura particolare che è il figlio dell'uomo e non è un semplice Ben Adam come in Ezechiele o nella letteratura giudaica comune. La figura del figlio dell'uomo è citata anche in Enoch, Daniele (7:13-14), nei vangeli e quindi in Apocalisse e sicuramente c'è un filo conduttore, in particolare con alcuni movimenti giudaici che non erano sadducei.

Le profezie? Alcune scritte dopo? MAgari quelli che presentano numerosi dettagli relativi al futuro del personaggio dell'opera e pochi dettagli che riguardano il suo presente. Di esempi se ne possono fare tanti, trovando le esatte vicende storiche accadute.

Tuttavia, possiamo solo dire che passato, presente e futuro si sovrappongono. Seguono una linea temporale nella nostra mente e nella realtà che è proiettata al di fuori della nostra mente. Per cercare di dare una spiegazione un pò comprensibile alla mente umana..in era moderna.., occorre passare dalla la filosofia, dalla metafisica ed anche dalla fisica quantistica. Un tempo vi era la "conoscenza" (sapienza) e poi venne la filosofia.
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Janira
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da Janira »

Tiger, in realtà la rivelazione del significato "nascosto" della Torah è iniziato con l'ARI, quindi già da qualche secolo. È anche vero che a quanto pare molti ebrei rifiutano questo approccio, e Baal HaSulam ne spiega anche il perché. Questo rifiuto si è manifestato al suo culmine nel I secolo d.C. ed è la causa dello sviluppo dell'ebraismo come "religione".
In ogni caso, questa è l'ultima generazione( del desiderio di ricevere), e ci sarà comunque un cambiamento, volontario o meno.
chelaveritàtrionfi
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Re: Che cos’è “Har Maghedon”?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Tiger ha scritto: lunedì 10 ottobre 2022, 15:17


Dici che Platone aveva studiato ad Alessandria d’Egitto e lo ripeti più volte.

il concetto di demiurgo Platone lo aveva preso dall'antico Egitto e precisamente ad Alessandria d'Egitto

Platone che aveva anche studiato ad Alessandria d'Egitto, quando Tolomeo I allora faraone istituì ad Alessandria una scuola chiamata museo, guarda caso tra il gruppo di studiosi che insegnavano c'era anche Euclide.

Non sapevi che Platone andò a studiare anche a Alessandria d'Egitto?


Sei sicuro? Forse di confondi con Aristotele, suo allievo.

A me risulta che Platone, figlio di Aristone, nacque ad Atene nel 428 a.E.V. (+-) e morì sempre ad Atene nel 347 a.E.V (+-). Alessandria d’Egitto è stata una delle prime città omonime fondate da Alessandro Magno nel 332 a.E.V. circa. Ora se la matematica non è un’opinione, il 347 a.E.V. (data di morte di Platone) viene prima del 332 a.E.V. perché in a.E.V. si procede a ritroso nel tempo. Se questi dati sono corretti, dubito che Platone abbia studiato ad Alessandria d’Egitto, città che porta questo nome appunto da Alessandro Magno (detto il Grande) e fondata circa 15 anni dopo. Semmai, Platone (detto “quello dalle spalle larghe”), frequentò sicuramente le scuole misteriche dell’antico Egitto, acquisendo dai sacerdoti egizi, durante i suoi viaggi, nozioni di matematica ed astronomia, studiando anche le costellazioni (astrologia). Tolomeo I mi pare fosse uno dei generali di Alessandro, quindi dubito che Tolomeo I fosse faraone al tempo di Platone, anche perchè mi risulta, ma posso sbagliare, che l'era dei Tolomei inizia proprio dopo la morte dell' Imperatore macedone.

Ma probabilmente hai ragione tu, studiamo da libri diversi.

Che le scuole misteriche dell’antico Egitto abbiano formato, o meglio, che molti personaggi famosi del passato si formarono attingendo dalle scuole egizie (e non solo) è noto. Quindi?


Tiger, ma davvero per far comprendere un concetto devo scrivere dettagliatamente ogni cosa con tutti i riferimenti bibliografici, se necessario? Le differenti ideologie nascono su ciò che è interpretabile e non su ciò che è chiaramente scritto. Per esempio che gli ebrei lasciarono l'Egitto o che Mosè scrisse un rotolo di precetti non credo sia interpretabile. Non ti piace il termine comando? Usiamo prescrizione? Una prescrizione, così come una norma giuridica del nostro tempo, va interpretata caso per caso perché non in grado di risolvere la totalità di casi. Questo problema si presentava anche allora. Va meglio così?

Mi riferivo comunque ad altro tipo di interpretazione, appunto dove ci sono larghi spazi. Prendi Ezechiele, Zaccaria, o tutti i testi apocalittici. Il passo in questione, in questa discussione è preso dall'Apocalisse di Giovanni, che tu vuoi risolvere con la gnosi senza passare per la storia ed il contesto biblico compresi tutti i riferimenti.

Ho anche specificato che occorre considerare il periodo storico ed ho anche scritto che vanno considerate le influenze culturali di altri popoli. Ho fatto l’esempio che gli Israeliti a Babilonia sono venuti a contatto con altre culture..ed il loro calendario, per esempio, fu influenzato da quello babilonese.. dai nomi. Sicuramente dall’esodo si sono portati dietro un pezzo della cultura egiziana e Mosè certamente è stato istruito in Egitto.

Ho scritto che nel I secolo a dominare è la cultura greca. Facendo l’esempio dei “nuovi concetti della filosofia e della matematica”, specificando “nuovi”, e li svilupparono i greci. No, non furono solo coloro la portarono nel bacino del mediterraneo, ma che elaborarono ed aggiunsero concetti. Facendo l’esempio della matematica, ovvio che le nozioni risalgono ad epoca molto antica (molto più dell’’Egitto) ma dei documenti complessi li possiamo trovare su papiri egiziani ed anche su ritrovamenti indiani. Ma basta osservare le grandi costruzioni del passato, osserva anche le proporzioni. Furono però i greci che svilupparono i nuovi concetti base dell’era moderna. Portando l'esempio della matematica, si potrebbero elencare diversi casi... in primis l'utilizzo della logica deduttiva. Stessa cosa per altre questioni. ..appunto il demiurgo platonico, ed ho parlato di concetto (nuovo) non di origine.


Il concetto platonico di demiurgo ha delle differenze a quello dell’antichità. Anche il temine stesso ha origine greca - δημιουργός, letteralmente "lavoratore pubblico" - di δήμιος dêmos «del popolo» e ἔργον ergon «opera». Platone chiama Demiurgo il "fattore e padre di questo universo" Timeo (28 a segg.). L’altro significato credo si riferisse a “magistrato” ma con Platone prende proprio il significato di “plasmatore della materia” e "colui che ragiona in termini matematici". Ho semplicemente evidenziato l’evoluzione del pensiero così come in altri settori o avanzamento culturale (se così possiamo definire il tutto). Anche il “P greco” di Pitagora, in questo senso, non origina da Pitagora. Se ci concentriamo sul numero .. lo ritroviamo anche in Egitto e nelle Piramidi.

Quando si sviluppano nuovi concetti, o si arricchiscono i precedenti, quello che viene prima viene spesso reinterpretato o arricchito con i nuovi concetti. Non sempre è corretto fare ciò. Anche con la religione si procede così, vedi la reinterpretazione cristiana di tutta la Bibbia, strappata dalle mani degli ebrei e messa sotto i piedi. Magari per i popoli antichi certi passi volevano dire una cosa.. poi sono arrivati i preti.. eh no.. li si parla di altro. Nel caso della filosofia e della matematica si parla di elaborazione, arricchimento di concetti ecc.. nel caso della religione ho i miei dubbi.

Anche sul concetto del bene e male, a quel punto della storia si volle trovare una spiegazione in base nuove conoscenze, o meglio ai nuovi concetti. Se già si aveva la risposta non aveva nemmeno senso porsi il problema. Non mi pare di scrivere cose dell’altro mondo.

Conosco la storia egizia delle divinità.

Tutto questo discorso è per dire che ogni pezzo della scrittura va inquadrato epoca per epoca, ideologia per ideologia. Se trattiamo le scritture, le prime risposte vanno ricercate all’interno di esse e di ciò che ruota intorno:

1. Traduzione
2. Periodo storico
3. Influenza culturale
4. Poi interpretazione

Sul punto 4, ognuno prenda la strada che vuole. Se già il punto di partenza è fuori dalle scritture (che sia Kabbalah o gnosi o quello che si vuole) si entra in un mondo diverso. Dici che è quella la verità? io dico che senza un maestro si chiama " caos ideologico". Ognuno è libero di partire da dove vuole. In questo forum “biblistica” ci tengo ad analizzare il testo seguendo i punti sopra esposti. Non ho mai parlato di significati spirituali. Quelli vengono dopo e si va nel campo delle interpretazioni. Benchè conosca anche alcune interpretazioni partendo da altri punti, qui mi interessa il profilo biblico.. perchè quello che deve venire fuori viene da se. Non piace? Ognuno faccia le sue ricerche esterne. E poi, Tiger, ti ho mai bloccato quando scrivi le tue interpretazioni? Nessuna ti vieta di farlo, credo. Io non di sicuro.

Tornando al tema di Har magheddon, ci sarebbe una spiegazione biblica e storica, utilizzando il metodo che tutti possono confutare: la didattica. Cosa vorrà dire l’autore? Libera interpretazione ma sempre su una base biblica (anche extrabiblica) e dei punti di domanda vengono fuori. Non bisogna per forza conoscere la gnosi.. Quale poi? Se vuoi seguire una linea corretta, da solo è difficile. Non impossibile, ma difficile. Dovresti iniziare un percorso con dei maestri, appunto un percorso iniziatico, dove partendo dal “caos” si arriva al “cosmos”. Coincidenza vuole che gli arcani maggiori dei tarocchi, iniziano con il primo arcano che è il “bagatto” e rappresenta il caos, e finisce al “mondo”. Gli arcani maggiori sono 22 così come le lettere dell’alfabeto ebraico, così come simboleggiato dalla sfilata dei 22 faraoni in Egitto tempo fa… Non mi fare aggiungere altro. Perché andiamo completamente fuori tema.


il tema della discussione è comunque "Che cos'è Har Maghedon".

riporto la citazione di Noiman:


E un pivello quello che ha inventato la ruota, un genio quello che ha aggiunto le altre tre . Giovanni Agnelli
נוימן
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il giovedì 13 ottobre 2022, 16:25, modificato 2 volte in totale.
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