La parabola dell'albero di ulivo in romani 11

chelaveritàtrionfi
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Re: La parabola dell'albero di ulivo in romani 11

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: domenica 13 novembre 2022, 19:00
Non sono d'accordo con il termine diavolo che personifica l'inclinazione malvagia dell'uomo . Ora vi parlerò di una bambina di nome Maria Grazia che nella sua primissima infanzia veniva svegliata puntualmente di notte ........
Maria Grazia, queste sono altre questioni. Che ci sia l'inclinazione malvagia dell'uomo è indubbio. Qui si cerca di indagare cosa c'è scritto nel testo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: La parabola dell'albero di ulivo in romani 11

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Avendo fatto notare che:

וּֽלְזַרְעֲךָ֖ (ū·lə·zar·'ă·ḵā)Genesi 3:15
זְרֹ֣עֲךָ֔ (zə·rō·'ă·ḵā)1 Samuele 2:31 [e anche זְרֹ֖עַ (zə•rō•a')]

dove זָ֫רַע (zera) = (zeh'-rah) - Definizione: semina, seme, prole
e זְר֫וֹעַ (zeroa) = (zer-o'-ah) - Definizione: braccio, spalla, forza
[fonte : concordanza]

Siamo sicuri che in Genesi 3:15 sia effettivamente braccio? Visto che uno dei temi principali, anche fino ad Abramo, è la discendenza?

Riporto anche alcuni commenti:

Radak su Genesi 3:15:1
ואיבה אשית, tu, il serpente, hai fatto sentire la donna come se avessi a cuore i suoi migliori interessi, come se l'amassi; e come se il tuo consiglio a lei fosse motivato dall'amore; Io, Dio, trasformerò questo amore in ostilità. בין זרעך ובין זרעה, tra la tua progenie e tra la sua progenie. L'ostilità tra il serpente e la specie umana non sarà una condizione di vita inalterabile, visto che nell'era messianica questa inimicizia si risolverà e come sappiamo da Isaia 11,8 in quei giorni un neonato allatterà al seno della madre il prossimo alla tana di un serpente senza preoccuparsi.
הוא ישופך ראש, quando ti trova ti spacca la testa ogni volta che può, mentre ואתה תשופנו עקב, quando scivoli per terra sul ventre e non riesci a fargli del male più in alto, gli mordi il calcagno. Le parole ישופך e תשופנו descrivono rispettivamente ferire e schiacciare, come sappiamo da Giobbe 9,17 אשר בשערה ישופני, “perché mi schiaccia per un capello”. [con minima provocazione. Ed.] Tutti questi versetti sono trattati dalla Kabbalah, l'interpretazione del testo secondo linee mistiche.

Rabbeinu Bahya, Bereshit 3:15:1
ואיבה אשית, "e porrò inimicizia, ecc." In realtà, non odiamo il serpente più di tutti gli altri rettili e rampicanti. Il versetto suggerisce solo che il corpo [l'esistenza stessa, ndr] del serpente era già predestinato ad ospitare al suo interno la calamità per l'uomo, come abbiamo indicato nel nostro commento al versetto precedente. Ciò si manifestò quando il serpente sedusse Chavah e attraverso la sua morte fu decretata sull'intera specie dell'umanità. Questa è la ragione più profonda della continua inimicizia tra gli esseri umani e il serpente. Vediamo nel serpente la causa della nostra eventuale morte. A questo si allude anche il fatto che in un'altra occasione la Torah chiamò il serpente שרף, nome applicabile anche all'angelo della morte che in Isaia 6,6 è indicato come l'angelo שרף. Un altro versetto in cui il serpente viene chiamato שרף è in Numeri 21,6 את הנחשים השרפים. Il motivo per cui i serpenti erano chiamati con quel nome era che erano discendenti diretti del serpente originale di cui leggiamo qui.
Perciò il versetto continua: הוא ישופך ראש ואתה תשופנה עקב, "Egli ti colpirà la testa e tu colpirai il calcagno". In questo caso la Torah permette all'uomo di aggredire l'animale anche se non rappresentava una minaccia immediata per lui. La parola עקב non deve essere intesa letteralmente, ma è un'allusione all'ultimo giorno dell'uomo, la sua morte. Hai già familiarità con ciò che abbiamo imparato in Baba Batra 16 che il serpente-Satana e la morte sono semplicemente facce diverse della stessa medaglia.

Ibn Esdra su Genesi 3:15:1
E IO METTERO' NEMICIZIA... LORO TI DANNO LA TESTA. I suoi figli ti colpiranno sul capo. Yeshufeni (livido) in Colui che mi spezzerebbe (yeshufeni) con una tempesta ( Giobbe 9:17 ) è simile a yeshufekha (ti schiaccerà). Guarda ciò che segue e vedrai che è così. 41 Una scommessa è stata omessa dalla parola rosh (testa) in quanto ti schiacceranno la testa . 42 Troviamo lo stesso nella casa (scommessa) del Signore 43 ( II Re 12:17 ).

https://www.sefaria.org/Genesis.3.15?la ... y&lang2=en
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: La parabola dell'albero di ulivo in romani 11

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 5:55
chelaveritàtrionfi ha scritto: domenica 13 novembre 2022, 21:00 Siamo sicuri che in Genesi 3:15 sia effettivamente braccio?
Ciao Naza e buongiorno a tutti.
La mia risposta è si. Possiamo essere sicuri solo dopo aver letto anche la spiegazione degli altri termini che ha dato Besasea qualche intervento precedente qui: https://www.biblistica.eu/viewtopic.php?p=68509#p68509
Ho confrontato la spiegazione di Besasea con quella di tutti i commentatori ebrei (compresi quelli che hai evidenziato tu) e a me è parso come se avessero qualcosa da nascondere. Forse conoscevano bene questa vocalizzazione e la tenevano nascosta per evitare attriti con la Chiesa. Controlla anche tu i commenti che hai evidenziato e confronta con la spiegazione di Besasea. Per me è un fatto assodato.

Questo è la traduzione di Besasea del Targum (traduzione aramaica del pentateuco molto antica):
Lui terrà in mente cosa gli hai fatto nel principio e tu sarai custodito a lui per la fine.

Anche questo è molto diverso dalla traduzione classica. Ma come si spiega?

In quest'altro post Besasea parla di come i commentatori ebrei spiegano i termini di Genesi 3,15
https://www.biblistica.eu/viewtopic.php?p=68573#p68573
Parlando di traduzioni al momento non ho gli strumenti per confermare o per controbattere. Quello che ho fatto è andare a controllare i vari commenti e no..non mi pare proprio che si tratti di nascondere. Oltre a questo nessuno ha dato (che io sappia) una spiegazione del genere. Nemmeno su consulenza ebraica dove c'è gente che dice di conoscere bene l'ebraico. Ho scritto poco prima che comunque la spiegazione d Besàseà è convincente.
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Re: La parabola dell'albero di ulivo in romani 11

Messaggio da Gianni »

Il termine זְרוֹעַ ha un possibile equivalente nel neo assiro zeroa’ nell’aramaico dera’ (cfr. Dn 2:32). Significa “braccio”. In Dt 4:34 è riferito al braccio steso di Dio, braccio che è potente in Sl 89:11 e santo in Sl 98:1.
Il braccio risulta nella Bibbia essere insostituibile per il guerriero, il pastore, il cacciatore, il contadino e anche per la donna di casa (cfr. Pr 31:17). In senso metaforico il braccio dell’uomo sta per la forza militare, ad esempio del faraone che lo solleva per la battaglia; per Yhvh guerriero è la sua forza che spezza. Nello זְרוֹעַ di Yhvh si rivela un aggancio a fonti provenienti dall’ambiente circostante di Israele anche nel contesto della creazione, che viene intesa come lotta contro il caos. - Is 51:9; Sl 89:11,14, cfr. Ger 32:17.

Il termine זֶֶרַע. In Gn 1:11 troviamo abbinati il verbo e il sostantivo nell’espressione “seminante seme” (מַזְרִיעַ זֶרַע). Nel Tanàch il sostantivo segolato זֶֶרַע si trova 220 volte (nella forma aramaica lo troviamo in Dn 2:43).
Nell’uso traslato il sostantivo זֶֶרַע è un termine importante che compare la prima volta in Gn 3:15 (Testo Masoretico). Parlare qui di protovangelo è arduo, perché siamo in un contesto di maledizione e l’inimicizia tra il serpente e la donna dovrà perdurare. Gli ebrei alessandrini tradussero il termine ebraico זֶֶרַע col greco σπέρμα.
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Messaggio da Gianni »

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Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 9:58
chelaveritàtrionfi ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 9:17 Parlando di traduzioni al momento non ho gli strumenti per confermare o per controbattere. Quello che ho fatto è andare a controllare i vari commenti e no..non mi pare proprio che si tratti di nascondere. Oltre a questo nessuno ha dato (che io sappia) una spiegazione del genere. Nemmeno su consulenza ebraica dove c'è gente che dice di conoscere bene l'ebraico. Ho scritto poco prima che comunque la spiegazione d Besàseà è convincente.
D'accordo che al momento non hai gli strumenti, ma il confronto che ti consigliavo puoi cominciare a farlo.
Devi leggere tutta quella discussione e individuare le spiegazioni delle radici dei verbi e potrai notare che gli stessi commentatori che in Genesi 3,15 dicono una cosa in un altro verso di altro libro, sulla stessa radice, ne dicono altra cosa totalmente differente dalla prima. Il sospetto che proprio in quel punto volessero nascodere qualcosa a me è venuto.
Hai parlato di consulenza ebraica? Besasea confessa in quello stesso topic che questa lezione l'ha imparata da Abramo, l'amministratore di quel sito. Bisognerebbe chiedere a lui dove l'ha letta.
La ricordo la discussione, l'ho riletta ed infatti ho scritto che l'intervento di Besàseà è convincente. Su consulenza ebraica da nessuna parte ho letto quell'interpretazione ed in maniera esplicita nemmeno nei commenti. Anche ciò che ha scritto Gianni mi ha fatto riflettere. Al momento prendo per buono questo aspetto ma ho scritto più volte che secondo me molte cose vadano riviste. Mi dispiace non avere gli strumenti adatti e devo cercare vie traverse, ma ho la volontà di farlo a differenza di molti che di strumenti ne ha.
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Re: La parabola dell'albero di ulivo in romani 11

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 11:20 La misericordia di Dio nel piano della salvezza
https://www.biblistica.it/wp-content/up ... lvezza.pdf

Il seme della donna
https://www.biblistica.it/wp-content/up ... -donna.pdf
Grazie per questi due articoli o meglio studi ,sono uno squarcio di sole in mezzo a fitte nuvole .
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:-) .
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