Una falsificazione

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Gianni
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Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

“Il Padre, e la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa”. Così si leggeva in certe Bibbie cattoliche in 1Gv 5:7. Oggi questa frase è sparita da tutte le Bibbie.
Ma non era nei manoscritti? Sì, ma fu aggiunta (con tutta probabilità nel 4° secolo) da uno scriba latino talmente zelante nel sostenere la dottrina pagana trinitaria che falsò la Bibbia. Nonostante il fatto che già dal 6° secolo alcuni studiosi cattolici avessero avanzato seri dubbi su questo passo, chiamato comma giovanneo, fino al 1927 fu accolto, sostenuto e difeso dalla sede vaticana. Questa perfida aggiunta è stata ormai tolta da tutte versioni bibliche. Essa dimostra tuttavia fino a che punto i trinitari sono capaci di arrivare per cercare di provare la loro falsa dottrina. Tentarono di farlo perfino falsificando la Bibbia.
stella
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Re: Una falsificazione

Messaggio da stella »

Gianni quale sarebbe la corretta traduzione che più si avvicina all'originale?
La mia ..( ne ho tante) o meglio la bibbia che leggo più spesso traduce ..
Poiché tre son quelli che rendon testimonianza ,lo spirito l'aqua e il sangue , e i tre sono concordi ,..vers.riveduta ,,,
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Gianni
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

Cara Stella, la traduzione che hai tu è corretta.

Michele, l’inserzione fatta dallo scriba è trinitaria di per sé. Più trinitaria di così … Solo un trinitario poteva inserirla.
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Enigma
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Enigma »

Michele ha scritto:Ma io non mi sognerei di accostare la Parola a Dio e allo Spirito.

Questo ti succede perché non hai un preconcetto, cosa da ritenere molto importante, perché ti permette di accostarti alle Scritture con mente libera, senza nessuna influenza, e ricevere -secondo le proprie capacità - un messaggio biblico genuino, anche se quello che dici in seguito va fuori binario. :mrgreen:
Tu Gianni invece, per esempio, in Giovanni dai la versione della Parola, come Dio stesso, se non ricordo male, e in questo sei molto vicino al trinitario, ti mancherebbe lo Spirito
Sei tu che sei molto lontano al pensiero di Gianni, - che personalmente ritengo biblico - perché lui, non identifica la Parola una persona, ma la Parola di Dio o la Sapienza di Dio scesa in Yeshùa: "la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato". (Giovanni 14:24). Quindi, a quanto pare, è all'opposto, non è lui ad essere più vicino ai trinitari, ma tu, visto che identifichi la Parola con la persona di Yeshùa. :D
Lella
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Lella »

Certo che è bello parlare su un argomento, quando non c'è nessuno che si oppone a quello che si dice, vero?

Allora ditemi:

Se secondo voi la Trinità non esiste, allora perchè l'Apostolo Paolo saluta la chiesa dei Corinzi con una benedizione Trinitaria, poteva farne anche a meno, visto che non esiste?

2Corinzi 13:13 = LA GRAZIA DEL SIGNORE GESU' CRISTO E L'AMORE DI DIO E LA COMUNIONE DELLO SPIRITO SANTO SIANO CON TUTTI VOI.

Paolo salutò questa chiesa per rammentare ai Corinzi le benedizioni che avevano ricevuto cioè:

La grazia del Signore Gesù Cristo,
L'amore di Dio Padre,
E la comunione dello Spirito Santo.

Questa a casa mia si chiama Trinità.

In oltre, se voi ci fate caso, Gesù è menzionato prima del Padre, e sapete perchè?

Perchè la morte sacrificale di Cristo, è l'espressione suprema dell'amore di Dio, in quanto tutti e tre rappresentano una sola cosa, cioè DIO.
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Enigma
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Enigma »

Lella ha scritto:Certo che è bello parlare su un argomento, quando non c'è nessuno che si oppone a quello che si dice, vero?
:o O mamma, di nuovo la trinità? Altre mille pagine da scrivere? :shock:
Se vai qui:http://www.biblistica.eu/viewtopic.php? ... 7&start=20
Noterai come Armando (che la pensa simile a te) si è abbastanza opposto. Quando la parola di Dio nel suo contesto ha rivelato la verità, sta certa che l'opposizione da parte di chiunque sia, non fa mai nessuna impressione. :)
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Enigma
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Enigma »

Michele ha scritto: La Verità, che non potrà mai essere soppressa, è che Gesù venne sulla Terra per una missione, Lui era la Parola, chi meglio di Lui poteva esserlo? Lui era quella Parola di cui Giovanni sottointendendo, parla all'inizio del suo Vangelo.
Nessuno sopprime la meravigliosa verità che Yeshùa è venuto per una missione. E' il seguito che risulta essere un tuo punto di vista, perché nel contesto dello stesso Vangelo di Giovanni, la parola, non è intesa mai come persona. Sei tu che la vedi così, per questo avevo detto che sei tu ad essere più vicino ai trinitari, manca solo lo spirito santo ed è fatto. :mrgreen:
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Gianni
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

Michele, ti ha già risposto – e bene – Enigma. Comunque, permettimi di fare il punto della situazione.
Il cosiddetto comma giovanneo è costituito da una inserzione arbitraria ad opera di uno scriba, il cui pensiero trinitario emerge dalla frase stessa che egli inserì fraudolentemente nel testo biblico. Quella frase non compare più nelle Bibbie, rifiutata come non genuina dagli stessi trinitari.
La parola di Dio non è esattamente Dio, così come la tua parola non sei esattamente tu. Ma si può dire che tu ti esprimi nella tua parola, che è solo tua, non di altri. La Scrittura dice che “la parola era Dio”, non che Dio fosse la parola. Dio non si esaurisce nella sua parola; proprio come tu non sei solo e unicamente nella tua parola.
Dire che Yeshùa fosse la parola, come fai tu, è un’affermazione buttata lì. Giovanni dice molto chiaramente che “la parola era Dio”, non Yeshùa. Poi, come già ti dissi (essendo rimasto inascoltato), fai una piccola ricerca: cerca in tutto il Vangelo di Giovanni il vocabolo “parola” e scopri dai contesti che cos’è. Scoprirai che indica sempre la stessa cosa e che questa non è mai Yeshùa.

I saluti iniziali di Paolo ricordati da Lella c’entrano con quanto sopra come i cavoli a merenda. (Ma quando la si smetterà di buttare tutto in un calderone invece di affrontare ogni cosa nel suo proprio ambito?).

A Michele vorrei ancora dire qualcosa richiamandomi a questa sua frase: “Non è detto che quello che viene taciuto non ci sia”. Questo approccio alla Scrittura è molto dispersivo e inconcludente. Prima di tutto va capito ciò che nella Bibbia non è taciuto. Prima di tutto occorre assimilare le sue verità e ciò che è scritto. Andare a fare ipotesi su ciò che non è scritto è un passatempo che fa perdere solo tempo. La Bibbia parla di altri pianeti abitati? Esistono gli extraterrestri? Eva aveva gli occhi azzurri? Il frutto proibito assomigliava a una mela o a una banana? Adamo era privo di ombelico, considerato che non nacque ma fu creato? Queste domande potrebbero essere poste in quella rubrica televisiva denominata da Crozza con un nome che non ripeto.
Abbiamo così tanto da imparare da ciò che è scritto nella Bibbia. Perché almanaccare su ciò che non c'è scritto?
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

La parola ebraica rùakh, tradotta “spirito”, indica l’aria smossa, come il vento. Gli ebrei biblici non avevano astrazioni, anzi le avversavano. Per indicare una forza invisibile, quindi, impiegarono un’immagine concreta, quella appunto dell’aria smossa. Quando tale rùakh è riferito a Dio, è detto santo.
Che tu, Michele, continui ad avere la tua opinione sulla “parola” giovannea, rientra nella tua libertà. Il tuo pensiero non è però necessariamente quello biblico. Non è poi vero che il Vangelo di Giovanni inizi parlando di Yeshùa. Inizia piuttosto come Gn, con la parola creatrice di Dio. Lo stesso termine “in principio” ne stabilisce il collegamento. Giovanni, in armonia con Gn, afferma “la parola era Dio”. Dice poi che tale parola divina è scesa in Yeshùa. Ovviamente tu puoi pensarla diversamente, tuttavia non ti farebbe male l’esame che più volte ti ho suggerito: controllare il significato di “parola” in tutti i passi giovannei in cui appare il vocabolo. L’intento dell’incipit giovanneo è di mostrare che la parola sapiente di Dio, con cui tutto creò, è scesa nell’uomo Yeshùa che diceva pertanto parole di Dio.
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Gianni
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

Michele, benedetto Michele, tu hai la tendenza – che ho notato più volte – a leggere il testo biblico tradotto contestandone il linguaggio, che spesso ti appare strano e quindi oscuro, perfino illogico, dal tuo punto di vista. Mi domando che faresti leggendo Dante. La tua lettura è poi influenzata dalle traduzioni. Ti citi da ND. Vediamone la traduzione di Gv 1:1-3: “Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta”. Questa sì che è mancanza di logica e perfino una sequela di gravi errori grammaticali. Ma così si fa – dico: come si fa! – a trasformare la parola in un egli e un lui?! La parola è una essa, non un egli o un lui!
Non voglio rispiegare tutto daccapo. Se vuoi, rileggilo con attenzione. Se hai domande specifiche, falle. Se vuoi invece intendere alla tua maniera, fai pure così; è nella tua libertà. I cinesi traducono che “in principio c’era il Tao”, pensa un po’!
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