Una falsificazione

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Gianni
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

Caro Antonino, tu poni diverse questioni. Andiamo con ordine.
Dici bene, definendo il peccato: “Il peccato è la violazione della legge”. - 1G 3:4.
Essere mortali non significa aver commesso peccato. Si può essere mortali anche senza peccare. Yeshùa non peccò mai eppure morì. L’idea che se Adamo non avesse peccato non sarebbe morto è tipica dei Testimoni di Geova. Piuttosto, rimanendo fedele, Adamo avrebbe avuto una vita lunghissima e molto felice, invecchiando molto lentamente fino a che sarebbe morto “vecchio e sazio di giorni” (Gb 42:17), come Giobbe. Sarebbe entrato allora in una comunione molto più intima con Dio, che è quella riservata ai credenti alla fine dei giorni. Adamo morì precocemente, senza godersi la vita e senza la possibilità di unirsi a Dio.
In Rm 3:23 è detto che “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”, poi, al v. 24: “Ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù”. Fu Yeshùa a pagare al posto nostro e a morire al posto nostro. – Cfr. Rm 5:8.
“Disprezzato e abbandonato dagli uomini,
uomo di dolore, familiare con la sofferenza,
pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,
era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.
Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,
erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;
ma noi lo ritenevamo colpito,
percosso da Dio e umiliato!
Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,
stroncato a causa delle nostre iniquità;
il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui
e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo smarriti come pecore,
ognuno di noi seguiva la propria via;
ma il Signore ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa,
egli non aprì la bocca.
Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo;
e tra quelli della sua generazione chi rifletté
che egli era strappato dalla terra dei viventi
e colpito a causa dei peccati del mio popolo?
Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi,
ma nella sua morte, egli è stato con il ricco,
perché non aveva commesso violenze
né c'era stato inganno nella sua bocca.
Ma il Signore ha voluto stroncarlo con i patimenti.
Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato,
egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni,
e l'opera del Signore prospererà nelle sue mani”. - Is 53:3-10.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Una falsificazione

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Antonino ha scritto:Gianni è ovvio che Yeshùa non commise peccato! Nel senso che non si ribellò a Yhwh, ne si allontanò mai dalla Sua presenza!
Anzi! Yeshùa era sempre alla presenza del Padre!
Ma come giustificare allora la Sua morte? Perché anche se crocifisso, essendo senza peccato non poteva morire! Oppure mi sbaglio?
In che senso Dio lo ha fatto diventare peccato per noi?

Ovviamente sappiamo benissimo tutti e due che non basta essere appesi ad un legno per essere maledetti! Ma maledetto chi era appeso al legno,perché aveva commesso un misfatto grave dove non era prevista redenzione! ;)
Grazie per le eventuali risposte
Yeshua non meritava di morire come Adamo perchè a differenza di Adamo non peccò.

Il salario del peccato è la morte e l'anima che pecca muore. Cristo tuttavia anche senza peccare aveva il potere di farsi uccidere e poichè nn commise peccato, una volta morto la morte non lo potè trattenere nell'abisso.
Lella
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Lella »

Gianni dice che Gesù era come Adamo.

A questo punto mi sorge spontanea una domanda:

Ma allora perchè Dio nostro Padre, fece Adamo un essere umano debole, e peccaminoso, dal quale doveva discendere tutta l'umanità.

Mentre invece fece Gesù sempre un semplice essere umano, ma potente, glorioso, e non incline al peccato?

Scusa Gianni, ma uomo per uomo, non sarebbe stato meglio che Dio avrebbe messo al posto di Adamo Gesù, e poi da Lui tutta la discendenza umana?

Quanti dolori e tragedie si sarebbero risparmiate, sarebbe stato un mondo pieno di amore e di felicità, proprio come Dio comandava.

Ma invece Dio ha preferito creare l'uomo dalla polvere, totalmente umano, imperfetto e incline al peccato affinchè non un altro uomo, come Adamo, ma bensì Dio stesso attraverso la sua Parola incarnata nel suo figliolo cristo Gesù, salvasse tutta l'umanità.

In conclusione:

Gesù non è affatto come Adamo, ma bensì è come Dio.

E visto e considerato che non esistono due Dii, allora non c'è ombra di dubbio che Gesù è Dio, e non un Dio, o un semplice essere umano, come lo definisci tu.
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Gianni
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

“Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste”. - 1Cor 15:45-49.
“Come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo”. - Gv 5:26,27.
Lella
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Lella »

Ei Giovanni Z. non ti riscaldare tanto, perchè le stesse domande che tu ti sei posto, riferendoti a me, io te le rigiro a te, cioè.

"Quello che mi lascia perplessa, e come facciano alcuni a leggere quello che non sta scritto."

"Come si può togliersi la pace mentale e sostenere queste teorie non scritturali."

Giovanni facciamo a capirci:

Tu niente di meno sei stato per trenta anni schiavo della Torre di Guardia, e solo adesso rimani perplesso se qualcuno non la pensa come te, non ti pare un contro senso quello che dici.

E dimmi Givanni, quando eri schiavo della Torre di Guardia, e sostenevi cose non scritturali, la pace mentale l'avevi?

In oltre, per te non era dannoso sostenere l'insostenibile, no è?

E a che scopo sei rimasto per trenta lunghi anni schiavo di quella ( termine non appropriato )?

Secondo te chi ne ha tratto beneficio in quelle distorte tue conclusioni?

Ora proprio tu mi vieni a dire:

Ognuno tragga le proprie conclusioni.

Ma tu non le hai tratte per trenta anni, e adesso vuoi che le tragga io con quello che dici tu.

Giovanni ti voglio bene, ma non farmi proprio tu la morale, solo perchè da poco ti sei reso conto di aver per trenta anni sbagliato.

Capisco benissimo che ognuno di noi ha i suoi tempi per capire un determinato concetto Biblico.

Ma non capisco perchè tu ci hai messo trenta anni a capire, la tua verità, ora pretendi che io debba farlo in quattro e quattro otto, per poi capire la verità degli altri?

Hai concluso bene dicendo:

"Chiediamoci cosa vuole insegnarci il Creatore?"

Il Creatore vuole insegnarci la verità attraverso la Sua Parola, e non attraverso la parola degli uomini mistificatori.

"E cosa vuole che venga conosciuto?"

Il Creatore vuole che venga conosciuto Gesù come la sua Parola. Giovanni 1:1 (e non venirmi a raccontare che non è scritturale).
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bgaluppi
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Re: Una falsificazione

Messaggio da bgaluppi »

Caro Gianni,

Ho seguito il consiglio dato a tal Michele, i cui commenti purtroppo sembrano scomparsi, e ho fatto la ricerca sulla "parola" nel testo giovanneo. Incredibile. Il significato e' sempre lo stesso: la parola di Dio.

Mi sono perso molte cose, dovro' rileggermi tutti i post vecchi per recuperare :-)
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Gianni
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Re: Una falsificazione

Messaggio da Gianni »

:-)
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