Chi o cos’è il “falso profeta”?

[Tony]

penso di aver capito il tuo ragionamento , ma sembra che generalizzi le parole di Gesù allora ti chiedo , siccome nelle profezie di Gesù si parla anche del tempio , questo come si trasporta a noi oggi . Non so se hai capito dove voglio arrivare .

[bgaluppi]

È un argomento molto difficile e non so se riesco a trattarlo. Naturalmente Yeshúa rispondeva ad una domanda precisa dei discepoli, in merito al tempio. Per cui, la sua risposta valeva per loro. Tuttavia, la profezia riguarda anche l'avvento del Figlio dell'Uomo e della fine dell'era presente, che sarà seguita da una nuova era. Tutto ciò non è (ancora) avvenuto. Yeshúa era forse un falso profeta? Credo proprio di no. Quindi dobbiamo capire bene. Al tempo di Yeshúa, e nel contesto ebraico del secondo tempio, l'avvento del Figlio dell'Uomo deve essere considerato all'interno di un preciso pensiero. Il Figlio dell'Uomo è un giudice che distrugge il male e porta la giustizia. Il testo parla con le espressioni del tempo e proprie di una cultura ebraica specifica, che allora comunicavano un messaggio chiaro agli ascoltatori ma che noi oggi potremmo facilmente fraintendere. Oltretutto, riporta le parole di un Maestro dirette ai suoi discepoli. Dobbiamo comprendere, oggi, cosa possa significare l'avvento del Figlio dell'Uomo.

[Tony]

Yeshúa non era un falso profeta . E la dimostrazione è proprio la distruzione del tempio . Al di là delle considerazioni che si fanno di solito dicendo che i vangeli sono stati scritti dopo gli avvenimenti ciò non prova che quelle testimonianze orali siano ben più antiche . Detto questo rimane giustamente la seconda venuta del Figlio dell'uomo ,che non riesco a conciliare con le profezie di Yeshúa che come dici tu mentre le prime(quella del tempio ) sono riferite al loro tempo le seconde (la seconda venuta) sono riferite ad un lontano futuro . In questo modo siamo noi che facciamo qualcosa di artificioso "scegliendo" quale profezia è più adatta al nostro tempo . Ma noi chi siamo per fare ciò . Magari la spiegazione è un altra ?

[bgaluppi]

Tony, ti posso dire che nella tua foto assomigli a Leonida nel film 300?

[Tony]

Così mi insulti ... Gli spartani erano orridi esseri diabolici che praticavano una sorta di eugenetica eliminando i neonati malformi ... Ho detto tutto . Ovviamente scherzo se proprio devo somigliare a qualcuno preferisco un buon rabbino o un frate francescano

[bgaluppi]

Tony, la risposta dobbiamo trovarla dentro di noi. Yeshúa, in Mt e Lc, ripete spesso che "il regno di Dio è giunto a voi", è "in mezzo a voi", o "dentro di voi". Quindi, il regno di Dio non è qualcosa che si deve ancora attendere, era già lí. Poi, parla del Figlio dell'Uomo, identificandosi con esso, e di una sua venuta escatologica futura imminente, che apparentemente non si è verificata. Ora, come il regno di Dio è evidentemente una "condizione", determinata dalla presenza di Yeshúa nel mondo e dalla liberazione interiore che porta attraverso il suo insegnamento, il Figlio dell'Uomo cosa potrebbe essere? Io credo che sia la realizzazione definitiva della giustizia divina, ossia l'espletamento di un cambiamento profondo e duraturo, nell'uomo innanzitutto e di conseguenza nel mondo. Ma c'è bisogno di attenderlo, come evento unico e definitivo?

[Tony]

A questa tua seconda considerazione aderisco meglio ed è più compatibile con la realtà . Ma sembra che per Paolo c'è per i discepoli il regno di Dio doveva realizzarsi in quel tempo li tanto che lo aspettavano . Allora dico può essere che non avevano capito il messaggio di Yeshúa del loro maestro ? Io mi fermo qui non saprei andare oltre .

[Gianni]

In effetti ci fu l'idea di un ritorno imminente di Yeshùa, ma Paolo la corresse.

[Janira]

Anche io credo la tua stessa cosa Antonio. È già in corso questo processo, molte persone raggiungono questo risveglio spirituale. Ci sarà un giorno in cui verrà superata quella che i Kabbalisti chiamano massa critica: a quel punto l'intera umanità ricercherà la spiritualità e la forza superiore correggerà l'umanità intera, questa è la venuta del Messia ben David.

[speculator2]

Circa il ritorno di Gesù che molti dicono che Paolo aspettasse quando era vivo, non penso che Paolo avesse questa aspettativa quando scriveva che la sua esecuzione era fissata e che gli restava dopo aver corso la corsa il premio "che il Signore mi darà in quel giorno ".

Quindi ammesso che questa scrittura sia veramente di Paolo, doveva esistere dopo la sua morte un giorno particolare che contemplava la distribuzione dei premi ai fedeli servitori di Gesù.