Apocalisse 19:13

ארמאנדו אלבנו
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Michele ha scritto:Mancare di rispetto a ארמאנדו אלבנו ? No, in questo caso mi sembra più lui a mancare di rispetto a Dio. Però non credo che lo faccia con cattiveria, ne è convinto ;)
E chi lo dice che io sto mancando di rispetto a Dio? Lo dici tu? Ma nn è che sei diventato per caso il giudice dei vivi e dei morti?

Attenzione perchè tu credi che gli altri manchino di rispetto a Dio, però la realtà potrebbe essere tutta il contrario (leggi Giuda 4).
ארמאנדו אלבנו
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Enigma ha scritto:
ארמאנדו אלבנו ha scritto:
Tu nn hai capito quello che voglio dire. Tu consideri il Padre e il Figlio come due persone diverse come ad esempio io e te.
Invece no. Io dico che le due persone sono due aspetti della stessa persona. Una sola persona, il Padre, che si è manifestato come unigenito Figlio di Dio e Messia. Una sola persona. Tu ad esempio sei spirito e corpo. Così anche Yeshua. Il suo Spirito è il Padre, il suo corpo o umanità è il Figlio.
:o Ma come fai a credere questo? Pretendi pure che debba capirti? :shock: Ma dimmi, tu promuovi sempre discorsi anti biblici? Perché se mi dici che le due persone sono due aspetti della stessa persona, questo significa anche che la volontà deve essere una. Eppure Yeshùa ha rivelato due volontà, la sua e quella di Dio: "Io non posso fare una sola cosa di mia propria iniziativa; come odo, giudico; e il giudizio che rendo è giusto, perché non cerco la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. - Giovanni 5:30. Anche prima di affrontare la morte, Yeshùa disse: “Padre, se lo desideri, rimuovi da me questo calice. Tuttavia si compia non la mia volontà, ma la tua”. - Luca 22:42. Yeshùa stava pregando se stesso per essere liberato da quel calice? Stava recitando la parte del figlio, mentre in realtà lui era il Padre? E quando Yeshuà morente sul legno gridò a Dio che si sentiva abbandonato, stava solo recitando una parte prendendo in giro tutti, visto che lui stesso è il Dio che stava invocando? Credimi, non ho parole quando leggo queste assurdità, rimango impietrito. :shock: Se queste tue idee le ritieni verità, sono contento per te che hai trovato la tua verità. Dico tua, perché di biblico non vedo neanche un virgola. Meglio non continuare, altrimenti ti vedi intervenire Michele rimproverandomi che ti sto mancando di rispetto. :mrgreen:
Quello che tu nn riesci a capire è che Dio si è fatto uomo a tutti gli effetti e quindi parla come uomo a tutti gli effetti. Per questo Cristo dice: sia fatta la tua volontà, non la mia. Cristo nn stava recitando, ma parlava da uomo come tutti gli uomini e come tutti gli uomini provava dei sentimenti.
Altra cosa: ti ricordo che Dio è onnipresente, per cui Yeshua al tempo stesso era anche in cielo in forma spirituale. Si chiama onnipresenza.
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Gianni
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Gianni »

Antonino osserva che non è accettabile l’espressione "Oh mio Dio!" nel senso di stupore come lo direbbe una sedicenne americana. Ha perfettamente ragione. L’espressione americana è una leggerezza priva di consistenza ed equivale al nostro semplicissimo “ohh …” di fronte a qualcosa che ci stupisce, magari un arcobaleno o un bel quadro. Una volta, stando all’ingresso dello stadio romano di Efeso, in Turchia, e di cui Paolo parla, osservavo i turisti entrare salendo la piccola scalinata che introduce allo stadio. Gli americani erano riconoscibili dal fatto che, immancabilmente, affacciandosi, esclamavano: “Ohmày!” (lo scrivo come l'ho udito).
Se dalla mia spiegazione è stato così inteso, mi spiace. L’espressione di Tommaso era sì un’espressione di profondo stupore ma anche di stupore terrorizzato. Occorre immedesimarsi. Lui era convintissimo che la risurrezione di Yeshùa fosse impossibile e fu deciso nel sostenere che non avrebbe mai creduto a meno di toccare con mano, il che equivaleva ad affermare la sua assoluta convinzione che era impossibile. Apparendogli Yeshùa in persona e che era passato attraverso i muri e rivolgendosi proprio a lui, altro che stupore! Possiamo immaginare quanto fosse preso da tremito, scosso, quasi fuori di sé? In momenti tragici come questi, viene spontaneo appellarsi a Dio. Si può essere talmente bloccati da non avere nemmeno la forza di pregare Dio per chiedere aiuto; tutto ciò che ci esce è un’invocazione a lui. Non ci rivolgiamo certo all’oggetto dello stupore che in quel momento ci blocca terrificati, ma il nostro pensiero va a Dio.
Comunque, in ogni caso, il ragionamento da fare nell’analisi biblica, è un altro. La questione vera la tocca Enigma, facendo notare che tutto il resto delle Scritture non mostra che Yeshùa è Dio. Io direi perfino diversamente: tutte le Scritture mostrano inequivocabilmente che Yeshùa non è Dio. E lo mostra Yeshùa stesso più volte.
Quindi: Considerata la chiarissima evidenza biblica che Dio è Uno e Unico, che Yeshùa è il Figlio e non Dio, che Yeshùa è sempre sottomesso a Dio e sempre lo sarà, va da sé che l’interpretazione trinitaria dell’esclamazione di Tommaso è fasulla.
Arrivare a dire, come fa Armando Albano, che Yeshua è il Dio di Tommaso, è un’assurdità che sorge da una lettura miope dell’esclamazione di Tommaso, fatta in dispregio a tutte le evidenze bibliche che affermano l’unicità di Dio e la piena sottomissione di Yeshùa al Dio d’Israele, definito da Yeshùa stesso maggiore di lui.
Maria Maddalena ricevette questo incarico da Yeshùa risorto: “Va' dai miei fratelli, e di' loro: ‘Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” (Gv 20:17). Tra i discepoli che dovevano ricevere il messaggio di Yeshùa c’era anche Tommaso. “Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose” (v. 18). Anche Tommaso fu informato delle parole di Yeshùa. Anche a lui era stato detto che Yeshùa stava per salire al suo Dio e al loro Dio. Ma Tommaso non credette, nonostante altri discepoli avessero visto Yeshùa nel frattempo. Alla stupefatta esclamazione di Tommaso, quando Yeshùa apparve proprio a lui, “Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»” (v. 29). Si noti bene: “Perché mi hai visto, tu hai creduto”? “Hai creduto”, non ‘mi hai creduto’. In cosa poteva credere ora Tommaso? Nella risurrezione di Yeshùa, che “Dio lo risuscitò” (At 2:24) e non certo che si fosse risuscitato da solo.
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Antonino
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Antonino »

Grazie Gianni!
Fermo restando che la mia era una provocazione e come ben affermi
Gianni ha scritto:La questione vera la tocca Enigma, facendo notare che tutto il resto delle Scritture non mostra che Yeshùa è Dio. Io direi perfino diversamente: tutte le Scritture mostrano inequivocabilmente che Yeshùa non è Dio. E lo mostra Yeshùa stesso più volte.
Credo che adesso è stato meglio esposto, lo stupore reverenziale! Stupore tremante di Toma......... Che da increrdulo divenne credente! Potendo affermare che Yeshùa è il Suo Signore ed esclamando carico di emotività "Mio Dio!"
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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Maryam Bat Hagar
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

caro Armando in merito al discorso che facevamo io farei una netta distinzione tra i Figli d'Israele che mettono alla prova D-O con la loro miscredenza(Es 17-7)(e comunque non gli viene chiesto di fare del male),e Yeshua che viene specificatamente tentato dal maledetto a compiere il male(Matteo 4,8-9). Yeshua è stato tentato a fare del male(Ebrei 4:15) mentre Giacomo 1:13 dice che D-O non può assolutamente essere tentato a fare del male.
Yeshua venne tentato a fare del male come lo fu Adam ma a differenza di questo,Yeshua non disobbedì mai a D-O.

Numeri 23:19 - “D-O non è un uomo, da poter mentire; né UN FIGLIO D'UOMO, da doversi pentire: quando ha detto una cosa, non la farà? o quando ha parlato, non manterrà la parola?”
Perchè le Sacre Scritture specificano che D-O non è un "figlio d'uomo"?non bastava dire D-O non è un Uomo?

Yeshua disse in Matteo 23:9 (Nuova Versione Internazionale) “Non chiamate NESSUNO sulla terra vostro Padre, perchè UNO SOLO è il Padre vostro, quello che è nei cieli.”
Yeshua lo sta dicendo apertamente che lui non è il Padre.
buon Sabato a tutti
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
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Enigma
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Enigma »

ארמאנדו אלבנו ha scritto: Quello che tu nn riesci a capire è che Dio si è fatto uomo a tutti gli effetti e quindi parla come uomo a tutti gli effetti. Per questo Cristo dice: sia fatta la tua volontà, non la mia. Cristo nn stava recitando, ma parlava da uomo come tutti gli uomini e come tutti gli uomini provava dei sentimenti.
Altra cosa: ti ricordo che Dio è onnipresente, per cui Yeshua al tempo stesso era anche in cielo in forma spirituale. Si chiama onnipresenza.
Ma Armando, stiamo parla di Bibbia o di cosa? Come si può parlare di Bibbia con uno che spara certe assurdità. Ma dove le prendi queste fantasie? Non ti rendi conto di cosa ti fa dire la parrocchia dove frequenti? Cambia parrocchia, perché tra non molto inizierai anche ad essere convinto che nella Bibbia c'è scritto che l'asino vola. :mrgreen: Se è per come dici, che senso ha continuare la recita anche in cielo? Perché in cielo Yeshùa continua ad essere visto distinto da Dio? Perché viene visto alla destra di Dio? Perché è continuamente sottomesso? Perché Yeshùa in cielo lo chiama "mio Dio"?
Per non parlare poi che, se veramente chi ha pagato il riscatto è stato Dio fattosi uomo, allora devi sapere che Dio ha perso in partenza, perchè questo non è un riscatto equivalente.

Chi disubbidì a Dio fu l'uomo perfetto Adamo, che a causa della sua disubbidienza ha fatto perdere a tutto il genere umano il dono della vita. Ora, per riscattare l'umanità dalla morte causava dal perfetto uomo Adamo, ci voleva un equivalente di Adamo, un altro uomo perfetto come lui per riscattare ciò che egli (Adamo) aveva perduto. Tanto è vero che Paolo, chiama Yeshùa, "l'ultimo Adamo" (1 Corinti 15:45).

Se Dio si fosse fatto uomo per provvedere al riscatto, si sarebbe rivelato un perdente e satana il vincitore. Vediamo se Paolo sotto ispirazione Divina dice che il riscatto è stato provveduto da Dio uomo o solo da un uomo perfetto. "Se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti".
"Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti. Romani 5:15, 17-19

Altro che Dio fatto uomo. Yeshùa è chiamato "un solo uomo, Gesù Cristo", "l'ultimo Adamo", e non Dio uomo. Come puoi vedere, questo è solo un tuo pensiero, e questa non è presunzione da parte mia, ma certezza biblica, perchè sai benissimo che il tuo pensiero non ha radici bibliche, perchè questa dottrina non derivano ne da Yeshùa, ne dagli apostoli e ne dai discepoli del primo secolo, ma sai benissimo da dove. ;)
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Antonino
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Antonino »

Che poi a tagliare la testa al Toro è proprio la Parola Adam!
Che è proprio indicativo dell'uomo! Vero è che designa il nome proprio della prima creatura terrestre umana! Ma il Suo significato è proprio quell'essere umano creato il sesto giorno!...... Quindi Yeshùa rispecchia in Totò quelle caratteristiche del prim Adamo che nessun altro uomo poteva avere!
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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Enigma
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Enigma »

Complimenti Antonino, vedo nella tua testa un traboccare di saggezza. :mrgreen:
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Antonino
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Antonino »

:d :-O
Povero Toro! #:-S
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ארמאנדו אלבנו
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Gianni ha scritto:Antonino osserva che non è accettabile l’espressione "Oh mio Dio!" nel senso di stupore come lo direbbe una sedicenne americana. Ha perfettamente ragione. L’espressione americana è una leggerezza priva di consistenza ed equivale al nostro semplicissimo “ohh …” di fronte a qualcosa che ci stupisce, magari un arcobaleno o un bel quadro. Una volta, stando all’ingresso dello stadio romano di Efeso, in Turchia, e di cui Paolo parla, osservavo i turisti entrare salendo la piccola scalinata che introduce allo stadio. Gli americani erano riconoscibili dal fatto che, immancabilmente, affacciandosi, esclamavano: “Ohmày!” (lo scrivo come l'ho udito).
Se dalla mia spiegazione è stato così inteso, mi spiace. L’espressione di Tommaso era sì un’espressione di profondo stupore ma anche di stupore terrorizzato. Occorre immedesimarsi. Lui era convintissimo che la risurrezione di Yeshùa fosse impossibile e fu deciso nel sostenere che non avrebbe mai creduto a meno di toccare con mano, il che equivaleva ad affermare la sua assoluta convinzione che era impossibile. Apparendogli Yeshùa in persona e che era passato attraverso i muri e rivolgendosi proprio a lui, altro che stupore! Possiamo immaginare quanto fosse preso da tremito, scosso, quasi fuori di sé? In momenti tragici come questi, viene spontaneo appellarsi a Dio. Si può essere talmente bloccati da non avere nemmeno la forza di pregare Dio per chiedere aiuto; tutto ciò che ci esce è un’invocazione a lui. Non ci rivolgiamo certo all’oggetto dello stupore che in quel momento ci blocca terrificati, ma il nostro pensiero va a Dio.
Comunque, in ogni caso, il ragionamento da fare nell’analisi biblica, è un altro. La questione vera la tocca Enigma, facendo notare che tutto il resto delle Scritture non mostra che Yeshùa è Dio. Io direi perfino diversamente: tutte le Scritture mostrano inequivocabilmente che Yeshùa non è Dio. E lo mostra Yeshùa stesso più volte.
Quindi: Considerata la chiarissima evidenza biblica che Dio è Uno e Unico, che Yeshùa è il Figlio e non Dio, che Yeshùa è sempre sottomesso a Dio e sempre lo sarà, va da sé che l’interpretazione trinitaria dell’esclamazione di Tommaso è fasulla.
Arrivare a dire, come fa Armando Albano, che Yeshua è il Dio di Tommaso, è un’assurdità che sorge da una lettura miope dell’esclamazione di Tommaso, fatta in dispregio a tutte le evidenze bibliche che affermano l’unicità di Dio e la piena sottomissione di Yeshùa al Dio d’Israele, definito da Yeshùa stesso maggiore di lui.
Maria Maddalena ricevette questo incarico da Yeshùa risorto: “Va' dai miei fratelli, e di' loro: ‘Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” (Gv 20:17). Tra i discepoli che dovevano ricevere il messaggio di Yeshùa c’era anche Tommaso. “Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose” (v. 18). Anche Tommaso fu informato delle parole di Yeshùa. Anche a lui era stato detto che Yeshùa stava per salire al suo Dio e al loro Dio. Ma Tommaso non credette, nonostante altri discepoli avessero visto Yeshùa nel frattempo. Alla stupefatta esclamazione di Tommaso, quando Yeshùa apparve proprio a lui, “Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»” (v. 29). Si noti bene: “Perché mi hai visto, tu hai creduto”? “Hai creduto”, non ‘mi hai creduto’. In cosa poteva credere ora Tommaso? Nella risurrezione di Yeshùa, che “Dio lo risuscitò” (At 2:24) e non certo che si fosse risuscitato da solo.
Vedi Gianni

A Tommaso Yeshua apparve dopo che gli Apostoli lo informarono che Cristo era risorto. Nn apparve a Tommaso senza che lui nn sapeva nulla circa la resurrezione di Cristo. In quest'ultimo caso, si che avrebbe rischiato un infarto nel vedere Yeshua davanti a se.

Però Yeshua apparve a Tommaso solamente dopo che gli altri discepoli lo informarono di aver visto Yeshua.

Poi come ti ho detto altre volte quelle parole erano rivolte a Yeshua per via del pronome e NESSUN rappresentante divino veniva chiamato da un ebreo Dio MIO.

Tu dici che Yeshua nn si è destato da solo. Ritorneremo anche su questo.
Ultima modifica di ארמאנדו אלבנו il sabato 24 maggio 2014, 18:47, modificato 1 volta in totale.
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