Atti 10:10-16

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bgaluppi
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da bgaluppi »

Non bisogna sottolineare il fatto se Gesù è ebreo o no, ma la sua Parola che veniva dal Padre, e il Padre non è ebreo
Innanzitutto è opportuno precisare che Gesù come incarnazione della “parola di Dio” è una visione esclusivamente giovannea. Nei sinottici, la parola di Dio è sempre la Scrittura, ossia la parola di Mosè e dei profeti, distinta dalla parola di Gesù che è il suo insegnamento o ciò che lui dice (cfr. Mt 8:16; 13:19,20; 15:6; 19:22; Mr 4:33; 14:72; Lc 1:2,37,38; 2:29; 8:11,21; 21:15 etc.). Poi, dire che “la sua Parola veniva dal Padre” è un'affermazione, che necessiterebbe di una dimostrazione; meglio dire quindi che “secondo il Vangelo di Giovanni, la parola di Gesù veniva dal Padre”. Infine, Gesù era un giudeo, cresciuto in una famiglia e in una comunità di giudei, che viveva secondo la legge dei giudei, e in quanto tale aveva poco a che spartire con i pagani. Certamente, in qualità di maestro, non sarebbe andato a fare discepoli tra i pagani, i quali avevano le loro credenze religiose, i loro costumi e la loro legge (quella romana e quella locale); infatti, tutti i suoi discepoli erano giudei, e se avesse avuto intenzione di insegnare agli stranieri lo avrebbe fatto lui stesso. Cosa che sarebbe risultata alquanto inopportuna. Infatti, la predicazione paolina ai pagani creò grossi dissidi tra i giudei, tanto che Paolo fu ritenuto apostata da molti gruppi di giudei discepoli di Gesù. Al contrario, Gesù ordina chiaramente ai discepoli di non predicare a pagani e samaritani (addirittura di “non andare sulla via dei pagani”) ma di rivolgersi unicamente alle pecore perdute della casa di Israele. Questo ci riporta alle considerazioni su quanto sia improbabile che un giudeo come Giacomo, chiamato “Giusto” dai giudei di Gerusalemme, avesse dato a Paolo il suo benestare a convertire i pagani senza bisogno di circoncisione.
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bgaluppi
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da bgaluppi »

A me non sembra così,

[9]Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. [10]Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. [11]E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. [12]Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. [13]Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

A questo punto, oltre al versetto 10 anche il 12 sembra spurio, ma a mio avviso sono solo due discorsi in uno, erano da mettere tra parentesi, ma visto che all'epoca le parentesi non esistevano, sembra tutto un discorso.
Non mi pare. I vv.12-13 sono inseriti bene nel contesto in cui Gesù avverte i discepoli sulle ripercussioni che subiranno per causa sua in un periodo in cui insorgerà caos e iniquità, in cui gli uomini denunceranno non solo loro ma addirittura i propri familiari, e in cui dovranno tener duro fino alla fine.
speculator2
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da speculator2 »

Atti 15:7 fa riferimento a Atti 2:5 infatti dice "fin dai primi giorni".
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da speculator2 »

La predicazione della buona notizia del regno doveva avvenire "fra" tutte le genti, non necessariamente "a" tutte le genti.

La prima predicazione dopo la Pentecoste fu fatta a giudei e uomini reverenti di ogni nazione quindi non a incirconcisi.

Poi venne predicato ai samaritani, dopo la persecuzione dalle autorità ebraiche che uccisero Stefano;

Poi alcuni si specializzarono a rivolgersi agli ebrei di lingua greca (Ellenistas) a cui veniva già predicato fin dalla Pentecoste.

Paolo e compagni predicavano a ebrei e persone riverenti nelle sinagoghe e luoghi di mercato della Siria Attuale e della Turchia.

Se trovavano interesse anche tra non ebrei lo coltivavano. Rispondevano anche alle autorità secolari.
speculator2
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da speculator2 »

Matteo 23 15 "Guai a voi scribi e farisei, ipocriti perché attraversate mare e terra per fare un proselito, E quando lo è diventato lo rendete soggetto alla Geenna il doppio di voi ".

Da qui mi pare che ci fosse un intenso proselitismo ebraico al tempo di Gesù.
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bgaluppi
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da bgaluppi »

Il proselitismo prevede la circoncisione.

"All'età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso tra di voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con denaro da qualunque straniero e che non sia della tua discendenza." (Gn 17:12)

"Il Signore disse a Mosè e ad Aaronne: Questa è la norma della Pasqua: Nessuno straniero ne mangi, 44 ma ogni schiavo che avrai comprato potrà mangiarne, dopo essere stato circonciso." (Es 12:43-44)
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da speculator2 »

Si dovevano circoncidere se volevano diventare proseliti; e credo che proseliti sia composto da pros=vicino elelutes=venuti.

Mi domando perché Pietro, qualche anno dopo Pentecoste, parla di "persone reverenti di ogni nazione" che penso sono i proseliti e di "Giudei" ma non fa cenno alle altre tribù di Isrsele?
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bgaluppi
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da bgaluppi »

A che versetti ti riferisci?
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da speculator2 »

Secondo quanto dice Atti 15:7 Pietro penso faceva riferimento all'uditorio descritto in Atti 2:5.
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bgaluppi
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Re: Atti 10:10-16

Messaggio da bgaluppi »

At 15:7 riporta Pietro che fa riferimento al giorno in cui, grazie alla visione della tovaglia coi cibi impuri, e dopo aver visto lo spirito scendere spontaneamente e prima del battesimo su Cornelio e gli altri stranieri presenti, capì che la volontà di Dio era quella di aprire le porte del regno di Dio agli stranieri. Questa vicenda è narrata in At 10. Lo scrittore di Atti, attraverso Pietro e l'episodio di Cornelio, avvalla in anticipo la predicazione paolina agli stranieri.
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