Giuda 4 e 1 Corinzi 8,6. Domanda per gli ebrei

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Gianni
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Re: Giuda 4 e 1 Corinzi 8,6. Domanda per gli ebrei

Messaggio da Gianni »

Besàseà, commento solo alcuni aspetti.

Il λόγος giovanneo ha in tutto il Vangelo di Giovanni sempre e soltanto lo stesso significato: indica la parola sapiente e creatrice di Dio. Non a caso l’incipit di Gv è tale e quale a quello di Bereshìt (cfr. LXX greca), in cui Dio crea con la sua parola: Egli dice il nome delle cose e queste iniziano ad esistere.

Il verbo γίνομαι ha il senso di apparire nella storia, arrivare sul palcoscenico, in pubblico. Giovanni intende dire che la parola di Dio si è mostrata in Yeshùa. Tale parola non solo ἐγένετο ma anche ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν, “pose la sua tenda tra noi.
La differenza tra Yeshùa e i Profeti è che questi erano parola di Dio per il tempo in cui profetavano, mentre in Yeshùa la parola divina era costantemente presente.

Come traduzione in ebraico di Gv 1:14 io ho quella nell’immagine (non riesco bene a scriverla con la tastiera).
Allegati
Gv 1,14.png
noiman
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Re: Giuda 4 e 1 Corinzi 8,6. Domanda per gli ebrei

Messaggio da noiman »

Bene Luigi, lecito citare Geremia 31, ottimo, ma se qualcuno ti dicesse che la traduzione e il significato sono diversi,non sarebbe uno stimolo per approfondire? se poi l'esito di questo approfondimento cambiasse il significato delle parole di Geremia, allora questo esempio dovrebbe essere messo da parte, magari per cercare qualche altra affermazione del V.T per ricostruire l'impianto che suffraga le profezie del vecchio sul nuovo.
Lo sapevi che imbiancare i sepolcri è un atto di civiltà e di ricordo di chi vi dimora?
Che cosa sei disposto a fare?
Ciao
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