Traduzione Atti 15:28

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Gianni
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da Gianni »

Citami i passi biblici ...
ארמאנדו אלבנו
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Gianni ha scritto:Citami i passi biblici ...
Romani 15,30. Confronta con 2 Cor 13,13

Efesini 4,30 e Isaia 63,10

Questi per quanto riguarda i sentimenti. Per quanto riguarda la volontà invece:

1Corinzi 12,11

ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare COME VUOLE.
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Gianni
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da Gianni »

In Rm 15:30 non ci sono personalizzazioni. E neppure il 2Cor 13:13. In Ef 4:30, sì; anche in Is 63:10. Quest’ultimo passo vorrei fartelo notare nella traduzione di TILC: “Essi si sono ribellati, hanno amareggiato Dio, nel suo spirito”; qui abbiamo un esempio della differenza nel modo di esprimersi: noi occidentali diciamo ‘amareggiare Dio nel suo spirito’, l’ebreo biblico diceva ‘amareggiare il suo spirito’, che è più concreto e non è astratto. La stessa cosa in 1Cor 12:11; noi diremmo che Dio concede doni come e chi vuole tramite il suo spirito; nel pensiero ebraico è lo spirito stesso che agisce.
È per la mancata comprensione di queste concretizzazioni che certi passi vengono letti, ad esempio, in maniera trinitaria. E qui avviene una cosa astrusa: leggendo, per fare un esempio, che ‘il sangue di Caino grida dalla terra’, ci si passa sopra ritenendola magari solo una frase strana, ma leggendo 1Cor 12:11 si pensa illogicamente alla trinità!
ארמאנדו אלבנו
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Gianni ha scritto:In Rm 15:30 non ci sono personalizzazioni. E neppure il 2Cor 13:13. In Ef 4:30, sì; anche in Is 63:10. Quest’ultimo passo vorrei fartelo notare nella traduzione di TILC: “Essi si sono ribellati, hanno amareggiato Dio, nel suo spirito”; qui abbiamo un esempio della differenza nel modo di esprimersi: noi occidentali diciamo ‘amareggiare Dio nel suo spirito’, l’ebreo biblico diceva ‘amareggiare il suo spirito’, che è più concreto e non è astratto. La stessa cosa in 1Cor 12:11; noi diremmo che Dio concede doni come e chi vuole tramite il suo spirito; nel pensiero ebraico è lo spirito stesso che agisce.
È per la mancata comprensione di queste concretizzazioni che certi passi vengono letti, ad esempio, in maniera trinitaria. E qui avviene una cosa astrusa: leggendo, per fare un esempio, che ‘il sangue di Caino grida dalla terra’, ci si passa sopra ritenendola magari solo una frase strana, ma leggendo 1Cor 12:11 si pensa illogicamente alla trinità!
Quindi in 1 COR 12,11 lo Spirito non ha una propria volontà?


Romani 15,30 parla dell' AMORE DELLO Spirito, mentre in 2 Corinzi 13,13 si parla dell'AMORE DI Dio. Io non ho parlato di Trinità intesa come 2 esseri diversi come io e te, ma parlo di uno stesso Dio che viene.


Per quanto riguarda Isaia 63,10 che cosa vuol dire ''amareggiare Dio nel suo spirito''? Qui che cos'è lo Spirito? Non è l'animo stesso di Dio, l'intimo di Dio?
Anche per Dio se ci fai caso si parla di anima: MATTEO 12:18

«Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta.
Io metterò lo Spirito mio sopra di lui,
ed egli annuncerà la giustizia alle genti.

In questo passo a che fa riferimento l'anima?


Invece per quanto riguarda il sangue di Abele è logico che letteralmente il sangue non emette voce. Quello probabilmente è un modo dire da parte di Dio e il parlare del sangue li è personificato. Invece per lo Spirito Santo le persone hanno letteralmente sentito la voce:

-> EZECHIELE 11,5:

Lo Spirito di יהוה CADDE SU DI ME, e MI DISSE:
«DI': Così parla יהוה :
"Voi parlate a quel modo, casa d'Israele,
e io conosco le cose che vi passano per la mente.

-> ATTI 13,2:

Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «MetteteMI da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». (ho sottolineato anche il pronome)

In Apocalisse quando Yeshua parla alle chiese alla fine si dice spesso. Così dice lo Spirito.

In ATTI 28,25-26 leggiamo: Atti 28,25-26

25 Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest'unica sentenza: «Ben PARLO' LO SPIRITO SANTO quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri:
26 "Va' da questo popolo e di':
'Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi, e non vedrete;

In ATTI 6,8-9 invece leggiamo:

(Mt 13:13-15; Gv 12:39-41; At 28:25-29) Ro 11:1-5
8 Poi UDII LA VOCE DEL SIGNORE che diceva:
«Chi manderò? E chi andrà per noi?»
Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»
9 Ed EGLI DISSE: «Va', e di' a questo popolo:
"Ascoltate, sì, ma senza capire;
guardate, sì, ma senza discernere!"

Nel caso dello Spirito Santo, a differenza del sangue di Abele, qui si sente letteralmente una voce.
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da Gianni »

Armando, poni troppe questioni e tutte insieme. Comunque:
• Spirito divino: occorre indagare nella Scrittura cos’è;
• Anima: occorre indagare nell’antropologia biblica cos’è.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Gianni ha scritto:Armando, poni troppe questioni e tutte insieme. Comunque:
• Spirito divino: occorre indagare nella Scrittura cos’è;
• Anima: occorre indagare nell’antropologia biblica cos’è.
Gianni io penso che a volte possono essere equivalenti. Cmq puoi analizzarli ad uno ad uno.

amareggiare Dio nel suo Spirito a mio parere significa amareggiare Dio nel suo Cuore, nel suo animo, nel suo intimo. Il cuore, non quello di carne, è la sede dei sentimenti.

In un certo senso cuore, mente, pensiero si equivalgono e lo Spirito di Dio è proprio la mente di Dio, il suo cuore, il suo pensiero.

A tuo parere il cuore, la mente e il pensiero sono impersonali?
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Re: Traduzione Atti 15:28

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Armando, una cosa alla volta. Intanto occorre intenderci bene sui termini. Tu dici che il cuore è la sede dei sentimenti. Ciò va bene nel pensiero occidentale, non in quello biblico. Nella Bibbia la sede dei sentimenti è negli intestini, mentre il cuore è la sede del pensiero.
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Gianni ha scritto:Armando, una cosa alla volta. Intanto occorre intenderci bene sui termini. Tu dici che il cuore è la sede dei sentimenti. Ciò va bene nel pensiero occidentale, non in quello biblico. Nella Bibbia la sede dei sentimenti è negli intestini, mentre il cuore è la sede del pensiero.
Ancora una volta la Bibbia nn si smentisce. Si dice che quando si è innamorati si provano delle sensazioni nella pancia; però il tutto parte dalla mente.
Il cuore è la sede del pensiero. Però presumo che nn si tratti del cuore letterale che è nel nostro petto. La sede del pensiero non si trova nella mente?

Cmq con riferimento a Dio, Dio nella sua propria forma è Spirito. Lo Spirito è Spirito. Non è un intestino. Quindi la sede dei sentimenti di Dio quale sarebbe?
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Gianni
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Re: Traduzione Atti 15:28

Messaggio da Gianni »

Armando, sinceramente non capisco queste speculazioni che cercano di indagare cose semplici da un lato quanto complesse dall’altro. Sarebbe come indagare sul modo di dire in certe parti d’Italia che quando si sentono i tuoni gli angeli stanno giocando a bocce. Sarebbe un assurdo indagare sulle bocce, no?
Per gli ebrei biblici la sede del pensiero era nel cuore. Sarebbe un assurdo fare in base a ciò degli studi cardiologici. In questo stupido errore caddero i Testimoni di Geova, che per decenni e decenni insegnarono che quando la Bibbia parla di cuore occorre sempre intendere il muscolo cardiaco.
Per noi occidentali la sede dei pensieri è la mente (il cuore biblico). Sembra semplice, ma non lo è. La mente in sé dove è situata? Alcuni direbbero nel cervello, eppure c’è un abisso tra cervello e mente. Piuttosto, la mente ha bisogno del cervello per funzionare. Ma cosa la fa funzionare? La Bibbia dà una risposta sorprendente, che è quella vera: "lo spirito dell'uomo".
Tu fai l’esempio della sensazione di innamoramento concludendo che tutto parte mente. Nei sei così sicuro? Non hai pensato che le mente (quella conscia) recepisce semplicemente ciò che è generato diversamente?
Fai poi una domanda assurda chiedendo dove sarebbe la sede dei sentimenti di Dio. È una domanda assurda perché trascura una verità fondamentale: Dio è inconoscibile ed è infinitamente superiore alla nostra comprensione. Per rendercelo più vicino e in certo qual modo più reale e comprensibile, la Scrittura usa l’antropomorfismo. È per questo che si parla nella Bibbia del cuore di Dio, del suo braccio, dei suoi occhi e così via. Questa è una categoria particolare del pensiero biblico: si tratta della categoria del pathos. Indagarla nei suoi componenti letterali è un assurdo.
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