Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

natzarim
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Re: Posso parlare con Gesù ?

Messaggio da natzarim »

Cara Maria Grazia
Dal Vangelo di Matteo possiamo trarre anche un altro esempio di distorsione delle profezie bibliche, quello relativo all’entrata trionfale di Yeshua a Gerusalemme in sella ad un asino:

Matteo 21:1-5

Ancora una volta è indispensabile considerare la profezia all’interno del brano da cui è stata estrapolata, per comprendere se essa possa davvero essere applicata a Yeshua:
Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile e cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Io farò scomparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme; gli archi di guerra saranno annientati. Egli parlerà di pace alle nazioni; il suo dominio si estenderà da mare a mare, e dal Fiume fino all’estremità della terra. […] Poiché io piego Yehudah come un arco, armo l’arco con Efraim, e solleverò i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, Grecia, e ti renderò simile alla spada di un eroe (Zaccaria 9).

Il contesto parla chiaramente di una guerra che coinvolge le tribù di Yehudah e Efraim, i popoli vicini e la Grecia. Il profeta annuncia l’arrivo di un re liberatore che porterà la vittoria ed instaurerà un regno di pace. Nessuno di questi elementi è compatibile con le vicende narrate nel Vangelo.
Per risolvere queste e tutte le altre incongruenze, molti cristiani ricorrono alla teoria dei “doppi adempimenti”, o “doppi significati”. Secondo tale concezione, alcune profezie avrebbero due significati distinti: uno “storico” e uno più “spirituale” relativo a Gesù. È tuttavia chiaro che, seguendo una simile congettura, le profezie bibliche potrebbero essere sfruttate per dimostrare qualsiasi cosa. Una prova della messianicità di Gesù non può essere costruita tramite la teoria dei “doppi adempimenti”, ma dovrebbe invece essere basata sul contesto e risultare almeno coerente con il significato reale del passo biblico.
natzarim
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Re: Posso parlare con Gesù ?

Messaggio da natzarim »

Tiger ha scritto: domenica 18 dicembre 2022, 22:20 Maria Grazia, non mi riferivo a te.

Infatti si riferiva a me, avevo citato anche la versione, ma l'hanno cancellata i moderatori, vabbè, lasciamo stare, qui c'è chi offende e non viene moderato e chi cita i versi e vengono cancellati.....
Lasciamo stare Maria Grazia....
noiman
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Re: Posso parlare con Gesù ?

Messaggio da noiman »

Poi Natzarim, moderatori siamo in tre, non puoi dare la colpa a Naza.
Noiman
fai finta che abbia scritto in verde.......
natzarim
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Re: Posso parlare con Gesù ?

Messaggio da natzarim »

Non l'ho neanche nominato Naza, ho notato che solo io sono stato moderato....no problem..
Buonanotte
noiman
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Re: Posso parlare con Gesù ?

Messaggio da noiman »

Pace fratello, :YMHUG: riposa sereno
chelaveritàtrionfi
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

natzarim ha scritto: domenica 18 dicembre 2022, 21:35 NR 06
Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia [-X : «E presero i trenta sicli d’argento, il prezzo di colui che era stato venduto, come era stato valutato dai figli d’Israele, e li diedero per il campo del vasaio, come me lo aveva ordinato il Signore».
Vangelo secondo Matteo 27:9‭-‬10 NR06


Ma scusa questo fu detto da Zaccaria:

Il Signore mi disse: «Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d’argento e li gettai nella casa del Signore per il vasaio.

Zaccaria 11:13 NR06

Non l'ho scritto io :-O
Qui, secondo Natzarim (che parla di manomissioni) e molti commentatori, ci sarebbe uno dei tenti errori ed incongruenze dei vangeli. Il problema sarebbe la citazione che fa Matteo di Geremia, sui 30 sicli e del vasaio, piuttosto che Zaccaria 11:13. Il vangelo di Matteo, così come altri libri, presenta una struttura ordinata (opera letteraria) e può essere divisa in sezioni. Il brano che interessa si trova nella parte che parla della condanna, passione e morte di Gesù (26:1-27:66). L'autore (o gli autori), non era sicuramente ignorante, ma sapeva ciò che scriveva e il messaggio che voleva comunicare. Io invece credo che bisogna cercare di comprendere i simbolismi che sono velati (mica tanto). Se poi affermiamo che i simbolismi li utilizzavano i pagani (che tra l'altro erano gli abitanti dei villaggi), prendiamo tutto e mettiamolo nello scaffale.

Il brano in questione è questo:

Matteo 27: 3 Allora Giuda, che l'aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò i trenta sicli d'argento ai capi sacerdoti e agli anziani, 4 dicendo: “Ho peccato, tradendo il sangue innocente”. Ma essi dissero: “Che c'importa? 5 Pensaci tu”. Ed egli, gettati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. 6 Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: “Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue”. 7 E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio per servire da sepoltura ai forestieri. 8 Perciò quel campo, fino al giorno d'oggi, è stato chiamato “Campo di sangue”. 9 Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia: “E presero i trenta sicli d'argento, prezzo di colui che era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figli d'Israele; 10 e li diedero per il campo del vasaio, come me lo aveva ordinato il Signore”. - NR

Nel capitolo precedente al 27, in Matteo 26:15, troviamo scritto: "e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento". - NR

30 sicli (Shekel), era il prezzo del danno subìto da uno schiavo/a, se colpito dalle corna di un bue (Esodo 21:32); 30 sicli era il valore di una femmina di età compresa tra 20 e 60 anni (circa la metà di un maschio) in Levitico 27:4; 30 sicli era la metà di un talento. Il talento come unità di valore è menzionato da Gesù nella "parabola dei talenti".

Nel brano mattaico, Gesù viene portato prima dinnanzi al Sinedrio e poi al governatore Pilato (Mt 27:2). Il nome del traditore di Gesù è "Giuda" (colui che poi si pente e si impicca) che aveva ricevuto 30 sicli d’argento, che erano anche il prezzo di un asino al tempo del re accadico Sargon, il prezzo delle vesti di Dumuzi (Tammuz) figlio di Iananna che discende negli inferi (una cifra per indicare il poco valore). In Genesi 37:28-29, Giuseppe viene venduto agli Ismeeliti, ma qui per 20 sicli. Così in Zaccaria 11:12-14, il profeta di Yhvh viene valutato 30 sicli, prima che venisse rotto il bastone che rappresentava la fratellanza tra i due regni di Israele e Giuda.

12 Io dissi loro: “Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare”. Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento. 13 L'Eterno mi disse: “Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con il quale mi hanno valutato!”. Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa dell'Eterno per il vasaio. 14 Poi spezzai l'altro bastone, Vincoli, per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele - Zaccaria 11:12-14 - NR

Matteo 27 però cita Geremia, perché nei versetti 6,7 si parla di un denaro che non poteva essere destinato all’offerta, essendo un prezzo di sangue, ma piuttosto si decise di utilizzarlo per comprare il campo [del vasaio], destinato alla sepoltura degli stranieri. In Geremia 32 viene acquistato per 17 sicli d’argento (v.9) un campo misterioso, al tempo dell’assedio di Nabucodonosor: “Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore e comperai il campo da Canamel, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d’argento. Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e posai l’argento sulla stadera”. Ger 32:9, NR

Matteo 27:9 Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia: “E presero i trenta sicli d'argento, prezzo di colui che era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figli d'Israele; 10 e li diedero per il campo del vasaio, come me lo aveva ordinato il Signore”.

Qui non vi è una corrispondenza diretta con Zaccaria, ma si parla di una profezia "simbolica" che fa riferimento al campo acquistato in Geremia 32 per ordine del Signore. Non sono 17 sicli, stavolta, ma 30, come messa a prezzo di Gesù da parte dei figli di Israele, il valore irrilevante, il valore di uno schiavo, il poco valore dato al profeta di Yhvh in Zaccaria 11:12-14. In Geremia si tratta di un campo misterioso, riscattato:

6 Geremia disse: «La parola del SIGNORE mi è stata rivolta in questi termini: 7 "Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: 'Còmprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu hai il diritto di riscatto per comprarlo'"». 8 E Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola del SIGNORE, nel cortile della prigione, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, compratelo!» Allora riconobbi che questa era parola del SIGNORE. 9 Io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, e gli pesai il denaro, diciassette sicli d'argento. 10 Scrissi tutto questo in un documento, lo sigillai, chiamai i testimoni, e pesai il denaro nella bilancia. 11 Poi presi l'atto d'acquisto, quello sigillato contenente i termini e le condizioni, e quello aperto, 12 e consegnai l'atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maseia, in presenza di Canameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l'atto d'acquisto, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. 13 Poi, davanti a loro, diedi quest'ordine a Baruc: 14 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Prendi questi atti, l'atto d'acquisto, sia quello sigillato, sia quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo".15 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Si compreranno ancora case, campi e vigne, in questo paese"». (Geremia 32:6-12 - NR)

Nota. il 17 è dato dalla somma di 10 +7 (numeri ricorrenti nella Bibbia - l'ebraico presenta la combinazione singolare, sette sicli e dieci pezzi d ' argento, ed è seguito dal LXX. e Volg.) e il loro prodotto fa 70, come i 70 anni della permanenza di Giuda a Babilonia, in cattività.

In Matteo 27:6,7, diventa l'acquisto di un "campo di sangue" (campo riscattato con il sangue) al prezzo di uno schiavo, un prezzo al di sotto del valore di mercato, poichè quattrocento sono i sicli pagati da Abramo per il campo di Efron ( Genesi 23:16 ), cinquanta quelli pagati da Davide per l'aia e i buoi di Araunah (2Samuele 24:24; in 1Cronache 21:25)...
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Si Naza, capire i simbolismi che sono velati nelle scritture ,che poi chi vuole intenda , velati non sono proprio , tipo Matteo 21:1-4 con Zaccaria 9:9
natzarim
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da natzarim »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: martedì 20 dicembre 2022, 10:04 Si Naza, capire i simbolismi che sono velati nelle scritture ,che poi chi vuole intenda , velati non sono proprio , tipo Matteo 21:1-4 con Zaccaria 9:9
Buongiorno insomma c'è da dire e credo che si sia già detto di questo Maria Grazia , parlo di matteo 21:1-4
:-)
natzarim
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da natzarim »

Sto imparando le quote, però :-?
chelaveritàtrionfi
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

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Maria Grazia Lazzara ha scritto: martedì 20 dicembre 2022, 10:04 Si Naza, capire i simbolismi che sono velati nelle scritture ,che poi chi vuole intenda , velati non sono proprio , tipo Matteo 21:1-4 con Zaccaria 9:9
Il "velati non sono proprio" vale per alcune cose :-) , altre sono "velate" perchè non tutti dovevano capire. A parte i numeri ed i simboli, spesso si possono riscontrare parole "velate" che vogliono dire ben altra cosa. Parole nascoste (non per tutti), non per gli "iniziati" alla conoscenza. Nel periodo babilonese, questi iniziati erano semplicemente i Giudei (o alcuni di loro) e le parole "nascoste" erano comprese da loro e non dai Caldei. Si può citare, per esempio, un cifrario chiamato "atbash", a sostituzione monoalfabetica, in cui la prima lettera dell'alfabeto è sostituita con l'ultima, la seconda con la penultima, e così via, "invertendo" l'ordine alfabetico delle lettere.

Così, per esempio, in Geremia 25:26 il re di "Sheshach” non è altro che il re di "Babel" e qui il termine non si riferisce all'accovacciarsi ecc.: "Sheshach è stato catturato" (Ger 51:41)

oppure in Geremia 51:1 il popolo di Leb-kamai diventa Chasdim o Caldei.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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