Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

speculator2
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da speculator2 »

Saulo di Tarso era un fariseo figlio di farisei e, dopo una controversia in Cipro con un mago Elima, alla presenza del proconsole Sergio Paolo, secondo gli atti viene chiamato da quel momento Paolo, probabilmente a seguito di adozione da parte del proconsole.

Non trovo strano che Saulo-Paolo chiami i discepoli oramai addestrati i cristi-anoi ma ripeto si trattava di ebrei in lingua greca.
Inoltre mi risulta che "a noi"è una abbreviazione nei testi scritti per "antrwpoi".
AndreaC

Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da AndreaC »

Gianni ha scritto: lunedì 20 febbraio 2023, 11:28 AndreaC, per dire che quel termine è stato aggiunto successivamente devi avere ottime ragioni basate sulla critica testuale. Quindi, se vuoi avvalorare la tua ipotesi devi procedere innanzitutto ad esaminare i testi manoscritti. Sappi però che occore essere un filologo. Tuttavia, puoi tentare di farlo tu stesso.
Buongiorno Gianni potresti aiutarci in questa ricerca?
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Gianni
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da Gianni »

Ma certo, AndreaC.. Dimmi i passi biblici precisi di cui ti serve un’indagine di critica testuale.
AndreaC

Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da AndreaC »

Buonasera Gianni i passi sono quelli, cioè quelle sole tre volte che viene citato il termine cristiano....li conosci bene no? Ripeto che il mio interesse su questo argomento non vuole offendere nessuno, ne suscitare polemiche..mi sembra un po' strano però che si usi il termine cristiano ...come dice il sito dei discepoli di yeshùa, quel termine non è cristiano ma Nazzareno, o natsar/netser...
Qual'e' la traduzione greca più affidabile? Credo che tu conosca bene quel sito, grazie se mi aiuterai a risolvere questa questione ..
Shalom
Ultima modifica di AndreaC il martedì 21 febbraio 2023, 15:07, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da Gianni »

Bene, farò ricerche.
AndreaC

Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da AndreaC »

Ti ringrazio caro Gianni.... Shalom
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Gianni
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da Gianni »

Buonasera, AndreaC.. Ho fatto l’analisi filologica dei tre passi che ti interessano. Li cito nell’orine di apparizione nella traduzione della Nuova Diodati. Le lezioni tra quadre sono quelle che appaiono nel più aggiornato testo critico di Nestle-Aland.

Atti 11:26: “Per la prima volta ad Antiochia, i discepoli furono chiamati Cristiani [Χριστιανούς (Christianùs)]”.
La lezione è sicura.
Il manoscritto D (codice unciale di Beza) legge dopo il primo “Antiochia” del v. 26: “e vi fu grande gioia. Essenti riuniti, disse uno di loro, di nome Agabo, annunciando per” (testo interrotto), ovviamente in greco.

Atti 26:28: “Allora Agrippa disse a Paolo: «Ancora un po' e mi persuadi a diventare cristiano [Χριστιανὸν (Christianòn)]»”.
La lezione christianòn è attestata da P74 (papiro Cologny), B (codice unciale vaticano n 1209), S (codice unciale sinaitico), A (codice unciale alessandrino) e pochi altri testimoni.

1Pietro 4:16: “Se uno soffre come cristiano [Χριστιανός (Christianòs)], non si vergogni, anzi glorifichi Dio a questo riguardo”.
La lezione christianòs è attestata da P72 (papiro Cologny, Roma), B (codice unciale vaticano n 1209), S (codice unciale sinaitico), A (codice unciale alessandrino), Ψ (codice unciale Athos), 33 e 81 (manoscritti minuscoli). Nel manoscritto unciale S di prima mano appare Χρηστιανός (Chrestianòs), con la e lunga (eta - η),

Nota: in P72 e P74 i numeri vanno scritti in apice, ma il sistema nel forum non accetta questo carattere.

La parola in questione compare solo in questi tre passi, appartiene alla seconda declinazione ed è così declinata:
Χριστιανός (Christianòs): nominativo singolare
Χριστιανὸν (Christianòn): accusativo singolare
Χριστιανούς (Christianùs): accusativo plurale

La maiuscola è posta dal critico testuale.

Nella retro-traduzione in ebraico il termine christianoùs è meshikhiyìm. Non lo scrivo in ebraico per non impazzire con la tastiera, ma ne allego l’immagine.

AndreaC., se vuoi chiarimenti sui termini tecnici che ho usato, chiedi pure. Li ho usati apposta perché quando si trattano questi argomenti è bene usare il linguaggio corretto.
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noiman
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da noiman »

Nella retro-traduzione in ebraico il termine christianoùs è meshikhiyìm. Non lo scrivo in ebraico per non impazzire con la tastiera, ma ne allego l’immagine.


Non impazzire Gianni, riporto il termine da te citato e aggiungo il probabile significato משיחיים deriva dalla radice di mashiach, l’intenzione era di definire i cristiani “messianici”, ciè coloro che credevano nel messia.
Noiman
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da speculator2 »

"messianici" o in ebraico "uomini del Messia", mentre alcuni in precedenza, e anche dopo, restavano semplicemente discepoli di Gesù di Nazareth, mediante gli apostoli.

Da ricordare che alcuni secoli prima di Cristo perfino nella popolosa e colta Alexandria gli ebrei non conoscevano l'ebraico e fu necessario tradurre in greco la scrittura ebraica.
È molto probabile che gli ebrei di Antiochia del primo secolo conoscessero relativamente poco della loro lingua ebraica e usassero, almeno per il commercio e la letteratura, la lingua greca.
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Gianni
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da Gianni »

A mio parere è del tutto impossibile che quel termine sia stato assegnato dai giudei, perchè in tal modo avrebbero riconosciuto - anche se pur indirettamente - la messianicità di Yeshùa.
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