Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

natzarim
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da natzarim »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 21 dicembre 2022, 0:02 Facciamo così, liquidiamo i passi già trattati. Natzarim ha chiesto per:

- Matteo 27:9-10 . Pare si tratti di un riferimento a Geremia 32, per l'acquisto del campo (riscattato), riprendendo il significato dei 30 sicli, quindi anche Zaccaria 11 ma non un riferimento diretto. La discussione è in corso....

- il discorso di Stefano in Atti 7:15-16. Questo è da trattare a parte. Faccio solo notare che abbiamo un autore,Luca, tra l'altro discepolo/compagno di Paolo che a sua volta era discepolo di Gamaliele discepolo di Hillel, che a quanto pare si ricordava gli eventi ma confondeva i nomi. Abramo, Giacobbe, Giuseppe..., sugli acquisti dei terreni nei territori. Luca, è colui che nel suo vangelo al capitolo 1 dichiara 1:1 Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, 2 come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, 3 è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, 4 perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. A parte il fatto che si parla di narrazioni (per alcuni ispirazione vuol dire dettatura), a parte apparenti o reali errori di memoria, conta ciò che l'autore vuole dire. Ora castighiamo anche tutti gli autori che hanno sbagliato a fare i conteggi nel testo?

- Matteo 28:19. Qui compare la formula trinitaria che a quanto pare non esiste alle origini. Abbiamo, non solo la testimonianza delle opere di Eusebio di Cesarea

discussione qui:
https://www.biblistica.eu/viewtopic.php?p=4216#p4216

ma anche altri indizi in alcune enciclopedie e documenti, oltre la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme:

<<28:19 Nel nome del padre.... È possibile che questa formula risenta, nella sua precisione, dell’uso liturgico stabilitosi più tardi nella comunità primitiva. Si sa che gli Atti parlano di battezzare “in nome di Gesù” (Cf. At. 1:5; 2:38)…».

https://mega.nz/file/5LhBUYID#NaIQd5C7e ... zLv8WoQY5s
digitare numero pag.2424
Stranamente tale formula compare solo in Matteo 28:19 e i discepoli continuarono ad usare la formula "nel nome di Yeshùa.." che non vuol dire di certo ripetere il nome tipo l'oratorio.

Quindi, ora andiamo avanti con gli asini? Magari faccio una pausa :d

Bene, avevo preso atto anche di questo....
Sto imparando il quote vedi?
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chelaveritàtrionfi
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Bravo :-) .
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
natzarim
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da natzarim »

Tiger ha scritto: martedì 20 dicembre 2022, 22:43
chelaveritàtrionfi ha scritto: martedì 20 dicembre 2022, 1:07Matteo 27 però cita Geremia, perché nei versetti 6,7 si parla di un denaro che non poteva essere destinato all’offerta, essendo un prezzo di sangue, ma piuttosto si decise di utilizzarlo per comprare il campo [del vasaio], destinato alla sepoltura degli stranieri. In Geremia 32 viene acquistato per 17 sicli d’argento (v.9) un campo misterioso, al tempo Tiger scrive

Naza però le incongruenze ci sono. al di là dei numeri e del loro simbolismo.
Matteo 27:9-10 recita: <Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia:  presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, [10]e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. qui è riportato un passo di Zaccaria 11,13  come se si fosse adempiuto questo passo.
Il fatto è che in Zaccaria 11,13 non esiste nessun "campo" e neanche il "vasaio."
Il testo originale ebraico di Zc 11,13 dice: <. ... Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel vaso della casa del Signore.>
Il termine היוצר tradotto con vasaio, a mio avviso non è esatto perché significa formare e cioè una forma, di un vaso o di qualsiasi altro involucro predisposto per contenere il tesoro o le offerte del tempio.
Qui potrebbero specificare meglio Noiman e Gianni.
Ho consultato tutte le traduzioni e sono tutte erronee perché tutte traducono per il vasaio. l'unica a tradurre più correttamente è la CEI che dice: ...Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore.


Ma...era quello che volevo fare notare ...non era una crociata....mi sei saltato al collo però......
:YMHUG:
chelaveritàtrionfi
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

I sommi sacerdoti raccolsero i pezzi d'argento e dissero: "È illegale metterli nel tesoro, poiché è denaro insanguinato" aver conferito insieme, usarono il denaro per acquistare il campo del vasaio come luogo di sepoltura per gli stranieri......Allora si adempì ciò che era stato detto dal profeta Geremia: “Presero i trenta sicli d'argento, il prezzo che gli era stato imposto dal popolo d'Israele (Matteo 27:6,7,9) - BSB

"Allora dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; ma se no, tienili. Così pesarono il mio salario, trenta sicli d'argento. E l'Eterno mi disse: "Gettalo al vasaio", questo magnifico prezzo al quale mi valutarono. Così presi le trenta monete d'argento e le gettai al vasaio nella casa dell'Eterno". (Zaccaria 11:12,13) - BSB

Così ho comprato il campo in Anathoth da mio cugino Hanamel e ho pesato diciassette sicli d'argento. Ho firmato e sigillato l'atto, ho chiamato i testimoni e ho pesato l'argento sulla bilancia. Poi ho preso l'atto di acquisto, la copia sigillata con i suoi termini e condizioni, così come la copia aperta- e diedi questo atto a Baruc figlio di Neriah, figlio di Mahseiah, sotto gli occhi di mio cugino Hanamel e dei testimoni che firmavano il contratto di acquisto e di tutti i Giudei seduti nel cortile della guardia. (Geremia 32:9-12) - BSB


In Geremia 32, il profeta acquista la terra ad un prezzo che gli era stato imposto dal popolo di Israele (da suo cugino Hanamel con tutti i Giudei testimoni). In Zaccaria 11 invece il prezzo imposto è di 30 sicli...come ma non per il campo ma per l'uomo (profeta). Il terreno sarebbe il simbolo del ritorno degli esuli e viene riscattato dal profeta perché gli spetta di diritto.

In Matteo 27:9 è citato Geremia, ma i passi della profezia non sono esattamente quelli. Il riferimento è per il significato. Stavolta non sono 17 sicli ma sono 30, valore di uno schiavo, ed il valore che viene dato al profeta in Zaccaria. E’ il terreno che assume il significato, così come i 30 sicli. Non il passo esatto della profezia anche perchè in Zaccaria i 30 sicli vengono gettati nel tesoro ma in Matteo è detto che è denaro insanguinato.

Almeno così la vedo io. A volte si mettono in discussione scritture perché si cerca l’esattezza letterale. La corrispondenza esatta non la vedo né in Geremia né in Zaccaria, ma a livello di significato ha un senso che occorre comprendere
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da natzarim »

:-? .....
natzarim
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da natzarim »

Va bene...facciamola finita di offenderci e andiamo avanti, io sono qui per imparare..
SHALOM
chelaveritàtrionfi
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

L'asino, il messia e Zaccaria 9.

Per cercare di mantenere l'ordine, tocca approfondire in pagine diverse:

viewtopic.php?p=79980#p79980

un pò alla volta :-). Qui magari parliamo dell'asino e delle "incongruenze" a cui si è fatto cenno rispetto ai vangeli.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da bgaluppi »

Ciao a tutti e buon anno! Spero di trovarvi tutti felici e in salute. Sono stato via per molto tempo, la vita - si sa - ci sballotta a destra e a sinistra! Non avendo avuto tempo per leggere e studiare, ho dovuto staccare completamente per seguire importanti cambiamenti nella mia vita. Vediamo se adesso riuscirò a ritagliarmi un po' di tempo per tornare scrivere su questo forum, che sembra restare una fortezza inespugnabile mentre il mondo impazzisce tutto attorno...

Detto questo, riprendo il tema dell'integrità dei testi cosiddetti neotestamentari facendo una riflessione. Esistono grandi studiosi e critici che evidenziano - a mio avviso a ragion veduta - problemi con l'integrità del testo in nostro possesso. Ciò non deve tuttavia indurci a pensare che con l'acqua sporca sia meglio buttar via anche il bambino. Il testo in nostro possesso è stato ricostruito dai critici testuali con grande impegno e pazienza: è quello che è e va analizzato e compreso per ciò che c'è scritto, considerando anche le varianti che a volte aprono le porte a significati diversi. Dopodiché, ognuno trarrà le sue conclusioni.
speculator2
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Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da speculator2 »

Atti 11: 20 parla della predicazione speciale agli "ellenistas"
Che non sono pagani gentili greci ma ebrei di lingua greca, che non conoscevano più la lingua ebraica.

Questi sono stati i primi seguaci di Gesù ad Antiochia, naturalmente oltre agli ebrei di lingua ebraica.
AndreaC

Re: Manomissioni nelle Scritture Greche e loro motivazioni

Messaggio da AndreaC »

Buongiorno a tutti...credo di essere nella cartella giusta per avere un chiarimento...
In atti 11:26 è scritto:

Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.
Atti degli Apostoli 11:26 NR06
..
In atti 24:5 invece Paolo viene identificato come nazzareno... vediamo la scrittura:

Abbiamo dunque trovato che quest’uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei del mondo ed è capo della setta dei Nazareni.
Atti degli Apostoli 24:5 NR06

È possibile da una traduzione greca classica o quella del primo secolo che in atti 11:6 sia scritto Nazzareno anziché cristiani?


Perché Paolo viene identificato come Nazzareno?


Ho letto lo studio di Gianni e molti altri commento qui nel Forum...quando Paolo viene identificato come capo della setta dei Nazzareni era già un seguace di yeshùa come lo erano altri... è possibile che quel termine cristiano nelle scritture greche non compaia affatto?
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