Romani 5:12

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Tony
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Re: Romani 5:12

Messaggio da Tony »

vero anche questo infatti lo pensavo ,diciamo che il diritto di essere figlio di Dio lo acquisisci :

infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono *figli di Dio.
Lettera ai Romani 8:14 NR94
https://bible.com/bible/123/rom.8.14.NR94" onclick="window.open(this.href);return false;

Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati *figli di Dio.
Vangelo secondo Matteo 5:9 NR94
https://bible.com/bible/123/mat.5.9.NR94" onclick="window.open(this.href);return false;

perché siete tutti *figli di Dio per la fede in Cristo Gesú.
Lettera ai Galati 3:26 NR94
https://bible.com/bible/123/gal.3.26.NR94" onclick="window.open(this.href);return false;


Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono considerati come discendenza.
Lettera ai Romani 9:8 NR94
https://bible.com/bible/123/rom.9.8.NR94" onclick="window.open(this.href);return false;


Non tutti sono figli di Dio ,quindi si crea la differenza tra chi è figlio di Dio e chi non lo è . Ma tutti gli esseri umani possono diventarlo


Però non è che chi è figlio di Dio è anche Messia :-? . Si secondo me hai detto bene che è un inserimento postumo fatto dagli agiografi altrimenti non si spiega
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bgaluppi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da bgaluppi »

È un fatto, invece, che l'epiteto sia applicato al Messia e a chiunque abbia una relazione filiale intimamente spirituale con Dio (come accade nelle SG) nella letteratura apocrifa e pseudoepigrafica. Vedi ad es. Apocalisse di Esdra, Enoch, Sapienza.
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bgaluppi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da bgaluppi »

Il rapporto di figliolanza spirituale c'è anche nel Tanach, ovviamente: il re Davide è chiamato figlio, come Israele. Ma quello che dico è che il Messia può essere paragonato a un figlio di Dio, ma non è mai chiamato con questo epiteto. È comprensibile che gli autori biblici diano questo epiteto a Yeshùa in seguito, ma non che lo avesse quando era in vita (cioè che lo chiamassero così o che lui se lo attribuisse).
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Tony
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Re: Romani 5:12

Messaggio da Tony »

Chiaro ma per quale motivo? La metto lì così . Forse che volevano confondere la figura del Messia ebreo per essere accessibile anche ai romani dato che anche loro avevano usanza di dire figlio di Dio anche per l'imperatore ? O insomma anche ai pagani in generale..
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Tony
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Re: Romani 5:12

Messaggio da Tony »

Volevo approfondire il discorso dei sacrifici perchè la cosa sembra più complessa perchè è stato citato il versetto di Ebrei 9:22 che dice :

Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c'è perdono.

Subito dopo in Ebrei 10:4 dice :

3 Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; 4 perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.
5 Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta
ma mi hai preparato un corpo;

non avendo mai approfondito questo discorso non posso portare uno studio , per adesso mi sono limitato a citare il versetto che sembra contraddire il primo ma di sicuro non perchè lo scrittore ha avuto un mancamento :) , battute a parte mi interessa perchè in effetti è vero che le denuncie dei profeti erano rivolte al sincero pentimento al posto dei sacrifici .
Credo che la risposta sta nel fatto che proprio perchè il valore del sangue di un uomo non è equiparabile a quello di un animale , allora per cessare il sacrificio degli animali ," che è impossibile che tolgano i peccati" , Dio ha mandato duo Figlio per purificarci con il suo sangue .

curiosità : facendo una ricerca per parola non ho trovato nemmeno un versetto della bibbia dove dice che "quasi ogni cosa è purificata col sangue" , perchè mi aspettavo che quando viene fatta la citazione "secondo la legge" di trovare il riferimento al versetto , invence non ho trovato nulla .

quindi per rispondere alla domanda . era necessario il sacrificio di Yeshua ? credo che la risposta sia si prima di tutto perchè il modello sacrificale doveva essere sostituito , sicuramente ci sono anche altre motivazioni .
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francesco.ragazzi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da francesco.ragazzi »

Per giustificare la necessità del sacrificio espiatorio occorre accettare che l'uomo abbia peccato di un peccato che porta alla morte....
Occorre allora capire cosa sia il peccato ...
Si dirà ... La trasgressione della Legge di Dio, ma quella trasgressione ha portato alla conoscenza del bene e del male e questa conoscenza era necessaria a comprendere il perché di una scelta e credo fosse parte del percorso dell'uomo carnale verso l'uomo spirituale....una fase di crescita .... Mi chiedo perché allora vietare un qualcosa che portava ad una crescita necessaria ?
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bgaluppi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da bgaluppi »

https://www.google.com/amp/s/sguardoasi ... d-eva/amp/" onclick="window.open(this.href);return false;

Il sacrificio di Yeshùa è simbolico, a mio parere. Egli muore veramente, ma non attraverso un vero e proprio sacrificio volontario in cui un sacerdote cosparge l'altare con il sangue deliberatamente. Ebrei ci dice che lui è in effetti un sacerdote, ma solo in senso simbolico, perché di fatto Yeshùa non lo era; però lo diventa. La vicenda della sua morte avviene per decisioni umane, per colpa di uomini che decidono che dovesse morire, ma diventa un segno che simboleggia un'offerta sacerdotale perfetta, insuperabile, che "libera" tutti quelli che lo seguono nell'esempio dai lacci della condiziine presente. Da cosa ci libera quel sacrificio? Non da una condizione peccaminosa in cui siamo caduti, ma da una condizione di incompletezza in cui siamo nati; come una presa di coscienza, che avviene nel momento in cui si comprende che la vita non è fondata sul culto dell'ego, ma sulla "rinuncia a se stessi". Forse è proprio questo il tassello che manca all'uomo per essere completo: l'abbandono dell'ego. La vicenda di Yeshùa simboleggia la realizzazione di questo passaggio attraverso una morte che diventa un segno per tutti quelli che seguono il suo esempio di vita.

Forse il senso è questo.
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Tony
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Re: Romani 5:12

Messaggio da Tony »

Francesco , siamo sicuri che la Legge di Dio non fosse già instillata nei cuori delle persone già prima che la Torah fosse dettata ? chiederei un parere anche a noiman su questo ( a meno che non sia già stato trattato se mi lnkate l'argomento ):

Genesi 39:7-9

7 Dopo queste cose, avvenne che la moglie del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Coricati con me». 8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non si preoccupa di quanto ha lasciato in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha. 9 Non c'è alcuno più grande di me in questa casa; egli non mi ha proibito nulla tranne te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo grande male e peccare contro Dio?».
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francesco.ragazzi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da francesco.ragazzi »

Tony, la conoscenza del bene e del male è una prerogativa umana fin dalle origini, la possiamo chiamare coscienza...ma l'uomo non si comporta sempre secondo coscienza, ha bisogno che gli si ricordi la giusta via da seguire e nonostante ciò avvenga con il Decalogo, spesso agiamo contro di essa consapevolmente.
Dio ci ricorda che abbiamo la possibilità di percorrere due vie, sta a noi scegliere ed il Giudizio di Dio sarà relativo alle nostre scelte ed ai nostri comportamenti.
In Genesi notiamo che gli animali vengono creati completi, l'uomo potrà diventarlo (AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DIVINA) ....se si comporterà secondo giustizia e quando arriverà il momento opportuno che solo Dio conosce....
https://www.youtube.com/watch?v=o8M8m2_ ... ture=share" onclick="window.open(this.href);return false;
Ultima modifica di francesco.ragazzi il lunedì 26 agosto 2019, 10:46, modificato 2 volte in totale.
Luigi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da Luigi »

Il sacrificio di Yeshùa è simbolico, a mio parere. .....
La vicenda della sua morte avviene per decisioni umane, per colpa di uomini che decidono che dovesse morire, ma diventa un segno che simboleggia un'offerta perfetta, insuperabile, che "libera" tutti quelli che lo seguono nell'esempio dai lacci della condiziine presente. Da cosa ci libera quel sacrificio? Non da una condizione peccaminosa in cui siamo caduti, ma da una condizione di incompletezza in cui siamo nati....
Antonio, puoi riportare una citazione scritturale di questa tua convinzione ?
Ciao
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