Romani 5:12

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bgaluppi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da bgaluppi »

Caro Francesco, l'idea del messia sofferente che espia le colpe era diffusa tra i giudei del periodo di Yeshùa e dopo, come ben spiega David Castelli nel suo "Il Messia secondo gli ebrei". Non stupisce che Yeshùa si sia identificato in quella figura messianica. Anzi, Yeshùa come Messia sofferente risponde al criterio di veridicità storica cosiddetto di "credibilità contestuale". Non c'è motivo di supporre che si tratti di una applicazione postuma, estranea al pensiero ebraico. Se pur i giudei, per la maggior parte (discepoli inclusi), attendevano il Messia glorioso, l'idea del Messia sofferente era ampiamente discussa dai maestri del periodo immediatamente successivo, e dunque è possibile affermare che fosse conosciuta e diffusa anche al tempo di Yeshùa. Ecco come si spiegano le parole "Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?" (Lc 24:26). Dunque, la figura di Yeshùa come Messia sofferente non si rifà direttamente al Tanach (che non la delinea chiaramente), ma alla tradizione che interpreta il Tanach in quel modo.

Sempre nella suddetta opera del Castelli è anche affermato: "Fino a che dal canone ebraico non saranno cancellati il secondo e il terzo capitolo del Genesi, non potrà essere che in qualche modo la religione ebraica non ammetta un peccato originale; e la questione potrà vertere allora sulla natura di questo peccato, e sulle sue conseguenze". Dopodiché cita le tradizioni inerenti al tema del peccato e della redenzione del Messia, che oltretutto confermano appieno il pensiero paolino.

Se oggi l'ebraismo interpreta Genesi in un modo, non significa che ai tempi di Yeshùa e di Paolo non esistessero altre interpretazioni. Se a quel tempo esisteva l'interpretazione secondo cui il Messia ripara al peccato adamico - riscontrabili in Bereshit Rabba e Bamidbar Rabba - la figura di Yeshùa come Messia sofferente che ripara alla condizione di morte generata dal peccato presentata dai Vangeli è perfettamente comprensibile. Parlo da un punto di vista di conformità storica e culturale.
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francesco.ragazzi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Francesco, l'idea del messia sofferente che espia le colpe era diffusa tra i giudei del periodo di Yeshùa e dopo, come ben spiega David Castelli nel suo "Il Messia secondo gli ebrei". Non stupisce che Yeshùa si sia identificato in quella figura messianica.
Caro Antonio, è Yeshùa che si immedesima in quella figura messianica o è YHWH che stabilisce in Yeshùa la figura del Messia ???
Ultima modifica di francesco.ragazzi il venerdì 30 agosto 2019, 0:41, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da bgaluppi »

Ho cancellato ciò che avevo scritto perché il tema è troppo complesso. Comunque, il testo evangelico risponde alla tua domanda: "sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato" (Gv 6:38). Yeshùa afferma di essere venuto per volontà di Dio, che però non necessariamente significa che Dio "desiderasse" la sua morte (sarebbe un Dio personale, che ha dei desideri come un uomo) ma può significare che la missione di Yeshùa fosse necessaria. Allo stesso modo, si può pensare che Dio desiderasse lo sterminio di interi popoli? O è semplicemente lo scrittore biblico che dice così, che attribuisce a Dio le azioni di Israele?
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francesco.ragazzi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da francesco.ragazzi »

Uno dei grandi problemi che creano certi testi di uomini di fede è che si sostiene che tutto ciò che accade in questo mondo è per volontà di Dio, anche Yeshùa afferma più volte questo pensiero :
1) Giovanni 19 : 8 Quando Pilato udì questa parola, ebbe ancor più paura; 9 e, rientrato nel pretorio, disse a Gesù: «Di dove sei tu?» Ma Gesù non gli rispose. 10 Allora Pilato gli disse: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?» 11 Gesù gli rispose: «Tu non avresti alcun'autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto; perciò chi mi ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa».
2) Matteo 10 : 29 Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Secondo questo principio specie per cose riguardanti Yeshùa come si fà a non pensare che il sacrificio di Yeshùa non fosse voluto da Dio ???
3) Luca 22 : 39 Poi, uscito, andò, come al solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.
40 Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate di non entrare in tentazione». 41 Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: 42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».
43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo. 44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra. 45 E, dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati per la tristezza, 46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione».
speculator

Re: Romani 5:12

Messaggio da speculator »

Quando udì "se non ti fosse stato dato dall'alto" Pilato probabilmente comprese "se non ti fosse stato dato da tuo suocero Tiberio Cesare" e anche per questo, sentita anche sua moglie figlia di Tiberio che le fece sapere di non avere a che fare con questo (Gesu') giusto fa allora cercò di liberare Gesu'.
speculator

Re: Romani 5:12

Messaggio da speculator »

"Chi mi ha consegnato a te ha un più grave peccato" si riferisce ad una persona esistente allora e che aveva a che fare con "dall'alto" quindi escludo i capi giudei Che erano in basso rispetto a Pilato ed escludo Tiberio che non era presente e non ne sapeva niente e Giuda perche' in basso e non in alto.
Si parlava di Satana.
speculator

Re: Romani 5:12

Messaggio da speculator »

Il servo (in) sofferente, il messia di Israele, ha portato e sopportato le sue sofferenze, derivanti dal vedere dal cielo la nostra situazione miserevole, per migliaia di anni.

Ma non sopporterà per sempre.
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francesco.ragazzi
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Re: Romani 5:12

Messaggio da francesco.ragazzi »

speculator ha scritto:"Chi mi ha consegnato a te ha un più grave peccato" si riferisce ad una persona esistente allora e che aveva a che fare con "dall'alto" quindi escludo i capi giudei Che erano in basso rispetto a Pilato ed escludo Tiberio che non era presente e non ne sapeva niente e Giuda perche' in basso e non in alto.
Si parlava di Satana.
Caro Speculator, non credo si riferisse alla stessa persona, chi lo ha consegnato a Pilato è il capo del Sinedrio e l'Alto che ha dato il potere a Pilato credo si riferisca a Dio.-
speculator

Re: Romani 5:12

Messaggio da speculator »

Pilato non riconosceva nessuna autorità superiore cioe' dall'alto tranne Tiberio Cesare e Gesù, per rispetto del suo uditorio, se parlava forse anche di Dio, parlava anche di Cesare e solo Cesare fu inteso da Pilato.

"perciò chi mi ha consegnato a te ha un peccato piu' grande".

Pilato aveva commesso il peccato di avere flagellato e incoronato di spine Gesù, versando sangue innocente.

A mio parere questo è più grave della responsabilità dei sacerdoti che l'avevano consegnato a Pilato ma erano solo dei sottoposti servi di Roma.

Qualcuno, il greco non dice che fosse un uomo, aveva commesso un peccato maggiore.
Peccato maggiore di versare sangue di Gesu' innocente poteva averlo un essere superiore e malvagio: Satana.
speculator

Re: Romani 5:12

Messaggio da speculator »

Satana aveva potere su tutti i re della terra.
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