Cos’è il “Regno di Dio”?

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bgaluppi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da bgaluppi »

Il regno di Dio deve essere cercato ora, perché vi si entra in base a come viviamo la nostra vita e alle scelte che facciamo. L'esempio da seguire è Yeshùa, è lui la via, la porta di accesso. In questo senso, il regno è una condizione superiore, che può essere ereditata se già adesso la cerchiamo, vivendo in modo conforme alle leggi di Dio, secondo il modello proposto da Yeshùa.

Quello che non ho ben compreso è cosa si eredita, oltre ad una condizione esistenziale superiore non soggetta a decadenza. I risorti vivranno nel mondo attuale, governato dalle stesse leggi che Dio ha stabilito, oppure in un mondo nuovo e diverso dal precedente?
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Tony
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da Tony »

Ok credo di aver capito il tuo ragionamento che non è semplice ne scontato.
Ci ragiono su.

Per seguire la tua domanda di ora direi che in parte potrebbe essere dato che Yeshua disse :
Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà cosí insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Vangelo secondo Matteo 5:19 NR94




Grazie
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francesco.ragazzi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Quello che non ho ben compreso è cosa si eredita, oltre ad una condizione esistenziale superiore non soggetta a decadenza. I risorti vivranno nel mondo attuale, governato dalle stesse leggi che Dio ha stabilito, oppure in un mondo nuovo e diverso dal precedente?

Caro Antonio, torniamo allo stesso punto analizzato tempo fà....Si parla di restaurazione ossia di ripristino delle condizioni esistenti prima del peccato e quindi prima della cacciata dall'Eden.-
Sicuramente le condizioni esistenti in Eden erano diverse, con la cacciata anche le condizioni sono peggiorate, decadute e giustamente Paolo afferma che la Creazione tutta geme ed è in travaglio.-
Io non pongo limiti alla Onnipotenza di Dio ed alla Sua capacità di rendere questa terra una nuova terra e questi cieli dei nuovi cieli, cosa avverrà non lo sappiamo ma sicuramente cambierà qualche equilibrio cosmico che non immagino neppure..........
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Tony
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da Tony »

Sono d'accordo con Francesco , un conto è che Dio crea le cose perfette e un altro è che queste decadono naturalmente , come se io lascio un auto fuori alle intemperie e senza manutenzione prima o poi si arrugginisce ed il motore non funzionerà più . Non inficia minimamente il fatto che Dio ha creato le cose in modo perfetto , sono due cose diverse.
salcontis
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da salcontis »

Rivelazione:
- 11:17 «Ti ringraziamo, Signore, Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai preso in mano il tuo grande potere, e hai stabilito il tuo regno.
- 11:18 Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è giunta, ed è arrivato il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra».
- 12:5 Ed ella partorì un figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figlio di lei fu rapito vicino a Dio e al suo trono.
I figli di Dio che seguiranno Gesù non credo abbiano bisogno di dittature teocratiche.
Il problema si pone per coloro che deliberatamente non sono interessati a fare la volontà di Dio.
Se non leggiamo la bibbia possiamo ipotizzare che tutti i Caini saranno finalmente e definitivamente illuminati da qualche filosofia, dal risveglio spontaneo della coscienza stile NEW AGE, dallo yoga, dalla meditazione, dalla dieta vegana, dalla teosofia, dagli extraterrestri; oppure saranno sottoposti a innumerevoli reincarnazioni per capire gli errori commessi.
Altri possono ipotizzare che col tempo non resterà nulla di questo mondo o che nulla cambierà in meglio o in peggio fino a tempo indefinito.
Le scritture bibliche, dopo aver valutato tutti i simbolismi, allegorie, metafore o letteralismi, mentalità orientale e occidentale, non credo che conducano all'idea che con l'evoluzione storica o con lo spirito santo new age si arrivi ad una condizione umana in cui senza alcun intervento di Dio che ferma Caino, tutti capiranno che non bisogna distruggere la terra e che Caino non deve più uccidere Abele, visto che gli è stato già permesso milioni di volte e per lunghissimo tempo.
Molti capiranno, ma non tutti. Coloro che continuano a non capire per ignoranza o che per scelta deliberata seguono vie sbagliate dovranno essere in qualche modo fermati. Nel regno di Dio sono tutti invitati, ma non tutti sono interessati ad accogliere tale invito e a ricercare il regno dentro di sé, nel prossimo, in Gesù e in Dio. Il regno di Dio deve essere accolto nella parte spirituale che è in noi.
L’uomo carnale o la sua parte animale con intende le cose spirituali.
Vedi parabole del grano e zizzanie, vergini stolte e avvedute, pecore e capri, ecc…
- 13:24 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo…………………………………………………
- 13:30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mèsse, dirò ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio"».
Gesù dà la spiegazione della parabola.
Il regno di Dio inizia con la semina del grano o con la predicazione di Gesù; alla mietitura finale:
- 13:41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità,
- 13:42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.
Forse si riferisce alla morte definitiva del lago di fuoco di Rivelazione o altro tipo di esclusione non rivelata.
Attualmente non vedo al di là di una cristianità fallita,di sette pseudo cristiane che schiavizzano e sfruttano gli adepti, di guerre economiche o armate, di fumi quantistici e di new age fuori moda con vegani, reincarnazione, ufo e teosofie varie, della teoria dell’evoluzione con il suo DIO CASO che ha finalità chiaroveggenti non casuali, un mondo di pace, amore e benessere senza sofferenze e morte per tutti o in altre parole il regno di Dio stabilito sulla terra.
Il regno di Dio in mezzo o dentro di noi può essere interpretato in tanti modi. Bisogna al solito leggere tutto l'argomento.
Le seguenti scritture: I miti erediteranno la terra, i santi regneranno sulla terra, la Gerusalemme celeste scenderà sulla terra, ci saranno nuovi cieli e nuova terra, non possono essere tradotti o interpretati, a mio avviso, in maniera chiara e definitiva in base alle conoscenze attuali. Possiamo fare ipotesi più o meno plausibili. Ma dipende da noi cosa considerare letterale, simbolico, aggiunto, errato, inventato, vero o falso. Tutti conosciamo le scritture che parlano degli effetti finali del regno di Dio. Interpretarle è un problema diverso.
Singole frasi di Gesù, riportate anche confusamente dagli scrittori biblici che non avevano capito tutto degli eventi futuri, e avevano qualche problema anche per capire il loro presente, possono fare scrivere molti libri con conclusioni completamente opposte. Lo spirito santo non aveva concesso la conoscenza totale che ha Dio. Solo parziale.
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bgaluppi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da bgaluppi »

Si parla di restaurazione ossia di ripristino delle condizioni esistenti prima del peccato e quindi prima della cacciata dall'Eden
Francesco, non credo questo, perché se l'uomo fosse stato perfetto - ossia completo, in termini biblici - non avrebbe potuto peccare. E poi la Bibbia non parla di ripristino, ma di nuovi cieli e nuova terra, nuovi rispetto a quelli attuali, che sono quelli creati da Dio. Come abbiamo discusso, io credo che il racconto genesiaco insegni altre cose. La creazione è cosa buona, rispecchia la volontà di Dio, e non è scritto da nessuna parte che ci sia stato un mutamento conseguente ad un presunto "peccato", che poi peccato non è ma rappresenta un qualcosa (il desiderio) di cui Dio ha fornito il nostro bagaglio emozionale, assieme a tutte le altre emozioni umane, positive e negative. Il racconto genesiaco cerca semplicemente di spiegare la condizione caduce dell'essere umano. Tuttavia, la Bibbia dice che Dio farà nuovi i cieli e la terra presenti (non che li "ripristinerà" a condizione originaria pre-adamica), dunque ci sarà certamente un cambiamento, che non necessariamente deve essere uno stravolgimento cosmico, con nuove leggi fisiche, ma potrebbe benissimo essere un ripristino delle condizioni di vita normali in seguito ad un periodo di stravolgimenti naturali e di grandi cambiamenti (che si stanno iniziando a verificare oggi), come già è accaduto in passato, ma forse stavolta in forma più accentuata (perché l'essere umano ha aggiunto un contributo pesante in senso negativo). Oppure saranno davvero nuovi, chi può dire; ma nuovi non significa uguali a prima del peccato, significa diversi.

Yeshùa, dopo la risurrezione, aveva un corpo che obbediva alle leggi fisiche (mangiava come i normali esseri umani), tuttavia era incorruttibile. Mi pare che una tradizione ebraica parli di una condizione superiore - nel senso che gli uomini vivranno una vita molto lunga (olàm, per lungo tempo), senza malattie, in un mondo di pace e di piena consapevolezza di Dio - ma avranno comunque un termine in questo mondo fisico. Questo potrebbe essere il cosiddetto millennio. Per quanto riguarda il dopo, è difficile dire.
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bgaluppi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da bgaluppi »

Salcontis, sono piuttosto d'accordo con la tua analisi. Di certo, il pensiero di una vita umana terrena perfetta ed eterna, senza morte, senza figli (altrimenti dopo un po' non ci sarebbe più spazio...), non mi appassiona e non ne vedo lo scopo. La morte è un elemento essenziale dell'esistenza, qualcosa che ci stimola a vivere bene. L'unica vita eterna che per me ha senso è un ritorno alla fonte, a Dio, divenire parte di Lui. Forse "salire a Dio" significa proprio questo?
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bgaluppi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da bgaluppi »

La Torah evidenzia la retribuzione come immediata, fisica e concreta, più che ultraterrena. Effettivamente, la retribuzione ultraterrena trova spazio nel giudaismo più tardo ed inizia nel periodo del secondo tempio. Yeshùa parla chiaramente di retribuzione ultraterrena. Tuttavia, nella Torah troviamo alcune allusioni ad una vita dopo la morte già in Gn 25:8,17; 35:29; 49:33; Dt 32:50. In 2Re 22:20, in riferimento al re Giosia, è detto: “Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri, e te ne andrai in pace nella tua tomba”, in cui la sepoltura è distinta dal momento di riunione con i padri (Yeshùa, in una parabola, parla del regno di Dio come un momento di riunione e banchetto assieme ai padri). Anche il cosiddetto kareit, l'esser tagliato dal popolo, è una punizione che riguarda l'esclusione dal mondo a venire (Olam haBa), secondo gli esegeti ebrei: “Osserverete dunque il sabato perché è un giorno santo per voi. Chiunque lo profanerà sarà messo a morte. Chiunque farà in esso qualche lavoro sarà eliminato dal suo popolo” (Es 31:14, cfr. Gn 17:14).

Tuttavia, il giudaismo non chiarisce bene se Olam haBa (il mondo a venire) riguarda un'era futura sulla terra o un reame spirituale. Questo perché il giudaismo non è interessato tanto alla condizione dopo la morte, ma piuttosto alla vita attuale, in cui si ha il privilegio e il dovere di obbedire alle mitzvot della Torah e praticare opere buone. I saggi dicono: “Questo mondo è come la vigilia di Shabbat, e il mondo a venire è come Shabbat. Chi si prepara durante la vigilia avrà cibo da mangiare durante Shabbat”. Allo stesso modo, Yeshùa insegnava a cercare il regno di Dio adesso, in questo mondo, per potervi poi entrare dopo.

“Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli” - Mt 19:23

Questo perché il ricco fa fatica a separarsi dai beni materiali che possiede, che lo rendono schiavo. Dunque, è necessario cercare prima il regno di Dio, e Dio provvederà per tutto ciò di cui abbiamo bisogno (Mt 6:33).
Janira
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da Janira »

Ef 2:10
infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.

È Dio stesso che ci chiede di operare, di agire; credo che sia un percorso che ha come meta la santificazione.
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bgaluppi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?

Messaggio da bgaluppi »

Certo, Janira. Credo sia proprio questo il senso delle parole di Yeshùa “io sono la via al Padre”. Lui è l'esempio di obbedienza che si deve seguire, per cui “credere in lui” significa innanzitutto imitare il suo esempio adesso, nella vita presente.
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