Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittura”?

Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da Janira »

Perdonami Marco,
ma non posso tacere. Ogni guerra è atroce, ma le vittime della Shoah non sono vittime di una guerra tra due o più stati: sono stati uccisi, torturati, umiliati per una questione etnica, per il solo fatto di essere ebrei! Il tempo passa, l'uomo tende a dimenticare, la storia si ripete… Ti prego, davvero, non scrivere più frasi come questa:
Al caro Noiman che si preoccupa solo del suo fumo… Tutta l'umanità deve avere stampato nella memoria QUEL fumo, perché erano persone!!!
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bgaluppi
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da bgaluppi »

Sante parole.
France
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:53

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da France »

Giusto parole sante
In Italia si sta creando un clima, non solo tra la gente, ma anche tra alcuni dei governanti che ci porta indietro non solo di cent’anni ma addirittura al medioevo.
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Lucry
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Iscritto il: mercoledì 3 febbraio 2016, 12:36

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da Lucry »

Condivido perfettamente :YMAPPLAUSE:
Quel fumo erano bambini, erano madri, erano sorelle, erano mogli, zie e nonne...
Quel fumo erano fratelli, erano mariti, erano zii, nonni e amici...
Quel fumo era ebraico, era autistico, era il diverso, era la non libertà...
Io che sono moglie,mamma, sorella, zia e amica ho il dovere di ricordare quel fumo,
perchè quello che per qualcuno era semplicemente sbagliato, per altri era tutta la vita.
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da marco »

Janira ha scritto: sono stati uccisi, torturati, umiliati per una questione etnica,
Queste parole, sono Storia dell'Umanità. Non appartengono ad un popolo, non sono esclusività di un determinato periodo storico, non si può piangere solo per una etnia. La Storia è piena di pulizie etniche. Sono state perpetrate atrocità, in tutti i continenti, di questo pianeta.
Durante il regime Nazista sono stati uccisi, torturati, umiliati, i "triangoli viola". Nessuno piange codesti triangoli? O era bambini, madri, sorelle, mogli, zie e nonne di serie "B"?
Io mi commuovo per tutti coloro che hanno subito e subiscono angherie e atrocità. Non guardo il passaporto. Guardo gli occhi.
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Lucry
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Iscritto il: mercoledì 3 febbraio 2016, 12:36

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da Lucry »

Caro Marco, sono molto contenta che ti commuovi per ogni persona che subisce maltrattamenti perchè il tuo commento di prima non lasciava trasparire la tua empatia. Ogni persona è una vita e ogni vita va rispettata. Ora chiarito questo, potremmo tornare all'argomento del topic, perchè io da stamattina che ogni volta che mi affaccio al forum per vedere le novità che Noiman ha per noi mi ritrovo a leggere dei commenti poco gradevoli e soprattutto non inerenti a questa sezione. Mi scuso se posso essere risultata poco comprensiva, poco carina, poco educata. Ma sono mamma di un ragazzo autistico per cui certe affermazioni fanno male in prima persona.
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da marco »

Cara Lucry, per avermi considerato un sadico insensibile, ti scuso.
Non accetto assolutamente che i miei messaggi vengano considerati poco gradevoli.
Semmai il gusto sgradevole è in bocca di chi legge con i paraocchi.
Vi ricordo che non sono stato io a provocare.
Ora ribadito ciò, attendiamo le novità di Noiman.
noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da noiman »

Qui non piove proprio, anche il forum pare a secco….. :-( sapevate che la scorsa settimana a Gerusalemme ha piovuto anche troppo?
Io ero là, :-O :-O :-O :-O senza ombrello. Poi un freddo cane…. Oggi sono di nuovo qui con voi e ho letto qualche cosa di più di quello che ho potuto fare in remoto….
Ma! :-? :-? :-? :-? Compatibilmente con il tempo che ho a disposizione domani provo a rispondere ad Antonio e altri amici…..

Marco, :YMHUG: pace fratello, la prima cosa che abbiamo in comune è che tra forse meno di un mezzo secolo saremo uniti nella morte….. e poi si vedrà…. il fumo è tutto uguale….anche quello che è uscito e uscirà da tutti i camini della terra, compresi quelli di Auschwitz …

Noiman
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da marco »

Caro Noiman così mi piaci. :-)
I materiali, essendo diversi per natura, bruciano e producono fumo diverso per colore, intensità e odore.
Gli uomini, avendo la stessa natura.....
Buona notte Noiman :YMHUG:
noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da noiman »

Ai tempi di Gesù la Torah era itinerante, nel senso che viaggiava esule del suo popolo già sotto la dominazione romana e il pressing della cultura greca imperante.
Quasi nessuno era in grado di leggerla perché l’ebraico con cui era scritta era considerata “lason kadosh” o “lason ha- kodesh”, l’espressione cambia di poco, la lingua corrente era l’aramaico. I sefarim erano rari e costosi, pochi, pochissimi erano in grado di riprodurli, il lavoro di preparazione era impegnativo, occorreva predisporre di decine di metri di pergamena speciale , la scrittura non disponendo di stilografiche e pennarelli era molto complessa, gli scribi se sbagliavano un solo segno dovevano grattare la pergamena e riproporre il segno giusto a chi aveva l’incarico di vegliare, è possibile che per comporre i 5 libri della Torah occorressero anni di duro lavoro quasi in clandestinità, in epoca in cui discutiamo erano addirittura banditi e anche l’insegnamento precluso, tuttavia esistevano uomini che la conservavano nella loro mente insieme alla Torah orale, il tutto era disponibile come oggi (meglio ieri) un jukebox era in grado di riproporre i brani scelti.
La Torah si leggeva a voce alta , questo significava che essa era udita e di conseguenza imparata a memoria da quelli che non potevano leggere, tanto da meritare la definizione:“Elì’ezer figlio di Ircano è un pozzo intonacato che non perde una goccia” tratto da Pirky Avot (Avot 2/8), (Massime dei Padri).
Quindi in quel tempo le scritture erano ricordate a memoria, parola dopo parola; questa lettura memonica era facilitata da un tipo di memoria di tipo testuale caratteristica dei ebrei del tempo, diversa da quella estetica che è greca.
Di conseguenza la tradizione della lettura a voce alta ha generato la parola מיקרא miqrà che significa “scrittura” ma deriva dal verbo לקרא, liqrò leggere, questa inversione semantica raccoglie i due significati, esattamente come la radice del verbo insegnare e la stessa del verbo studiare , le implicazioni sono profonde.
Dunque “leggere” significa anche “proclamare”, la radice קרא possiede anche questo secondo significato, la lettura pubblica avviene per proclamazione, a Giosuè viene chiesto di non allontanare mai il sefer Torah dalla sua boccaלא ימוש ספר התורה הזה מפיך והגית בו יומם וליללה ..... “questo libro della Torah non si allontani mai dalla tua bocca, meditalo giorno e notte” ( Giosuè 1/8), il verbo הגיה significa “mormorare” come in una cantilena.
Leggere a voce alta significava essere ascoltati, da qui nasce l’arte del canto sinagogale che tutti ascoltano e sono invitati a imitare, imitare significa leggere il testo e riprodurlo con voce alta e confrontarsi con gli altri che giudicheranno e correggeranno, da tutto questo nasce lo studio e l’interpretazione.
Ancora oggi è uso nelle yeshivòt studiare Torah in coppia e a voce alta, gli studiosi si definiscono “chaverim” che non significa solo compagni, ma partner, “la chavrutà” non è forse il primo esempio della partnership del mondo? ;)

Esaurita questa parte, la risposta su Atti 4/13 è forse semplice, Pietro e Giovanni non conoscevano le scritture nella loro profondità , ma intuiamo che secondo il Vangelo essi possedevano lo Spirito Santo, che li guidava.
Non spetta a me nessuna interpretazione supplementare, i vangeli lo affermano e quindi ritengo assolutamente corretto che il credente possa ritenere questi uomini illuminati , direi che la discussione su quanto essi erano analfabeti diventa irrilevante.
Shalom :YMHUG: :YMHUG: :YMHUG: :YMHUG:
Noiman
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